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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Uno dei pochi Autori dove il pedale è parte integrante ed irrinunciabile della scrittura è proprio Debussy. Nel famoso pezzo si può usare il pedale ordinario o sincopato nella prima pagina poiché la mano ben lega i suoni. Si consiglia di mettere giù i due pedali. Il suono deve essere evanescente e questo si può ottenere suonando facendo cadere dolcemente e liberamente le dita fino a sentire lo scappamento che sfugge...quando ancora non si è raggiunto il fondo del tasto. Quasi niente peso della spalla e del braccio.Tipico "tocco" della Musica francese appunto chiamato come modo di suonare ( anche Cortot usa molto questa definizione) "sur l'escapement"cioè sullo scappamento. Quando inizia l'episodio con l'ottava bassa, per chi lo ha, si può usare il pedale tonale. Altrimenti la nota bassa anche andando alla seconda pagina, deve rimanere il più possibile. Quindi "pedale in battere". Negli arpeggiati cambiarlo all'inizio di ciascun arpeggio, avendo cura di far rimanere anche la prima nota dell'arpeggio. Nel prosieguo, bisogna vederlo da vicino...non si può molto "descrivere". Comunque già avere la padronanza delle due prime pagine, ti suggerirà il corretto modo di utilizzare il pedale nella restante parte del pezzo. Buono studio P.S. Casella dice che secondo lui Debussy non pensava assolutamente ai martelli nelle sue composizioni pianistiche. Io direi non in tutte, ma questa è una di quelle. Dimenticare i martelli!
  2. In genere se accade nelle corde dei bassi, potrebbe dipendere da uno scostamento dell'avvolgimento in rame in una delle due parti terminali della corda. Il fatto che sia scomparso il rumore isolando la corda non mi fa pensare ad uno scollamento del ponticello. Il tecnico dovrebbe con una pinza, privo allentamento delle corde in questione, girare e stringere il rame nel senso dell'avvolgimento. Se il difetto non scompare, conviene cambiare le corde difettose. Attenzione, consiglio di cambiare tutte e due le corde della stessa nota. Le corde devono essere fatte appositamente, rispettando i diametri dell'acciaio e del rame e non solo il diametro totale. Stesso identico tipo di occhiello!Insomma fatte in laboratorio e non ricavate da corde già pronte da sfilare! Spero che il problema si risolva. Lo Schimmel è un bellissimo strumento!!!
  3. il sabato 23 luglio sono già partito per Sperlonga. Se si potesse fare il sabato prima sarebbe l'ideale. Naturalmente vorrei esserci! Quindi escludiamo Roma? Mi sembra che però il 23 luglio non sia possibile per Gino! Problematico, ma caso mai non vengo io!!! Per me altre date vanno bene escluso anche sabato e domenica 25 e 26 giugno. Non voglio creare problemi. Mi rendo conto che qualcuno potrebbe e vorrebbe muoversi dalla Sicilia e dalla Sardegna!!!!! Solo il fatto che lo abbiano preso in considerazione è bellissimo. !!!!
  4. Complimenti per il lavoro svolto!!.Tutt'altro che "piccolo restauro"; se mi posso permettere, sarebbe convenuto portare l'accordatura mezzo tono sopra e lasciarla diverse ore. Poi portarla decisamente a 440. Hai seguito le numerose accordature. Va bene, però lo strumento subirà più assestamenti. E' controversa invece il "livellare" le corde con l'apposito attrezzo ad uncino. Questo provoca una planerà delle corde mediante una definitiva "piega di livellamento". Altre minime correzioni si possono poi fare accostando i martelli e controllando che le tre o due corde siano stoppate dalla superficie dell'apice del martello stesso. In questo modo si contribuisce ad ottenere un attacco compatto e simultaneo alle rispettive corde di ogni coro.
  5. Benvenuto e buono studio!!
  6. Sì, le guarnizioni della tastiera possono generare un piccolo-grosso problema!!!! Il tasto può bloccarsi nella discesa anche per sporcizia della guarnizione stessa e/o per ossidazione dei perni. Questo vale sia per quelle anteriori che per quelle centrali!
  7. Benvenuto! Gospel? Meraviglioso!!!!!!
  8. Come possiamo spararti a così grande distanza??ahahahaha!!! A parte gli scherzi, perché dovremmo "spararti"' ? E' interessante la tua esperienza di restauro. Proponicela!!!
  9. Benvenuto. Ti consigliamo e ti auguriamo buono studio! Segui il tuo professore come se tu imparassi da bambino. L'unica difficoltà che incontra l'adulto è l'ostacolo della sua "sovrastruttura mentale". Si giudica, si corregge, si preoccupa, prende decisioni...ecc. Abbandonati a tutto quello che il tuo insegnante ti indica e ti suggerisce...abbrevierai i tempi!! Auguri
  10. Grazie infinitamente a te.Ho postato anche la mia esecuzione della Wanderer ripresa live. Mi fa piacere se la ascolti.
  11. Caro Valerio benvenuto. Due parole. Innanzi tutto non è mai troppo tardi per un diploma....magari virtuale. Cioè' prepararsi per un programma da diploma e poi ...esibirsi in concerto. Potrete essere un obiettivo. Sei fortunato ad aver conosciuto i corsi di Sandor, grandissimo che ho potuto conoscere solo durante i suoi concerti negli anni 68-70. Rattalino anche è un grande Maestro e un grande Musicologo. Ormai è privilegio di pochi aver avuto la fortuna di aver studiato con Maestri così grandi. Il Reblitz è un grande testo e il fatto che non ci sia chiarezza in Italia, devo dire è un po' colpa, secondo me, di una "gelosia delle conoscenze". Non tutti i tecnici sanno fare "tutto", è interessante però che alcuni, più generosi, rendano note le proprie particolari esperienze. Si può constatare su internet da fonte quasi sempre americana. Insomma le nozioni possono trovarsi sui libri, ma l'esperienza sul campo trasforma la nozione in vera e propria conoscenza. Tu stai sicuramente ben sperimentando e con la tua passione arriverai lontano. Auguri
  12. Certamente cara nancy! Il Pleyel di Chopin non suona certo come un moderno grancoda! Sulla tua idea...Chopin sarebbe stato d'accordo!!!!
  13. Giusto. Quella a mano potrebbe essere più vicina a quella finale. Comunque la preintonata come dice l'amico Celibidache è già una "signora martelliera". Attenzione alla piombatura: sappiti fermare per ottenere non il minimo peso di abbassamento, ma il giusto e sufficiente peso di ritorno del tasto.....ma sicuramente sei a conoscenza di questo concetto. Il piombo puoi provare a rimuoverlo su di una base con un colpetto al centro. Se è stato molto dilatato e deve essere alleggerito puoi usare una punta a fresa ( ad es. per alleggerire un piombo da 13 mm usa una punta a fresa da 10 mm) senza smontarlo. E' chiaro che non devi troppo allontanarti dalla presunta piombatura originale. La diminuzione o aumento progressiva e , soprattutto,regolare piombatura garantisce l'uniformità dei coefficienti di attrito.
  14. A volte le Case vogliono far parlare di se' e sottolineano queste vicende. Io personalmente credo che non abbia molta importanza dove viene assemblato un pianoforte. Purché il Tim di lavoro sappia bene cosa fare. Il mercato orientale non mi sembra improvvisarsi su un tema come questo. I materiali invece sono molto importanti ed importante è che le Case siano all'avanguardia o che almeno tengano la "guardia" molto alta. All'alta qualità occidentale, l'Oriente sta rispondendo con il carbonio(L'ultima mia visita alla Musikmesse di Francoforte è stata oggetto di questa osservazione). Stiletti e cavalletti superleggeri rendono una meccanica sempre più agile e anche i progetti di calcolo delle cordiere sono sempre più attenti e ottimizzati. Le tavole di risonanza...un poco troppo caricate per ottenere un maggior transiente di attacco del suono( anche martelliere più impregnate!). Tutto sembra, insomma, progredire verso una maggior facilità d'uso e un suono direi più "aggressivo". I pianisti stessi suonano modernamente in modo più aggressivo. Lang Lang, grande piccolo leone della tastiera ce ne da' un esempio. Il suono "romantico" e il dolce prolungamento più armonico del suono pianistico sembra ormai un ricordo del passato. Pianoforti con piccoli martelli e con tavole di risonanza poco caricate, con attacco più dolce, ma con transiente di estinzione più lungo oggi non se ne fanno più. Oggi il nostro strumento ha un suono più "frenato", più facile da pedalizzare e con maggior qualità di chiarezza nell'esecuzione di rapidi passaggi. Note ribattute e rapide ottave, ancora difficili da eseguire sui pianoforti da concerto del primo novecento, sono oggi di facile realizzazione sugli strumenti moderni. Anche la tecnica pianistica si è adeguata: la nuova "Scuola" suggerisce la non necessità di cambiarre dita sulle ribattute e poter suonare più aderenti alla tastiera. Un maggior buon rapporto tra peso di abbassamento e peso di ritorno concedono al pianista la possibilità di "affidarsi" sempre di più al proprio strumento invece di "sfidarlo"
  15. giovannig dice cose secondo me giustissime. Certo un buon tecnico saprà anche scoprire se ci sono problemi che a prima vista non sono evidenti e tanto meno con i nostri consigli. Naturalmente anche io preferirei l'Hoffman & khune. L'importante, appunto, è sciogliere riserve del tipo accordatura che non regge, eccessive spaccature o rigonfiamenti della tavola di risonanza, poca scorrevolezza della meccanica, lesioni del telaio, corde troppo arrugginite, martelli molto usurati. Facci sapere
  16. pianoexpert

    Hanon addio?

    E' un buon metodo....naturalmente da prendere ...."con le pinze"
  17. E' sinceramente un po' "patetico". Non si riesce già a distanza di poco tempo a non "rielaborare" e " favolizzare" il passato. Bisogna approfondire e leggere. Il libro "alcuni aspetti di Chopin" di A. Cortot rende bene l'idea di come fosse il compositore e che cosa avesse in mente. Il fatto di far parlare l'unica sua foto è disgustoso. Mai nessun'altra cosa può rappresentare un Artista meglio della sua Opera.
  18. Bravo. Interessante !!In bocca al lupo. Facci sapere....e facci sentire..qualcosa!!!
  19. Dovevi però forse postarlo nella sez Audio.......non lo trovavo!!!!
  20. Bravo Giovanni!!!! Non c'è paragone col precedente!!!! Ti sei affidato alla tua sensibilità e al tuo gusto. A volte bisogna lasciarsi andare e vedere quello che c'è "dall'altra parte"...SI fa sempre a tempo a tornare indietro, dove c'è il metronomo e il rigore eccessivo del ritmo. Tu lo hai fatto, con misura e hai ottenuto un grande risultato. Ora le esitazioni e il rubato non sono uniformemente ripetitivi e ti sei lasciato ben guidare dall'armonia della sinistra. Anche lo sbilanciamento della destra è giusto. Il legato buono e la frase chopiniana lunga e sincera. Mi piace molto. Bravo
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