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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Fossero tutti come voi... Anche troppo rispettosi. Al mondo non si litigava con nessuno. Io non avrei ritenuto necessario neanche scrivere un post a questo scopo. Tra le altre cose, se non avessi letto non avrei controllato e probabilmente anche se avessi controllato senza sapere non avrei dato peso alla cosa. Quelli sui quali prendere provvedimenti sono ben altri, anzi sono tutt'altra cosa...
  2. Sono risalito ai Logs. Non mi sembra che tu abbia detto nulla contro Sergio che anzi confermava !! Certe cose non si dovrebbero dire pubblicamente... but, I agree with you and Sergio !
  3. Va bene, io lo apro, al massimo si fa sempre in tempo a tornare dietro se vediamo che le cose non vanno oppure vanno troppo ! Opterei comunque per la seconda. Per il momento in didattica apro: Esercitazioni -> Armonia Se Frank poi vuole migrare i suoi gruppi in esercitazioni di Composizione mi farà sapere, stessa pratica per il gruppo di orchestrazione.
  4. Esatto è lui, in configurazione XY Anche questo meglio se posizionato correttamente. Io in XY darei un immagine stereo "stage side" poi ognuno ha i suoi gusti ovviamente.
  5. Se vai ad un concerto e vuoi effettuare una registrazione amatoriale allora opterei veramente per lo Zoom H4n. Se invece devi fare il service ad un pianista ed hai l'accesso al palco, allora ti consiglio due DPA4006 in configurazione A-B ad un'altezza compresa tra i 2/3 ed i 5/7 del lid, che corrisponde a circa 2 metri. La distanza dei microfoni dal pianoforte dipende dal grado di riverbero della sala. Dovrai fare delle prove. Le capsule devono essere distanti l'una dall'altra circa mezzo metro. Altrimenti se preferisci una prospettiva più interna allora, sempre restando sui DPA, devi optare per due 4021 in configurazione ORTF con capsule a 110° all'interno del pianoforte. Circa 20 centimetri di distanza dei microfoni l'uno dall'altro e 20 centimetri di altezza dalle corde. Le capsule devono essere orientate verso il basso a 30° rispetto al piano delle corde e devono puntare la zona dei martelli se cerchi i rumori della meccanica altrimenti spostati leggermente più indietro verso la coda. Ti sconsiglio di inquadrare i martelli se il pianoforte ha poca voce. Ovviamente il tutto corredato di un'eccellente scheda audio con eccellente convertitore analogico-digitale, altrimenti non serve a nulla.
  6. Grazie, me lo vado subito a studiare...
  7. Caro Daniele, certo che possiamo aprire una sezione del genere. La metterei sotto la categoria didattica. Credo però che più che chiedere a me, dovresti riscuotere consensi da coloro che poi dovranno correggere. Se mi date il via ve le apro... Alla fine il forum deve plasmarsi in base alle esigenze di chi lo popola, su questo credo non ci sia ombra di dubbio.
  8. Benvenuto masterdj, bene, ottima strumentazione. Credo che ti diverti un bel po'...
  9. PPT = Microsoft Powerpoint Se cerchi su google dovrebbe esserci un viewer gratuito proprio della Microsoft.
  10. Caro fjazz, perdonami ma tra i vari impegni avevo completamente dimenticato. Interpellata la sarta di casa: lei opterebbe per vilpelle con rivestimento interno in panno di feltro , che andrebbe accoppiato alla vilpelle. Per il tuo pianoforte al fornitore ci vorranno circa 70 - 100€ di materiale, a questi devi aggiungere altri 100 - 150€ di mano d'opera tra sagomare e cucire tutto insieme. Forse effettivamente ti conviene comprarla già fatta al negozio. Si sà, certe cose alla fine conviene comprarle confezionate. Chi le produce ha altri macchinari, compra all'ingrosso, ne produce tante e puó permettersi prezzi più bassi. Certo mi ricordo la copertura dello steinway D in Puglia... 1000€, credo che lì sarebbe convenuta la sarta a occhi chiusi
  11. Nella 110 tanto per portare un'esempio c'è fuga e fuga rovesciata. Una più bella dell'altra...
  12. Dipende dalla qualità che si vuole ottenere... Per registrare senza troppe pretese si può fare anche con un registratore tipo zoom h4. Se si cerca l'alta qualità le cose cambiano, sia per quanto riguarda la spesa, sia per quanto riguarda le competenze. Informaci sulle tue intenzioni, se ne può parlare...
  13. Bellissimo commento !! Concordo al 100%
  14. Scusa ma non ho capito se la tua intenzione è quella di registrare o di amplificare...
  15. Scusami ma non sono d'accordo Paolo. Qui si può dire tutto e il contrario di tutto, ok... L'importante è che lo si dica senza sentirsi superiori ad altri, argomentando le proprie idee in modo pacifico e rispettoso. Con Thallo, tanto per portare un esempio, ci siamo beccati tante volte, e lo stesso hanno fatto altre persone. Nessuno di noi è però mai sceso ad insulti o snobbismi di nessun genere nonostante molte volte le discussioni si siano fatte anche molto animate, e tutto finisce sempre con un'emoticon sorridente, tanto per non dire, un sorriso; ecco perchè poi si vengono a creare rapporti di stima reciproca tra persone che magari si scannano a colpi di idee ed argomenti ma che mai e poi mai si insulterebbero. Questo è alla base dei rapporti sociali tra persone. Ritengo che di fondo debba esserci sempre il rispetto reciproco. Io non ammetto certe posizioni, non ammetto snobbismo di qualcuno verso qualcun altro, non tollero gli insulti in modo categorico, pena: ban immediato ! È successo anche altre volte, lo sappiamo bene. Siamo in un forum, come nella vita reale, gente che va, gente che viene... Rispetti le regole ? Sei ben accetto. Non rispetti le regole ? Vai fuori dalla comunità. Molte persone si sono congratulate con noi in messaggi privati che ho ricevuto perchè qui non pensiamo alle persone come numeri, l'ultima è successa proprio oggi. Non posso fare nomi ma chi vuole può uscire allo scoperto. Ecco, io non voglio che in questo posto il primo che capita possa mancare di rispetto ad un'altra persona ed è lo stesso motivo per il quale tutti i giorni mi leggo i post di tutti e ricevo avvertimenti su posta privata o segnalazioni. Forse una cosa che ci distingue dagli altri forum può essere anche questa: il controllo.
  16. Io invece credo che bisognerebbe attendere l'intervento di Pianoexpert che ora è fuori... Nel frattempo, chi vuole farsi sotto... Secondo me cercar di aumentare il peso di ritorno va bene, non è altrettanto logico cercare di aumentare il peso di affondo, di solito si cerca un peso di affondo basso con un buon peso di ritorno. Per il fatto che senti poco peso di ritorno potrebbe effettivamente essere un problema di attriti che impediscono al tasto di tornare con libertà. Possono essere tante cose, anche gli accordatori potranno dirti alcune cose, ma senza verificare la meccanica sul luogo la vedo molto difficile.
  17. Domani chiedo a mia mamma e ti faccio sapere i materiali e quanto ti possono chiedere di mano d'opera.
  18. Mi parli tu di argomentazioni ? Ho scritto due pagine che motivano la variazione di disarmonicità ad ogni accordatura e continui a dire te che finora ha solo detto: "si, si può fare come dico io" senza scrivere uno straccio di formula e senza motivare nessuna delle tue scelte ? Con Paolo abbiamo parlato a lungo di questa cosa ed ha espresso i miei stessi dubbi, e comunque non mettiamo in mezzo persone che in questo momento non possono rispondere visto che sarà fuori fino a dicembre. Il mio atteggiamento è intrasigente ed offensivo ? ma chi C***o ti credi di essere ??? Vai vai, vai a casa !! Qui di troll ne abbiamo avuti anche troppi... Ed io non sono più disposto ad essere comprensivo con nessuno. Ciao ciao
  19. Io voglio imporre ?? Fortuna che è tutto scritto... Mi sembra che sei tu che vuoi imporre visto che vuoi convincere senza argomentare. Io ho un'idea ed ho argomentato le mie ragioni, tu ?? Che hai fatto ? Finora non ho letto un'argomentazione che sia una da te, ho solo visto un'atteggiamento da troll. Ti rinnovo l'invito a moderare il tono con me, io non sono tuo fratello, vedi di calmarti e di rispondere come si deve, sto cominciando a perdere la pazienza, questo è il secondo avvertimento, al terzo vai a casa e qui non metti più piede...
  20. Non mi pare proprio, io non ho offeso nessuno. Bene, se realmente le cose stanno come dici, puoi spiegarmi allora perchè gli accordatori non accordano seguendo il tuo metodo ? In sostanza, perché una metodologia così efficace non dovrebbe essere utilizzata da nessuno se invece promette risultati così precisi e veloci ? Argomentando però per favore non buttandola lì così... Il tempo non è stato considerato perché varia di pianoforte in pianoforte. Hai detto bene, prima o poi... Io non ho scritto da nessuna parte che la tecnologia non riuscirà mai a equiparare l'accordatura ad orecchio. Non ora però, ora non funge... La prova l'abbiamo fatta appena tre giorni fa sul mio pianoforte. Bassi ed acuti, completamente sballati. Se poi qui si vuole continuare a negare l'evidenza, allora per me discorso chiuso, che si ragiona a fare ?
  21. Oh allora ??? Ma che è sto tono ? Come ti permetti ? Vedi di darti una regolata !! La mia frase sulla tecnologia non era riferita al fatto che mi credo di essere il padrone del mondo o comunque migliore di qualsiasi altra persona in fatto di tecnologia, era per dire che non sono di certo il tipo che la disdegna, ma che quando vedo che non funziona, non funziona e lo dico apertamente ! Quindi vedi di stare calmino e di rispettare le opinioni di chi la pensa diversamente da te !! Sei liberissimo di pensarla come vuoi e difendere anche strenuamente i tuoi punti di vista ma senza offendere ! Ritornando all'argomento del topic... Chiama tutti gli accordatori che vuoi e chiedi a loro: www.aiarp.it visto che non ti fidi di quelli che ti hanno già risposto qui, su quel sito ne trovi molti altri. Se dico che quel ragionamento è sbagliato è perché ho ottimi motivi per sostenere questa tesi e puoi confutare e far valere la tua idea in qualsiasi modo ma senza offendere ! Chi ti conosce ?? Chi ti ha dato questa confidenza ? Io per accordare il mio pianoforte chiamo il mio accordatore di fiducia, ma visto che rispetto la tua opinione ti rinnovo l'invito ad eseguire la tua idea sul tuo di pianoforte se sei convinto che funzioni, cosa vuoi che m'interessi ?? Ottimo spunto... Partendo dalla definizione di disarmonicità, ovvero il grado di scostamento degli armonici reali dagli armonici ideali della serie armonica, si desume che tanto più una corda è poco elastica (rigida), spessa e corta, tanto più la disarmonicità sarà grande e quindi tanto più i parziali reali si scosteranno dagli armonici ideali. Le corde sono fatte di acciaio armonico ed il loro spessore è frutto di diversi passaggi in un macchinario che ad ogni passaggio diminuisce la loro sezione. La cordiera viene opportunamente calcolata sfruttando la seguente relazione: dalla quale svolgendo semplici sostituzioni otteniamo: Qui non si tiene conto del comportamento dell'allungamento delle corde, del fatto che le corde dei bassi siano rivestite in rame, della non omogeneità della sezione specialmente nei bassi dove la filatura non è omogenea, delle vibrazioni di torsione, delle vibrazioni longitudinali, del transitorio di estinzione e delle vibrazioni di rotazione; si finisce dunque per complicare talmente tanto quella semplice relazione che l'uso del computer per il calcolo di una cordiera completa diventa praticamente necessario. Tutte queste variabili insieme ad altre teoriche determinano la disarmonicità. Per teoriche intendo già solo il fatto che la corda reale non abbia una sezione che sia nell’ordine di un ed una lunghezza . Ecco dunque che possiamo dire che ogni corda possiede una sua disarmonicità che è diversa da un’altra qualsiasi del pianoforte. La trazione ma in particolare l’accordatura fa sì che la corda sottoposta a tiraggio si assottigli. Assottigliandosi vengono modificate le variabili citate poco sopra: vibrazioni di torsione, di rotazione ecc. ecc. dunque cambia anche la disarmonicità e la trazione necessaria per portarla a frequenza secondo le formule sopra riportate. Tali variabili poi non sono lineari per tutte le corde, perché ogni corda ha la propria lunghezza e sezione dunque ognuna risponde in modo diverso al cambio di trazione. I costruttori di pianoforti cercano comunque di compensare questi problemi con diverse sezioni e lunghezze di corde non lineari. Tornando all'accordatura, in particolare notiamo che se la sezione (d) della corda si fa più piccola, essendo f inversamente proporzionale a d la frequenza aumenta; dunque per ristabilire la frequenza iniziale la trazione, che è invece direttamente proporzionale alla frequenza, deve essere minore. In sostanza all’assottigliamento della corda la stessa frequenza si ottiene dando un carico di trazione minore (meno kg). Quest’operazione è limitata dal limite di rottura ovvero quel limite identificato dall’intersezione dei grafici di assottigliamento vs. tempo e trazione vs. tempo. Il punto di incontro dei due grafici rappresenta il limite di rottura. Per estremizzare è molto più facile rompere una corda degli acuti poiché ha una trazione maggiore ed è più sottile. Vi mostro ora il grafico che rappresenta la misurazione effettuata sulla correzione reale e quella effettuata da un software il quale calcola una curva chiamata Railsback dal suo inventore (curva di Disarmonicità media). La linea frastagliata rossa rappresenta la correzione reale effettuata in base alla disarmonicità di ogni singola nota, che risulta essere BEN DIVERSA, dalla curva del valor medio di Railsback. Ora vi mostro la curva di correzione di un software di cui per ovvi motivi non faccio il nome per l'accordatura dei pianoforti e ci tengo a precisare che tutti gli accordatori elettronici si basano su questo principio, quindi ne ho preso uno a caso, in quanto non permettono il calcolo della disarmonicità di ogni nota, ma effettuano la media basata su calcoli di disarmonicità di ottava in ottava tralasciando quasi completamente il calcolo degli acuti in quanto contengono meno parziali. Come potete vedere il grafico assomiglia più al Railsback, proprio perché effettua una stima media di disarmonicità. Vi dirò i risultati non sono neanche male e la spartizione dell'ottava centrale è buona, ma c'è una motivazione del perché la spartizione della centrale è buona, che è la stessa del perché si parte ad accordare dal centro anche ad orecchio. Al centro la disarmonicità è molto bassa (lo vedete dai grafici, in particolare dal primo che risulta essere più chiaro con la tastiera in basso, dove al centro la correzione della disarmonicità è vicina allo zero) di conseguenza è molto semplice sia per l'accordatore che per lo strumento elettronico stabilire i giusti rapporti, per questo si parte accordando il la 440Hz, perché statisticamente è la corda avente meno disarmonicità. Il problema si crea quando si scende e si sale. Salendo i suoni diventano man mano crescenti ed ai bassi decrescenti. L'accordatore riporta ad orecchio i giusti rapporti armonici basandosi sui battimenti che vengono a generarsi con la fondamentale di una nota ed i parziali della seconda (quale parziale dipende dal rapporto armonico che abbiamo scelto) e non si preoccupa minimamente di quale sia la disarmonicità della corda che sta andando ad accordare, perché l'orecchio tiene conto dei rapporti armonici non della disarmonicità quindi una volta stabilito il giusto numero di battimenti, quell'accordatura tiene già conto della disarmonicità, ecco perché si dice che in termine di accordatura l'orecchio umano sia molto ma molto rigoroso. Il software al contrario deve sempre attenersi a regole matematiche, quindi prende la frequenza teorica per quella nota, la corregge riportando il valore intercettato sul grafico di disarmonicità di quella nota e segnala se la nota è calante o crescente. Vedete però nel primo grafico che questo è un approccio che non è sempre valido, perché ogni corda ha un coefficiente di disarmonicità diverso. Ecco il perché questi software tutto sommato non producono risultati scadenti, ma nulla hanno a che vedere con le accordature ad orecchio. Ora per tornare al tema iniziale fatta chiarezza su questi argomenti. Registrare una frequenza ed usare un accordatore elettronico per riportare la stessa frequenza è una cosa che non funziona, perché abbiamo detto che ad ogni accordatura vengono modificate delle variabili fisiche che determinano la disarmonicità e dunque viene modificata la disarmonicità. Questo significa che riportando le stesse frequenze delle scorse accordature i rapporti armonici non saranno certamente rispettati. Sarà di certo un'accordatura dignitosa, tralasciando tutte le complicazioni derivanti dal corretto utilizzo della chiave, stabilizzazione delle caviglie ecc. ecc, ma non ESATTA come quella fatta ad orecchio.
  22. Ciao, benvenuto... Domande tecniche nelle apposite sezioni in futuro, essendo nuovo per questa volta ti rispondo qui. La P95 è una tastiera senza pretese. Cosa dire ? La comprai per preparare il diploma di pianoforte suonando la notte quando non potevo suonare sul pianoforte a coda (per non disturbare i vicini). Se ci ho preparato il diploma credo che tu potrai iniziare a suonarci. Certo, non credere di trovarti come su un pianoforte acustico... Soprattutto meccanicamente lascia molto a desiderare... Ma per cominciare potrebbe andar bene.
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