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Piano Concerto - Forum pianoforte

Facciamo suonare di nuovo... Schiedmayer & Soehne 1870


Elicriso
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Come introdotto nella presentazione mi ritrovo tra le mani il piano in oggetto. Il vecchietto si presenta, nonostante la venerande età, in ottime condizione, ha una meccanica a baionetta con smorzatori separati e solo nelle note medio basse. Presenta diversi tasti che non suonano o lo fanno male, è scordato non è stato mai riparato poiché è stato chiesto (quasi 30 anni fa) per la riparazione più di quanto si possa valere. Poiché mia figlia ha iniziato a suonare il piano da poco e poiché sono un appassionato di falegnameria e non solo, decido di darle un occhiata (...perchè l'ho fatto). Da una prima occhiata, senza smontare niente, noto diversi stiletti rotti, penso fra me e me si può fare. Trovo un accordo con il proprietario (una mia zia) che mi propone di "provare" a sistemarlo con i materiali a sue spese. I giorni successivi via a guardare video su come funzionano i vari pianoforti, imparare un po di nomenclatura ed i meccanismi e funzionamento. Una mattina torna dal vecchietto, armato di calibro, lo smonto e pulisco dalla polvere per cercare di fare una lista delle cose essenziali da sostituire. Il suono è bello, pieno e potente nonostante abbia corde vecchie e scordate, molto più bello di altri piano suonati o sentiti in scuole musica, chiese e altri luoghi in cui ho avuto occasione di schiacciare qualche tasto in questo ultimo periodo. Smonto meccanica osservo bene gli eventuali pezzi rotti e prepara una lista, molto breve, cerco il numero di serie, faccio diverse foto e torno a casa. Sapevo che era più recente degli anni 50 ma non mi aspettavo che potesse avere 147 anni!!! La cosa mi ha messo molto timore e rispetto. Torno lo smonto di nuovo e inizia a riflettere, alla fine per farlo suonare di nuovo basta sostituire i 7 stiletti rotti, sostituire qualche feltro mancante negli smorzatori e sostituire il pedale destro spezzato con uno simile. Nonostante martellati appiattiti ed incisi, feltri e pelli consumate, i giochi dei movimenti non sembrano eccessivi, in effetti in questi ultimi 60 anni questo piano a suonato pochissimo, salvato forse dal suo stesso male. Ora riportarlo nuovo e smontarlo è un mestiere da professionisti, finche si tratta di sostituire qualche stiletto rotto, ci posso arrivare anche io. Ho preso gli stiletti, ho un buon trapano a colonna che mi permette di forare gli stiletti rotti con buona precisione,  ma è possibile staccare la colla di pelle? Da quello che ho letto e visto gli stiletti si staccano con degli appositi estrattori (quando sono interi) c'è un sistema per togliere la colla? (Vapore? calore?)

Grazie

PS: a breve allego qualche foto!!

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Prova a scaldare prima,se non basta usa il vapore.. ma dirigilo solo sul pezzo, all'epoca credo usassero ancora la gara della...Dovrebbe scollarsi.

Comunque aspetta anche pianoexpert, ma credo dovrebbe concordare con me (io sono apprendista organaro)

Comunque ho visto delle copie di clavicordi Schiedmayer di fine 700 molto belli :)

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Il vapore va benissimo. Attenzione : non usare il trapano perché il foro del martello è fatto con punta leggermente conica, a meno che gli stiletti siano asticciole cilindriche ( A volte li usavano su strumenti di quell'epoca, specie Schiedmayer)

Naturalmente devi essere in possesso dei nuovi stiletti. Altrimenti puoi provare a riparare i vecchi incollandoli con taglio diagonale e rinforzarli, a mo di morsetto, con del filo da cucire, che sarà rimosso una volta che la colla abbia fatto presa e indurimento. Bisogna usare colla naturale a caldo, scaldata a bagnomaria senza superare i 60° centigradi.

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Con quel tipo di collanti penso sia l'unico metodo. Io attendo per ascoltare una registrazione.

Sono voci stupende quelle che certi pianoforti antichi hanno, sui modelli nuovi non si trova a volte tanto fascino e bellezza.

Ho fatto un giro in rete ed ho visto qualche modello; veramente belli. L'azienda fabbricava dal 1.809 dalle notizie che trovo; se il tuo ha 147 anni è stato prodotto intorno al 1.870 e quindi non avendo una meccanica dei primi 800 è già più interessante come resa potenza/suono.

Non sarebbe male un intervento di Paolo su questo tipo di meccaniche "arcaiche".

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Qualche foto... nella secondo lo stiletto nuovo sostituito (in noce da 5 mm), era ancora da accorciare.

Grazie dei consigli, gli stiletti nuovi hanno la testa cilindrica quindi ho forato con una semplice punta, per essere sicuro della precisione sono partito da un punto segnato con un chiodo, poi foro da 2 mm e a crescere 3, 4, 4,5 mm e 5 mm il diametro degli stiletti che entrano con un po' di forza. Per ora ho fatto solo i martelletti. Devo forare le noci, per ora ne ho forata solo 1, adesso setto bene il trapano a colonna e la morsa per farli identici. Estrarre non se ne parla anche se riesco a staccare la colla non si muovono, ho provato ad acchiappi con un bullone da M5 segato in modo tale che riesca a stingere bene lo stiletto ma non si muovono, si spaccano e basta. 

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Lo stiletto è il minore dei mali.

 

Il pianoforte sarebbe da rifare completamente, e anche da "ristrutturato" non potrebbe dare molto tecnicamente, sarebbero tempo e risorse sprecate che si potrebbero impiegare su uno strumento sempre di valore pari a zero ma tecnicamente più interessante e moderno (cioè di fine 800, o dei primi 900, con meccanica scoperta e corde incrociate). Sicuramente non affiderei un pianoforte del genere ad una bambina che inizia gli studi, significherebbe farla allontanare in modo definitivo dallo strumento.

 

Se l'obiettivo è il fai da te, ci può anche stare...a patto di mettersi in testa di fare un lavoro radicale per il quale, comunque, servono delle nozioni molto più estese di quelle di falegnameria. se l'obiettivo è invece ricavare uno strumento musicale da questo lavoro, eviterei di andare avanti.

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Lo stiletto è il minore dei mali.

 

Il pianoforte sarebbe da rifare completamente, e anche da "ristrutturato" non potrebbe dare molto tecnicamente, sarebbero tempo e risorse sprecate che si potrebbero impiegare su uno strumento sempre di valore pari a zero ma tecnicamente più interessante e moderno (cioè di fine 800, o dei primi 900, con meccanica scoperta e corde incrociate). Sicuramente non affiderei un pianoforte del genere ad una bambina che inizia gli studi, significherebbe farla allontanare in modo definitivo dallo strumento.

 

Se l'obiettivo è il fai da te, ci può anche stare...a patto di mettersi in testa di fare un lavoro radicale per il quale, comunque, servono delle nozioni molto più estese di quelle di falegnameria.

Sono pienamente d'accordo con te, ti quoto in pieno, l'obbiettivo per ora è solo quello di farlo suonare per intero (ovvero tutti i tasti), tecnicamente lo so che offre poco ed un restauro completo sicuramente è poco conveniente e non credo di avere le competenze. Se mia figlia continua a suonare seriamente come sta facendo (ha un casio cdp-200r con il quale si esercita anche 3 ore al giorno, solo perché le piace) non tarderò ad acquistare un piano moderno. 

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Non scarpe da corsa ma...comode pantofole. Ogni strumento però a mio avviso è come un essere vivente e mi hanno sempre fatto pena le carcasse dei pianoforti abbandonate nei magazzini; sembrano vecchi cantanti senza voce che non potranno mai rivivere.

Per lo studio di una bambina senza dubbio...non le darebbe ne l'idea giusta del tocco ne una qualità sonora adeguata.

Io da buon romanticone...lo vorrei sentir cantare però.

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