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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Fuga 2012


Frank
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un altro paio di domandine a frank:

 

ho notato una tendenza ad armonizzare col collegamento II / I, anche non in falso bordone (x es a batt 20). Mi puoi dire qualcosa su questa scelta ?

 

e se hai tempo spiegami anche il tuo schema degli stretti, perchè da batt 50, dove comincia il 2°stretto dopo un piccolo divertimento, non riesco a capirlo.

 

ps

premio speciale x il basso di batt 35, grande "zampata" che introduce benissimo il pedale !

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è forse nelle batt 40/42 ?

xò non vedo molto il nesso :unsure:

 

Il nesso è che le note "Guida" della sequenza data è stato armonizzato ed è diventato ritmicamente compatibile con alcune cellule del tema della fuga.

Comunque in mi è sembrato molto stridente ma almeno fa da contrasto , per poi connettersi allo stretto finale.

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Commento alla fuga di Raffaele.

 

Allora, intanto dalla tua prima trovo una notevole crescita, potrei dirti tante cose ma ho apprezzato molto il fatto che cerchi di dare una tua impostazione al discorso.

Sicuramente ci sono dei punti dove è molo scorrevole, in altre usi delle soluzioni un po’ troppo originali.

Il suggerimento più contingente che mi permetto di darti è quello di dare più peso alla struttura in fase di disegno.

 

F S CS

O - R CS

C - - S CS

B - - - R

 

Adesso, continuando la tabella e segnando dove ricompare il S o la R, vedi un po’ dove c’è la maggiore incidenza degli elementi della tua fuga

Un paio di spunti: al Fagotto: S a 17, R a 24 etc.

E’ bene che a turni tutti gli strumenti abbiano il loro momento di gloria e che suonino parti significative della fuga … sforzandoti di mettere S, R e CS in altre voci, sarà anche più vario il discorso armonico.

Pensare già dall’inizio la struttura completa è già un grande ambito di miglioramento.

Onestamente la tua fuga non giustifica la scelta di trattare il S in modo tonale, ti avrebbe aiutato molto usare la risposta corretta ;)

Confermo che sei in crescita, se ripenso alla tua prima fuga :)

 

 

Cercherò di capire e mettere al frutto il tuo consiglio.

Comunque nella polifonia ho sempre pensato che inevitabilmente qualche voce sia sommersa da un altra per normale conseguenza. Chiaramente si può fare di più. Forse ho scelto dei soggetti -controsoggetti troppo intricati?

 

Per Frank.

Non dimenticare di postare l'originale sia parte che file mp3

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ho notato una tendenza ad armonizzare col collegamento II / I, anche non in falso bordone (x es a batt 20). Mi puoi dire qualcosa su questa scelta ?

E’ una delle possibilità che offre il panorama armonico di quel barocco.

 

e se hai tempo spiegami anche il tuo schema degli stretti, perchè da batt 50, dove comincia il 2°stretto dopo un piccolo divertimento, non riesco a capirlo.

...schema?

Il Soggetto non da molti spunti per gli stretti e dato che la mia non è una fuga scolastica, nonostante in partenza mi fossi sforzato di trovare tutti i canoni possibili (ce n’erano comunque in numero sufficiente per fare la solita sezione stretti), gli stessi non permettevano un armonizzazione interessante e comunque un paio di stretti richiedevano troppa modalità che un po’ andava ad indebolire il carattere spudoratamente tonale della prima parte. Lo strettissimo l’ho pure cassato, inutile tenerlo solo per dire … l’ho trovato ;)

Per cui ho mantenuto le proporzioni e ad un certo punto ho giocato con i frammenti del S, R e CS … del resto così succede nel repertorio, hai mai provato a cercare lo schema degli stretti in una fuga bachiana?

Calcola che lo schema del settimo è una convenzione, poi (o se non ti interessa) puoi fare un po’ quello che ti pare…

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Per Frank.

Non dimenticare di postare l'originale sia parte che file mp3

 

Non c'è un originale, è un tema didattico scritto nello stile barocco per allievi avanti negli studi ... l'avevo messo in rosa per dare varietà e poi alla fine era piaciuto a tutti.

Mi sto ingegnando sul prossimo giro, in modo da proporre un Soggetto differente dai precedenti e che magari apra diverse possibilità di sviluppo.

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Grazie Roberto per la pronta risposta. Che il tuo lavoro sia solido, ben congeniato e ben condotto non penso ci sia bisogno di dirlo, ma penso faccia piacere sentirselo dire.

La domanda sul tempo nasce dalla consapevolezza di aver usato appunto due approcci diversi … tu hai adattato il tempo al progetto, io ho adattato il progetto a quello che ho ritenuto fosse, dopo un po’ di ripensamenti vari, il tempo giusto per quel Soggetto.

Secondo me il tuo brano ha anche la sua godibilità e sicuramente la ricchezza di strumenti veri completerebbe il tuo progetto. Mi piace quando arriva la seconda fuga; ricordo bene la tua precedente fuga e trovo anche delle situazioni ricorrenti … insomma, si riconosce la tua mano ;)

Sono contento di aver avuto la possibilità di conoscere il tuo approccio a questo soggetto un po’ “carogna”.

 

grazie, frank :)

devo confessare che poco fa ho riprovato ad accelerare il metronomo a 76 e adesso mi piace di più così :rolleyes:

avrei fatto bene anche perdere un po' di tempo per curare meglio le dinamiche e i segni di espressione... magari ci provo in questi giorni di vacanza (troppo pochi per me! :( )

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devo confessare che poco fa ho riprovato ad accelerare il metronomo a 76 e adesso mi piace di più così :rolleyes:

avrei fatto bene anche perdere un po' di tempo per curare meglio le dinamiche e i segni di espressione... magari ci provo in questi giorni di vacanza

 

A me la tua fuga è piaciuta molto, non sarebbe male poterla ascoltare anche con la nuova indicazione di metronomo ;)

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Sto ascoltando la fuga di cristian.

Mi sbaglio o sembra una fuga a 2 voci.

Comunque molto bella e varia.

A primo ascolto è più semplice da seguire rispetto a quelle a 4 voci.

In genere è sviluppata più sulle varianti armoniche.

Mi fa pensare che comincia direttamente con un controsoggetto.

Tecnicamente non so se ho detto bene ma ho capito che è diversa delle altre in questo.

Il controsoggetto è un po un pattern che non ha una particolarità ritmica, diciamo che è una mitragliata di semicrome :)

Ma è comunque gradevole.

Poi il suone del clavicembalo è sempre piacevole da ascoltare.

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Grazie Raffaele.

Avete ascoltato la prima fuga della mia vita ragazzi :D

 

Ovviamente, da buon studente cosiderando il tempo di cui dispongo, ho unito utile e dilettevole cercando di scrivere in stile Bacchiano che devo perfezionare (notare i vari salti melodici di 7a e 11a varie ed eventuali scopiazzature :D).

 

Come prima fuga non mi pare male anche se richiedo conferma su alcune mie impressioni autocritiche:

 

0. Lo schema della fuga era stato concordato precedentemente con l'insegnante. Gradi I - V - I - V - VI ecc.

 

1a. E' noiosa. L'utilizzo delle infinite trasposizioni e la continua riproposizione di soggetto e controsoggetto assieme diventa pesante anche perchè l'esposizione è fatta a 4 e non solo a 2. Da qui capiamo perchè a due voci probabilmente è meglio scrivere invenzioni più libere e di durata inferiore senza troppi vincoli.

 

1b. Dovevo dar maggior spazio ai divertimenti in quanto sono l'elemento caratteristico che rompe la ridondanza di soggetto controsoggetto soprattutto nella parte centrale.

 

2. La mitragliata di semicrome serve per completare ritmicamente il soggetto per aver un unità di tempo di sedicesimi. In ogni caso potevo essere più cauto lo ammetto.

 

3. Ora capisco perchè nel WTC alcune volte il controsoggetto non è sempre così schematicamente riproposto. Varietà, Varietà, Varietà!

... e un vagone di odio per le fughe scolastiche :D

 

Per quanto riguarda le fughe complimenti a tutti!

La mia preferita resta quella di Gozzo che, secondo me ha una marcia in più dal punto di vista di originalità. Penso sia dovuto dal tipo di studi non prettamente "accademici". Di conseguenza leggo soluzioni più open minded e alternative.

Cosa che personalmente spero di non perdere mai dovendo sempre scrivere in stile anche se....

 

Frank magistrale come al solito e buona condotta delle parti di Altieri. Mi piacerebbe aver visto la tua fuga con la risposta originale non mutata (bach nel Wtc se non sono proprio le prime note tonica dominante se ne frega abbastanza mi pare e, musicalmente, fa bene).

Purtroppo la risposta accademica secondo me toglie molto alla linea melodica in sè.

 

Per il resto il confine fra scolastico e non rimane sempre difficile da stabilire, forse sarebbe il caso di scrivere delle fughe un po' più libere da questo punto di vista.

 

Grande Laboratorio, grazie a tutti!

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Piccola critica alla fuga di Gozzo.

Utilizzi un linguaggio armonico molto interessante e sul punto del concludere mi trovo una cadenza quasi "normale", mi manca l'elemento sorpresa, qualcosa che metta l'ultima parola definitiva.

 

Anche nel finale della fuga di Frank mi sembra.

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Ciao Cristian, intanto ti ringrazio per il commento e per i complimenti. Questo chiaramente faciliterà la comprensione delle mie buone intenzioni per quanto riguarda quello che ti scriverò perché, in modo veramente disinteressato, il tuo ragionamento mi sembra che pecca un po’ di ingenuità :)... e ti ringrazio per aver preso l'argomento in modo da darmi la possibilità di spegare come la penso.

 

Colgo due punti sul quale ragionare:

  1. Meglio Risposta Reale (senza mutazione) che Tonale (con mutazione) perché fuori dagli schemi accademici? ... per cui più originale e migliore … al punto da volerla desiderare nella mia fuga o quello di Altieri (effettivamente non ho capito a chi ti riferivi)
  2. Originalità anche nei contenuti, penso della sintassi armonica (di alcuni punti, poi arrivo), di Alessandro

PUNTO 1

A parte che il presupposto è errato, perché inizi da un’ affermazione su Bach un po’ imprecisa. Premesso che il soggetto è spudoratamente barocco, Bach e qualsiasi altro compositore barocco (non esisteva l’accademia nel ‘700, eh!)) muta sempre la testa del Soggetto (Bach non lo fa solo in una fuga di tutto il suo repertorio che ci è pervenuto) e in questo soggetto la mutazione cade alla terza nota della prima battuta, direi che è proprio il caso di mutare … al massimo ce la prendiamo con chi ha scritto il soggetto che non ha curato quello che segue.

Ma non è questo il punto, si può anche compensare con delle scelte musicali la distrazione altrui e comprendo la tua esigenza, avendo scritto una fuga a sole 2 parti, di avere due linee interessanti ed infatti condivido la tua scelta nelle due voci, ma per salvare capra e cavoli non potevi scrivere la fuga a 3 voci, no? Visto il soggetto dato. La scelta del numero di voci e dell’organico può essere influenzato anche dal materiale di partenza, non dai propri limiti e infatti immagino tu mi dirai: "ma sono alla prima fuga".

 

E io domando, è una scelta o scrivendo una fuga a 8 voce te ne potevi fregare e rispettare la mutazione propria di una certa sintassi e, notare, atta proprio a variare?

“La do mi” e oggettivamente diverso da “la do re”, eppure ti lamenti della poca varietà nella tua fuga ;)

 

… quindi il punto di vista è completamente diverso, non centra l’accademia. Se proprio vogliamo parlare di originalità, allora:

 

Risposta Tonale: Raffaele, Cristian, Gozzo, R.Strauss

Risposta Reale:Organista, Altieri

La mia è diversa dalle altre 6 … nonostante la mutazione. Adesso non indaghiamo sui livelli di consapevolezza e come mai c’è chi non ha considerato la mutazione. Scelta consapevole?

 

Allo stesso modo guarda l’attacco degli stretti, il grado della scala della tonalità dei relativi (etc.), la chiusura del brano, l’orchestrazione, etc.

Ma tutte queste considerazioni non centrano comunque con l'originalità, ci arrivo dopo.

 

PUNTO 2

Alessandro ha un approccio che mi piace e mi ricorda me un bel po’ di tempo fa. Posso dire serenamente che NON affrontare la natura di un contenuto, musicale nel nostro caso, (il carattere barocco del materiale) è sintomo di scarsa padronanza del mezzo; praticamente prevalgono le nostre debolezze con l’illusione di crederci più originali (...nell' imporre se stessi al materiale) e invece è solo una questione ingenuità (e detto con simpatia, massimo rispetto per Alessandro, sono un suo fedele ammiratore e lui lo sa).

Se vuoi sentire dei fugati con un materiale armonico più moderno (non più originale, sono 2 cose distinte), devi chiedere i brani del Tristis, c’è un canone a 3 voci di Geppino atonale, o un mio fugato con sintassi armonica tonale decadente a 5 voci, e altro … ma tutto costruito con materiale melodico scritto per quelle sintassi armoniche. Qui c’è poco da fare, accademia o non accademia, l’ arpeggino iniziale è una triade e il resto è una semplice scala discendente fiorita e senza alterazioni di sorta. Ah, fioritura barocca ;)

 

Eccoci, io sostituirei la parola originale con interessante, perché non è detto che una cosa originale sia per forza interessante e viceversa. Ma quello che conta è che il brano, oltre che ad risultare godibile all’ascolto, sia pure interessante.

E la fuga di Alessandro nasconde molte debolezze, ne ho citate 2, ma una è anche caratteriale. Io ho scritto che ha tratti è travolgente, ma dove meno qual è l’aspetto che non ha funzionato? Prova a scoprirlo … vedrai che è il passaggio da una sintassi più recente ad una precedente per via dei modelli ai quali non è possibile rinunciare e che sono proprio di quel repertorio, del repertorio del soggetto.

 

Se vuoi scrivere veramente una fuga libera, partecipa al laboratorio di fine luglio (il brano per coro da 3 a 5 voci), scegli un bel soggetto … e cimentati, lo dico sul serio. Li comanda il testo e non una sintassi preconfezionata, una fioritura determinata, etc.

 

Detto ciò, non ho capito il riferimento alla cadenza finale della mia fuga, per cadenza “normale” intendi in senso armonico? Quindi se la situazione di riposo è la tonica (T), cosa metteresti come cadenzale ( C )? In relazione a “l'ultima parola definitiva” ... in termini armonici? (veramente, non ho capito).

 

Comunque sia il mio è un contrappunto a 7 parti su pedale e che sfrutta una parte libera usata in chiusura del pedale di dominate trattando l'impianto orchestrale "tipo" un doppio coro, onestamente, qualcuno se l'aspettava? ...ah, manca pure il BC ...

 

Per capirci, di cosa stiamo parlando Cristian?

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eheh bravo Cristian, non solo xe' a me la tua fuga e' piaciuta (all'ascolto molto, sulla carta non l'ho ancora guardata), ma xe' hai stimolato un interessante risposta di Frank, che mi sento assolutamente di condividere, sia quando ti da bonariamente dell'ingenuo che quando mi accusa di essere rozzo e ignorante :lol: :lol:

Scherzo Frank! so benissimo che hai ragione, non saprei neanche dove cominciare per scrivere in stile barocco (e molti altri) e questo mi brucia non perche' mi interessi saper fare i falsi d'autore ma, come dici tu, e' tutta esperienza e formazione nella gestione del materiale.

E la padronanza del materiale e' quel che distingue un compositore da un naif.

 

Venendo al tuo lavoro, il giudizio a caldo e' molto positivo, ma e' effettivamente lunga x 2 voci, e diventa troppo ripetitiva soprattutto a causa del treno dei 16i che non si ferma mai .... ma proprio mai....

armonicamente la trovo gradevolissima, mentre l'ultimo difettuccio (visto che hai criticato la mia fine eheh) e' che il tuo ped di tonica e' cortissimo. E' una parte bella ma si interrompe senza minimamente aver esaurito la sua funzione.

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Il pedale di tonica vedilo come una coda.

Il realtà è una soluzione che ho "rubato" a qualche partita di violino che ho studiato di J.S. per cercare di imitare il suo approccio melodico.

 

Per Frank :D

Ti sei incacchiato per bene vero? :D:D:D Ma lo sai che ti vogliamo bene lo stesso!!

 

In effetti ho scritto un post al volo con delle cose che ricordavo vagamente.

Vedrò di essere più preciso con un altro post appena ne avrò il maledettissimo tempo :(

 

Diciamo che mi impegno:

1. A trovare l'esempio di J.S. dove la risposta è reale (senza mutazione) in un caso simile. Ti ringrazio per introdurmi un po' a quello che è il linguaggio corretto. Che vuoi che ti dica Frank non ho digerito proprio la risposta tonale sia con e senza sol diesis. Ostilità mia con la linea melodica, probabilmente è un problema mio, quando sento quel ritornare sul la mi viene l'istinto di fare una fuga alternativa con una risposta che centri poco o niente con il soggetto. Sento già le grida "al rogo, al rogo!!" perché lo so che questo equivale ad andar contro tutti i principi della fuga stessa. Probabilmente se la faccio ad un esame dovrei scriverla così come hai fatto te.

 

2. A dar una controllata sulle questioni precedenti indicando in maniera particolareggiata cosa non mi va.

Purtroppo devo scrivere ma non sono un tipo "da carta", penso che la musica vada ascoltata prima che letta, è un po' il mio orientamento.

Di conseguenza quando qualcosa cozza con il mio orecchio comincio a vedere streghe e limitazioni accademiche dovunque :D:D

 

Riguardo Gozzo e l'interpretazione del tema su costruzione di una fuga coerente.

In questi laboratori dobbiamo rispettare una certa coerenza con il materiale? se sì quanto? fino a che punto?

Controesempio.

Può avere una fuga romantica o post romantica un soggetto con caratteristiche barocche?

Mi viene da rispondere CERTAMENTE. E' vero che il soggetto caratterizza l'intera fuga ma se un compositore volesse da un idea semplice e basilare ricavare un linguaggio più complesso reinterpretando un arpeggio di la minore come la cosa più stramba del mondo?

Non me la sento di escludere a priori questa possibilità.

Da qui si instradano tutte le mie paranoie anti accademiche ovviamente con i loro pro e i loro contro.

Un organista che ha suonato solo fughe di Bach per mezza vita dal momento che decide di fare il compositore sarà fortemente influenzato nel processo compositivo per quanto riesca a staccarsi da tale stile.

E' per questo che un po' invidio Gozzo perché quanto vedo la sua risposta introdotta da quella fila di semicrome penso: "Che figo, questo ha inventato un introduzione alla risposta". Poi dentro di me penso, quanti avrebbero scelto questa soluzione di noi in una fuga? La risposta non mutata :D rimane NESSUNO. Vuol dire che lui "POTEVA" pensarlo io magari no e questo personalmente mi mette sull'attenti nel mio modo di pormi a confronto con la musica.

 

Poi Frank tu dici soggetto barocco, se consideriamo le fughe pervenute non ne sento nessuna PURAMENTE barocca. Ognuno ha i propri metodi di condurre le parti, di pensare all'armonia etc. Anche la mia fuga... ci prova con alcune linee melodiche ma dopo un tot fallisce e nemmeno intimidisce o scalfisce un lavoro di Bach. Hai mai conosciuto in vita qualche clone di J.S.? Qualche tizio che quando scrive dia l'impressione di essere come lui?

Se la risposta è no, non ci converrebbe allargare gli orizzonti all'inverosimile piuttosto di fossilizzarci su un risultato che probabilmente personalmente, storicamente e di indole non avremo mai nel sangue?

 

Ho scritto ancora un bel po'... domani rispondo sulle fughe :D

Posso ammettere di essere ingenuo alle volte e di scrivere senza considerare tutti i particolari ma di fondo ci sono grossi quesiti sui quali cerco delle risposte ovviamente tipo. Chi sono come compositore? Come voglio scrivere? Quanto ha senso copiare? Stile cos'è chi l'ha deciso perché? Perché studiamo tutti poco o tanto un contrappunto che non serve ad imparare nessuno stile? Fux non poteva andare a farsi un giro quel giorno lì? :D:D

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Per Frank :D

Ti sei incacchiato per bene vero? :D:D:D Ma lo sai che ti vogliamo bene lo stesso!!

… proprio per niente, anzi … ;)

Diciamo che mi impegno:

Che vuoi che ti dica Frank non ho digerito proprio la risposta tonale sia con e senza sol diesis. Ostilità mia con la linea melodica, probabilmente è un problema mio, quando sento quel ritornare sul la mi viene l'istinto di fare una fuga alternativa con una risposta che centri poco o niente con il soggetto. Sento già le grida "al rogo, al rogo!!" perché lo so che questo equivale ad andar contro tutti i principi della fuga stessa. Probabilmente se la faccio ad un esame dovrei scriverla così come hai fatto te.

E’ proprio questo il punto, ad un esame avrei fatto una cosa diversa perché il mio brano non saggia gli stretti, il contrappunto triplo (o quadruplo), diverse tecniche nei divertimenti, etc. ed altri tecnicismi più orientati a dimostrare il proprio sapere. (soprattutto se hai 36 ore magari te la cavi, se ne hai 18…mah… Devo dire che ci ho messo un po’ e penso di non aver perso la mano)

Il mio lavoro si basa su altri elementi.

Purtroppo devo scrivere ma non sono un tipo "da carta", penso che la musica vada ascoltata prima che letta, è un po' il mio orientamento.

… in realtà è l’orientamento che dovrebbe avere ogni musicista, ma non penso sposti i termini del discorso. Anche perché poi dovrai dare conto a te stesso, ad un regista, un committente, etc. Per cui potrebbe essere all’ordine del giorno valorizzare contenuti non strettamente propri.

Riguardo Gozzo e l'interpretazione del tema su costruzione di una fuga coerente.

In questi laboratori dobbiamo rispettare una certa coerenza con il materiale? se sì quanto? fino a che punto?

Controesempio.

Può avere una fuga romantica o post romantica un soggetto con caratteristiche barocche?

Mi viene da rispondere CERTAMENTE. E' vero che il soggetto caratterizza l'intera fuga ma se un compositore volesse da un idea semplice e basilare ricavare un linguaggio più complesso reinterpretando un arpeggio di la minore come la cosa più stramba del mondo?

Non me la sento di escludere a priori questa possibilità.

Neanche io la escludo, anzi! Ma allora bisogna saperlo farlo fino in fondo e non a tratti (ecco che tornano i limiti e cioè quelli di staccarsi dal materiale di partenza e farlo sempre con coerenza). Perché allora limitare a cambiare solo la sintassi e non i percorsi armonici e restare solo nelle tonalità vicine? Perché ruotare intorno ai pilastri armonici barocchi e svicolare negli itinerari?

Poi onestamente, se proprio devo snaturare un soggetto non lo faccio in qualcosa di trascorso e anacronistico (Certo, se è l’unica strada che ho, ritorno sui miei limiti) ma di attuale.

Attuale non vuol dire solo usare un armonia moderna, ma anche seguire i canoni di quell’estetica

 

Da qui si instradano tutte le mie paranoie anti accademiche ovviamente con i loro pro e i loro contro.

Un organista che ha suonato solo fughe di Bach per mezza vita dal momento che decide di fare il compositore sarà fortemente influenzato nel processo compositivo per quanto riesca a staccarsi da tale stile.

Un Organista ha suonato anche Reger & C: , se è passato solo da Bach o è giovane o e un mezzo organista o ha scelto. Ma allora non centra l’accademia.

E' per questo che un po' invidio Gozzo perché quanto vedo la sua risposta introdotta da quella fila di semicrome penso: "Che figo, questo ha inventato un introduzione alla risposta". Poi dentro di me penso, quanti avrebbero scelto questa soluzione di noi in una fuga? La risposta non mutata :Drimane NESSUNO. Vuol dire che lui "POTEVA" pensarlo io magari no e questo personalmente mi mette sull'attenti nel mio modo di pormi a confronto con la musica.

Certo, ma la fuga poi se ne infischia di quella scaletta, non è un elemento importante al punto da assumere una sua identità … per cui nell’insieme così com’è proposto rimane gratuita.

Ale aveva capito bene cosa ci sarebbe stato da fare, anche prima che glielo dicessi io, infatti aveva già fatto capolinea anche il suo maestro.

Sono sicuro che se avesse cambiato il soggetto e lo avesse trattato come tale, nessuno avrebbe detto niente … infatti nessuno ha discusso in se la scaletta ma come la stessa è stata “maltrattata” da Ale stesso.

Risolti questi macro problemi, poi si entra in discorsi più complessi e legati alle fioriture, ai cardini tonali di quella sintassi, etc.

 

 

 

Poi Frank tu dici soggetto barocco, se consideriamo le fughe pervenute non ne sento nessuna

Allora dovresti riguardare la mia confrontandola con gli autori italiani del terzo barocco, quelle scritte fra il 1680 e il 1730 ;). Cioè il nostro barocco, quello che ha fatto scuola, quello che “spiava” Bach. Non sarà che forse un giovane organista conosce solo Bach?

Mi piacerebbe sentire come condurresti il mio Basso Continuo, perché sai che ci sono dei musicisti che per professione hanno proprio quella sensibilità che mi sembra di capire tu non riesci ad avere, infatti scrivi “storicamente e di indole non avremo mai nel sangue”.

Avremo è un po’ generale, i continuasti ci sono e pure bravi ;)

 

PURAMENTE barocca. Ognuno ha i propri metodi di condurre le parti, di pensare all'armonia etc. Se la risposta è no, non ci converrebbe allargare gli orizzonti all'inverosimile piuttosto di

Scusa, ma sai quanta gente scriveva nel barocco … sono tutti riconoscibili perché avevano appunto i propri metodi di condurre le parti, di usare l'armonia etc

Cosa centra un epoca storica con la propria dialettica?

 

Chi sono come compositore? Come voglio scrivere? Quanto ha senso copiare? Stile cos'è chi l'ha deciso perché? Perché studiamo tutti poco o tanto un contrappunto che non serve ad imparare nessuno stile? Fux non poteva andare a farsi un giro quel giorno lì? :D:D

> Chi sono come compositore?

Forse studi da poco, per cui quando ti sarà chiara tutto il panoramica esistente, troverai una risposta ...(magari non ti piacerà e ci starai stretto. Magari ti piacerà)

>Come voglio scrivere?

Non molto dissimile dal punto precedente

>Quanto ha senso copiare?

Dipende dal significato che vuoi dare alla parola copia

> Stile cos'è chi l'ha deciso perché?

Discorso complesso ma è a consuntivo per cui tangibile

 

>Perché studiamo tutti poco o tanto un contrappunto che non serve ad imparare nessuno stile?

> Fux non poteva andare a farsi un giro quel giorno lì?

Proprio per dare risposta alle prime tue due domande. Il contrappunto è solo una dimensione della musica, sei troppo legato ai contenuti.

Una volta che hai capito come sfruttare il contrappunto, a prescindere dal contenuti, puoi fare quello che vuoi in qualsiasi ambito.

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Per quanto riguarda la fuga di Cristian concordo con Alessandro, la mia è troppo breve, la tua è troppo lunga...ma forse, sfruttando un altro strumento tipo l'organo, giocando con i timbri potevi spezzare la monotonia.

 

Chiaro, avresti però dovuto lasciare lo spazio per il cambio dei registri e quindi far respirare un po' la macchina semicromatica :)

 

Belli i suoni veri (giusto?)

 

Comunque complimenti.

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Ho visto la fuga di organista94 e devo dire che :

- se usavi tre voci non ti complicavi la vita più di tanto e avresti avuto almeno una parte libera su cui giocare.e magari usarla alla fine su un pedale.

- Essendo la risposta tonale può andare, io personalmente avendola fatta reale ho aggiunto la coda. Essendoci nella tua poco materiale (2 sole voci) magari la coda aggiungeva qualcosa.

- Batt. 17 : il reb lo trovo fuori contesto.

- il finale poteva essere un pò più lungo e li ti potevi giocare un bel pedalone, data la brevità della composizione.

 

Comunque fila ed è piacevole all'ascolto.

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Sulla fuga di Raffaele

Siamo molto meglio rispetto al passato, ma c'è qualche appunto :

- la coda da sola può stare, ma quando è assieme agli altri strumenti batt. 7 - 12 - 17 - 27 risulta un pò monotona l'omoritmia delle parti.

- la parte libera che parte al flauto batt. 11 e più un la la trovo troppo simile al soggetto con croma-semicroma-semicroma-croma-croma. Negli stretti o divertimenti andrebbe bene.

- il controsoggetto invece mi piace è sufficientemente diverso e incisivo.

- da batt. 31 sembra uno stretto ripetuto a 35.

- A Batt. 30 manca la coda, infatti ob e cl non risolvono e la cosa sembra un pò troncata li. La cosa si ripete a 34-35 e a 42-43.

- Alla fine c'è un pò di ambiguita tra stretti/divertimenti, nel sensoche non si capisce se siamo di fronte all'uno o all'altro.

- Mi piace invece l'aura un pò atonale del finale.

 

A livello strumentale facciamo finta che questa fuge venisse eseguita :

 

singoli strumenti

Oboe Batt. 17 - 19 - 28 - 30 il la naturale sotto il rigo non esiste.

 

Batt. 33-34 il Cl sopra Ob e Fl in questo registro li copre.

 

Batt. 50 il raddoppio della sensibile lo trovo proprio fastidioso, sopratutto se fatto con due strumenti diversi in ottava.

 

Impasto strumentale e trattamento delle voci.

Se fosse stata una fuga per organo avrei accettato la grande distanza tra le voci che si incontra in diversi punti, in quanto si potrebbe sopperire con i registri di 4 e 2,

ma con gli strumenti solisti si sente il vuoto in mezzo :

batt. 11 - 17 - 18 - 36 - 48 ecc.

 

Noto con piacere che stai migliorando a vista d'occhio e questa è un'ottima notizia.

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andiamo avanti.

Sulla fuga di Roberto Altieri devo dire che mi è piaciuta moltissimo.

Formalmente solida, CS sufficientemente diverso dal S ... ma quello che mi paice di più sono i divertimenti e parti libere, che sono scritte con molta consapevolezza della fuga.

 

Unico dubbio il finale : forse perchè a me piace, io avrei allungato il pedale ... ma questa è una valutazione di carattere prettamente personale.

 

Il tempo iniziale sembrerebbe lento, ma viene ampiamente compensato dalla seconda parte.

Complimenti Roberto.

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Dopo tante chiacchiere :D, ecco il commento alla fuga di Cristian. Consapevole di scriverlo a chi è alla prima fuga … magari utile.

 

Secondo me hai sottovalutato alcuni aspetti, in primis i registri dove fare entrare le voci, effettivamente il soggetto arriva in un registro veramente tenorile solo dopo diverse volte. Nonostante le due parti, è bene che le entrate siano sempre variegate nelle altezze.

Un'altra cosa, quando entrano i frammenti importanti sono sempre preceduti da un intervallo di grado congiunto e spesso veloce. Potevi far precedere da salti più ampi, pause, per enfatizzare ed evidenziare meglio le entrate.

 

Mi spiace ma (non per riflesso della nostra conversazione) sono sempre più convinto che la stessa bella melodia riproposta sempre uguale è meno efficace di una bella ed una quasi accettabile proposte in modo alternato ;)

Per cui, nell’ottica di salvare la risposta reale, avrei usato altre leve per differenziare..ad esempio procedimenti tipo aggravamento o diminuzioni (visti i sedicesimi).

 

Manca un filo di retorica, ma questo anche in altri lavori … cioè non ci sono punti dove ti viene da dire: sta succedendo qualcosa o meglio punti dove le musica tira e crea grande aspettativa. La parte più riuscita in questo sono le battute 53 e 54, anche se poi da li tagli corto.

E’ come se tu fossi abbracciato ad una bellissima donna, in un momento di passionale concitazione, e prendessi e te ne andassi via … magari pure senza bacetto di arrivederci.

Spero che la metafora renda …. buttati su quel pedalone di tonica, un po’ come ha detto Alessandro, e sfoga lo sfogabile :D

 

 

Un ultima cosa è legata al passo del soggetto, non è vero che è in sedicesimi ma in ottavi. I sedicesimi sono solo una fioritura, da richiamare nel brano ma non abusandone

Questo non vuol dire che la tua soluzione non è buona ma è più difficile e, secondo me andava condotta diversamente..

 

Il primo elemento presentato (il la la iniziale) lo trovo poco significativo e inefficace.

 

Queste sono le primissime cose a caldo ma in un primo lavoro (e auto assitito) ci sta ;)

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Per Frank:

 

Principalmente confermi tutto quello che già autocriticavo del mio lavoro.

Il la iniziale alla mano sinistra è rubacchiato dalle invenzioni a 2 voci. L'ho messo perchè in realtà il mio controsoggetto entra con la terza che se non erro accademicamente è scorretto in quanto la prima nota dovrebbe essere l'ottava e la quinta di norma.

Mi spiace ma (non per riflesso della nostra conversazione) sono sempre più convinto che la stessa bella melodia riproposta sempre uguale è meno efficace di una bella ed una quasi accettabile proposte in modo alternato.

Sono della stessa opione. Se non mi fossi imposto i sedicesimi continui probabilmente avrei fatto un lavoro migliore.

 

Mi fa sempre piacere sentire i tuoi punti di vista. Le precedenti questioni restano comunque difficili da discutere a colpi di post su un forum, servirebbe un ragionamento dialettico con tanto di esempi.

Per il momento chiarisco un punto:

il mio "sentire Barocco" è purtroppo limitato allo stile di Bach che generalmente è l'autore più indicato per lo studio nei conservatori.

Quindi tutto quello che cerco di fare deve tener conto di questo.

Magari la tua fuga è in perfetto stile Barocco Italiano che per me è sconosciuto.

 

Fra l'altro alcune curiosità che chiedo ai forumisti:

1. Avete mai conosciuto qualche "matto" che riesce a falsare Bach in maniera quasi irriconoscibile?

2. Che software in genere avete utilizzato per la realizzazione del laboratorio? Vedo finale e sibelius per video scrittura. Per quanto riguarda la parte esecutiva che librerie di campioni avete scelto?

 

Il mio clavicembalo è quello della Komplete 7 - 12 simpatici DVD con un sacco di softwaristica synth e campioni. Molto interessante ve lo consiglio.

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fuga di Cristian83

consapevole che è la tua prima fuga, comunque voglio dirti qualche cosa :

- la prima battuta della mano sinistra la-la io non l'avrei nemmeno messa. era meglio far partire il CS dalle semicrome.

- batt. 18 e 46 era sufficinete la prima delle due note per risolvere.

- il CS con tutte quelle semicrome subito all'inizio lo trovo un pò troppo, nel senso che spri subito tutte le cartucce e poi ti rsta solo da ripetere. Potevi usare lo stesso CS non fiorito e portarlo fiorito solo alla

fine per dare varietà, visto che è a 2 voci.

- essendo corta e a 2 voci, il pedale finale lo dovevi mettere per sfruttare al 100% il materiale, magari combinando anche il CS fiorito. Avresti creato una bella varietà e ti restava comunque anche la

soluzione dell'aggravamento del S.

 

Per essere la prima non c'è male e il CS trattato a dovere poteva dare molto di più.

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