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Piano Concerto - Forum pianoforte

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Salve. Ho notato sul mio pianoforte Yamaha C3 dei rumori metallici quando suono i la del cantabili; inoltre su alcune note, pochissime, del registro grave sento chiaramente in sottofondo un la acuto. Considerare che il pianoforte si trova in un salotto dove sono presenti bicchieri di cristallo.

 

Altra domanda è legata all'acustica. Siccome l'ambiente è grande, solo e soltanto dalla posizione della panca (quindi del pianista), si sentono molto grossi i bassi (da sentire addirittura tremare il pavimento) e abbastanza inconsistenti e distanti gli acuti. Non credo sia una questione di intonazione perché ho provato a far suonare una fcavia. Mi sono messo prima in ginocchio davanti al pianoforte e sentivo la stessa cosa; abbassando il leggio iniziavano ad emergere gli acuti; cambiando completamente posizione il suono cambiava radicalmente avvertendo un perfetto equilibrio fra gravi e acuti: gravi potenti e acuti molto canterini (la cosa bella è avvertire una leggera fase di decay subito dopo la percussione per poi risentire il suono rinforzarsi di nuovo, avvertendo la bellezza dell'onda calante). Tutte queste prove sono state effettuate col coperchio aperto. Stavo pensando di girare il pianoforte con la curva rivolte non verso la sala, ma verso il muro. Cosa ne pensate?

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Ti sconsiglio di girare la parte curva dello strumento verso la parete o verso l'angolo. L'espansione del suono verso la sala è l'ideale. I zirli sono la dannazione di pianisti e tecnici!!....magari è una sciocca vibrazione. Comunque alcuni di noi sono sensibili ad alcuni armonici che emergono in primo piano all'ascolto. Cioè "terzi suoni" che sentiamo o "ricostruiamo" durante l'ascolto di una frequenza ad un'alta, medio o bassa pressione sonora. Altra prova : premere sui ponticelli per individuare se si fosse verificato un leggerissimo scollamento degli stessi. Altra prova assicurarsi che i martelli corrispondenti alle note in questione siano ben incollati agli stiletti e che non tendano, magari a scollarsi. Questo produrrebbe una vibrazione all'impatto con la corda. Queste alcune mie ipotesi...ma bisognerebbe ascoltare. Ascolta anche se ciò appare e scompare a seconda del variare della temperatura e dell'umidità relativa nell'ambiente. 

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Sì, ho fatto caso che dipende molto da umidità e temperatura. Ho anche programmato un'accordatura per dicembre poiché sento dei battimenti. Per quanto riguarda l'acustica, a me interessa una condizione ideale per me, per studiare e sentire tutto. Sono una persona molto scrupolosa e basta pochissimo per avvertire disagio: essere sommerso dai bassi e sentire sordi gli acuti non è proprio una situazione tranquilla per me. Ripeto: nella sala gli acuti emergono in tutto il loro splendore. Avevo provato a fare delle registrazioni con il tablet sia da vicino che da lontano; purtroppo non vanno bene per due motivi: da lontano non registra bene e il software applica una compressione digitale che "sopprime" gli acuti.

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 Sento il pianoforte molto scordato. Nel senso accordato male. Il suono è molto "sporco",non capisco bene se è difetto della ripresa. Mi sembra che anche gli smorzatoi facciano rumore.Se i martelli sono molto solcati il suono diviene sporco negli acuti. Forse è tempo di considerare una sostituzione dei martelli( sconsiglierei la rasatura per motivi che ho illustrato più volte). Naturalmente si può provare ad accordare meglio e intonare meglio.

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No, sono solcati pochissimo! Però è evidente che sia scordato. Purtroppo il pianoforte non è in una posizione ottimale trovandosi in una sala soggetta a cambi di temperatura e umidità. In effetti, pensandoci, appena accordato era tutto molto più "pulito". E credo anche che lo strumento si stia ancora assestando perché, per esempio, la prima accordatura ha tenuto pochissimi giorni, la seconda (fatta in modo "veloce", durante una regolazione della meccanica che avevo richiesto, solo sulle note che si erano scordate) ha retto molto di più. Ora attendo la terza accordatura, questa volta a distanza di qualche mese.

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Il piano è accordato male. ..."solo le note che si erano scordate..." Mi permetto di dire che significa scordarlo peggio. Infatti logica dice che si deve prima verificare quali dei tre cori è veramente scordato e poi ricontrollare le altre due all'unisono. Se la partizione dell'ottava centrale si è mossa, tutti i riferimenti saltano e accordando solo le note scordate non si fa altro che evidenziare gli errati riferimenti con le altre. Tutto diviene "sballato". Inoltre ci vuole tempo. L'accordatura va ben "fermata" assicurando la tenuta delle caviglie. Non capisco cosa significhi assestamento, che caso mai riguarda quegli strumenti che sono stati portati su di almeno mezzo tono-un tono. Da quello che si sente dalla tua ripresa, sembra scordato in modo evidente. Due le ipotesi: ho il pianoforte non regge l'accordatura o viene accordato male. Questa la mia opinione.

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Per evitare che si ascoltino bassi troppo roboanti devi senz'altro allontanarti dagli angoli della stanza. Gli angoli infatti raggruppano le onde sonore a bassa frequenza creando questi problemi. Se non hai modo di spostare il pianoforte da quella posizione ti consiglio di utilizzare delle bass trap da posizionare nell'angolo della stanza interessato...

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Quando un pianoforte viene spostato subisce un ambientamento di qualche giorno a meno che non provenga da un luogo dove l'umidità relativa era molto alta o molto bassa. Il periodo di " assestamento" può influire sulla tenuta dell'accordatura, ma in forma marginale. Il pianoforte che ho ascoltato mi sembra scontatissimo e mal preparato. Segui anche i consigli di Simone, espertissimo nel campo acustico e non solo. Forse è necessario che tu determini le reali cause dell'instabilità del tuo strumento . Ciao

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Il discorso dei bassi che ti ho fatto esula da tutte le altre problematiche. Io non faccio l'accordatore di professione ma l'accordatura è veramente pessima, quindi assicurati che la facciano partendo da 0 ovvero accordando prima di tutti il LA 440 e poi spartendo come si deve l'ottava per poi riportare le ottave successive. Se l'ottava è spartita male ti porti dietro tutti gli errori dell'ottava centrale e invece di accordare finisci di scordare tutto il pianoforte com'è successo nel tuo caso. 

 

Riguardo gli "zirli" che riferisci, a me sembrano degli armonici un po' troppo evidenti. Forse sarebbe da controllare il punto di battuta oppure se gli smorzatori lasciano completamente le corde oppure se una parte di essi continua a strusciare la corda in vibrazione... Paolo mi correggerà se sto dicendo una fesseria. 

 

Per quanto riguarda i bassi invece se li senti troppo esagerati probabilmente riguarda il posizionamento del pianoforte all'interno della stanza, ecco perché ti ho chiesto se era posizionato nell'angolo. L'ideale sarebbe metterlo al centro della larghezza di una sala, e abbastanza distante dal muro più vicino, con il lid rivolto verso la parte più lunga della sala. Il problema è che spesso all'interno delle abitazioni non ci sono stanze da concerto (ovviamente ! mi verrebbe da dire) e soprattutto nelle sale piccole ci sono sempre dei problemi di ascolto. Ovvero ci sono delle frequenze che creano delle onde stazionarie chiamate "Normali" o "Modi" che, in quanto stazionare, si rafforzano dando l'impressione di rimbombo, ovviamente se la stanza è molto grande, i modi riguardano frequenze molto basse che probabilmente non andremmo a sfiorare con il pianoforte, quindi andrebbero studiati i modi della tua stanza a partire dalle tre dimensioni (lunghezza, larghezza e altezza) per poter risolvere questo problema.

Agli angoli, di norma, come ti dicevo, si creano problemi di accumulo delle basse frequenze quindi sarebbe il caso di allontanare il pianoforte dalla prossimità dell'angolo della stanza ma non sempre questo è possibile... Immagino che tu abbia il pianoforte nel soggiorno o in sala da pranzo, ci sarà anche il mobilio. In questo caso puoi "contenere" il problema utilizzando delle trappole per bassi. Sono degli angolari in materiale fonoassorbente opportunamente sagomati per assorbire le basse frequenze così da contenere l'effetto di accumulo e dunque limitando o annullando, se la situazione non è pessima, questo problema. 

 

Questa è una trappola per bassi:

 

megafusorbasstrap.jpg

 

Ovviamente ci sono di diversi tipi e colorazioni. Se hai delle mura bianche potrai trovare trappole per bassi bianche che si coordineranno con il colore della tua casa e risulteranno meno "un cazzotto in un occhio". Se non riesci a trovarle è possibile colorarle con particolari colori ad acqua che non snaturano l'effetto a celle aperte del fonoassorbente, necessario per assorbire le onde sonore.

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Credo di aver individuato il problema: ho silenziato con un panno la scala duplex! Si sono eliminati tutti gli armonici strani e i bassi sono meno prevalenti. Il pianoforte rimbomba di meno. Lo zirlo rimame, sto impazzendo. Sono in attesa del tecnico per un'accordatura decente. Credo che mi farò mettere una sordina sulla scala duplex e intonare un po' meglio la martelliera che mi sembra troppo rotondeggiante in punta. Per quanto riguarda gli sbalzi idrotermici, sono utili quelle bustine che stabilizzano l'umidità? Non voglio spendere una barca di soldi per far installare il sitema con igrometro.

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SI rischia a volte di entrare in una "spirale". Bisogna seguire l'indagine e la procedura adeguata. Se per esempio la martelliera è tondeggiante, vuol dire che è stata rasata, quindi spostamento del punto di battuta, armonici non buoni che si mettiti a vibrare, fondamentale poco pulita. Cercare lo zirlo equivale ad intervenire malamente sull'intonazione, procedura che potrebbe "coprire" qualche difetto , ma peggiorare il suono. 

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Lo zirlo non riesco a capire da cosa dipendi. Però ho trovato la causa di molti armonici strani: la sezione della scala duplex di una tripletta, che suona proprio il la. Silenziando solo tale tripletta avviene già un miracolo: il suono diventa più nitido,cristallino e, strano ma è così, non eccessivamente rimbombante. Si tratta di una tripletta molto vicina all'incrocio delle corde. Per quanto riguarda il la più acuto, più che di zirlo, si tratta di una vibrazione dell'intero strumento; pensandoci, la faceva anche con il pianoforte verticale e l'ho risolta solo quando ho portato lo strumento in camera mia. Praticamente arrivo a quella nota e sento 《zzzz》. Invece sono meravigliato di come possa cambiare totalmente il timbro dello strumento silenziando una sola tripletta di risuonatore: più netto, più canterino, bassi non caotici, sono sbalordito!!! Vi aggiorno quando lo strumento verrà accordato. Però sarebbe bello avere delle spiegazioni, anche per gli altri forumisti, di questi fenomeno.

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E invece per quale principio fisico il suono diventa più canterino, netto e meno rimbombante? Non parlo solo di un fastidio eliminato ma di un vero cambiamento di timbro generale. Ricordo che non ho silenziato tutta la scala duplex, ma la porzione corrispondente al sol#3 (che, pizzicata con il plettro, produce un la).

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