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Piano Concerto - Forum pianoforte

Chiusura Di Megavideo E Megaupload


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Da qualche giorno ormai sono stati chiusi i server megavideo e megaupload.

Megaworld (l'unione dei due domini) è una comunità di condivisione di video e documenti. Le autorità americane oltre a chiudere i server hanno dato ben 50 anni di reclusione al detentore del dominio ed al suo staff per aver recato danni ai detentori di diritti d'autore ben 500 milioni di dollari (stimati dagli economisti americani).

 

Le mie impressioni:

Questo rappresenta l'ennesimo attacco alla libertà di informazione su internet, purtroppo ho una brutta notizia per questi signori. Internet non è delle autorità, è di chi lo popola, e chi fa il bello ed il cattivo tempo su internet non sono politici, polizia, carabinieri ed in generale chi detiene il potere, ma chi più di altri lo sa usare e ne conosce i segreti. Se l'intento di questi pochi poveri imbecilli è quello di negare la libertà di pensiero e parola anche su internet la conclusione è una sola: non ce la faranno mai ! La burocrazia ha tempi lunghissimi e come ai tempi di napster, chiuso lui hanno aperto altri 20 la stessa cosa succederà in questo caso. Ma qualcosa di grande rispetto a prima è già successo... Un gruppo di Hacker chiamato Anonymous ha effettuato un massiccio attacco ai siti dell'FBI americano, al sito della Casa Bianca ed al ministero della difesa rendendoli inagibili per diverso tempo, inoltre sta lavorando per la riapertura del sito megavideo su altri server. Da questa presa di posizione risulta chiaro un concetto. Le persone sono stanche di essere comandate a bacchetta dai pochi. Le leggi devono essere a misura del popolo, e non a misura dei pochi che ci guadagnano. La libertà di informazione è qualcosa che non ha prezzo ! Dare 50 anni di reclusione a delle persone che hanno hostato dei video, alcuni anche pirata, sottolineando comunque che non si sarebbero ritenuti responsabili del contenuto dei video caricati nei loro server mi sembra sciocco, quando qui in Italia un Comandante che ha sulla coscienza la vita di decine di persone ed ha abbandonato la nave mettendosi al sicuro prima di tutti è solo agli arresti domiciliari... Bisogna dare la giusta importanza alle cose. Nel mondo ci sono assassini e stupratori che se la cavano con 5 anni di carcere ed escono per buona condotta, continuando a seminare panico e terrore tra le persone... Torniamo al parallelo: 50 anni per video pirata, arresti domiciliari per 20 persone uccise per negligenza !

 

I politici devono cominciare ad abbassare le penne, devono capire che se anche hanno la facoltà di legiferare sono nulla in confronto a milioni di persone che si stanno stancando del loro governo. Se vogliono che non ci sia la pirateria, allora cominciassero ad abbassare i prezzi dei DVD che sono impensabili da vendere a 30 € ! Ed i CD di musica ? Ne vogliamo parlare ? Chi guadagna è solo l'etichetta, all'artista che ha sudato per scrivere la sua musica restano solo gli spiccioli ! Questa è la legge ?

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Caro Simone, scrivi cose molto interessanti che condivido al 100%. Il mondo in realtà non è libero, perchè non appartiene ai popoli che lo abitano. Ci sono sempre stati mascalzoni che hanno desiderato dominare le masse. Sono inoltre secoli che qualcuno tenta di emulare l'Impero Romano cercando di conquistare il mondo. Ci hanno provato Napoleone, Hitler il folle e altri, senza riuscirci, c'è riuscito invece il capitalismo, "zitto zitto" (si fa per dire). Verranno tempi migliori, tempi in cui il mondo apparterrà finalmente ai suoi legittimi proprietari, i popoli?

http://www.youtube.com/watch?v=u_myYOyTDyA

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Conoscevo già questi video...

 

Verranno tempi migliori, tempi in cui il mondo apparterrà finalmente ai suoi legittimi proprietari, i popoli?

 

Finché il rispetto tra le persone non riuscirà a prevaricare il "dio denaro" la situazione sarà questa. La terra non è di nessuno ed anzi siamo noi letteralmente "FIGLI DELLA TERRA". Più volte mi è stato posto questo discorso ed a domanda ho sempre risposto con un'altra mia domanda:

 

"Ma il mondo pesava più quando era ancora spopolato oppure oggi che siamo quasi in 7 miliardi di persone ?"

 

Nella risposta si cela la soluzione di tutto il discorso. Ne riparleremo...

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Caro Simone, sarò una voce fuori dal coro ma francamente non condivido le tue riflessioni peraltro legittime e rispettabili.

Io usavo Megaupload per scambiare dei file pesanti per lavoro, quindi mi rammarico della sua chiusura ma ci sono molte alternative. Il problema è che la maggior parte delle persone usa questi server per scaricare illecitamente delle opere protette dal Diritto d'ìAutore.

Se si continua su questa strada, fra pochissimo l'industria cinematografica come già quella discografica non avrà più la possibilità di finanziare nuove opere, e appunto come avviene già per la musica si preoccuperà di finanziare solo opere a "Colpo Sicuro" dove non si rischia nulla o quasi e così dimentichiamoci : giovani autori, opere prime, cinematografia sperimentale, opere comunque di nicchia che magari non incontrano il gusto della "massa" ma forse ci arricchiscono culturalmente. Ledere la libertà di parola come fai intendere tu, significa chiudere la bocca ai giornalisti veri, chiudere testate giornalistiche, bloccare motori di ricerca come si fa in Cina........Non certo chiudere la possibilità di " vedere gratis"....

Con affetto e rispetto

Francesca

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Certamente... Ognuno ha la sua visione della cosa. A me però non piace ragionare in modo isolato, cerco di affidarmi sempre alla matematica e alla statistica più che affermare mie tesi personali specialmente quando si parla di danneggiamenti economici, dove ciò che comandano sono i numeri ed in questo caso si parla di presunti danneggiamenti a società cinematografiche (Presunti perché non hanno un termine di paragone da utilizzare come campione); e le statistiche fanno trasparire l'esatto contrario anche se può sembrare assurdo. La ricerca è stata condotta dal GKF tedesco, una famosissima agenzia di statistiche, come la nostra ISTAT qui in Italia per capirci, la quale dopo aver raccolto diversi dati ha dimostrato che la pirateria video (Giusta o sbagliata che sia, non è mia intenzione questionare su questo argomento, e lascio qui sì che ognuno decida in base alle proprie norme morali e sociali) aiuta invece la pubblicizzazione dei prodotti cinematografici. Lo ripeto sono numeri non opinioni ! (Ecco l'articolo)

 

Ledere la libertà di parola come fai intendere tu, significa chiudere la bocca ai giornalisti veri, chiudere testate giornalistiche, bloccare motori di ricerca come si fa in Cina....

 

Ma questo in Italia succede ormai da forse 20 anni ! E posso mostrarti documentari liberi di giornalisti RAI che mostrano la lista delle parole vietate da pronunciare nei telegiornali e nelle trasmissioni tv, assurdo !!! Cominciare a vietare libertà di espressione su internet che fino ad oggi è l'unico posto dove esiste veramente libertà di espressione e di parola, che non deve essere necessariamente finalizzata a guardare contenuti protetti da diritti d'autore è invece secondo me cosa gravissima !

I diritti d'autore nascono con Verdi, non so se conosci questa cosa, giusta da una parte, completamente sbagliata dall'altra... Prendere spunto da invenzioni di altri è stato da sempre il motore dell'innovazione. Gounod ha completamente copiato il Preludio n. 1 del clavicembalo ben temperato ed ha aggiunto una linea melodica sopra... Non mi sembra che l'abbiano rinchiuso in cella. Il diritto d'autore è nato non per tutelare ma solo ed esclusivamente per guadagno. Una volta all'università venne un ragazzo che lavorava presso una famosissima azienda di cui per ovvi motivi non posso fare il nome, e venne a spiegarci l'utilizzo di questo software da loro prodotto. Alla fine della lezione ci disse: "Siete dei ragazzi giovani ed è chiaro che non vi potete permettere l'acquisto di questo software (di alcune migliaia di euro), per ora scaricatelo dal web, utilizzate una copia pirata per studiare ed imparare, ma se un giorno dovrete lavorarci è giusto che compriate la copia con licenza !" Mi sembra che il discorso non faccia una piega... A tutt'oggi quando vogliamo arrivare a qualcosa partiamo da basi che hanno gettato altre persone. Il copyright così come il brevetto è qualcosa che limita questo sviluppo sia in ambito culturale che tecnologico. Concordo che sia sbagliato copiare e diffondere materiale di proprietà di altre persone a titolo gratuito ove per la sua creazione siano state investite somme di denaro, al contempo non mi sembra affatto giusto che il diritto di autore duri fino a 70 anni dopo la morte dell'autore, oppure dopo la morte dell'ultimo degli autori se trattasi di opera realizzata da autore e coautori in questo modo io non solo pago l'autore ma altre due sue generazioni... Cosa c'entrano ? Inoltre mi sembra stupido condannare a 50 anni il realizzatore del sito che per ovvi motivi non ha la possibilità di controllare i milioni di file che ogni giorno venivano caricati sui suoi server, dopo che egli stesso ha realizzato un disclaimer e che sotto segnalazione di materiale protetto da diritto d'autore si apprestava comunque a rimuovere dagli archivi. Forse è il caso di prendersela con gli uploader e non con chi offre un servizio con tanto di disclaimer. Per fare un parallelo è come se da domani milioni di utenti cominciassero a postare file su questo sito (nel quale anche io ho scritto un disclaimer, dove non mi assumo responsabilità per il materiale caricato da altri utenti... Posso limitarmi a fornire l'indirizzo ip dell'uploader alle autorità, alcuni di questi files sono pirata. La domanda è: io che sono uno, come faccio a controllare milioni di file che vengono caricati ogni giorno ? La colpa allora è la mia se altre persone utilizzano il mio servizio in modo illecito ? Bé a questa persona gli si danno 50 anni, a chi ammazza, neanche 20. Mi ripeto... Diamo il giusto peso alle cose. Mi piace cantarmela e suonarmela. Ammettendo che tutti i siti di streaming, che non finiranno mai, ma diciamo che un giorno le autorità riescano a chiuderli tutti, credi veramente che le persone abituate allo streaming cominceranno ad andare al cinema ?

Io credo che chi si rifuggia nello streaming lo fa perché non ha possibilità economiche per potersi permettere un film a 30 euro oppure 7 euro al cinema che se si va in 5 diventano 100 tra biglietti, patatine e bevande, oppure lo utilizza una persona curiosa di vedere l'anteprima di un film per poi andarlo a vedere in alta qualità al cinema; chi utilizza software pirata da 1000 euro se non lo trova su internet credi che lo comprerebbe ? Opterebbe forse per l'open source. Magari però una volta che ha avuto la possibilità di provarlo e quindi impararlo se lo dovrà usare per lavoro sarà costretto a comprarlo... Insomma questa pirateria io non la vedo proprio come una condanna, secondo me ha fatto e fa girare molta cultura anche a chi la cultura non può permettersela, per fortuna io non appartengo a questa categoria ed i software che possiedo li ho acquistati con regolare licenza. Ma chi non ha i soldi per comprare e studiare ? E' condannato a fare il barbone perché non ha avuto la fortuna di nascere in una famiglia benestante in grado di fornirgli strumenti per lo studio ?

 

Con massimo rispetto per il tuo intervento.

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Concordo con quello che ha detto Simone. Non si possono tarpare le ali della cultura e della libertà: il problema è che si usano queste azioni solo per censurare! In realtà, i poteri forti si stanno accorgendo che internet è uno spazio libero e chiunque può dire quello che pensa.

Sul fatto poi dei diritti d'autore sulle canzoni, quello che ha detto Simone si verifica questo: si paga una cosa con un prezzo esagerato, che sanno tutti che non ha quel prezzo.

Bisognerebbe riflettere sul perché le case discografiche siano come delle macchine succhia-soldi, non che i ragazzini si scarichino quella canzone, piuttosto che un cd od un intera discografia.

Se mettessero una promozione con dischi a 7 euro e mi dicono: investiresti 200 euro circa per gli album che mi piacciono di più di Zappa? Certo che lo farei, se avessi i soldi per farlo. Ma se non li avessi? Devo continuare ad ascoltarmi i modà? :angry:

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Guest Gennarino

Francesca,

che bel nome!

Ho una figlia adorata con questo nome e fingero' quindi di parlare a Lei.

 

La conoscenza si e' inizialmente sviluppata, ed ha continuato nel tempo, attraverso una trasmissione gratuita delle informazioni.

Progressivamente, per ragioni di potere, ha cambiato modalita' trasmissiva e, con il procedere dell'organizzazione sociale e della suddivisione del lavoro, i potenti hanno cominciato a finanziare i "produttori" di conoscenza. Costoro hanno prodotto conoscenza che ha arricchito si' il potente del momento ma che, successivamente, ha arricchito l'intera umanita' e senza che questa dovesse pagare rendite.

Quindi il problema che cerchiamo di affrontare e' quello di come debba essere retribuita la produzione di un tipo particolare di merce, che non e' conoscenza, ma e' cultura, intrattenimento, etc.

Ora, vedi, il fatto e' che il mercato nasce per essere democratico (molti verso molti), ma le forze in campo non sono equilibrate e, nel tempo, sono diventate asimmetriche in termini di cultura e di denaro (pochi verso molti). In altri termini, si formano forze che sono contro il mercato democratico, cercano di manipolarlo per massimizzare i profitti e trasferire ricchezza da chia la produce a chi la intercetta, eliminare il mercato democratico e sostituirlo con una loro personale interpretazione.

Questa strategia consiste essenzialmente nell'organizzarsi in oligarchie che dividono il mercato verticalmente.

In realta', il mercato ideale sarebbe poliarchie e divisione orizzantale, ma qualcuno dice che senza economia di scala non vi sarebbe sviluppo. Bene adottiamo pure l'economia di scala e, in parallelo, economia di scala pure in politica, con rappresentanza solo di chi produce ricchezza e non di chi la intercetta.

Quello che e' accaduto e', in sintesi, questo: pochi producono petrolio, altri pochi auto, altri pochi credito, .... altri pochi dischi,.....

Si riduce la concorrenza e si aumentano i prezzi liberamente, attraverso operazioni di cartello.

La politica non vede e, quando vede, si cambia (chi vede).

In tutto questo schema il cittadino e' scomparso ed e' comparsa una specie nuova, il consumatore, che somiglia sempre di piu' a una pecora in un gregge di lupi!

Come si capisce facilmente, questa interpretazione dell'economia sottrae la ricchezza a chi la produce e la trasferisce a ceti non produttivi, che a loro volta consumano tale ricchezza per accumularne ancora di piu'.

Ma che, non siamo capaci da soli di organizzarci e produrre cultura, informazione e ricchezza?

Ma che, non riusciamo ad essere democratici da soli e abbiamo bisogno della democrazia proposta da chi sottrae ricchezza alla societa' civile?

Se quelli che hanno pensato o realizzato le cose fondamentali per la nostra vita le avessero brevettate, noi saremmo poverissimi e dovremmo accontentarci di abitare sotto gli alberi a mangiare banane e spalare i nostri escrementi.

D'altra parte, come Tu dici, il lavoro deve essere retribuito.

Lo deve essere anche il capitale.

Lo deve essere molto di meno (anzi, andrebbe repressa!) la speculazione, che impedisce il sano sviluppo economico.

Come vedi, tutto si riduce a un problema di quanto paghiamo e a chi paghiamo!

Quindi, io non sono contrario a che ognuno cerchi di vendere le proprie menate al massimo prezzo che riesce a ottenere, ma mi incazzo abbastanza quando qualcuno manipola l'informazione disponibile ai clienti per strappare un prezzo superiore al giusto e costituirsi una rendita di illecito arricchimento, perche' rallenta lo sviluppo economico sottraendo ricchezza al corretto circuito produttivo e mettendosela in tasca.

E' per questo che gli oligopolisti predestinati da Dio fanno la battaglia su Internet, perche' qui i costi di ingresso per gli operatori della conoscenza e i veri produttori di ricchezza sono molto piu' bassi; con questa scusa (visto l'enorme potere detenuto riescono a fare dare condanne che nessuno bandito che rapina o ammazza e nessun manager che assalta e impoverisce la gente prendera' mai) si pone sotto controllo una risorsa che opera contro il loro modello di business (che si basa, lo ripeto, sul fatto che Tu ripeta a pappagallo le favole che Ti raccontano e che non eserciti il Tuo spirito critico).

 

Infine, se me lo consenti, la Tua idea che una Societa' (che nasce per produrre profitti e remunerare gente che ci investe soldi e soldi vuole indietro, il massimo possibile, senza tanti se e ma) agisca nel verso di aiutare i giovani meritevoli, fa un poco acqua! (gran parte di quelli da Te citati vengono pagati con le mie e le Tue tasse, non con i profitti delle Case discografiche/cinematografiche).

Se cosi' fosse, io non sarei costretto a dovermi sorbire (e anche Tu) Tiziano Ferro lo scompaginato oppure il cantanelnaso ex-marito dell'attricetta svizzera col cognome che sa di aperitivo, tanto per rimanere nel (!) canto.

Ma, per fare l'elenco delle zozzerie che ci propinano per farcele ingoiare abbiamo tempo.

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Caro Gennarino, sono contenta che la mia risposta abbia scatenato delle discussioni intelligenti e finalmente pacate, ma la tua risposta è quella che mi ha colpito maggiormente perchè nei tuoi ragionamenti ( ti sembrerà strano) io mi specchio in pieno. Sono anni che mi ritrovo vessata dalla Siae, sia come autrice che come esecutrice. Grazie infatti a quest'obolo obbligatorio, oneroso e mal distribuito fra i soci, spesso noi musicisti ci vediamo rifiutare molte possibilità di esibirci a causa degli alti costi che si devono affrontare.

Tanto più che io ora scrivo pezzi che proteggo solo con licenza Creative Commons, così chi li utilizza non deve pagare dazi ai ladri, tanto non guadagnavo comunque con la Siae, quindi tanto vale "usarla" sta musica...!

E ti dò ragione, i prodotti musicali o simili dovrebbero costare meno ed essere così alla portata di tutte le tasche perchè la cultura non si lega con la ricchezza. Ma tu pensi veramente che se i dischi costassero 7 euro, i " furbi " italiani li acquisterebbero .....???

Non comprano brani su Itunes a 0,99........

Io per esempio ora gli album li compero così e spendo al massimo 9,90.

Quando andavamo in giro a proporre il nostro disco alle Major, ci dicevano

Non venite da "Amici" da "X-Factor" da.......Non siete figli di.......Non avete il papà che sgancia...........

chi ce lo fa fare d'investire su di voi ???

I "furbi " italiani evadono il biglietto del treno del tram, del bus, e poi si lamentano delle carrozze sfasciate e di un servizio che non funziona.....

I "furbi " italiani evadono il ticket sanitario, le tasse, e poi stanno al bar a parlare male dei politici che altro non sono che lo specchio fedele di questo paese allo sfascio..........

E sentiamoci un grande che non c'è più

 

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Guest Gennarino

Vedi Francesca,

il problema e' che chi sta un poco bene vorrebbe, con un colpo magico, ritrovarsi immediatamente nel gruppo dei ricchissimi, perche', sostanzialmente, sono proprio quelli coloro che lui ammira, mica quelli che vivono eroicamente la vita nella normalita' attorno a lui.

E, poiche' gli capiti vicino proprio Tu (e non ce la farebbero mai a derubare il potente) rapinano Te delle poche cose che hai, perche' e' piu' facile e, comunque, fa tanto chic.

Comunque, sei troppo pessimista, probabilmente per le esperienze fatte.

Ti garantisco - pur avendo quei capelli bianchi che Tu avrai fra un bel poco di anni - che, se cerchi con fiducia, trovi anche tanta ricchezza di sentimenti attorno a Te.

Un'ultima osservazione sperimentale, da parte del sottoscritto: "Il benessere e' proporzionale all'indifferenza".

Stranamente, perche' dovremmo avere piu' tempo libero, da dedicare agli altri, oltre che a noi.

Se tutti facessimo cosi' pensa che pacchia. Io sono solo, gli altri sono tanti, pensa quante cose riceverei in cambio delle poche che darei!

Sara' perche' siamo incolti (non colti) ?

In questo senso, attenti a diventare complici di un modello di vita che non dovrebbe essere il nostro.

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  • 2 weeks later...

Ciao Simone, girovagando su Youtube ho trovato un altro video simpatico che credo ci stia bene in questa discussione aperta da te anche se non aggiunge nulla di nuovo agli 8 video (l'esoterismo satanico degli illuminati) da me già postati il 22 gennaio scorso.Uffà, che fatica però scrivere in italiano: avete una lingua molto complicata. :)

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