DanelePiano Postato Gennaio 20, 2012 Report Share Postato Gennaio 20, 2012 Quando faccio gli esercizi sulle 5 dita sulle prime cinque note di ogni tonalità....ho un problema quando vado a cadere con il 1° e 5° su tasti neri....a volte lo becco e a volte no....succede stranamente più nelle velocità lente che in quelle veloci. Si accettano consigli...grazie! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Gennaio 21, 2012 Report Share Postato Gennaio 21, 2012 Avanzare , sui neri, con la mano e col braccio. cercare di essere in asse con il dito che sta suonando. Cioè in ase con ogni piccolo muscolo delle dita. La lunghezza delle dita non è uguale per tutti noi. Per esempio con il 5° corto bisogna aprire un poco di più il gomito. A mio avviso conviene suonare utilizzando una maggior superficie del polpastrello. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
diapasuono Postato Febbraio 7, 2012 Report Share Postato Febbraio 7, 2012 Giustissimo Paolo ma ti chiedo anche se l'accordatura può molte volte influenzare lo " Sporcare le note". Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Febbraio 7, 2012 Report Share Postato Febbraio 7, 2012 Cerco di prendere parte per risponderti.... Se parliamo di uno strumento molto scordato, dove magari nei cori c'è una corda che suona un semitono sotto, mi sembra ovvio che la cosa sporchi. Sempre in ambito di strumenti eccessivamente scordati, se siamo molto sensibili all'accordatura si, può succedere che ci si deconcentri a causa di un suono che mentalmente ci aspettiamo diverso (accordato). Anche in un altro post ho scritto di aver suonato recentemente su un verticale molto antico, accordato, sì ma un tono e mezzo sotto. I rapporti armonici sono sempre giusti, anche se un pochino più lenti del normale visto il difetto di Hz ma l'orecchio si fa subito sentire. Come ho appoggiato le mani sul pianoforte ho capito che stavo suonando quel Liebestraum di Liszt in un'altra tonalità. Questo disturba l'orecchio finché non ci si fa l'abitudine e quindi si entri nell'idea della nuova tonalità. Ovvio comunque che la cosa deconcentra non poco, specie se si suona a memoria, visto che spesso ci si lascia guidare anche dall'orecchio. Per pianoforti che sono leggermente fuori accordatura, credo che il problema non si ponga. Spesso si suona con strumenti scordati e non ce ne rendiamo conto, magari perché dall'ultima accordatura li abbiamo suonati tutti i giorni e dunque il nostro orecchio ha avuto modo di abituarsi ai graudali cambiamenti. Solo misurando con il diapason ci si rende effettivamente conto della differenza. C'è da pensare anche che a livello di rapporti armonici, il pianoforte se perfettamente accordato resta tale solo per qualche giorno, addirittura per qualche ora, dal momento che c'è sempre un minimo assestamento delle corde. La cosa è impercettibile, ok, stiamo parlando a rigor di matematica, anzi di fisica... Saluti Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Febbraio 8, 2012 Report Share Postato Febbraio 8, 2012 La posizione della mano non centra niente con l'accordatura. Potresti disegnare la tastiera e studiare lo spostamento della mano. A parte la deconcentrazione di cui ben parla Simone, il problema sta nella posizione e nella mancanza di fiducia di "entrare" nella tastiera spostandosi in avanti e alzando leggermente il polso. Il movimento non è uguale per tutti. Dipende dalla conformazione delle dita e della mano. I Maestro sorveglierà il giusto movimento o, meglio, quello che l'allievo NON deve fare ( Non è la stessa cosa suggerire quello che SI DEVE fare o suggerire quello che NON SI DEVE fare!!!) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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