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Piano Concerto - Forum pianoforte

Il mercato è il problema del mondo


Rotore
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Il "mercato" ha rovinato ogni cosa! Pensiamoci bene:

 

mercato+tv?=parliamo di mediaset...o di "mamma" RAI?

mercato+cibo?=mc donald's

mercato+musica?=no comment

mercato+film?=cinepanettoni (passatemi il termine)

mercato+letteratura?=fabio volo

mercato+uomo?=schiavo della società

mercato+immobili+banche?=si accettano parolacce a piacere

 

....mi viene voglia di tornare al baratto, una capra e due galline in cambio di legna per l'inverno...

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ahahahahahahahhahahahahaahaha :D mamma rai...... nonna magari......

 

mercato+ musica?!?!?!?!?!? cosa ne è uscito?!?!?!?!?!?!??!?! io non so niente U.U XD

 

mercato+film glisso perchè una roba pietosa.... come pure mercato più letteratura ah ti sei scordato Moccia...... o Mocciolo come lo chiamo io

 

per l'ultimo punto..... dato non dico mai parolaccie mi astengo hahahahahahah

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Il "mercato" ha rovinato ogni cosa! Pensiamoci bene:

 

mercato+tv?=parliamo di mediaset...o di "mamma" RAI?

mercato+cibo?=mc donald's

mercato+musica?=no comment

mercato+film?=cinepanettoni (passatemi il termine)

mercato+letteratura?=fabio volo

mercato+uomo?=schiavo della società

mercato+immobili+banche?=si accettano parolacce a piacere

 

....mi viene voglia di tornare al baratto, una capra e due galline in cambio di legna per l'inverno...

 

La colpa non è del mercato. La colpa è della mancanza di cultura! Chi detiene il potere cerca di tenere le masse ad uno stato tale che esse siano dominabili e condizionabili. E le masse bevono il brodo d'oca!

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Fino a che le masse non potevano accedere alla cultura, la responsabilità - non la colpa - di tutto ciò era di chi deteneva il potere. ma era comprensibile.

Oggi, che tutti, almeno qui in occidente, possono acculturarsi la responsabilità è di tutti! e..non è più comprensibile, e ognuno deve prendersi le proprie responsabilità! E' ora di smetterla con lo scaricabarili, gli alibi sono finiti da un pezzo!

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Sembra proprio che sia più comodo rimanere inconsapevoli, crescere è faticoso.

Oggi con internet chiunque può sapere e conoscere tutto ciò che vuole ma per la maggiore parte ciò non è interessante quanto le foto sul social o i reality in tv.

Alla fine è la massa che compra e consuma ciò che preferisce aiutata dal mercato il cui compito è quali di soddisfare la richiesta.

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Interessante la frase di Thallo... Vorrei che la commentasse però. In che senso pensi che quella frase sia priva di senso ? Cosa ti ha spinto ad arrivare a questa conclusione ?

La mia idea è che comunque gli italiani siano un popolo di pecoroni, questo è poco ma è sicuro, ed il mercato segue solo le necessità della popolazione. I prezzi dipendono dal mercato perchè sono proporzionali alle esigenze della gente. Un prodotto costa troppo ? Nessuno lo compra -> il prezzo scende. Viceversa: molti sono interessati a comprare un prodotto -> il prezzo sale finché non raggiunge una stabilità che ne massimizza vendite ed incassi (questo rientra in ciò che in economia si chiama Ricerca Operativa). Più che discutere di mercato dunque, ed imputare ad esso le colpe, sarebbe il caso di parlare di false necessità, pilotamento mediatico e senso di responsabilità culturale. Questi sono i veri problemi ! Il mercato diventa solo corollario di queste problematiche.

 

Mercato + TV = Mediaset e RAI

Ok, evidentemente i programmi di Mediaset e RAI tirano più di ogni altra cosa. La domanda potrebbe essere: perché tirano di più ?

Perchè dietro la televisione ci sono trovate incredibili che sfruttano il controllo psicologico della gente. Voglio condividere con voi un'esperienza... In uno studio di registrazione si doveva realizzare sound design e voce narrante di uno spot di una famosa marca di automobili. Nel foglio destinato allo speaker, oltre ad essere riportate le intonazioni con le quali lo speaker doveva pronunciare il testo era riportata anche una specie di spiegazione psicologica delle emozioni che doveva provare l'ascoltatore. Ricordo bene le parole testuali dopo la terza volta che lo speaker doveva citare la marca ed il nome dell'automobile... Tra parentesi era scritto: "solo questa volta l'ascoltatore si renderà conto di aver ascoltato per tre volte il nome dell'automobile".

La televisione è fatta per pilotarci, proponendo programmi spazzatura finalizzati unicamente a comandare le nostre menti. La dimostrazione è che ogni qual volta, l'ho detto anche in altri post, si discute con qualcuno su qualsiasi argomento, la risposta è spesso la stessa... È vero quello che ti sto dicendo, l'hanno detto l'altro giorno in televisione. La medicina per questo pilota mente è molto semplice, fate come ho fatto io, spegnete la televisione è cominciate a trovare le informazioni dove volete voi. Ognuno deve essere libero di poter scegliere il posto in cui informarsi.

 

Mercato + cibo = Mc. Donalds

Mc. Donalds è un altro esempio di ciò che la potenza mediatica può fare. Voglio dire, vista in un'altra prospettiva... Ma non sarà meglio mangiare un Hamburger fatto in casa, con la carne macinata di cui conosciamo la provenienza, i pomodori e la lattuga dell'orto che fare chilometri per andare al Mc. Donalds ? Senza nulla togliere a chi è un patito consumatore dei prodotti del Mc. Donalds, qui racconto sempre la mia esperienza, ma io ogni volta che sono stato a mangiare al Mc. (Quasi costretto perchè insieme ad altri amici) ho avuto per due giorni problemi di stomaco. Su youtube non è difficile trovare il documentario "Supersize Me". Vi invito a guardarlo... Non voglio fare contro pubblicità, ma su un forum, come nella vita reale c'è la libertà di esprimere le proprie opinioni e sta ad ognuno di noi scegliere a cosa credere (se allo spot prezioso che Mc Donald distribuisce in tutto il mondo tramite le televisioni oppure al documentario girato da un ragazzo che per 100 gg ha deciso di fare tutti i suoi pasti, colazione e merenda inclusi al Mc. Donalds).

 

Mercato + Musica = (qui lo trovo io il risultato) mediocrità.

Il 90% di quello che ci viene propinato per radio o televisione è mediocre. Non voglio aprire il discorso sulla musica classica che richiederebbe un capitolo a parte, ma ascolto tutto e mi rendo conto che gli 'artisti' si proclamano tali solo per rendiconto. Non trovo nulla di geniale in quello che ascolto, solo giri di accordi ed infantili melodie messe lì sopra. Anche qui per avere un termine di paragone basta aprire Youtube e cercare i festival di San Remo di 20 anni fa e quelli di oggi. Il collasso mi sembra palese.

 

Mercato + Film = Cinepanettone

Anche in questo caso, in Italia nessuno ha più niente da dire e visto lo sfascio mediatico che ha generato menti sempre più raso terra si è capito che l'incasso al botteghino lo fanno molto di più i cinepanettoni che mostrano tutte, culi e parti intime di donne e uomini che altro. Voglio dire.... Sono 15 anni che fanno i cinepanettoni, sono sempre gli stessi, storie di corna, intrallazzi, battute idiote; l'unica cosa a cambiare è la location in cui viene girato il film perchè giustamente, non gliele facciamo fare anche le vacanze nei più bei posti del mondo tra una ripresa e l'altra? Anche perché se vogliamo gli unici che lavorano sui cinepanettoni sono montatori ed esperti degli effetti speciali. Non venitemi a raccontare che per fare le riprese di un film del genere ci si debba lavorare 24/7 !!!

 

Riguardo le altre cose non voglio neanche commentare, specialmente sulle banche, vera rovina di questo paese... Banche al servizio dei politici o politici camerieri dei banchieri ?

In ogni caso trovo che la parola chiave vera responsabile di questo casino sia solo una... I media che attraverso la televisione plasmano menti a favore della casta; menti che diventano facili da convincere e creduloni su qualsiasi tematica. Credo che la cultura sia elemento essenziale all'interno di un paese. Una volta l'Italia aveva un primato nel mondo, anche ora ma alla fine della scaletta...

Ma vogliamo riprenderceli o no certi primati positivi ??? Cominciamo con lo spegnere la televisione...

 

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ci siamo trasformati nel forum dei Cinque Stelle? :-)

 

...diciamo che non seguo la politica e quella che ho scritto è solo una mia riflessione. Dietro mercato potrebbero esserci la parola soldi...comunque non sarò l'unico al mondo a pensarla così, tu che sei informato dei fatti mi confermi che addirittura esiste un partito che sostiene la stessa cosa...io non lo so e neanche mi interessa :)

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Simone, non condivido i termini di alcune tue riflessioni, che sono comunque più che legittime, quindi preferisco risponderti sulla prima parte della questione.

Perché la frase "il mercato è il problema del mondo" è priva di senso, secondo me? Prima di tutto, da un punto di vista squisitamente semantico, parole come "problema" e "mondo" sono troppo vaghe in tutte le proprie accezioni, e la parola "mercato", oggi, ha anch'essa così tante accezioni da pretendere delle specifiche serie. Facendo un parallelo, è come se qualcuno avesse scritto "non ci sono più le mezze stagioni" o "tutti i politici rubano". In modo ancora più subdolo, sarebbe come dire una cosa tipo "le scarpe rendono gli uomini più deboli", e parlare degli hobbit, che notoriamente camminano scalzi, per dimostrare che esiste una possibilità di vivere senza scarpe...

Attualmente il mercato è una realtà così intrinseca alla cultura ANTROPICA da essere paragonabile, non so, alle città, ai condomini, alle strade. Potrei anche parlare dei danni che le strade hanno fatto al mondo ma sarebbe inutile postulare la possibilità di un mondo senza strade. Quindi, vi state lamentando di una cosa che vi tocca poco (perché secondo me l'esistenza di McDonald's o della musica pop vi tocca poco) e ne state facendo un cataclisma solo perché volete "reificare" una causa di tutti i mali, come i cristiani fanno col diavolo (da cui la frase "il mercato è IL PROBLEMA del mondo").

Sul mercato si sono scritte e si scrivono molte cose da tempo. Io non sono un esperto ma da artista mi rimando sempre alla teoria di Jean Beaudrillard che vede negli oggetti dei mezzi per esprimere le nostre personalità. Il mercato è la società e nel mercato, tramite la soddisfazione di alcuni desideri (che non sono bisogni), si esprimono i nostri gusti, il nostro senso del bello, le nostre scelte, le nostre libertà e costrizioni. Per alcuni questa è la summa dello strutturalismo, l'idea, ovvero, che nel mercato vengano irretiti non solo i nostri bisogni, e i nostri soldi, ma anche il nostro modo di essere. Io credo, invece, che questi sistemi seguano logiche umane "naturali", fatte di masse, nicchie, trasversalità, consensi, dissensi. Comprare biologico, oggi, è una scelta NEL mercato, non FUORI, ed è grazie alle modalità di mercato che le aziende che producono bio riescono a trovare clienti, a sopravvivere.

Detto questo, un discorso sul mercato ha senso solo se fatto in modo molto specifico. Parliamo di QUESTO mercato, descriviamolo bene e poi, forse, parliamo di quali potrebbero essere delle alternative credibili. Ma io rimango ottimista, non mi piacciono i discorsi demagogici, continuo a rimanere convinto di alcuni principi sul mercato musicale (tipo che senza il villaggio globale non ci sarebbe stata la baroque renaissance, che il mercato è alla base della diffusione del sapere, che nei secoli i buoni musicisti sono aumentati e non diminuiti) e temo discorsi troppo grandi e generalizzanti.

 

p.s.

mi sono anche trattenuto... perché, senza offesa per nessuno, ma una cosa come "mercato+uomo= schiavo della società" va bene scriverla a 12 anni sul diario...

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p.s.

"mercato+uomo= schiavo della società" va bene scriverla a 12 anni sul diario...

 

Va bene...ma se come precisa Rotore dietro il mercato ci sono i soldi e di mezzo c'è l'uomo...il rischio di schiavitù non mi sembra così lontano. Perchè a 12 anni andrebbe bene scriverlo...e dopo no? Immagino che Rotore abbia fatto un'estrema sintesi...schematica, no?

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Simone, non condivido i termini di alcune tue riflessioni, che sono comunque più che legittime, quindi preferisco risponderti sulla prima parte della questione.

 

Ok ma parliamone, mi interessa conoscere il tuo punto di vista, alla fine il forum è fatto per confrontarci sulle tematiche proposte...

Sono d'accordo su quello che dici sul mercato ma penso che qui il soggetto era ben sottinteso ed anche le relative intenzioni su cui voleva andare a sfociare il discorso.

Quasi tutte le cose hanno dei pro e dei contro, e penso che in questo caso ci si riferisse alle leggi di mercato imposte dai consumatori viste certamente non sotto il profilo dei pro ma bensì dei contro ed io mi riferivo a quella cerchia. Mi sembra chiaro poi che il mercato di cui stiamo parlando come poi anche la politica o la chiesa qualche cosa di buono dovranno pur averla fatta altrimenti il sistema collassa su sé stesso. A proposito di questo, si parla di questi contro perchè siamo giunti ad un punto di non ritorno in cui se non si cambia radicalmente mentalità, sia da parte delle istituzioni che da parte dei cittadini, si è destinati a cadere... Del resto il mercato, che va a braccetto con l'economia si regge con lo scambio di denaro. L'economia è come un motore che non deve mai fermarsi. È molto più importante che circoli moneta all'interno del paese rispetto al quantitativo totale di moneta messa in circolo. Se il motore si ferma il paese cade. La gente non spende, le aziende chiudono battenti perchè non possono pagare gli operai che a loro volta non possono tornare a spendere. Ecco quindi che subentra la legge del mercato. Se non si spende i prezzi crollano, si perdono gli investitori e ne risentono anche le altre nazioni ed in un attimo la crisi diventa di livello globale. Non ci vuole tanto a capire che l'Italia per sollevarsi da questa situazione dovrebbe dare una botta di reni ed investire sulle aziende invece di aumentare gli sgravi fiscali. Se si aumentano le tasse si mettono in condizione le aziende di chiudere ed il paese diventa sempre più povero. È anche vero poi che in Italia c'è molta mancanza di responsabilità da parte delle aziende leader dell'economia. Vedi FIAT le cui macchine costano meno in Germania che in Italia. Mi domando come sia possibile... Sarebbe come andare in Cina e scoprire che i telefoni cinesi che qui vendono a 150€ lì li fanno a 200€. Come è possibile mi chiedo ? Anche qui entra in gioco il mercato. Gli esperti di ricerca operativa in FIAT hanno studiato che gli italiani non vogliono fare a meno del bene automobile pertanto il prezzo di mercato può salire massimizzando gli introiti rispetto alle vendite. Tutto gira intorno alle leggi di mercato. Io penso questo. Ma sarei molto curioso di conoscere anche un altro punto di vista perchè ritengo che ascoltare le opinioni altrui possa far giungere a conclusioni illuminanti, o a idee alle quali non si era mai pensato, quindi ben vengano le tue perplessità sull'argomento.

A presto

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Rispondo direttamente a Simone e indirettamente a CrazyPiano:

tu, Simone, qui stai facendo un discorso preciso e strutturato. Prendi come esempio il mercato dell'automobile e sottolinei una serie di meccanismi che, secondo te, sono "immorali" o comunque portano disequilibrio sociale. Nello specifico della questione io ho un atteggiamento sprezzante, penso che la vera ragione per cui il mercato ha queste leggi è perché la società le ha, ed effettivamente l'italiano medio se vuole un'auto nuova valuta il prezzo non secondo criteri relativi al costo (questa macchina viene 40.000 euro, per produrla ne hanno spesi 2.000, allora è una fregatura) ma secondo criteri relativi alla sua disponibilità (ce li ho, non ce li ho). Io non sempre faccio così, ma mi rassegno all'idea che ci siano persone che la pensano in modo diverso.

La cosa fondamentale nella nostra discussione, però, è che TU hai espresso un concetto serio e lo hai argomentato, Rotore ha buttato delle frasi fatte che coprivano l'universo mondo e io l'ho paragonato a un dodicenne... La nostra stessa discussione (mia e tua) è limitata sotto molti aspetti, perché non siamo degli esperti, perché questo è un forum di musica, perché non c'abbiamo tutto il tempo del mondo. Ma nonostante questo è fatta su termini e argomenti precisi. Io un thread che parla di schiavitù del mercato non lo considererò MAI una cosa seria! Le parole hanno un senso, schiavitù significa schiavitù e nella storia dell'uomo la schiavitù è esistita e le persone sono morte di schiavitù. Io mi incazzavo quando si parlava di Berlusconi tiranno, mi incazzo quando si parla di morte dell'arte, quando si dice che le nuove generazioni sono peggiori delle vecchie, che gli extracomunitari sono criminali, e in presenza di tutte le indebite generalizzazioni da bar che fanno tanto vecchietto col bicchiere di vino.

E Rotore ha perfino detto che non segue la politica e che questa è una sua riflessione... ecco, dal mio punto di vista è paragonabile alla riflessione di un dodicenne che copia sul diario le frasi di Jim Morrison.

E in questo senso do ragione anche a Daniele Scarpetti (con un'ironia critica di fondo): se non siamo in grado di fare un discorso SERIO sul mercato è perché siamo ignoranti. In Italia siamo molto ignoranti in quanto a cultura economica, gran parte di noi (io per primo) non siamo in grado neppure di leggere una bolletta del gas o di capire quali sono i termini del nostro conto in banca. Se il diavolo sta nelle piccole cose, la finezza dell'affermazione "il mercato è il problema del mondo" dimostra che siamo in grado di vedere a mala pena le cose gigantesche, la risoluzione del nostro schermo è di pochissimi pixel...

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Questione fin troppo complessa (almeno per me), ma visto che si sono citati i media, su una cosa sono certo...che hanno sicuramente un ruolo (non dico volontariamente responsabilità perchè c'è una linea di confine dove questa sconfina con il ruolo stesso).

 

Però se esistono le leggi di mercato, i media assecondano la domanda...ed offrono. Praticamente abbiamo i media che vogliamo (o meritiamo) ... con tutte le sfumature di grigio, so che le cose ("il mondo"?) non è solo bianco o nero :)

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