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Piano Concerto - Forum pianoforte

Esercizi si o esercizi no


orlando
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Grazie.

Le faccio alcuni esempi:nel 2007 ho preparato il notturno op.9 n2 ma i DO portato al saggio tutto bene,Tristezza,Summartime tutto bene(ho iniziato ottobre 2004 a 54 anni)la mia prima maestra se ne va' e arriva il maestro ,dopo qualche tempo mi dice di iniziare l'Hanon(non sapevo cosa fosse) poi mi dice che non so leggere ...

ho smesso qualche tempo dopo inizio 2009.

Adesso la mia difficolta' e' esercizi si o esercizi no mi piacerebbe studiare chopin,mozart..... ma ho l'impressione di non essere all'altezza???

Per la musica leggera non mi lamento , ma per il motivo detto sto trascurando la classica.

Ringrazio per la sua attenzione attendo consigli

orlando

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Premesso che non ti conosco e non ho mai sentito nulla…provo a darti un punto diverso sulla questione

 

Le faccio alcuni esempi:nel 2007 ho preparato il notturno op.9 n2 ma i DO portato al saggio tutto bene,Tristezza,Summartime tutto bene(ho iniziato ottobre 2004 a 54 anni)

 

Mi colpisce che tu dica “Tutto bene” nel senso che i notturni sono brani da diploma, per cui riuscire a proporre questi brani in modo credibile solo dopo 3 anni di studio non è da tutti ma non è detto che tu non possa essre in grado di fare ciò.

Per cui mi piacerebbe a tal proposito sapere a cosa è riferito il “Tutto bene”: aspetto emotivo, alla battitura delle note, musicalmente, in relazione alla cifra della tua chiave di lettura del brano, etc.

 

 

la mia prima maestra se ne va' e arriva il maestro ,dopo qualche tempo mi dice di iniziare l'Hanon(non sapevo cosa fosse) poi mi dice che non so leggere ...

ho smesso qualche tempo dopo inizio 2009.

 

Mi spiace molto tu abbia smesso e soprattutto il fatto che magari possa aver inciso un cambio di linea didattica. A mia esperienza, la maggior parte dei problemi di molti allievi è il “solfeggio”, fra virgolette in quanto mi riferisco al temine in senso lato e a tutto quello che circonda la lettura e interpretazione: lettura note, ritmo, agogica, dinamica, etc.

Ovvio, non so se sia il tuo caso…per cui mi posso basare sul “giudizio” da te riportato fra le righe dei 2 tuoi ex-maestri. Il secondo riscontra problemi di solfeggio e di “impostazione” della mano. Ad esempio Hanon spesso viene usato all’inizio per infondere “regolarità” ritmica e un certo livello di agilità delle dita in quanto in quel caso specifico si toglie la difficoltà di lettura e ci si può concentrare solo sui gesti pianistici.

Hanon si, hanon no, io sono da sempre combattuto nonostante me lo fecero adottare in gioventù…dal mio punto di vista dipende dall’allievo. Puoi postare un video dove possiamo osservarti all’opera? Basta anche una videocamera digitale, giusto per vedere…se proprio non riusciamo a sentire perfettamente, non ti chiedo uno studio recording…eh :)

 

Adesso la mia difficolta' e' esercizi si o esercizi no

Se per esercizi intendi tecnica o studi, dubito che nessuno ne faccia…il punto è il come, non se farli o meno.

 

mi piacerebbe studiare chopin,mozart..... ma ho l'impressione di non essere all'altezza???

In questo stadio non so se è un problema di autostima o altro, sicuramente ci sono brani tecnicamente più facili o più complessi nel repertorio di Mozart e Chopin; uno spunto possono essere le raccolte “Il mio primo …..”.

 

 

Per la musica leggera non mi lamento , ma per il motivo detto sto trascurando la classica.

Se è una questione di gusto è un conto, se è un ripiego è un altro.

 

In definitiva, se fossi in te mi appoggerei ad un nuovo maestro in modo tale da ricevere un terzo parere. Se un altro evidenzierà le stesse carenze del precedente, allora può essere che la prima sia stata troppo “comprensiva”… se invece non riscontra problemi, il precedente maestro potrebbe essere uno dei tanti poveri frustrati che c’è in giro.

Di dove sei?…anche privatamente, giusto per eventualmente indirizzarti verso qualcuno di fiducia.

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Aggiungerei i corsi di tecnica di Rossomandi e Cortot. Come pure per antologie le Czerniane e il mio primo....raccolte di pezzi più facili di grandi autori. Naturalmente un passaggio obbligato è Bach. Inizierei con il quaderno di Anna Magdalena per poi accedere ai 23 pezzi facili. Solo successivammente le invenzioni ( quelle a due voci). Una raccolta fondamentale e non facile, ma molto formativa ritengo siano i sei fascicoli del Microkosmos di Bartok. Riuscire ad arrivare almeno al terzo.

Personalmente sono contrario ad Hanon o almeno al suo uso prolungato. Si può fare all'inizio nel modo che Frank ha suggerito, ma senza attribuirgli, secondo me, molta attenzione. Non centra nulla con lo studio della "tecnica pianistica"

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Buongiorno Maestro Ferrarelli

le invio questo file per i discorsi detti ,non riesco ad inserire un medley di chaplin(registrato de cellulare)

ieri rispondendo al M.Frank sono riucito, rispondendo ad una sua maile,ma forse come accennato e' un po indaffarato.

Grazie per l'attenzione

Orlando

PIANO NOTTURNO PROVE.mp3

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In effetti Orlando, se da un lato il suono mi sembra tondo, dall'altra si nota soprattutto all'inizio una certa carenza sul piano della gestione del ritmo, (ci tengo a precisare che non mi sto riferendo alla velocità) che pian pianino si scioglie ma che ti porta di tanto in tanto a zoppicare.

 

Secondo me un altro ambito di miglioramento potrebbe essere quello della differenziazione dinamica, cosa intendo? I piano sono troppo forti e i forti troppo piano...

 

Devi lavorare anche molto sull'ultimo trillo, dove è difficile "nascondersi" e dove sono più evidenti alcuni limiti.

 

Comunque considerato che studi da 3 anni, mi sembra già un primo piccolo traguardo...abbassare un filo il tiro forse potrebbe permetterti di avere maggiore sicurezza e forse (ipotizzo io)...soddisfazione.

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Questa è una versione facilitata del notturno in Do. Va bene per chi suona da tre anni ma sono comunque d'accordo con ttw, con pianoexpert e con Frank. Comincia a studiare qualcosa di meno impegnativo (parlo più che altro dal punto di vista interpretativo). Il pianoforte è uno strumento con il quale è necessario avere tanta pazienza. I risultati arrivano con l'esercizio, lo studio ed il tempo. Bisogna partire gradualmente da cose semplici per poi complicare sempre di più. Frank e Pianoexpert ti hanno già dato ottimi spunti di inizio.

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Questa è una versione facilitata del notturno in Do.

 

A proposito di questo, forse effettivamente vale la pena avvicinarsi a qualche brano più semplice...di Chopin o altri, ma originale, in modo da crescere progressivamente alzando la tacca di difficoltà nella scelta dei diversi brani.

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Ciao Orlando, ti sono state segnalate già diverse cose utili. Come sosteneva il buon Messiaen, Chopin con il suo rubato è come se avesse reintrodotto nella musica quella libertà propria del canto gregoriano ... che era affidata alla notazione neumatica.

... non so quanto siamo capaci di essere da subito veramente liberi; didatticamente parlando per avere un buon governo dell'agogica bisogna prima aver maturato un senso ritmico. Chiaramente le difficoltà intrinseche dell'esecuzione non ti lasciano le energie sufficienti per trasmettere appieno questo senso e Chopin è uno degli autori che maggiormente gioca su questi aspetti.

Per cui, visto che ti hanno segnalato anche delle difficoltà a livello di gestione della dinamica, ti suggerirei di avvicinarti al repertorio barocco in quanto pone minori difficoltà ritmiche (più "regolare") e dinamiche (a "terrazze").

 

Una raccolta da possedere e conoscere è:

 

"Pezzi facili per pianoforte dei secoli XVII e XVIII secolo di "Violeta Hemsy de Gainza" edito in due volumi.

 

I brani sono disposti in ordine progressivo di difficoltà e, oltre ad essere molto carini (tutti brani d'autore), didatticamente si prestano anche ad un approccio improvvisativo.

 

Contiene anche nozioni di analisi formale ed i brani sono categorizzati, grazie ad indici, oltre all'aspetto formale anche sotto altri aspetti (es. il fatto o meno che contengano modulazioni, etc.).

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...Non so quanto siamo capaci di essere da subito veramente liberi... Frase bellissima Frank!!!! In questa frase c'è tutto! Ognuno di noi vorrebbe esprimere "presto" i propri segni di libertà artistica saltanto a pié pari alcune fasi, alcune tappe...ma direi che ...ad un certo punto....anche iniziale, ci troviamo un po' disorientati. Intanto il tempo passa e ci impone un bilancio delle nostre fatiche impiegate. A me da ragazzo chiedevano spesso: " scusa tu suoni per diletto o lo fai seriamente?" Ma che vuol dire, dicevo io? E caso mai esiste una pratica dilettantistica e una professionistica? Le cose non mi erano ben chiare. Mio padre mi portò un giorno a casa un piccolo 45 giri con questo notturno di Chopin. A me piacque molto e siccome avevo un buon orecchio non solo riprodussi ad orecchio la mano destra, ma anche gli accordi della mano sinistra. Certo, non era perfetto, perchè L'esecuzione era di Rubinstein, che come noto, fa poco sentire la sinistra e poi era veramente difficile "scorporarla" dalla destra. Mi piaceva anche quel "rubato" che percepivo e che mi piaceva tanto....forse perchè credevo che mi permettesse di suonare con "piena" libertà. Mia madre mi portò ad una audizione presso una pianista concertista, che ascoltando il notturno mi chiese: " Ma perché lo suoni tutto mezzo tono sopra?...quando capì che lo suonavo ad orecchio e che lo avevo "trovato" sul mio pianoforte che era mezzo tono sotto,...cadde quasi dalla sedia. Mi chiese da quanto tempo praticavo questo "sistema" e mi consigliò di studiare " seriamente". Ma insomma..che vuol dire seriamente????? Ebbene, me lo fece capire più tardi quella che fu la mia grande insegnante quando mi disse: " ...Ma scusa, mi disse, il tempo passa ugualmente, sia che tu suoni cose a piacere, che se segui un corso di studi strutturato,...allora-disse- non vale la pena che tu faccia il secondo percorso? Questo ti garantirà,ovunque tu arrivi, di possedere qualcosa. " Mi convinse e cominciai a studiare "seriamente". Scusa il lungo racconto..alla mia età mi piace ricordare. Però mi rivedo un po' in te e penso, come ti hanno consigliato Simone, Frank, ttw,Stellina, che tu potresti abbandonare le versioni "facilitate" che ti fanno, sì, divertire, per esplorare un corso dall'inizio, che ti proponga cose, sì,più facili, ma eseguite in modo rigoroso.Inizio'il rigore, la pazienza, l'applicazione. L'assimilazione delle regole ...per poi poterle abbandonare un poco , divenendo "veramente liberi" ( ma non subito!!!) Che ne dici? Auguri e...Buone decisioni di studio

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Buongiorno M.Ferrarelli

La ringrazio per isuoi consigli ,non so se riusciro'mai ad essere libero(forse dovevo pensarci prima)

M i e'piaciuto molto l'aneddoto,io il notturno ,sfogliando le gemme musicali "facili", provando con la destra nel 2006(ho inziato nel 2004)con le prime note ho capito

che e'un pezzo eccezzionale,peccando di presunzione o era l'entusiasmo,ho insistito con la mia maestra per farlo poi nel 2007 al saggio di fine anno.

Nel 2009 ho poi smesso di frequentare(sicuramente sbagliando)ma avevo l'impressione che il mio entusiasmo con i capelli bianchi desse fastidio.

Penso di aver recepito il messaggio e sono molto d'accordo per gli originali.

Ho ripreso la Czerniana dal n.51 vorrei riprendere il Cesi dalla sonatina del kulau(molto bella) per poi passare ad Bach Anna Magdalena,non sono riuscito al momento a trovare Violeta de Gainza .

Il notturno l'ho ascoltato dal M.Rubistein ed e' per me la migliore eseguzione.

Ho notato che abbiamo una passione in comune(oltre la musica) IL CANE ho avuto la fortuna di avere una Terranova femmina eccezzionale durata 12anni poi e' volata.ho visto il suo passare nel tutorial bello ,bello l'intermezzo Sogno d'amore ,bellissimo,complimenti per i tutorial.

Se posso dire un tutorial su come ottimizzare la seduta di studio.......

La ringrazio molto,nelle sue parole vedo molto entusiasmo questo mi piace....

Cordiali saluti

orlando

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Orlando, anche io ho i capelli bianchi! Quindi è il caso di darci del tu!( Anche se noi....i capelli bianchi....ce li tingiamo bianchi! Non è vero? :) ) Le mie osservazioni non vogliono assolutamente sminuire i risultati da te raggiunti. Ti auguro con tutto il cuore di poter godere sempre di più di questo mondo immenso che è la Musica. Va bene Bach e Kulau! Vedrai che un po' di "dieta" non fa male!!Complimenti per il Terranova. Cane dolcissimo e stupendo. Mi dispiace che non ci sia più. Io ho il border collie maschio, Socrate e una maremmana, Gaia, dolcissima e intelligente......più di lui!!!Lui 11 anni , Lei 2 e mezzo....ma gli sta insegnando molte discipline!!!! Questa sera sono tornato da una cena con amici e pioveva a dirotto. Per la prima volta: cani asciutti..finalmente Lei ha convinto il "frescone" che conviene ripararsi sotto al portico della casa!!! E ci volevano 11 anni per capirlo??...Non c'è niente da fare...bisogna dare retta alle femmine!!!!

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Terrò presente. Anche se la cosa è del tutto personale. Si possono dare delle indicazioni di massima, ma solo il Maestro che segue l'allievo può suggerire il giusto approccio e/o la proporzione dei tempi dedicati a questo o quello studio.

Diciamo che prendedo un manuale di tecnica pianistica( direi il Rossomandi, così bene diviso in fascicoli) , si può affrontare ogni singolo capitoletto, non ripetendolo e basta, ma cercando di capire a quali gesti pianistici si riferisce. Ad es. Oggi studiamo il trillo. Si cercherà di interiorizzare il movimento che sulla mano è necessario compiere. Studiare il 323232 poi 313131 ...il 535353...ec.c.. interiorizzando e assimilando il movimento e che cosa ci sia di errato, nel nostro, che non ce lo fa eseguire correttamente. Direi che questo studio può occupare una metà del tempo a disposizione all'inizio per poi scendere ad un terzo.

Nelle sedute di studio bisogna studiare anche una scala. All'inizio si alternerà una scala con i diesis a una con i bemolli. Questo deve essere di ausilio per fissare mentalmente le tonalità. Oltre che tecnicamente ( iniziare dal moto contrario e poi moto parallelo) devono prima essere intese mentalmente. Ci si mette davanti alla tastiera e si enuncia ad alta voce il nome dela scala, le alterazioni, la sensibile e le dita con le quali inizia e prosegue. Presenti al passaggio del pollice!( che presto sarà trasformato in "spostamento") La si può anche suonare a mani separate. Quando si è pronti, dopo lo studio mentale, si esegue la scala di un fiato ( o moto contrario o parallelo) senza interruzioni, valutando solo dopo gli incidenti occorsi nel percorso di concentrazione. Naturalmente lo studio si deve iniziare prima per una ottava , poi per due e/o per quattro. Questo deve occupare una parte del tempo dedicato allo studio e alla riflessione tecnica.

Poi Bach e Clementi. Naturalmente, se lezioni a settimana sono due, si può insistere su uno dei due autori a settimane alterne. Questo può occupare un buon terzo del tempo a disposizione.

Il tempo rimanente può essere dedicato ad un Autore a piacere scegliendo nelle raccolte "il mio primo......"

Questo potrebbe essere uno dei tanti schemi di studio iniziale. E' evidente che il Maestro, insostituibile figura, consiglierà le "giuste dosi". Anche perchè molto dipende dai tempi di apprendimento e dai progressi tecnici e musicali. Ognuno ha i suoi tempi, anche se dobbiamo a volte essere stupiti da particolari capacità di "assimilazione". Un mio amico pianista Polacco sostituì un altro pianista improvvisamente indisposto che doveva suonare il primo di Listz. ....."Per fortuna" ebbe la proposta alle due del pomeriggio!!!!. Alle nove della sera...avete capito bene..alle 21,00 ha suonato il concerto in pubblico.!!!!! E' un fatto vero!!! Per essere più vicino a noi, un giorno, Simone, venne a casa mia per farmi ascoltare, come usavamo spesso, alcune parti del suo ottavo anno, preparato arditamente e unitamente al diploma. Si trattava di uno studio di Mocheles, che eseguì veramente ad una ottima velocità e pulizia. " ...Lo credo bene- disse- l'ho studiato tutta la notte!!!" Incredibile!!!!!

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Ciao Maestro

La tua e'una conferma mi erano venuti di dubbi,non potendo al momento essere seguito da un maestro,al momento devo fare l'autodidatta.

Poi passando alla musica leggera(che mi piace)ho trascurato scale esercizi specifici dove ci sono i problemi....ma ho ripreso.

Ho ripreso il Kulau del Cesi,avevo bisogno della dieta(quando andavo dal maestro veniva molto bene,adesso devo farlo tribulando)e ho ripreso Anna Magdalena.

Sei molto gentile con i tuoi consigli(il tuo amico polacco e simone cosa mangiano?.....)

Ti ringrazio

Orlando Antonio

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Ciao maestro

L'altra sera ho assistito su sky a una intrevista sulla "classica domanda" dove pertecipava lo scrittore roberto cotroneo,alla domanda chi fosse il piu'grande pianista

la risposta e'stata Claudio Arrau e fin qui va bene,sul M.Baremboin il cotroneo risponde che uno da 80 kg non puo' fare il fantino mah.

Sul M.Rubistein dice e' un contadino polacco,Mchelangeli solo in parte...

Cosa ne pensi? non so se questi discorsi fanno bene alla musica

Ciao

Orlando

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