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Piano Concerto - Forum pianoforte

Laboratorio Fuga 2014


Frank
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Comunque, se tu od altri vorrete provarci e non vi è chiaro qualcosa, chiedete pure. Le librerie di Hauptwerk da poter scaricare ed usare gratuitamente sono diverse decine...! Come questo qui, per esempio (guardate il video alla sezione "media"!) : http://www.dlugakoscielna.net/

 

ho guardato la libreria dell'organo del Velosovo (se è questa http://www.sonusparadisi.cz/en/organs/major-european-schools/velesovo-slovenia.html ), ma non mi sembra free. La versione demo funziona?

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ho guardato la libreria dell'organo del Velosovo (se è questa http://www.sonusparadisi.cz/en/organs/major-european-schools/velesovo-slovenia.html ), ma non mi sembra free. La versione demo funziona?

Quella che hai linkato è la pagina della versione con i registri al completo (361 euri); puoi cercare la versione demo nel menù "free stuff" sulla barra in alto, la trovi nella seconda pagina (che poi è questa qui: http://www.sonusparadisi.cz/en/blog/velesovo-demo-sample-set/). Come vedi, i registri sono molti di meno (dieci in tutto, cioè quattro per manuale e due ai pedali, cui puoi aggiungere una copula tra i manuali e il tremolo sia su questi che sul pedale), ma la qualità di questi è identica alla versione completa; inoltre, puoi caricare la demo anche nella versione free di Hauptwerk, che consente un massimo di 1,5 Gb.

L'unico organo completo effettivamente free della Sonusparadisi (nel senso che viene cortesemente chiesto di pagarlo se piace, ma il suo uso è illimitato) è quello di Kdousov: http://www.sonusparadisi.cz/en/organs/early-and-small-instruments/kdousov.html#!/

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@Croma, mi permetto di dire qualcosa perchè immagino sia uno che apprezza. [...]

 

Grazie, certo che apprezzo.

 

Sul finale della risposta nell'esposizione, dovrei provare ad accogliere il tuo suggerimento; però mi sembra che non porterebbe al ritorno alla tonalità di la minore per il soggetto al tenore, cosa che invece ottengo con una cadenza plagale.

 

Premessa su questa benedetta quarta battuta del soggetto: la ragione essenziale per la quale non mi piace è che quella frase andrebbe naturalmente distribuita su due voci: due semiminime sul primo e sul terzo accento (il Mi e il Sol#) e le crome alla voce superiore che fanno quel tipo di movimento; questo è quello che quell'andamento melodico suggerisce all'orecchio. Così com'è a me sembra una sintesi un po' "arozzata", come si dice a Roma. Ma io stesso, più appresso, come ho scritto in risposta a Dilettante, ho fatto una cosa analoga (che, a gusto mio, è un errore).

 

Ciò premesso, il frammento di scala discendente prolunga la chiusa del soggetto, nelle mie intenzioni indebolendone l'effetto dal punto di vista ritmico (visto che non mi piaceva...). In ogni caso, per rendere più fluido il discorso melodico, nelle mie esercitazioni sul genere ho sempre cercato di fare la stessa cosa, ovvero di legare la fine del soggetto con l'inizio della risposta per non entrare in competizione con l'ingresso del controsoggetto. Ma è una pura questione di gusto.

Più in dettaglio, battuta 5, questo è stato il mio ragionamento: dando per scontato che alla risposta occorra una nota sul tempo forte per conclusione naturale del soggetto, questa può essere (per linearità melodica e senza coda) o il do che ho scritto, o il mi; e ho scelto il do anziché l'ottava, per completezza armonica; ci metti il la inferiore (che ho collegato mediante il si con le crome), e hai il rivolto 4/6 di la minore, cui si aggiunge subito il fa# che porta diritto al V del V nella battuta appresso. E quindi quel rivolto di la minore diventa un'appoggiatura sul V. Dl punto di vista ritmico (cui per istinto guardo prima del resto), ho scelto l'arresto con la semiminima sul secondo accento per lasciar libero l'effetto della sincope di ingresso del controsoggetto, che lo rende immediatamente riconoscibile (diversamente, per esempio, la risposta sull'accento forte avrebbe potuto essere la serie di quattro crome do si do re, a chiudere sul mi che ho scritto a metà battuta). Insomma, a modo mio ci avevo ragionato... Immagino che, come negli scacchi, non esista la mossa migliore; ma a me questa piaceva, tanto è vero che poi l'ho ripresa giocandoci qua e là.  

 

Mi interesserebbe molto comprendere meglio la relazione che hai sottolineato, tra la conclusione del soggetto e i collegamenti armonici (ma forse ti chiederei di scendere troppo nel merito rispetto all'attenzione che mi hai già cortesemente dedicato).

 

Sugli stretti hai certamente ragione, è che non ci sono proprio riuscito; mi sono sentito condizionato molto da quel salto tra prima e seconda battuta del soggetto, che infatti mi piace quasi quanto la quarta battuta (Mozart verrà a tirarmi i piedi), più o meno per le stesse ragioni: a me vien voglia di tenere il fa sopra il sol#, che diventano due voci... 

 

Sulla tenuta del suono, non ricordo le regole di Schumann; però ho cercato di tenere conto del fatto che l'organo si suona generalmente più staccato del pianoforte (per via del reverbero ambientale) e, nella realizzazione che ho fatto del playback, ti renderai facilmente conto che soprattutto le note lunghe durano meno del valore scritto. Solo nelle legature di portamento ho usato l'intera durata delle note che vi sono comprese (ma non in quelle a fine legatura, peraltro). Devo anche dire, però, che nell'ascolto della stesura armonica ho usato l'organo (proprio perché so che i pasticci di armonia si sentono di più) prima di ridurre la durata effettiva delle note e ad un tempo stralentissimo; quindi, se ci sono passaggi discutibili sotto questo aspetto, non posso dire di non averli sentiti.

Naturalmente, se tu o chiunque qui volesse farmi notare nel dettaglio qualche bruttura armonica, riterrei di ricevere una cortesia.

 

Io preferisco il pianoforte non solo perché le dinamiche rendono meglio percepibili i movimenti delle voci inferiori, ma anche perché si può enfatizzare questo o quel passaggio, l'ingresso di una voce anche intermedia, o anche avvertire meglio l'aspetto "poliritmico" determinato dalla sovrapposizione delle voci.

 

Per quanto riguarda le pause, come spiegavo a Bianca, siccome sono partito con l'idea dell'organo, ho usato le pause in funzione dei cambi di registri o di manuali. In pratica, si trattava di alternare diversità di timbro (o di "atmosfera") tra le diverse sezioni, ma è senz'altro vero che avrei potuto farne un uso più strategico; solo che non saprei identificare degli episodi portanti della composizione, perché all'interno del divertimento non c'è una vera e propria ripresa e non c'è una bella sezione finale per gli stretti, o un bel pedale di tonica. 

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Premessa su questa benedetta quarta battuta del soggetto: la ragione essenziale per la quale non mi piace è che quella frase andrebbe naturalmente distribuita su due voci: due semiminime sul primo e sul terzo accento (il Mi e il Sol#) e le crome alla voce superiore che fanno quel tipo di movimento; questo è quello che quell'andamento melodico suggerisce all'orecchio. Così com'è a me sembra una sintesi un po' "arozzata", come si dice a Roma. Ma io stesso, più appresso, come ho scritto in risposta a Dilettante, ho fatto una cosa analoga (che, a gusto mio, è un errore).

 

Secondo me errori in senso assoluto non ne esistono, Mozart ripere quel procedimento almeno 3 volte nel suo soggetto. Io l'esposizione l'ho scritta e devo dire che per dare giustizia a quel passaggio serve parecchio mestiere. Devo riconoscere che secondo me Mozart aveva ragione, si può rendere molto bello quel passaggio. Se pazienterai, prima o poi la mia versione arriverà e se passerà troppo tempo te la spedirò in modo da proporti un'alternativa ... spero convincente. Dal mio punto di vista, se sentivi l'esigenza, potevi distribuire la coda su più voci modificando il soggetto dato. Meglio assecondare la propria musicalità...che lottarci. Poi c'è la voglia di misurarsi con il materiale e si prova a superarsi.

 

> Mi interesserebbe molto comprendere meglio la relazione che hai sottolineato, tra la conclusione del soggetto e i

>collegamenti armonici
> (ma forse ti chiederei di scendere troppo nel merito rispetto all'attenzione che mi hai già cortesemente dedicato).
Volentieri, ma non ho ben capito. Qual'è la mia frase che ha datto scattare questa esigenza?

 

> Devo anche dire, però, che nell'ascolto della stesura armonica ho usato l'organo (proprio perché so che i pasticci di

> armonia si sentono di più)
Questo è uno dei punti (e penso che a Bianca ricorderà qualcosa) :)

 

> Naturalmente, se tu o chiunque qui volesse farmi notare nel dettaglio qualche bruttura armonica, riterrei di ricevere una cortesia.
Io non riscontro brutture negli accordi in se ma in alcuni collegamenti che sono meno efficaci di altri. Tu dirai in che senso. Usi un linguaggio pressochè tonale, a volte però, ci sono collegamenti più melodici che armonici che indeboliscono un po' il discorso tensivo.

 

> Io preferisco il pianoforte non solo perché le dinamiche rendono meglio percepibili i movimenti delle voci
> inferiori, ma anche perché si può enfatizzare questo o quel passaggio, l'ingresso di una voce anche intermedia,
> o anche avvertire meglio l'aspetto "poliritmico" determinato dalla sovrapposizione delle voci.
Questo è un'altra sfumatura del problema, quando senti una fuga di Bach all'organo, senti tutto quello che c'è da sentire senza che l'interprete la possibilità di ricorrere alla dinamica. Questo ci insegna che non basta usare tecniche contrappuntistiche per creare un opera che funzioni veramente su tutti gli strumenti (riallacciandomi al discorso precedente di Cristian sugli organici).

 

> solo che non saprei identificare degli episodi portanti della composizione,
> perché all'interno del divertimento non c'è una vera e propria ripresa e non c'è una bella sezione finale per gli stretti, o

>un bel pedale di tonica.

Potrebbe essere utile dare un occhiata ad alcune composizioni di Cesar Franck, penso che il suo linguaggio possa fornirti molti stimoli sul piano contrappuntistico e nella tua direzione.

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Quella che hai linkato è la pagina della versione con i registri al completo (361 euri); puoi cercare la versione demo nel menù "free stuff" sulla barra in alto, la trovi nella seconda pagina (che poi è questa qui: http://www.sonusparadisi.cz/en/blog/velesovo-demo-sample-set/). Come vedi, i registri sono molti di meno (dieci in tutto, cioè quattro per manuale e due ai pedali, cui puoi aggiungere una copula tra i manuali e il tremolo sia su questi che sul pedale), ma la qualità di questi è identica alla versione completa; inoltre, puoi caricare la demo anche nella versione free di Hauptwerk, che consente un massimo di 1,5 Gb.

L'unico organo completo effettivamente free della Sonusparadisi (nel senso che viene cortesemente chiesto di pagarlo se piace, ma il suo uso è illimitato) è quello di Kdousov: http://www.sonusparadisi.cz/en/organs/early-and-small-instruments/kdousov.html#!/

 

Grazie, potevo guardare meglio mi dirai, ma sono sempre di corsa :( ... provo a scaricarlo.

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Poi c'è la questione del recording, cioè del come ottenere un file audio: non si possono usare le funzioni preposte di Finale o di Sibelius, ma il "registratore" interno di Hauptwerk (menù "recording"), il quale è in grado di ottenere una registrazione di tutto quello che suoni (e anche dei registri che attivi "manualmente" con il mouse); cioè: si avvia la registrazione e poi si fa partire il Play del programma di notazione, come per risentire quello che si è scritto (e nel corso di questa, se necessario, si attivano o disattivano dei registri all'occorrenza, in tempo reale come se si stesse suonando); al termine, si torna nel menù recording e si ferma la registrazione. Il programma di editing audio, a questo punto, è utile per tagliare la testa e la coda del file... E lo è anche per convertire la frequenza di campionamento, visto che il file audio che otterrai è a 48 KHz e non a 44.1... Poi è utile anche per mixare i registri che non si riescono a caricare contemporaneamente per limiti di memoria e... molto altro ancora.

 

 

 

a proposito, ma c'è un modo di comandare i registri da Sibelius/Finale (che so, inviando un segnale midi) oppure si deve fare tutto in real time col mouse?

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> Devo anche dire, però, che nell'ascolto della stesura armonica ho usato l'organo (proprio perché so che i pasticci di

> armonia si sentono di più)

Questo è uno dei punti (e penso che a Bianca ricorderà qualcosa) :)

 

 

Effettivamente mi ricordo di aver già fatto un discorso a riguardo (forse anche più di una volta) ma non ritrovo il punto preciso su questo forum...

Comunque è certo, l'organo, come altri strumenti "hanno una musica loro" e certe cose non gli si addicono proprio. Poi oltre tutto, l'organo usa registri di mutazione con 4', 8' ecc con i quali bisogna fare molta attenzione ad usare certe armonie...

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a proposito, ma c'è un modo di comandare i registri da Sibelius/Finale (che so, inviando un segnale midi) oppure si deve fare tutto in real time col mouse?

 

Probabilmente sì, inserendo dei messaggi midi sullo spartito; però non ho approfondito. 

 

Siccome pare che non ci sia modo di tener aperte contemporaneamente le finestre (o di affiancarle), io, nell'ordine, faccio così:

- apertura dello spartito (Sibelius/Finale)

- assegnazione della libreria da usare (Hauptwerk) e dei canali nel mixer (1/pedali, 2/manuale in basso, ecc.)

- apertura di Hauptwerk (io ho destinato uno dei tre settings disponibili all'uso con Sibelius)

- caricamento dell'organo (nel menù "organ", se vuoi caricare un campione troppo grande, puoi scegliere di escludere i registri che non ti interessano per risparmiare memoria)

- apertura manuale dei registri e avvio della registrazione (nel menu recording, "start audio recording"); oppure viceversa, se vuoi includere i rumori di questo "smanettamento"

- clicco sulla finestra di Sibelius/Finale (e la finestra di Hauptwerk si chiude in secondo piano) e avvio la normale riproduzione (non la registrazione, ti ricordo)

- al termine della riproduzione, riclicco sulla finestra di hauptwerk per riportarla in primo piano, rivado nel menù recording e clicco "stop audio/midi recording playback.

 

Fatto. Per l'editor del file audio che ottieni, se Reaper ti sembra troppo complicato sulle prime, puoi usare Audacity (che è free).

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P.S. Poi, quando avrai tempo, se vorrai impazzire tra i campioni disponibili (sia di organo che di calvicembalo), potrai perderti in questo link di riferimento, dove ci sono tutti i link di quelli da poter usare con Hauptwerk (quelli gratuiti o in demo si trovano scorrendo la pagina in basso): http://www.pcorgan.com/SampleSetsEN.html

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Non so se Cristian volesse scrivere una fuga per voci, o se ha usato quel tipo di organico solo per comodità, comunque a parer mio, a parte la mancanza di un testo, il soggetto proposto non si adatta molto a un organico vocale.

 

Sinceramente mi sembra sterile la critica,

la mia è un'intavolatura accademica, puoi farla suonare agli archi o ai legni se ti piace di più.

Ottima invece quella di Frank, il controsoggetto si poteva muovere di più.

Mi aspettavo qualche critica alla "ciccia" del brano.

Le mie ad esempio sono 1. prima del pedale di dominante della mia fuga bisognava allungare perchè manca qualcosa e 2. avendo fatto troppe trasposizioni e risposte accademiche alla fine ho bruciato le tonalità per gli stretti.

 

Riguardo alla fuga di Croma posso solo dire che è ottima.

Si vede che è originale e personale in quanto esce un certo modo di scrivere del compositore che non è un "format" da conservatorio (tipo la mia che cmq era stata progettata per essere quella cosa :D).

Un'ottima fuga d'arte senza troppi vincoli e parecchie sorprese che funzionano molto bene (a mio avviso è solo l'orecchio che vuole la sua parte mai la carta)

COMPLIMENTI!

Tutte le fughe dovrebbero essere così in quanto sostengo, magari qualcuno potrà non essere d'accordo, che tutte le fughe di scuola che fa chi frequenta composizione poco hanno a che spartire con l'arte vera del comporre.

La didattica aiuta ma alla lunga rischia spesso di tarpare le ali agli slanci personali e rinchiudere tutto in schemi e formulette dalle quali diventa poi difficile liberarsi.

 

Probabilmente il prossimo lavoro che posterò sarà personale (tempo e scuola permettendo) in quanto non ha più senso scrivere cose "del passato", c'è chi l'ha già fatto per tutta la sua vita ed è sicuramente stato più bravo di noi.

 

 

x Frank:

Sarebbe curioso anche un laboratorio dove si scrivono gli spunti per i brani invece del brano stesso, per valutare la creatività dei compositori, i loro linguaggi preferiti ecc. (finora secondo me è successo solo nei pezzi per coro in quanto solo il testo è dato).

Facendo laboratori con soggetti tratti dalla storia è ovvio che, dovendo rispettarli, conseguentemente ci ritroviamo vincolati ad un certo tipo di linguaggio.

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x Frank:

Sarebbe curioso anche un laboratorio dove si scrivono gli spunti per i brani invece del brano stesso, per valutare la creatività dei compositori, i loro linguaggi preferiti ecc. (finora secondo me è successo solo nei pezzi per coro in quanto solo il testo è dato).

Facendo laboratori con soggetti tratti dalla storia è ovvio che, dovendo rispettarli, conseguentemente ci ritroviamo vincolati ad un certo tipo di linguaggio.

Proseuire qui

 

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/528-sondaggioproposta/

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Sinceramente mi sembra sterile la critica,

la mia è un'intavolatura accademica, puoi farla suonare agli archi o ai legni se ti piace di più.

 

Scusa se mi sono espressa male, ma la mia non voleva essere affatto una critica. Mi riferivo solo al discorso precedente (di Frank mi pare). Io per esempio trovo più comodo scrivere su righi separati anche se sto scrivendo per pf, e non solo per un fatto di intavolatura. Certo che la puoi far eseguire agli strumenti che vuoi, e infatti tu hai usato gli archi, mica delle voci :)

E per quello che vale confermo il mio giudizio più che positivo sul tuo lavoro.

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Probabilmente sì, inserendo dei messaggi midi sullo spartito; però non ho approfondito. 

 

Siccome pare che non ci sia modo di tener aperte contemporaneamente le finestre (o di affiancarle), io, nell'ordine, faccio così:

- apertura dello spartito (Sibelius/Finale)

- assegnazione della libreria da usare (Hauptwerk) e dei canali nel mixer (1/pedali, 2/manuale in basso, ecc.)

- apertura di Hauptwerk (io ho destinato uno dei tre settings disponibili all'uso con Sibelius)

- caricamento dell'organo (nel menù "organ", se vuoi caricare un campione troppo grande, puoi scegliere di escludere i registri che non ti interessano per risparmiare memoria)

- apertura manuale dei registri e avvio della registrazione (nel menu recording, "start audio recording"); oppure viceversa, se vuoi includere i rumori di questo "smanettamento"

- clicco sulla finestra di Sibelius/Finale (e la finestra di Hauptwerk si chiude in secondo piano) e avvio la normale riproduzione (non la registrazione, ti ricordo)

- al termine della riproduzione, riclicco sulla finestra di hauptwerk per riportarla in primo piano, rivado nel menù recording e clicco "stop audio/midi recording playback.

 

Fatto. Per l'editor del file audio che ottieni, se Reaper ti sembra troppo complicato sulle prime, puoi usare Audacity (che è free).

 

Grazie. Ieri sera ho provato l'organo: accidenti, ma sui registri non si legge un ciufolo! ho dovuto andare per tentativi! Sarà anche per questo che non sono riuscita a cavarci che noticine esanimi che si percepiscono a stento :(

Ho invece trovato questo

https://sites.google.com/site/savirtualorgans/home/barton-theatre-organ/barton-3-6-for-haupwerk

che mi sembra un po' più "corposo", anche se l'originale non l'ho mai sentito. Vedremo.

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RStrauss, ti trovo molto migliorato sull'argomento. Tira molto all'scolto, ottimo l'uso degli abbellimenti che spesso fai e che si adegua al genere e allo strumento.

 

Solo un pelino di stanca intorno al secondo minuto.

 

Devo comunque guardarmi la partitura ma a sto giro mi sei sembrato più convincente del solito :)

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accidenti, ma sui registri non si legge un ciufolo! ho dovuto andare per tentativi! Sarà anche per questo che non sono riuscita a cavarci che noticine esanimi che si percepiscono a stento :(

Ho invece trovato questo

https://sites.google.com/site/savirtualorgans/home/barton-theatre-organ/barton-3-6-for-haupwerk

che mi sembra un po' più "corposo", anche se l'originale non l'ho mai sentito. Vedremo.

 

La finestra può essere ingrandita un pochino andando nel menu "view", poi "piston toolbar" e "main concole piston toolbar"; oppure, puoi visualizzare hauptwerk a tutto schermo ("show ... full screen", sempre in "view"); ma, se occorre, di quasi tutti gli organi c'è la possibilità di mostrare solo i gruppi dei registri (pannello di destra, di sinistra, ecc.), quindi si possono leggere meglio.

Per quanto riguarda il volume, invece, puoi alzarlo andando nel menù "large floating control panels" (sempre in "view") e selezionare "audio, midi and performance"; lì hai sia il volume che il trim volume (che di default è a -10 dB). Però, anche di default, il volume non è bassissimo; potrebbe darsi che, se hai caricato il St. Anne Moseley (quello "di serie", compreso nel programma), sia selezionato il registro "pp" (pianissimo, appunto).

Quello che hai linkato è un organo elettrico da teatro, di tipo americano. E' un po' sui generis per una fuga, ma... perché no? :) Solo che è dry (cioè senza alcun reverbero) e mi sembra che anche i suoi registri siano difficili da leggere... no?

 

P.S. Tempo fa avevo aperto una discussione su hauptwerk. Prima che Frank si spazientisca :), lo invito a dirottare l'argomento qui: http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1698-ho-trovato-la-configurazione-sibeliushauptwerk/?hl=hauptwerk 

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Quello che hai linkato è un organo elettrico da teatro, di tipo americano. E' un po' sui generis per una fuga, ma... perché no? :) Solo che è dry (cioè senza alcun reverbero) e mi sembra che anche i suoi registri siano difficili da leggere... no?

 

 

Anche la fuga che presento è sui generis, vedrai :o

Comunque in genere non amo quel tipo di organo, vedrò se c'è qualcosa d'altro o se riesco a far funzionare quello del Velesovo, il cui suono mi piace parecchio.

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@RStrauss Ho ascoltato appena ora la tua fuga e devo dire che ad un primo ascolto mi è piaciuta, soprattutto la modulazione al La da 42 in poi. Inoltre mi conforta che anche tu abbia assegnato il pedale a una voce, anche se con la mia l'organista dovrà sudare un po' di più :)

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@RStrauss Ho ascoltato appena ora la tua fuga e devo dire che ad un primo ascolto mi è piaciuta, soprattutto la modulazione al La da 42 in poi. Inoltre mi conforta che anche tu abbia assegnato il pedale a una voce, anche se con la mia l'organista dovrà sudare un po' di più :)

Nonostante io sia un pianista che suona anche l'organo, ho imparato anche un pò di pedale ... giusto il minimo indispensabile e trovo comunque che sia un risorsa da sfruttare anche questa.

La modulazione a la magg. è fatta apposta pere dare un pò di luce a due tonalità che di luce né hanno poca cioè la min e mi min .

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RStrauss, ti trovo molto migliorato sull'argomento. Tira molto all'scolto, ottimo l'uso degli abbellimenti che spesso fai e che si adegua al genere e allo strumento.

 

Solo un pelino di stanca intorno al secondo minuto.

 

Devo comunque guardarmi la partitura ma a sto giro mi sei sembrato più convincente del solito :)

Nonostante non sia la mia forma preferita, sto imparando.

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@Cristian

Ho dato un occhiata anche alla tua fuga. Del CS e dell’organico ne abbiamo già parlato.

A livello di struttura non trovo grossi problemi. Buona la prima esposizione a la ripresa negli stretti variando l’ordine d’entrata.

Ci sarebbe da fare una riflessione sull’esposizione ai relativi, nel senso che ridai il soggetto a voci che l’hanno più recentemente cantato. Almeno per l’entrata a 37 avrei pensato più al tenore. Inoltre avrei preparato meglio l’entrata del soggetto a 30, facendo tacere, anche di poco prima il basso. Quando a 37 il soprano riespone il soggetto, lo fa dopo un po’ (forse troppa) di attesa, , ma questo è il concetto di fondo e in effetti l’idea di andare a 3 voci è buona (e si usava spesso) ma la riserverei ai divertimenti che è sempre meglio alleggerire, piuttosto che le esposizioni. In effetti dopo, fino agli stretti  non c’è sosta.

 

Sempre a livello di struttura, per quanto riguarda gli stretti , mi sarebbe piaciuto ascoltare qualcosa di più stringente. In questa fase bisognerebbe far venire l’ansia all’ascoltatore e non tendere alla dilatazione. La testa del soggetto e lo schema progressivo della parte centrale sono una manna per questa tecnica.

 

A livello armonico, non sembra filare

 

A livello di condotta della parti avrei articolato meglio i pedali di armonia, tanto più che a 60 il tenore pesta i calli al basso, forse valeva fare almeno dei salti d’ottava e dargli profondità.

A livello ritmico secondo me hai un po’ abusato della figura quarto puntato, ottavo. Avresti potuto giocarti un bel gioco fra quella figura e quarto, pausa da un ottavo e nota da un ottava. Nessun cambio di sostanza  ma maggiore varietà. Il posto ideale poteva essere il CS come dicevamo.

In alcuni episodi, forse i divertimenti scadono nello schematico. Se stai pensando alla schematicità eventualmete ereditata dalla “scuola” secondo me sei fuori pista, sono andato a scuola anche io e i miei divertimenti di allora erano più elaborati nel senso che avevo maggiore cura nel nascondere la struttura … perché una struttura ce l’hanno pure quelli di Bach, solo che non si vede  e non si sente. Diciamo che ci sono ancora margini di miglioramento.

 

Detto questo, è un lavoro solido (noto un migliaramento rispetto all'ultimo lab), ti ho dato qualche input solo per cercare di aumentare il tuo livello di sensibilità su alcune questioni connesse all’argomento. Comunque l'esame lo passi (le tematiche che ti porto in questo post sono da corso superiore)...diciamo che è solo questione di giocarsi il voto ma soprattutto  portare a casa alcuni ferri del mestiere.

 

... dovresti partecipare più spesso.

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@Bianca

 

Prima di commentare ho bisogno che contestualizzi meglio la tua scelta del tempo nel playback in relazione all'indicazione di tempo indicata sulla partitura (fra l'altro sai che altri l'hanno usata, ma ne parleremo). Mi spiego meglio, con Finale avresti potuto spingerti molto oltre nella velocità, ma non l'hai fatto...per cui sotto sotto cosa ti ha frentato in questo e qual'è stato l'elemento determinante che ti ha fatto scegliere il tempo che ci hai proposto nell'mp3?

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Il tempo del playback è 80 / 90 (così avevo indicato inizialmente sullo spartito), ma dato il pedale, prima di postarlo ho cancellato quell'indicazione e l'ho sostituita con quella che si legge: "il più in fretta possibile". Nota che non è neppure "presto" ma "fretta". Vuole essere un po' scherzoso, come il carattere del brano, d'altra parte. Dicevo dato il pedale perché, sebbene abbia visto cose più ardite, capisco che può essere piuttosto impegnativo soprattutto in alcuni passaggi. Credo che più veloce di tanto non si riuscirebbe a fare e comunque la velocità prevista è proprio quella di 80 / 90, se ce la si fa.

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