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Piano Concerto - Forum pianoforte

Dilemma! rigenerare un verticale tedesco del 1940?


MassimoTraina
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Ciao a tutti,

 

mi chiamo Massimo e vi ringrazio anticipatamente per i suggerimenti che spero mi darete.

Vi espongo il dilemma: Sono un bassista, suono il basso elettrico da circa 25 anni. All'età di circa 20 anni ho iniziato a prestare le mie attenzioni al pianoforte di mia madre che era pianista. Mi sono dedicato con passione allo strumento per alcuni anni e successivamente ho suonato saltuariamente fino a smettere.

L'estate scorsa ho ricominciato a suonare con impegno e costanza su una master keybord pesata. Da alcuni mesi ho deciso di valutare l'acquisto di un pianoforte a coda usato. Ho iniziato a provare un po di tutto: kawai, yamaha, e varie sottomarche.

Nonostante i prezzi mediamente elevati per la mia disponibilità mi sono reso conto che il pianoforte di mia madre nonostante tutto ha un suono impareggiabile. Qui nasce il dilemma. Come vi dicevo si tratta di un verticale tedesco datato 1940 marca willsmerdorf a cassa alta, negli ultimi 15 anni è stato accordato solo una volta, l'accordatura non è a 440 e non la mantiene a lungo, le ottave centrali sono particolarmente scordate, ma sopratutto il peso dei tasti non corrisponde più allo standard, risultano troppo leggeri e diseguali, il ritorno non è nei tempi corretti. Nonostante tutti questi "difetti" il timbro, la potenza dei bassi, l'armonia complessiva fanno impallidire le sonorità di pianoforti che ho provato fino a 12000 euro. Secondo voi avrebbe senso farlo ripristinare? Si potrebbe riportarlo ai vecchi fasti e sopratutto quali interventi fare?

Scusate se mi sono dilungato ma come avete potuto capire quel pianoforte lo conosco da quando sono nato 41 anni fa e ci tengo particolarmente

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Guarda la risposta sarebbe a priori: Si sicuramente conviene un restauro integrale del piano rispetto al nuovo purtroppo ci sono almeno 2 considerazioni da fare ogni volta che si parla di pianoforti: 1) bisogna conoscere o ''scovare'' un tecnico affidabile; uno che ti permette di vedere l'evoluzione del restauro:la bottega per capirci(1 - 2 mesi ;tempo medio di realizzazione di un restauro integrale) 2) bisogna che la struttura non sia danneggiata irreparabilmente,cose che anche un non tecnico può notare guardando dapperutto il piano.

 

Do per buone le premesse:pianoforte tedesco del 1940 cioè non così vecchio come pensi certo se non regge l'accordatura il restauro sarà più costoso della media ma con un tecnico competente ci si mette d'accordo

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Grazie Adry per la risposta,

ti faccio una domanda: un così radicale intervento, secondo te, in cosa potrebbe consistere? sostituzione meccaniche, martelletti e via dicendo? Ed in questo caso si snaturerebbero in qualche modo le caratteristiche sonore del piano? E per finire, interventi così radicali più o meno che costi hanno?

Grazie anticipatamente.

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Conosci il basso quindi : l'umidità e il tempo rovinano le corde che sarebbe meglio cambiare tutte, comprese quelle in rame molto costose, ma insomma il concetto è:

smontare completamente la cordiera e quind togliere tutte le caviglie e sostituirle(sono i perni che si girano per accordare il piano), controllare la martelliera se può dare ancora qualcosa o se va sostituita, controllare la carica della tavola armonica e insomma insieme alle corde c'è una serie di feltri e guarnizioni particolari sotto le corde e sotto la tastiera che controllano il feeling con il piano; affondo,ritorno punto di scappamento.

 

Detto questo se è vero che non tiene l'accordatura devi sostituire anche una parte costosa che è il legno delle caviglie,il maledetto somiere. insomma ti costerbbe come restauro come un pianoforte nuovo di media fascia ma il punto non è quello il punto è se il pianoforte è recuperabile o no(in caso positivo spendi ma ottieni un affidabilità e una qualità top gamma che sicuramente non puoi permetterti visto i costi dei buoni verticali a volte superiori ai coda).

controlla cosa sono e quindi come stanno nel tuo piano: Tavola armonica non deve essere rotta o comunque più che fessurata,telaio di ghisa rotto o con presenza di crepe,ponticelli(legno su cui poggiano le corde) scollati o addirittura rotti e( ultimo ma non meno importante compromissione da tarli cioè se sono presenti su una di queste parti delicate:tavola armonica o ponticelli)

un ultima cosa che mi sento di dirti è: se vuoi un buon risultato verrai a conoscenza di cose che un maestro medio di pianoforte non sa e quindi potrai valutare non dal suono ma dallo stato del pianoforte il suo stato di salute e allora in questo monmento di congiuntura economica sfavorevole potresti trovare pianoforti eccellenti a prezzi stracciati che necessitano di meno cure del tuo piano quindi una cosa soltanto ti consiglio :inizia a capire come è fatto un pianoforte e cosa conta poi decidi anche perchè l'incognita più grande è il restauratore oltre a essere un buon tecnico deve essere un buon falegname o averne uno a bottega

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ottimo a questo punto però devi imparare a togliere i coperchi! sopra e sotto quest ultimo è quasi in tutti i pianoforti facile e intuitivo perchè al centro a un lato o a entrambi ci sono delle leve da premere o girare per far passare il pannello che estrarrai tirando verso di te. Invece quello superiore a volte è complesso non saprei spiegare ma se non sbaglio in un post era stato anche detto ;)

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Andry dice bene, se hai soldi da spendere spendili adesso che c'è crisi per trovare un buon affare. Chi ti fa spendere tutti questi soldi su un pianoforte vecchio? A meno che non sia un ricordo di famiglia mi parrebbero soldi buttati.

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Le ragioni di un restauro sono diverse. Non ultimo l'aspetto affettivo. In questo caso, mi sembra di capire che tu, Massimo, sia anche molto soddisfatto delle qualità sonore, che, senti, possano essere "risvegliate". Comunque si può ben investire una cifra ragionevole se ilTecnico è bravo e rispetta, soprattutto, i materiali originali. Le sostituzioni vanno fatte con attenzione alla perfetta riproduzione aderente al pezzo originale. Parlo i particolare della martelliera, che deve essere riprodotta perfettamente nella forma e nella compressione. C'è da verificare lo stato delle corde e la tenuta delle caviglie. Bisogna controllare tutti i perni della meccanica. Bisogna controllare ed eventualmente sostituire le guarnizioni delle mortase della tastiera e bisogna controllare lo stato dei relativi perni di guida. Insomma, se ben fatto, il lavoro può dare buonissimi risultati.

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Ciao Pianoexpert,

 

si, come dicevo ad Andry, a parte l'aspetto affettivo non indifferente, negli ultimi mesi ho provato diversi 1/2 coda e 1/4 di coda, sia nuovi che usati: Kawai serie RX, vari yamaha C2/C3 e qualche sottomarca Petrof. Da un punto di vista "qualità sonora/bellezza del suono" sono rimasto particolarmente deluso da tutti i modelli provati, nel senso che mi aspettavo di trovare, spendendo cifre dai 10000 euro in su differenze qualitative sostanzialmente superiori. Invece ho trovato esattamente l'opposto. Naturalmente il problema, di non facile soluzione, è capire se esistono in zona persone con la giusta qualifica, oneste ed in grado di darmi i risultati sperati. Ma questo è un rischio che si corre spesso nella vita. Allegherò a breve delle foto di alcuni particolari della meccanica e spero che anche tu possa contribuire a darmi ulteriori consigli. Se riesco inserisco anche qualche video per darvi un'idea del peso dei tasti (troppo leggeri) e della velocità di ritorno (anche questa molto strana).

Grazie ad ogni modo dei consigli.

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se vuoi fai questo video ma considera che salvo escursioni laterali troppo marcate sono davvero pochi i lavori ''problematici,pallosi' per ripristinare il giusto tatto la giusta risposta dei tasti quello che per te sembra il maggior problema è il meno(ti da solo un idea del fatto che il piano è stato usato molto o trascurato molto o al limite esposto a temperature ed umidità troppo fuori al range di sopportazione della meccanica)

mi son dimenticato le regolazioni degli smorzi e quindi anche il feltro deve ancora avere la forma giusta deve appunto smorzare perfettamente il suono sia col pedale che senza

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