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Piano Concerto - Forum pianoforte

studiare 'studi' (etudes) di Czerny e Catarsi, altri studi contemporanei facili?


pianistamaggiorenneDi38
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Ho deciso di ritornare alle 'basi' e di studiarle bene.....ho deciso che piu' che imparare pezzi, mi interessa piu' imparare molti studi (intesi come etudes, insomma degli esercizi che siano musicali e non solo degli esercizi)

 

per i classici, mi piace molto Czerny, ho scelto quelli dell'opus 599; pero' a me piace spaziare in vari stili, cosi' sono riuscito a trovare degli studi che spaziano in tutti i generi, dalla classica al blues al jazz, ecc, da un compositore che mi piace molto, Marco Catarsi, davvero ottimo. Credo di aver comprato tutti i suoi libri con esercizi, pezzi e studi, e sto gia' imparando tutti quelli meno difficili. Qualcun altro conosce altre serie di altri autori che abbiano studi FACILI in molti generi diversi? Per facili intendo non oltre il livello 4 , livello 5 , diciamo non oltre la tecnica richiesta nella parte finale di Czerny op 599.

Vorrei avere un sacco di materiale sugli studi, mi sono reso conto che mi soddisfa di piu' questo procedimento di studiare molti studi corti invece che stare mesi su due o tre pezzi piu' lunghi.

 

Inoltre gli studi dovrebbero avere una diteggiatura dettagliata....non mi va di perdere troppo tempo a scervellarmi sulla diteggiatura (alla fine, gli studi servono anche a fornire dettagliatamente molti esempi di diteggiature).

 

Quelli di Hanon non mi interessano perche' non e' musica, sebbene di sicuro a qualcosa servono. Altri esempi? Sulla classica sono a posto, per cui mi interesserebbero piu' studi jazz, blues, anche rock. Non disdegno quasi nulla.

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Ma non eri tu quello che aveva detto, a me, nella discussione sulla lettura della partitura, che "ho ancora molto da imparare"? :lol: Buon lavoro!

 

gia', ero proprio io. Per tua informazione, ho imparato studiando da solo tutta l'armonia classica che insegnano nei primi 4 o 5 anni al conservatorio, armonia che capisco ed uso bene, e personalmente la cosa mi soddisfa parecchio, visto che la mia cosa e' piu' scrivere musica che suonarla, e come pianista non sono affatto un principiante, ,sebbene anche in quello sono per lo piu' autodidatta,

 

Quella di rimanere a un livello di pianismo piu' 'basso' e' una mia scelta personale: meglio essere un pianista esemplare intermedio che uno cosi' e cosi' avanzato.

 

PS. ma non eri tu quello che ha 'superato' l'armonia? Sparati, dai. Chissa', magari con tutto il tuo senso di innovazione, superi anche i proiettili ;)

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Jamsession e TTV, grazie, indaghero'

 

Organista94, si' le invenzioni di Bach le avevo iniziate qualche anno fa, ma poi i miei gusti sono un po' cambiati....in ogni caso con Czerny sto a posto, sulla classica (so che Bach non e' classica, ma intendi cosa voglio dire). Anzi, da un po' ho 'scoperto' della fantastica musica rinascimentale per liuto, ma di trascrizioni per piano non se ne trovano molte.

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PS. ma non eri tu quello che ha 'superato' l'armonia? Sparati, dai. Chissa', magari con tutto il tuo senso di innovazione, superi anche i proiettili ;)

 

No, non ero io. Se cerchi un appiglio per attaccarmi hai sbagliato appiglio (o hai sbagliato persona...) e visto che nella discussione in oggetto avevi confuso "partitura" con "spartito" la mia ironia era motivata, la tua no.

PS modererei i toni, fossi in te. Grazie.

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Ma non eri tu quello che aveva detto, a me, nella discussione sulla lettura della partitura, che "ho ancora molto da imparare"? :lol: Buon lavoro!

 

ah si', ora ricordo, tu sei quello che ha sparato quell'altra, cioe' che la partitura 'non serve a nulla'. Sei stato tu ad attaccarmi per primo, in tutte e due le occasioni.... prima di tutto, nel post dove ho scritto che 'chi dice che non serve a nulla, ha molto da imparare', non mi riferivo necessariamente a te, ma ai pigri che non hanno voglia di imparare e iniziano a dire 'ma ne vale la pena?' ecc....ne sento parecchi. In altre parole, mi riferivo ai principianti. Tu non lo sei, giusto?

 

Il che forse dovrebbe essere ancora piu' preoccupante....ma alla fine hai fatto la tua esperienza e puoi decidere di fare quello che ti pare: se secondo te non serve a nulla, bene, buttala via. Secondo me non ha senso, e ti spiego perche' la penso cosi', poi ognuno la pensi come vuole: io leggo musica da 12 anni, ma fino a due anni fa non suonavo mai nulla con la partitura davanti. Imparavo dalla partitura, poi mi affidavo solo alla memoria. Due anni fa ho iniziato, per la prima volta, a prendere lezioni di piano, una volta a settimana, in una classe. E quello che e' successo e' questo: a casa suonavo bene, ma davanti alla classe bastava il piu' piccolo vuoto di memoria, per incasinare tutta l'esecuzione. L'insegnante mi ha detto : 'sei bravo, ma ti blocchi perche' non leggi la musica continuamente.'. Tutti mi hanno fatto i complimenti sia per la mia tecnica, che e' solida (non l'ho detto io, ma degli ottimi insegnanti), sia perche' tutti i pezzi che conosco, anche se non sono tanti, usualmente li suonavo senza partitura.

 

Ma ho pensato bene a quello che mi si e' stato detto, 'ti blocchi perche' non segui la musica sulla partitura', dal quale ho imparato come segue:

 

1. un professionista, comunque, esegue dalla partitura, a meno che non sia un concertista che esegue pezzi molto difficili.

2. se eseguo leggendo, e non ricordando, non sbaglio, perche' la memoria, anche una buona, non e' in genere, affidabile.

 

conclusione: ovviamente quando sento 'la partitura non serve a nulla', penso sia una gran cazzata, se non altro perche' la mia propria esperienza me lo ha dimostrato, ma questo non significa che penso tu sia uno sprovveduto, io rispetto tutti quelli che hanno fatto degli sforzi sulla musica, sappiamo tutti che non e' facile per nessuno. In altre parole, anche un genio puo' dire una cazzata. Poi se l'hai detto con ironia, sinceramente non l'ho notato. Mi puoi dire anche che la cazzata l'ho detta io....che differenza fa?

 

In quanto all'avere ancora molto da imparare, a chi lo dici....hai detto bene. Mica dicevo che non ho nulla da imparare. Ma penso anche valga per tutti.....Alla fine non credo sia il caso di litigare su un forum per cose del genere: il tempo e' prezioso e la vita non e' infinita....meglio usare quel tempo per fare piu' musica. Ti mando un sincero saluto, e con i miei rispetti, ciao.

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conclusione: ovviamente quando sento 'la partitura non serve a nulla', penso sia una gran cazzata

 

In realtà, anche nel topic incriminato, ti avevano spiegato che ci si riferiva ad un esame che si chiama "Lettura dell Partitura" ed in particolare al corso superiore...che è leggermente diverso.

 

A leggere si legge ma, è come si "esplicita" il problema...hai presente il concerto per violino e orchestra di Berg...?...prova a suonarlo al pf tramite le sole 10 dita ;)

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Alcuni interventi

 

http://www.pianoconc...artitura-serve/

 

Di sicuro non aiuta a sviluppare l'orecchio interno e migliorare l'attitudine alla strumentazione/concertazione. Creare una riduzione (poi perchè dimostrarla estemporaneamente e non su carta? Così ci si costringe pure a stare nei limiti del presunto "tastierista"...vedi eventuali clarinettisti che ambirebbero a divenire direttori) probabilmente costringe all'analisi, ma si può fare benissimo in un corso di (appunto) analisi.

 

 

...diciamo che dipende pure dal tipo di musica

 

A parte che "pezzo moderno di musica seriale" non ho capito cosa voglia dire, "Lettura della partitura non è "la partitura"

... per cui

 

La "partitura" o "lettura della partitura"? [Corso superiore (va deto, eh!) assolutamente inutile che si propone in conservatorio]

 

 

...se leggi bene, non ci si riferisce alla padronanza di lettura di uno spartito ma alla sua esemplificazione o meglio, alla esemplificaizone di una riduzione tramite il pf.

 

E se il candidato fosse un clarinettista?

 

Ecco...saper leggere è una cosa, saper esemplificare (una riduzione) tramite il pf è un'altra

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ah si', ora ricordo, tu sei quello che ha sparato quell'altra, cioe' che la partitura 'non serve a nulla'.

 

Oggi Tullio De Mauro (quello del famoso dizionario italiano De Mauro-Paravia, presente?) ha detto che metà degli italiani non è in grado di comprendere un messaggio scritto. Tu, probabilmente, fai parte di quella metà. Io NON HO MAI DETTO che "la partitura non serve a nulla". Io ho risposto a chi chiedeva se sia utile IL CORSO DI LETTURA DELLA PARTITURA che si fa in conservatorio. Non è esattamente la stessa cosa.

 

Quello (ovvero il corso di lettura della partitura al pianoforte) secondo me non è per nulla utile - e ne ho anche argomentato le ragioni. Ma se tu pensi di essere un fenomeno perché riesci a leggere un lied di Schubert, credendo che quella sia una partitura, confondi le cose per due volte: la prima perché non leggi correttamente e mi metti in bocca parole che non ho detto, la seconda è che non sai nemmeno il significato esatto del termine "partitura", ergo ti mancano i requisiti minimi per affrontare una discussione alla pari su questo argomento.

 

E siccome io, a differenza tua, leggo musica da trent'anni (ovvero da quando di anni ne avevo 8) e dirigo da 15 (ovvero da quando di anni ne avevo 23) penso di poter parlare a ragion veduta (e in italiano corretto) senza sentirmi dire da te che esprimo concetti preoccupanti.

 

Tant'è che, nell'altra discussione, ti avevo consigliato, prima di dire a me che avevo molto da imparare, di chiarire quale fosse l'argomento della discussione, cosa che, con tutta evidenza, non hai fatto.

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Carlos, comunque ho riletto la tua risposta sul post della partitura, e in effetti, si', ammetto che l'ironia mi e' sfuggita, inoltre sai di cosa parli, infatti hai fatto un paragone interessante fra il direttore, al quale interessano i piu' minimi dettagli, e il compositore, dalla quale partitura interessa magari solo ricavarne il percorso armonico. Nel mio caso, la partitura la uso molto per studiare armonia o altre cose sulla struttura, quindi i minimi dettagli in genere li ignoro, inoltre penso che come hai detto tu, e' molto diverso leggere una partitura di musica piu' semplice (come nel mio caso) e di pezzi molto piu' complessi (non so, qualcosa come il rito della primavera, di Stravinsky? non mi intendo molto di musica dopo il periodo classico-romantico....

 

comunque mi scuso con te per la mia impulsivita', in effetti capisco perche' ti e' sembrato un attacco verso di te. No anzi, da quello che ho capito, sei una che ha parecchia esperienza, capisco adesso anche la tua ironia. Ciao

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In realtà, anche nel topic incriminato, ti avevano spiegato che ci si riferiva ad un esame che si chiama "Lettura dell Partitura" ed in particolare al corso superiore...che è leggermente diverso.

 

A leggere si legge ma, è come si "esplicita" il problema...hai presente il concerto per violino e orchestra di Berg...?...prova a suonarlo al pf tramite le sole 10 dita ;)

 

si' avete ragione. Adesso ho capito tutto. Io avevo interpretato tutto 'rimanendo nelle mie scarpe', invece che mettermi nelle vostre.....livelli, stili, e complessita' completamente differenti......stavo inoltre presumendo che tutti suoniamo le stesse cose. Scusatemi ancora, avete ragione.

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Ottimo PianistaMattiorennedi38, evidentemente Tullio De Mauro ha ragione :)

 

L'importante è capirsi ;)

 

in effetti, ci ho pensato: nel post 'incriminato', avevo letto solo il primo messaggio, e l'inizio del primo messaggio di Carlos, e appena ho visto 'non serve a nulla', ho smesso di leggere (non ho letto piu' nulla di quello che e' stato scritto dopo, da nessuno) e ho iniziato a presumere un sacco di cose, tipo 'grrrrr, questi pigroni che hanno iniziato a suonare la settimana scorsa, ora gliene dico due :) ' E mi sono messo a scrivere impulsivamente.

 

Cosi' oltre ai punti '1 e 2' da me elencati prima, aggiungo anche il punto 3. 'prima di rispondere a un post, o leggo tutto prima di rispondere, o senno' ritornare in se stessi e sollevare le dita dalla tastiera del PC ;)'

 

Mi scuso con tutti e specialmente con Carlos.

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in effetti, ci ho pensato: nel post 'incriminato', avevo letto solo il primo messaggio, e l'inizio del primo messaggio di Carlos, e appena ho visto 'non serve a nulla', ho smesso di leggere (non ho letto piu' nulla di quello che e' stato scritto dopo, da nessuno) e ho iniziato a presumere un sacco di cose, tipo 'grrrrr, questi pigroni che hanno iniziato a suonare la settimana scorsa, ora gliene dico due :)

 

Ok, pace fatta. L'importante è chiarirsi. ;)

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Diversi studi di Clementi del gradus ad parnassum sono alla portata, ovviamente non mi riferisco alla raccolta dei 23 che solitamente preparano i pianisti, ma all'intera opera dai 100 ;)

 

In realtà esistono anche preludi ed esercizi, veramente carini...questi sono molto più facili.

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si' qualcosa di Clementi l'ho iniziata a suonare quasi subito qualche anno fa, penso sia abbastanza simile a Czerny, che al momento trovo abbastanza facili.....piu' che altro voglio suonare quante piu' 'cosette' possibili proprio per imparare molte combinazioni di diteggiatura.

 

Credo mi alletti molto i Mikrokosmos, e' da qualche anno che ho scritto parecchie cosette modali carine (parlo in un ambito 'pop' ), per cui credo che il materiale di Bartok mi espandera' ancora di piu' sui modi, davvero interessante. Vi propongo un pezzo di Catarsi, a mio avviso un pianista e compositore davvero molto versatile, sto imparando parecchi pezzi suoi e anche i piu' facili sono sempre molto interessanti....da quello che finora ho capito, usa armonia classica mista a stili piu' 'crossover', ma mai troppo commerciali tipo Einaudi, insomma non trovo mai quell'eccessiva 'commercialita' tipo Einaudi o David Lanz, ad esempio molto spesso usa le dominanti con la quinta diminuita, cosette interessanti. Penso che Catarsi sia anche molto influenzato dalla musica per teatro. Mah, sono solo delle impressioni cosi'. :) Un pianista molto consistente e davvero molto versatile, a mio avviso. Spero vi piaccia

 

http://www.catarsi.it/index.php?b=46

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Appunto per questo li suggerivo, se il Gradus è facile...

 

A dirla tutta, ci sono anche quelli di Liszt, probabilmente Clementi è risultato facile, Chopin/Brahms risultaranno intermedi..e che caz..o qualcosa di un po' impegnativo, appunto, Liszt.

 

O meglio ancora, quello difficile è il Grande Etudes, media difficolà gli Studi Trascendentali e fra i più semplici gli Studi Op.1

 

Non conviene neanche perdere tempo su Czerny...

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