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Piano Concerto - Forum pianoforte

Il Manuale Di Armonia Di "arnold Schoenberg"


Lucas
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abbinato a un altro testo?

Comunque, si, non si può che definirlo un "cult" o un "must" :) leggerlo non è facile, di certo non è un manuale vero e proprio ma un trattatello, una cosa da leggere solo se hai già le conoscenze base della materia. Ma in molti punti è illuminante

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ciao thallo, quando lo acquistai qualche anno fa on line, me lo spedirono (a mia insaputa) impacchettato insieme ad un altro testo, che a quanto mi è sembrato poi di capire, viaggiano spesso insieme. il testo in questione dovrebbe intitolarsi: "Funzioni strutturali all'armonia" ma non ne sono tanto sicuro; sono in ferie e non ho a portata di mano il testo per verificare.

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Io presi questo testo quando non ero proprio a 0 di conoscenze, per cui non ho un esperienza diretta sul "incomincio da li". Sicuramente è un manuale che richiede una certa cultura per essere capito fino in fondo e che spazia parecchio.

 

Se ci sono le condizioni (anche economiche) per comprarlo, fallo perchè prima o poi ti servirà ... e non capita spesso che uno abbia voglia di comprare un manuale ;)

 

Prendi quella proposta dal Saggiatore, con comodissimi indici, un ottima prefazione, ottimi contenuti, un pezzo di storia che si respira subito dalla prefazione alla sua terza edizione (ne riporto la chiusura), dove si "pente" di qualche scaramuccia :)

 

Nella prefazione alla terza edizione del manuale di Armonia di Arnold Schoenberg, recita:

 

"Le frasi che nella prima edizione accompagnavano la dedica a Gustav Mahler sono state tolte perchè ritenute oggi superflue. Erano parole scritte subito dopo la sua morte in uno stato di profonda commozione, e in esse vibravano il dolore di averlo perduto e lo sdegno per la sproporzione tra il suo valore e il riconoscimento che aveva trovato intorno a sè. Erano parole commosse e appassionate, parole di battaglia che suonerebbero quasi minimizzanti, oggi che la nuova generazione sta per adempiere il suo compito, che è quello di porre la sua opera a fianco di quella dei nostri artisti sommi.

L'affermazione che "egli fu Grandissimo" acquistò quasi la forza e la sembianza di una profezia proprio perchè non era stata dimostrata. Quella profezia voleva acquistare forza per poterne dare, ma acquistò più di quanto non desse: all'opera stessa, che vive di tutta la sua grandezza, può contribuire moltissimo e pochissimo ad un tempo."

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  • 1 month later...

comunque, Le funzioni strutturali dell'armonia è famoso per essere il libro dove Schoenberg teorizza la dodecafonia

 

Assolutamente sbagliato, non esiste testo dove Schoenberg teorizza la dodecafonia.

 

Ne spiega il meccanismo e la tecnica in "STILE E IDEA", una raccolta di saggi molto interessanti sull'estetica musicale e non solo.

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Ne spiega il meccanismo e la tecnica in "STILE E IDEA"

 

Il metodo di composizione dodecafonica venne descritto da Schönberg in un articolo del 1923, intitolato “Komposition mit 12 Tönen”, successivamente pubblicato in Stile e idea.

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Come approfondire l'argomento Dodecafonia?

 

 

Per chi volesse approfondire il discorso indico in primis questi due testi: Roman Vlad, Storia della Dodecafonia e (appunto) A. Schoenberg, Stile e Idea.

 

Nel primo c'è un buon riassunto, con un percorso storico abbastanza completo. Un pochino noiosetto per i continui rimandi alle opere e le note infinite. Il libro si lascia leggere senza eccessivi sbadigli solo in alcune delle 300 e passa pagine. Comunque è scritto in un italiano comprensibile.

 

Il secondo è una raccolta di saggi, articoli, pensieri di Schoenberg. L'originale è in inglese e la lettura dipende un pochino dalla traduzione. Se ne ricava una visione del pensiero di Schoenberg, così come della sua forte personalità.

 

Ai due volumoni di cui sopra non posso non aggiungere il Rognoni: La Scuola musicale di Vienna. E' un must, meno ostico rispetto ai due precedenti. Soprattutto perchè si lascia leggere abbastanza bene.

 

Suggerisco di affiancare la lettura con l'ascolto - studio delle partiture proposte, altrimenti ci si perde nelle astrazioni delle "serie di suoni" senza raccogliere l'essenza del discorso intellettuale e artistico proposto, che comunque non dobbiamo (o possiamo?) sottovalutare.

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  • 11 months later...

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