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Piano Concerto - Forum pianoforte

Gerardo

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Tutto postato da Gerardo

  1. Ok Frank, avevo inteso un'altra cosa ... effettivamente è un autore che si frequenta (troppo) poco...
  2. Forse dipende dal punto di vista, sicuramente a livello musicologico è una pista molto battuta ... le scuole di composizione si concentrano su altro...
  3. Grazie della segnalazione TheSimon, sto leggendo
  4. Anche io non ho trovato nulla, sono curioso, In gioventù facevo pesi e suonavo pf...non è che avessi questi grossi problemi. In realtà qualche domanda me la ponevo, alla fine gli esami sono andati lisci...forse per un concertista è diverso. Graditi link, grazie.
  5. Gerardo

    Happy Fingers

    Ci tengo a precisare che ho postato il link solo per arricchire la discssione (come del resto ha fatto TheSimon), non ci guadagno niente ... cim ancherebe altro.
  6. Se avete capito il post di Geppino, probabilmente avete la risposta
  7. Gerardo

    Happy Fingers

    Magari non funziona con tutti o bisogna essere "geneticamente" predisposti
  8. Da quello che ho capito la riforma puntava a creare pochi centri di eccellenza con l'obiettivo di mettere i conservatori in sana "competizione". Nel senso che un offerta didattica variegata e differenziata (attenzione che non dico meglio o peggio, ma differenziata) permette allo studente di scegliere il centro dove formarsi e che meglio aderisce alle proprie aspirazioni. Parlando di composizione, è inutile dire che chi esce da Milano è impostato diversamente da chi esce da Venezia o Roma...e ripeto per evitare inutili fraintendimenti, non dico meglio o peggio...ma diverso. In questo disegno ci sta che i programmi siano appunto differenziati...ma devono essere dichiarati!!! Cosa che non avviene, per cui uno in base a cosa sceglierebbe il centro di eccellenza? E quali sarebbero?...tutti alla fine si sono attrezzati creando un grande dispendio di denari...va beh.
  9. Ci mancherebbe pure altro Rotore, ognuno è libero di esprimersi come crede e la ricerca del "già sentito" è una moda tutta italiana. Un compositore si distingue soprattuto se scrive (come hai riconosciuto) in modo raffinato, ovviamente deve avere qualcosa da dire ma soprattutto conosce lui le parole e la sintassi migliore per esprimerle. Ovviamente il contesto di questo brano è estremamente tradizionale, per cui anche i margini di manovra sono abbastanza "dati"....
  10. E' come dice Aspirante, la motivazione per i raddoppi è da cercare negli armonici. Se prendiamo i primi dalla nota do avremo in ordine: do do sol do mi Per cui, nel caso di triade incompleta a 4 parti meglio raddoppiare prima il do, poi il sol ... e solo alla fine il mi. Se poi il raddoppio fosse alla stessa altezza meglio e infatti alla quarta battuta del primo foglio, prova a portare il Tenore all'ottava sopra così torna in estensione e nasconde il raddoppio della terza su quel do+
  11. Spero di trovare qualcosa, ti segnalo questa dscussione che sfiora l'argomento http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1192-scrivere-per-theremin/
  12. Concordo in generale Carlos, ma non ho capito qual'è l'aggettivo alternativa per "musica cattiva" o meglio... c'è la Musica e quello che non è eleggibile tale, questo caso è fuori categoria. Sono un po' talebano sulla faccenda, scusatemi.
  13. Secondo me senza solidi studi è difficile da affrontare questo soggetto, soprattutto in relazione alle 18 ore. Ovviamente servirà più tempo ...
  14. Esattamente Abate Faria, non c'è un secondo tema, non ci sono le proporzioni che invece puoi trovare nelle forme sontata di piccole proporzioni come quelle indicate da Frank. Per Feldman In realtà io ho scritto tripartita bitamatica, per cui fai appunti non usando altre terminologie...tipo "ternaria e binaria". Fra l'altro non ritengo sia la terminologia adeguata e renda pure poco le idee che hai cercato di esprimere.
  15. Ci cadono in tanti Feldman, soprattutto giovani. Però sono pronto a cambiare idea se mi indichi i riferimenti (battuta per battuta) del materiale tematico in riferimento ad una tripartita bitematica ... grazie.
  16. Io partirei dal presupposto che la sonatina è una forma musicale molto stringata che nel caso di Clementi aveva scopo didattico ed era (ed è tuttora) rivolta ai giovani pianisti. Detto questo, ll primo tempo (l'Allegretto) è da considerarsi come un movimento di danza di una suite ... un pò come avveniva per la sonata antica (pensa anche a quelle di Scarlatti), gli serviva qualcosa di breve per aprire la sonatina. E' suddivisa in due sezioni di facile individuazione: primo ritornello e secondo ritornello A parte questa premessa, è molto più produttivo per te fare l'analisi e proporla ... in modo da fare lo sforzo necessario per capire le eventuali integrazioni di altri forumisti Se non tu anche qualcun altro interessato direttamente alla questione.
  17. Mi sto leggendo questo scritto di Augusto Mazzoni ... te lo passo http://users.unimi.it/~gpiana/dm2/dm2meram.htm Mi sembra molto ricco ed interessante.
  18. A parte quanto già detto, ottime segnalazioni...ti passo un paio di link veramente utili http://www.lysator.liu.se/~tuben/scores/ Peccato per questo, scopro proprio ora che è temporaneamente "fuori uso" http://www.bassus-generalis.org/
  19. "Analisi di concerti per pianoforte e orchestra" di Fano-Moroni che trovo molto interessante, anche se scritto negli anni '950. Molto dettagliato sia sulla forma che sull'armonia
  20. Il Savasta è un compendio, una sintesi schematica (e stringata), rivolta a chi vuole avere uno strumento di ripasso per i vecchi esami di armonia complementare. Non dico che sia inutile o fatto male, ma ha certe pretese che non sono il trattamento esaustivo dell'argomento. Il punto è che i metodi di analisi formale si concentrano su alcuni aspetti “generali” (passatemi la forzatura) per arrivare a capirne di forma, periodi, frasi, etc.. Poi ci sono testi specifici dedicati al concerto X, alle sonate di Y, alle sinfonie di Z L’esperienza in questi ambiti permette di formare delle tecniche di analisi applicabili anche ai concerti, che non possono essere tutti uguali…spaziamo dai concerti di Corelli a quelli di Rachmaninoff … giusto per citare qualcuno. E proprio uguali non possono essere, ne per linguaggio, ne per struttura; chiaramente, se pur nella genericità della risposta, trovo azzeccato il suggerimento di AAA, perché esula dai due ambiti di cui ho appena fatto cenno (appunto forma e sintassi) e si concentra sulla presenza di “forze” che appunto possono essere di diversa natura, muoversi in diversi modi e con sintassi di epoche diverse.
  21. Il contrappunto alla zoppa è quello quando la minima si trova sincopata, cioè avanti la minima si trova una semiminima e dopo detta minima seguono due semiminime.
  22. Gerardo

    Pedale Di Risonanza

    Dal mi punto di vista è relativamente semplie, sugli autori classici o preromantici, quale può essere Beethoven, è importante che si riconosca il passo armonico, fondamentale per riconoscere quando è neessario cambiare il pedale, salvo restando che non è solo l'armonia l'unico parametro che interviene. Per quandto riguarda i compositori contemporanei è ancora più semplice, oggi non c'è una pratica esecutiva per cui se un compositore vuole il pedale lo indica ...altrimenti vuol dire che il desiderata è "senza pedale". Poi l'interprete, come è giusto che sia, fa quello che vuole . Ci mancherebbe altro. Per le composizioni che indichi contemporanee, se parli di approccio classico, o si tratta di composizoni anacronistiche ... per cui, di che compositori "cotneporanei" si parlerebbe? Oppure si tratta di asini
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