Natan

Ma se ci riuscisse? Chiaro che si sta parlando di casi ipotetici e non della norma, altrimenti la risposta sarebbe scontata

Non lo so, quando leggi ti concentri sulla semantica ... penso. E le parole lasciano molto spazio alla fantasia, forse più della musica. E non so perchè sto facendo questo ragionamento. Insomma, il classico esempio è libro verso film, di solito l'idea del regista (quando ricava un film prendendo spunto da un libro) non coincide mai con quella che ti sei fatta tu leggendo e finisce che preferisci il libro al film. Sta a vedere che è la stessa cosa con la musica, altrimenti come faresti a giudicare un interpretazione, quando dici mi piace è perchè il risultato dell'altro coincide con quello che ti eri prefissato ... quando dici che "noia" (visto che va di moda) allora è perchè c'è una differenza fra quello che immaginavi e quello che ti hanno fatto sentire Centrerà l'acolto silezioso?

...e cosa sosteneva, pace all'anima sua?

Molto interessanti le questioni toccate da chi è intervenuto Eccezioni in che accezione? Scusa il gioco di parole che casca a pennello...

Secondo voi la musica deve per forza essere eseguita per essere goduta?

Il mio maestro di didattica diceva sempre che scrivere qualcosa che fa veramente schifo è cosa molto ardua Certo, poi c’è la coerenza, etc. … menate da compositori … intanto complimenti ai partecipanti per l’impegno, me le gusterò con calma.

Ottimo punto di vista Carlos Questo ci dice ce l'interprete non è mai libero veramente.

Me l'ero perso, alcune segnalazioni ... spero utili: Moonlight Blues (Noir & Blanc) [Fumetto] http://www.amazon.it/Moonlight-Blues-Blanc-Stefano-Casini/dp/2908551772/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1332837408&sr=8-2 Igort // Carlos Sampayo // Fats Waller http://www.coconinopress.it/igort-e-sampayo.html L'improvvisatore http://libreriarizzoli.corriere.it/L-improvvisatore/B4isEWcVWA8AAAEpYeY43rZc/pc?CatalogCategoryID=C8isEWcWL5wAAAEpr3EfmqGA

Per la lettura a prima vista c'è pure qualche metodo, intendo libri di testo...

Grazie ScalaQuaranta e Lupino per averlo riproposto, non me l'ero salvato (lo faccio subito)

Mozart Requiem - Karl Bohm http://www.youtube.com/watch?v=-1DsJ5YQr5s&feature=related Questo di Bohm mi sembra grandioso, probabilmente il migliore che abbia mai ascoltato.

Secondo me sono due cose diverse immaginazione e fantasia. L'immaginazione è quella capacità che ti permette di vedere quello che la fantasia ha prodotto, quindi presentire un idea... l'ispirazione invece determina la qualità dell'idea ... a volte si usa dire, questo lavoro è molto ispirato.

Concordo con Carlos, l'idea è già data ... per cui è già stata spesa un "ispirazione". Probabilmente è troppo difficile per te, c'è poco da ispirarsi e tanto da studiare ... senza offesa Zaccaria. Ci siamo passati tutti, su con il morale

Mi vengono anche in mente gli interpreti che studiano composizione. Non è obbligatorio farlo, ma si sente quando un grande interprete ha studiato composizione Non ce molto da fare, poi c'è l'istinto, il talento, ma razionalizzare il tutto con uno studio sistematico è importantissimo ... anche se si "deve" passare da Chopin Chi sa perchè nessuno si lamenta di esser passati pure da Bach, eppure è l'autore meno pianistico da suonare ...

Secondo me un interprete professionista (non dico un grande interprete) approccia ad un autore cercando di darne una sua chiave di lettura ...che non può emergere suonando solo uno o due brani di una raccolta. Questo va bene per i bis in concerto Facendo un parallelismo con la composizione, tutti i compositori si cimentano in raccolte per sviscerare un argomento...tant'è che Chopin di "fughe" ne ha scritte solo una e poi ha mollato il colpo, nessuno se lo ricorda per questo, e non è neanche un problema. Io mi ricordo dell'integrale degli studi di Pollini, dei notturni di Rubinstain, etc. e non dello studio x registrato da Michelangeli. Lo trovo pure poco interessante come approccio. Poi il repertorio è sterminato, normale fare delle scelte ... ma dubito che Chopin, come Debussy siano tappe "saltabili"...è un po' come dire che uno è un compositore finito senza che abbia fatto orchestrazione...poi magari uno suona solo al pianoforte ed è pure un bravo improvvisatore, ma non sarà mai un vero compositore Se invece se la studia e quando suona e scrive per pf ha l'occhio lungo all'orchestrazione ... e beh, è un altra cosa

Non ti è uscita molto bene, non vorrei che qualcuno pensi che li portavi per stimolare l'atto cacatorio Scherzi a parte, anche io avevo questo vizio (di andare in bagno con il passatempo eheheh) e incastrare i gruppi irregolari era come risolvere un sudoku...ma che scuola state facendo?

Qui trovi delle tracce: "Música Poética: Musical-Rhetorical Figures in German Baroque Music" http://books.google.it/books?id=p45OwxQB05YC&pg=PA182&lpg=PA182&dq=F.j.+Burmeister+musica&source=bl&ots=vF5d0eTc1K&sig=WbrGRqOQJe6iV7STBTYlISLRJec&hl=it#v=onepage&q=F.j.%20Burmeister%20musica&f=false

... pensa pure ai vari effetti. Ritengo sia impossibile arrivare a presentire veramente tutto, magari in molti casi ci si può avvicinare molto, soprattutto se si ha esperienza diretta... ma qui si parlava di "sperimentazioni" e situazioni inedite

http://www.rai5.rai.it/dl/Rai5/programma.html?ContentItem-e86808ad-63f1-450f-ba39-4ce19406cfbb Pappano e le Labéque in diretta in onda lunedì 7 maggio alle 21.00 Appassionate ambasciatrici della musica di ogni forma e colore, dal jazz alla contemporanea, da Mozart ai grandi classici del Novecento, le due sorelle pianiste Katya e Marielle Labèque sono protagoniste del concerto trasmesso in diretta su Rai5, dall’Auditorium Parco della Musica di Roma. In programma il raro Concerto per due pianoforti e orchestra del compositore ceco, poi cittadino statunitense, Bohuslav Martinu. Sul podio dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia Antonio Pappano, che nella seconda parte della serata dirige uno dei massimi capolavori della musica religiosa di ogni tempo: il “Gloria” di Francis Poulenc, interpretato dal Coro di Santa Cecilia. La celebre Sinfonia “Haffner” di Wolfgang Amadeus Mozart chiude il concerto con il suo celebre ultimo movimento in tempo “Presto”, da eseguirsi su espresso desiderio del compositore “il più velocemente possibile”. Le riprese video sono a cura de La Musica di Raitre, con la regia di Andrea Bevilacqua

Mi chiedo: qualcuno si è reso conto della differenza stilistica tra i due compositori in questione? Ho come la vaga impressione che molti si limitino ad esternare giudizi, a parlare di musica, senza in realtà averla ascoltata e metabolizzata al meglio. Vinci ma anche Hasse, Pergolesi, l'ultimo Porpora e altri hanno tutti un linguaggio posteriore a quello adottato da Handel

Problema non indifferente. Intanto i nomi dei giurati sono noti, questo aiuta a capire l'andazzo di quel specifico concorso. Se sai come scrivono e come la possono pensare i membri della giuria ... è presto fatto. Mediamente vengono presentate cose pazzesche e, salvo rare eccezioni, un compositore attuale si crea il suo sistema di riferimento...può piacere e non piacere, ma sta cosa si deve evincere. Se risenti ancosa di una scrittura classica avrai vita difficile, ho letto che non ti interessa il titolo, però il percorso di studio completo dovresti comunque farlo...di solito il corso superiore aiuta a capire tantissime cose Se l'ambito non ti interessa, rinuncia ai concorsi, perchè nel 90% dei casi NON viene apprezzato (giustamente) uno stile "imitativo" che invece trova una perfetta collocazione in abito didattico. Senza offesa, ma se uno che scrivesse oggi come Beethoven ... farebbe ridere i polli Hai mai sentito qualche lavoro che viene presentato alla Biennale? ... viviamo in questo tempo.

...ma si, anarchia.... A me sembra lecita la curiosità di Aspirante, sicuramente consocere aiuta ad arricchire la sostanza...

Qual è la differenza tra scream e growl?

Qualcuno conosce il compositore Frédéric Durieux? Cosa mi raccontate?

Concordo con Abate, anche se viene difficile stabilire veramente la seconda armonia di battuta 192