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Piano Concerto - Forum pianoforte

Zedef

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Tutto postato da Zedef

  1. Vi segnalo questa: http://notes.tarakanov.net/ Lo so, è in russo però arrangiandosi un po' con wikipedia (nome del compositore in italiano e poi traslitterato in russo) e un po' andando col mouse sopra i link si possono trovare belle cose, specie del '900.
  2. Se vogliamo parlare per luoghi comuni allora ognuno può dire quello che vuole. Se vogliamo parlare dei "grandi" nomi contemporanei, la maggior parte, al contrario di quello che succedeva fino a metà '900 quando compositore ed esecutore spesso coincidevano, non ha/ha avuto una formazione strumentale solistica per motivi di varia natura, spesso legati al linguaggio "speculare", slegato dal repertorio che comunemente contaddistingue il percorso dello strumentista. Se vogliamo parlare di nomi "medi", invece, molti se provenienti da una doppia formazione compositiva e esecutiva non hanno per nulla abbandonato lo strumento, magari senza dedicarcisi allo spasimo visto che l'attività principale è quella compositiva: come dice giustamente Carlos, a un certo punto occorre pure scegliere dove impiegare le proprie forze e il proprio tempo. Comunque, solo per restare in Italia: Sollima, Einaudi, Boccadoro, Lorenzini, Cascioli... (per non parlare dei jazzisti)
  3. Tratto da un bando di concorso di composizione (http://www.progettokomos.it/): "Al concorso possono partecipare compositori di qualsiasi nazionalità, età, sesso e orientamente sessuale." Errore a parte, trovo piuttosto inutile l'ultima precisazione, nonostante il contesto in cui nasce il concorso.
  4. Unica osservazione: Iè-sus sono 2 sillabe e non 3.
  5. http://www.sanctamissa.org/en/music/gregorian-chant/choir/liber-usualis-1961.html e http://quilisma-publications.info/Liber%20Usualis%20%28Full%29.html
  6. Si è aperta la campagna elettorale anche in questo forum.
  7. Di solito la scala melodica al basso si armonizza come V - VI7 (terza specie) - VII 7dim (opp V56) - I; in alternativa sul VI alzato, avendo già la settima sul V, si mette il IV6 (è una delle cadenze evitate più comuni). Per cui metterei Do#-Mi-Sol-Si oppure Do#-Mi-La ma mai Do#-Mi-Sol#; nel caso in questione è meglio il Do#-Mi-La (essendoci già: la settima risolve più tardi sul I). PS: "Risoluzione eccezionale" identifica più il moto (o il non moto) melodico di una componente (settima che non scende, sensibile che non sale), "cadenza evitata" la concatenazione armonica non tradizionale. La cadenza d'inganno (non è univoca la definizione, a seconda dei trattatisti vi sono più o meno casistiche) è una cadenza evitata a tutti gli effetti.
  8. Certo. Aggiungo che chi si diploma quest'anno nel v.o. NON si laurea visto che l'equipollenza vale solo per chi ha conseguito il titolo entro il 31.12.2012.
  9. Stando agli emendamenti: - Triennio = I livello - Biennio = II livello - Vecchio ordinamento + maturità = II livello (nel v.o. non è quindi prevista la triennale, come l'università pre-riforma quindi). Ma quelle migliaia di studenti che dopo il diploma v.o. hanno fatto il biennio pensando o convinti (magari da altri) che servisse, ora faranno una class action contro il Ministero o i Conservatori chiedendo il rimborso più le spese sostenute più i danni morali ecc..? Facciamo 5-10 mila euro a testa? Chi li paga avessero ragione? E quelli convinti (a forza) a lasciare il v.o. per passare al triennio che ora avrebbero (forse..) concluso il percorso con un II livello invece di doversi sobbarcare un biennio dispendioso in termini economici e di impegno? Ah, attualmente, da parte dell'USP (ex provveditorato) della mia città, chi aveva il solo triennio non è stato inserito nelle graduatorie per l'insegnamento (solo v.o. o biennio). La confusione da 13 anni regna sovrana in chi ha promosso una riforma incurante delle conseguenze. Per me troveranno un accordo per valutare anche il biennio post v.o., se non altro daranno qualche punto in più nelle graduatorie e con questo si pareranno il **** contro eventuali ricorsi. Ricordo comunque che alla Camera (VII commissione) stanno/stavano finendo di approvare altri emendamenti riguardanti la 1693/4822 (il DDL su Conservatorio e Accademie): probabilmente vi saranno altre novità nel 2013.
  10. Mi permetto di dire che è meglio un professorone di conservatorio che sa suonare bene il suo strumento di un laureato analfabeta o quasi ( un esempio? http://www.haisentit...bocciati/20077/ ). E poi, se permettete, sono leggende metropolitane ormai: scorrete i curricula (e in molti casi le età), una buona parte sono laureati o perlomeno diplomati. Sull'equipollenza sancita dalla legge di stabilità, per ora sospendo il giudizio (comunque non è male trovarsi 4 lauree in tasca) in attesa di quanto previsto dagli art.106 e 107: 106. I titoli sperimentali conseguiti al termine di percorsi validati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca nelle istituzioni di cui al comma 102, entro la data di cui al comma 105, sono equipollenti ai diplomi accademici di primo e di secondo livello, secondo una tabella di corrispondenza determinata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulla base dei medesimi principi di cui ai commi 102 e 103, da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. 107. I diplomi finali rilasciati dalle istituzioni di cui al comma 102, al termine dei percorsi formativi del previgente ordinamento, conseguiti prima dell'entrata in vigore della presente legge e congiuntamente al possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, sono equipollenti ai diplomi accademici di secondo livello secondo una tabella di corrispondenza determinata con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sulla base dei medesimi principi di cui ai commi 102 e 103, da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge. L'art. 103 è comunque molto chiaro: 103. Al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso, i diplomi accademici di secondo livello rilasciati dalle istituzioni di cui al comma 102 sono equipollenti ai titoli di laurea magistrale rilasciati dalle università appartenenti alle seguenti classi dei corsi di laurea magistrale di cui al decreto ministeriale 16 marzo 2007, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 155 del 9 luglio 2007: a) Classe LM-12 (Design) per i diplomi rilasciati dagli Istituti superiori per le industrie artistiche, nonché dalle Accademie di belle arti nell'ambito della scuola di «Progettazione artistica per l'impresa», di cui alla Tabella A del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212; b. Classe LM-45 (Musicologia e beni musicali) per i diplomi rilasciati dai Conservatori di musica, dall'Accademia nazionale di danza e dagli Istituti musicali pareggiati; c) Classe LM-65 (Scienze dello spettacolo e produzione multimediale) per i diplomi rilasciati dall'Accademia nazionale di arte drammatica, nonché dalle Accademie di belle arti nell'ambito delle scuole di «Scenografia» e di «Nuove tecnologie dell'arte», di cui alla Tabella A del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212; d) Classe LM-89 (Storia dell'arte) per i diplomi rilasciati dalle Accademie di belle arti nell'ambito di tutte le altre scuole di cui alla Tabella A del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, ad eccezione di quelle citate alle lettere a) e c) Per cui laurea sì ma con molti limiti... Interessante piuttosto il 104 (anche se Thallo non sarà d'accordo ): 104. I diplomi accademici di secondo livello rilasciati dalle istituzioni di cui all'articolo 2, comma 1, della legge 21 dicembre 1999, n. 508 costituiscono titolo di accesso ai concorsi di ammissione ai corsi o scuole di dottorato di ricerca o di specializzazione in ambito artistico, musicale, storico artistico o storico-musicale istituiti dalle università.
  11. In teoria da 2 anni, dopo l'anarchia precedente (in alcuni cons media ponderata in /100 + max di 20 punti per la prova finale), si è trovata un'uniformità per il voto finale: media ponderata in /110 più un max di 8 punti per la prova finale. Lode all'unanimità, come sempre. Così, almeno da me, c'è più gente che ha cominciato a rifiutare i 18-21.
  12. La struttura dei trienni ha una parte comune fissata dal Ministero e una variabile scelta dai singoli istituti (allego l'immagine della struttura) per cui in realtà il "problema" sta altrove visto che le materie principali sono comuni a tutti: - livello di ingresso al triennio determinato dal singolo conservatorio (in alcuni siamo a livello di V anno del vecchio ordinamento, in altri di VI-VII) - programmi di studio e soprattutto di esame determinati dai singoli istituti - differenza concettuale tra la valutazione in /30 e quella in /10 per cui dal Triennio è molto più semplice uscire con una media alta - difficoltà di studio dovuta ai numerosi corsi previsti (con relativa frequenza dell'80%). Poi ci andrei cauto con il termine "laureato": entro pochi giorni il Biennio sarà equipollente al Diploma vecchio ordinamento (e quindi a una magistrale universitaria di classe LM-45), mentre il Triennio farà una brutta fine (dovrà essere ancor più ridimensionato a un vecchio VIII pur con un titolo equipollente a una laurea di I livello L 3). I titoli del Conservatorio sono "Diplomi accademici" spendibili solo in determinati settori.
  13. "Mortuos plango, vivos voco" è stato il mio pezzo da analizzare al diploma di Musica elettronica.. grande Jonathan.
  14. Allora sarà questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Polar_Music_Prize
  15. Secondo Farina la cadenza mista è quella in cui si toccano tutti i gradi forti (nell'ordine IV-V-I): ad esempio IV - V______ - I (sul IV si usa spesso il 6, quindi un II6, sul V la 46 di appoggiatura al 35).
  16. Su quanto dice Frank, giustamente, preciso che si tratta di un soggetto su cui si è discusso in classe e poiché tutto mi sembra tranne che scontato ho pensato di proporlo come (s)oggetto di discussione. A dire la verità non rifiuterei a priori nemmeno la mutazione dopo la prima nota (Re Re Mib pausa Mib Lab Sol Fa# La Re Fa# Sol), certo il problema di armonizzare fa un po' a pugni in ogni caso proposto. La domanda però è volta a trovare la risposta "scolastica" stando alle regole consolidate.
  17. Parlavo di risposta.. Io, vista la chiarezza tonale di incipit e conclusione del soggetto, non considero la possibilità di una risposta reale, ma de gustibus. La nota cruciale, secondo me, è la prima della seconda battuta (mib nel soggetto) che sento come napoletana e quindi già nel tono della dominante. Proponderei quindi per una mutazione alla seconda battuta: Re Mi Fa (pausa) Fa | Lab Sol Fa# La Re Fa# | Sol. Il soggetto è di Giuseppe Sarti (1729-1802).
  18. Che risposta dareste a questo soggetto?
  19. Non vedo questioni storico-politiche nella mia proposta.. come dice The Simon, il III grado è ben presente sia nella "strofa" sia nel "ritornello". Aggiungerei anche che il III grado cambia funzione se l'impianto è maggiore e minore. Nel minore infatti il III, triade maggiore, è dominante del VI e quindi ha un uso assai più consueto che non nel maggiore; oppure ha funzione "modaleggiante" (posso dire "dorica"?). Una delle versioni della cadenza frigia lo prevede: I-III-IV-V (con moto melodico 8-7-6-5). Nel maggiore il III grado ha una caratteristica importante, ovvero contiene la sensibile che però spesso non si comporta da sensibile: non è raro anche in Bach e coevi che il III si usi per armonizzare un moto melodico discendente 8-7-6 con i gradi I-III-IV. Ovviamente non prendo in considerazione contesti di progressione in cui i gradi si defunzionalizzano finchè non si arriva alla conclusione.
  20. http://www.youtube.com/watch?v=1Ke83J_N4vg .. tanto per cominciare :-)
  21. Timpani e trombe erano strumenti d'armonia, per cui dal punto di vista dell'utilizzo molto simili. Su arpa e pf/fp/cemb, ovviamente parlo di orchestra per sinfonie/ouverture e simili, non da concerto solistico: Vivaldi, Galuppi e lo stesso Mozart hanno scritto concerti per tromba marina e corno delle alpi...
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