Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

maquieto

Membro
  • Posts

    665
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    14

Tutto postato da maquieto

  1. Grazie mille Paolo e...io parlo bene ma...mica razzolo allo stesso modo..Hi Hi... L'importante comunque è conoscere la direzione ed imparare piano piano a seguirla; per un periodo ci sono riuscito e sono arrivati anche i risultati. Grazie Campanella per la stima che hai su quel che si dice e volentieri una mano la si dà...dove si riesce. A me personalmente tutti qui sul forum hanno dato un aiuto su molti aspetti della musica e dello strumento e sento di essere assieme a persone che posseggono per cosi dire... " l'intelligenza d'arte", e questa è la cosa più importante. Ti assicuro che negli ambienti musicali è difficile trovare accuratezza, umiltà, e professionalità; si trovano sempre sguardi severi che ti guardano dall'alto per farti capire che poco vali, oppure persone che insegnano cose con lo spirito di chi sa già tutto senza trasmettere nulla; nessuno o...quasi nessuno insegna ad amare la musica nel profondo come una scelta di vita e di fede. Secondo me i tuoi dubbi e le preoccupazioni che hai, indicano che ci tieni molto e quindi...la conclusione la puoi tirare da solo. Magari posta delle cose, almeno avremo un'idea più chiara. Vai in volata!!!!
  2. Ecco il link!!! Trovato..Questa si che è una notizia.. http://www.flcgil.it/universita/afam/conservatori-e-candidati-privatisti-i-pasticci-del-miur.flc
  3. O magari ...avrai suonato bene?? Hi hi. Rosina...Hai contribuito in qualche modo a salvarmi la vita..ma è vera la cosa? Non c'è niente di più difficile di rimettersi a studiare sul serio ed io sono il primo a pagarne le conseguenze ma questo spiraglio ed in questo momento per me rappresenta veramente tanto. Io ho dato il 5° con buoni risultati a Siena ed ora vado a leggermi la nuova normativa per tornare dal maestro e prepararmi. Potrò farcela in 4 anni? Il diploma non mi interessa ma l'8° si....segreto!! Poter suonare Images ed altre mille mille cose che ora non non riuscirei mai a metter su e poi...armonia, lettura della partitura.. Passione!! Passione!! Grazie mille.
  4. Aggiorna appena hai nuove, ciao.
  5. Si in effetti esistono "macchine da guerra" d'interpreti e non ci si può far nulla; persone convinte che la musica sia un rullo scritto da srotolare ma...sappiamo tutti che così non è. Michelangeli ad esempio, che suonava per ore un accordo di Images nella sua casa di Brescia, con la gente ad ascoltare sotto la finestra, perché? Forse non era ben pesato? Forse mancava qualcosa al geniale tocco del maestro? Di sicuro no!! Solo che anche lui, come mille altri grandissimi, aveva fiutato quel "mistero dei suoni" che risiede nel cuore di tutti i "veri" musicisti ed in cuor suo cercava di scoprirne l'enigma. Ad esempio, io trovo una grande falla nell'insegnamento della pratica pianistica, in dettaglio sul fatto di non lavorare per espandere ed arricchire il bagaglio della sperimentazione sui suoni come "suoni in libertà" dove l'allievo possa creare ed immaginare il percorso e l'effetto degli stessi. La musica, dovrebbe essere...anche questo non credi?
  6. Come al solito: "Grande paolo!!" In completo accordo. Direi di cibarsi con cibi di stagione!! Preferirei andare nell'orto dell'apprendimento e cogliere a seconda della mia stagione interpretativa. Voglio dire che...si deve studiare in base alla difficoltà incontrata in quel momento (come diceva Paolo, sul momento in cui salirai un gradino, il maestro vedrà dove barcolli...salendo una scala ad esempio, imparerai a salire uno scalino alla volta e poi via via prenderai il ritmo salendo più piani ma...e se ad un certo punto trovassi una porta? A quel punto il maestro penserà bene di distoglierti dal formato tecnico (del salire gradini) insegnandoti o cercando esercizi per farti aprire porte...penso che quadri no? Credo che un pianista sicuro sappia aprire il portone, salire le scale, uscire dal lucernaio e magari...assicurarsi che qualche finestra, rimasta socchiusa per un pò, venga ben serrata. Come dicevo all'inizio: "Occhio alla ripetitività meccanica!!" ed anche ad intendere allo stesso modo un processo di apprendimento come una successione di step in crescendo. L'apprendimento a mio dire funziona come lo scorrere di un rigolo d'acqua; ora devierà a destra per la pendenza del terreno, ora a sinistra nell'incontrare una pietra, ora velocissimo e sottile per una repentina discesa..."adattandosi" appunto, su quel che incontrerà nel suo "imprevedibile" cammino. Da valutare però (e questo è un fattore molto importante) che ogni persona apprende in modo differente; potresti ad esempio affiancare due sistemi diversi ma sempre discussi e seguiti da un maestro. Da quel che dici ad esempio, mi sembra di capire che la progressione "intesa da te anche in senso psicologico" ti sia congeniale per darti una direzione/sicurezza di apprendimento ma ho anche il sospetto (visto che anche io incontrai questa esigenza) che sia dovuta ad un modo di intendere il processo di studio in senso meccanico (un esempio...adesso faccio 1+1 pop 2+2 etc.etc e prima o poi "a furia di ripetere, verrà fuori da sè il risultato). Sai che ti dico pero? Che dagli infernali brani proposti dal mio maestro (brani che a naso non avrei mai suonato) ho cavato fuori le cose migliori che possiedo, e non solo dal punto di vista tecnico. Il discorso rimane aperto e direi di valutarlo bene comunque.
  7. Riflessione molto interessante. Penso ai mattoni che costruiscono i palazzi e la loro "modulazione", come penso alla "naturalezza" della musica araba...la scala esatonale, etc etc. La prevedibilità in effetti, anche se banale e scontata è "un sentiero"!! Nessuno vieta nel bel mezzo del sentiero che ben sappiamo dove ci porterà di deviare attraverso la macchia scura. Sono ambiti vastissimi ed infiniti; sarebbe bello parlarne. Bella discussione.
  8. Bello! Anche io lo trovo interessante.
  9. Ciao. Dirla cosi non è molto semplice. Direi che la cosa dovrebbe essere vagliata bene. Attendi magari Simone. Personalmente ho lavorato sulle opere di Tausig e la tecnica Vitale con esercizi separati per ogni dettaglio (4 dita, 5 dita, trillo etc etc). La scelta dipende da molti fattori e da come sei messo tu con il livello tecnico ma alla fine la cosa più importante è non eseguire gli studi meccanicamente. La tecnica deve divertire l'allievo nella perfezione d'esecuzione quanto nella pulizia dei suoni. Vedendo crescere questi aspetti tutto diverrà sempre più facile e non sarà più...la classica noia.
  10. Ciao, sono tornato nuovamente è? Nessuna paura...sono sempre qui.. Belle le foto. La decoratrice è al lavoro?
  11. In accordo pieno!! Un insegnante già solo per il fatto che sia un "adulto" restituirà allo studente le stesse nozioni che si possono trovare ovunque ma associate all' esperienza. Quindi l'allievo potrà apprendere meglio (utilizzando appunto il "metodo" messo in opera dal docente) i concetti arricchiti dal bagaglio del maestro. Credo che il tutto stia nell'entusiasmo che il professore metterà al momento della "comunicazione" di certi concetti e aspetti della materia e credo fermamente che sia questo l'importante. I ragazzi a parer mio devono percepire che chi insegna "crede" fermamente in quello che insegna, allo stesso modo in cui crederà in loro come persone. Tutti questi aspetti andranno a creare un filo sottile tra allievo e maestro dove l'allievo vorrà sempre dimostrare di essere all'altezza al suo maestro che con gioia come di riflesso, cercherà di rendere lo studio sempre più interessante e approfondito. Cartaceo o internet direi che non cambia nulla e anzi... un grande aiuto, lo scambio culturale immediato via mail che ai miei tempi non era per nulla in voga.
  12. Ciao, non ci crederai ma sono tornato... mancanza di tempo (ossia l'erba dell'orto che non sembra accennare a fermarsi etc.) inoltre non ho più internet sul mobile e quindi.. Vedo la foto bellissima... cavolo!! Che bel posto dove suonare. Avanzamento lavori? Messo su altre cose?
  13. VIsto per intero...finalmente. Direi...Toccante. Grazie mille.
  14. Bellissimo, Grazie.. lo finirò di vedere appena possibile. Grande Michelangeli!!!
  15. Tipo di fresa intendevo...deve fresare di punta quella, mentre io ho sempre utilizzato le frese a scanalare tipo TUPIE per intendersi. Bello il motivo geometrico verrà di sicuro bene; farai monocromo o a colori? Scusa l'incostanza ma in questo periodo sono molto impegnato mannaggia me..
  16. La Moralità che trascende in struttura e cardine della vita. Direi... COMMOVENTE, vorrei aver ricevuto io a suo tempo una lettera del genere. GRAZIE.
  17. Benvenuto. La pagnotta chissà perché, non la si trova mai dentro il coperchio del pianoforte ma dentro la credenza. Anche per me è la stessa cosa.
  18. Buon viaggio allora...benvenuto.
  19. Grazie a te!! Cavolo, mi stai dando una bella infarinata. Ho capito forse... per la fresatura avete fatto un alloggio che contenga due placchette tanto da tenerle ferme e poi fresato dentro all'incavo...mi sbaglio? ottima idea! Per i tasti a metà concordo, molto più belli in due pezzi perché tutti gli strumenti che vedo li hanno così e credo che siano filologicamente corretti. Che tipo di fresa utilizzate?
  20. Si, non fa una grinza...infatti dipende da cosa vuoi dire e da come tu voglia dirlo. Le due diteggiature che porti in esempio lo chiariscono bene; una è più sciolta e la seconda più meccanico/riflessiva per così dire, il 2 1 2 1 presuppone come una pausa di riflessione o un voler "stringere" psicologicamente e meccanicamente sul finire della frase; più sciolta e lineare invece la 3 4 5 4 3 2 1.
  21. Grande Paolo!! Anche in Accademia vigeva questa massima...quello che NON si deve fare. Sono in accordo pieno, ed infatti pulendo il campo dalle cose che non vanno resterà solamente quello che l'allievo ha da dire e far vedere e non al contrario.
  22. Rieccomi...scusa se sono sparito per un poco ma...vari problemi anche con l'ADSL. Vedo che il lavoro si mette bene e ti chiedo alcune spiegazioni. Come mai la tastiera è formata da placchette incollate a forma di "L" e a forma di "T" che vengono assemblate in due pezzi? Intendo che si vedrà poi la linea di giunzione dove iniziano i cromatici per intendersi. Come mai non pezzi unici? La fresatura dei frontalini in bosso con trapano a colonna viene fatta quando i frontalini sono ancora attaccati al listello madre giusto? Poi taglia nell'altro senso e le placchette si staccano se non erro...a vederle sembrano spesse per riuscire a fare una fresatura così profonda, o forse sarà l'effetto ottico della foto; che dire...il bosso è il bosso, mai visto un legno così adatto ad essere inciso. Bella la tastiera!! Sul serio un bel lavoro.
×
×
  • Crea nuovo...