Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

Super Moderatore
  • Posts

    3772
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    168

Tutto postato da pianoexpert

  1. Ero in sala. In quinta fila di platea. ....Molte cose non si sino sentite. Già ho condiviso in privato con Simone le sue e le mie impressioni. Certo ci troviamo di fronte ad un grande virtuoso della tastiera e di fronte ad un grande Architetto . Che cosa fare? Qualcuno che era con me mi ha contestato come "bastian-contrario"...sai...."la volpe e l'uva"...e via dicendo. ....Non è certo il pretesto per parlar male di una persona che sta attraversando un grande successo e ha venduto qualche milione di dischi.... Il fatto è che abbiamo tutti, piccoli e grandi, il dovere di rispettare l'intenzione e la precisa idea dell'Autore. Questo anche sapendo rinunciare a sfoggio di bravura. Secondo me, già nel periodo di studio, l'Insegnante deve infondere nell'allievo il senso della rinuncia agli inutili virtuosismi. Se c'è scritto presto ...non è prestissimo. Se c'è scritto allegretto, non è presto e via dicendo. Mi riservo di risentire attraverso incisione il concerto, ma da quello che ho potuto ascoltare in sala, questo rispetto non c'era affatto. Voglio anche sottolineare che , per mia convinzione, addirittura andrebbe interpretato l'andamento nel contesto dell'epoca. Si pensi a quale riferimento del "presto" si poteva pensare ai tempi di Mozart: magari alla velocità di una carrozza. Oggi ci potremmo riferire al decollo di un aereo. Da cui: il presto dei tempi di Mozart dovrebbe risultare più moderato di un presto degli anni 2000! A parte ciò, ,,,chi dice che Mozart non fosse espressivo? Tutt'altro ! Ma...espressivo nel suo stile...non come quello dei romantici, ...come abbiamo ascoltato nel secondo tempo della K 310! In Chopin, a quanto si stenti a credere, l'espressività "a piacere" è del tutto fuori stile. Ciò è stato travisato nel periodo Liberty dove molti pianisti interpretavano Chopin lasciandosi andare a zuccherose sdolcinature. Sappiamo come Rubinstein e Pollini abbiano rimesso a posto le cose, fornendo una lettura chopiniana aderente alla sua "vena classicheggiante" di cui parla Cortot nel suo libro "Alcuni aspetti di Chopin". Nel caso del giovane, famoso, virtuoso cinese, siamo tornati indietro. Anche un po' "malamente". Il "rubato", unico nello stile dell'Autore non è stato presente nel modo giusto nelle Ballate e ha travalicato nel ridicolo nel bis del valzer op.18. Che dire poi della "turca"? Sappiamo come Mozart fosse provocatore e cospiratore dei "bei modi" della sua Epoca e come sapesse prendere in giro la sua Società nascondendo la brace sotto la cenere. A quel tempo i benestanti Austriaci facevano a gara per acquistare quei pianini che venivano dalla Turchia e che erano completi di percussioni, piattini ed effetti divertenti. Lui ha nascosto questa ironica presa in giro di questi strumenti in un "allegretto" che contiene improvvisi abbellimenti rutilanti, ad imitazione di quelle ingegnose e ridicole diavolerie. Un "Allegretto"!! Geniale!! Perché trasformarlo in un" presto con bravura"? Utilis ubi utar. E' utile dove serve. E allora benevengano gli studi di Listz o quelli difficilissimi e velocissimi di Alkan, dei quali il giovane pianista farebbe un capolavoro. Sono quindi d'accordo con Simone
  2. Benvenuto Giulio, buono studio e soprattutto buon ascolto. A volte anche ascoltare le grandi orchestre, i grandi Direttori e i grandi solisti significa comprendere la musica. Prova anche a seguire una esecuzione con lo spartito davanti. Noterai molte cose interessanti. Non ti fermare al primo ascolto. Ripeti l'esperienza più volte per lo stesso pezzo.
  3. Benvenuto Paolo!! Ci chiamiamo uguali....ma io non posso mettere....65 ( se quella è la data della tua nascita!)
  4. Caro James, quello che dici è giusto e prezioso, ma credo che in questo caso non si riesca proprio a realizzare pianisticamente quel "minimo" che anche un pianoforte verticale deve ben rendere. Naturalmente la meccanica del coda è più pronta, ma anche un buon verticale, ben regolato può fare la sua parte. Comunque le tue parole sono giustissime. ciao Paolo P.S. A Francoforte alla Steinway - House hanno un verticale Mod.K che me lo comprerei per quanto suona bene e funziona bene!!!!!. ( circa €37.000,00!!!!)
  5. La risposta è: e l'intervento che armonizza le regioni del martello e permette allo stesso di generare un giusto forte come pure un pianissimo con facilità di tocco. Più l'intonazione è vicina alle "intenzioni" del pianista e più è efficace. Naturalmente prima di intonare bisogna verificare la centratura dei martelli la planearità delle corde rispetto all'apice di ogni martello. Una rasatura non sempre può migliorare il timbro. E' comunque opportuno intonare i martelli di nuovo dopo una rasatura. Tutto il martello, dopo la rasatura , diviene più piccolo e tutte le zone del feltro sono ridotte. La proporzione tra parte compressa e parte espansa si viene a modificare. Io sono per ritardare il più possibile la rasatura o addirittura evitarla. Importantissimo è conservare la forma originaria dei martelli, cosa che, specialmente negli acuti, non è sempre possibile. Molti tecnici tendono così ad arrotondare gli acuti, non avendo molto feltro a disposizione e solchi profondi. NIENTE DI PIU' DANNOSO. Apparentemente e momentaneamente il suono sembrerà più compatto ma a breve e irreversibilmente gli acuti e i medio-acuti diverranno sgradevoli e privi di escursione sonora. Infatti, oltre a rendere il punto di battuta uguale ad un segmento ( mettendo in vibrazione così armonici dissonanti che non verranno eliminati proprio per l'indeterminazione del punto di battuta) accadrà che il martello non avendo una forma adeguata non reagirà in tutte le sue zone come dovrebbe, anche con una esasperata e forse inutile intonazione: Questa è la mia opinione
  6. Regolazione,regolazione, regolazione! nella regolazione rientra anche la giusta determinazione dell'affondo della tastiera!
  7. Una ragazza di Mosca che si interessa a Totò!!!!!Grande Irina!!!!!
  8. Bisogna controllare l'affondo dei tasti. Quando scarseggia secondo le misure della Casa è difficile realizzare l'escursione tra piano e forte. Devi anche controllare gli attriti e la regolazione. Il vuoto dipende da una non giusta regolazione. La segnature della martelliera è normale dopo qualche anno. Bisogna prima regolare, accordare e intonare. Poi passare a controllare i perni di centro. Bisogna vedere se lo strumento è stato un un luogo umido. Fammi sapere
  9. Gilda, ho tralasciato un ipotesi: se sono state sostituite crede dei bassi, potrebbero essere non girate adeguatamente e risultare "sorde". Se così si può tentare di allentarle e girarle nel senso dell'avvolgimento. In genere tornano a "suonare"
  10. Attenzione: Rasatura ora NO. "Appretto"...cioè impregnante NO. Cambiando le corde, probabilmente non sono state ben centrate rispetto ai "solchi" dei martelli. Allora forse, dico forse, il martello batte nella sua parte più morbida e siccome, mi sembra di capire, la martelliera è molto solcata. Rasarla comporta un rischio, se il lavoro no è fatto a dovere: cioè conservando la forma dei martelli ( più arrotondato nei bassi e più a punta negli acuti). Arrotondare la mertelliera negli acuti significa UCCIDERLA. Apparentemente e momentaneamente il suono migliora, ma presto il "Punto di battuta" diverrà sempre più simile ad un segmento, generando armonici dissonanti. Altro inconveniente è che si modifica il punto di battuta. Non ricordo se si tratta, nel tuo caso di un verticale o di una coda. Nel primo, un martello rasato batte più in basso ( avendo più corsa nel caso del coda invece, iil punto di battuta si avvicina di più al capotasto. Altro inconveniente si modifica tutta la "geometria della meccanica". Altro inconveniente: il suono, anche procedendo all'intonazione, diviene più "legnoso". Infatti l'apice del martello ha meno polpa e si avvicina di più all'anima in legno. Ultima(nel coda) si modifica la pesatura della tastiera.Tieni duro e poi procedi alla sostituzione delle teste dei martelli completi o non degli stiletti. ATTENZIONE: Martelli dello stesso tipo, lunghezza e foratura. ESIGERE la restituzione dei vecchi. Ultimo suggerimento: nel caso in cui si decida di spostare il punto di battuta, avere cura di segnare sul tavolaccio ( coda) il vecchio punto di battuta dei martelli originali. Inoltre appuntare, prima della rasatura l'esatta lunghezza dei martelli dei bassi e degli acuti e delle distanze delle rispettive forature rispetto all'apice dei martelli.Fammi sapere
  11. Devo dire "simpaticamente" che siete tutti attenti alle mie metafore e alla mia colorita terminologia! Mi fa piacere e mi fa capire che molti di voi mi leggono e mi seguono e che molti concetti e convinzioni "arrivano". Grazie
  12. Ma no..è la stessa cosa. Quella prontezza che tu reclami dipende da molti fattori messi insieme e dalla giusta "geometria" della meccanica che è rapida e "agevole" se assemblata e regolata rispettando il progetto della Casa costruttrice. Ecco che quando si vanno a sostituire alcune parti, specie la martelliera, questa deve essere identica nella forma e nel peso. Bisogna sempre pretendere la restituzione della vecchia, per non cancellare traccia dell'identità del Pianoforte ( lo ripeto sempre...ma non mi stancherò mai di ripeterlo). Nel caso del tuo pianoforte così datato, presumo che la martelliera dovesse essere abbastanza leggera. Ciò influisce un poco sull'inerzia della meccanica ( per il verticale) , moltissimo nel caso della coda. Quindi anche la forma, la massa, influisce, anche se poco nel verticale, sulla "rapidità della meccanica e della tastiera.
  13. Grazie anche a nome mio. Anche per quello che mi riguarda, si può fare di meglio. Dopo il 6 a Montecompatri, suoneremo il 14 febbraio, sabato a Roma di nuovo. Cercheremo ancora di affinare e limare alcune cose. E' sempre così per tutti: L'esperienza del concerto come quella di palcoscenico per il Teatro fa crescere più di cento prove a casa. C'è qualcosa in più che fornisce l'esperienza dell'esibizione dal vivo. Anche la sala di incisione, però, ti mette di fronte ad alcune scelte rigorose che formeranno un documento sonoro che deve "reggere" nel tempo. Di converso il concerto offre all'Artista un atmosfera magica di comunicazione col pubblico che rende l'interpretazione ancora più "contagiosa". Grazie per averci seguito
  14. Terzo tempo dell'Appassionata. Allegro "ma non troppo". Finale "presto".3.mp3
  15. caro Giax, mi sembra di vedere che è stata montata una magnifica martelliera....ma il resto non è stato curato. Per quello che riguarda il problema, credo che tu debba far controllare sia i perni di centro della meccanica, che la regolazione. Il montante di scappamento deve poter andare sotto la noia del martello senza impedimenti ( che potrebbero essere attriti opp. regolazione dei piloti troppo alta). Sarebbe anche necessario verificare la forza delle molle che, mi sembra, in questo modello, siano frontali, invece che ad aspirale. Queste aiutano il montante stesso a raggiungere la giusta posizione anche in un veloce ribattuto. Vedo sporcizia e ruggine...e macchie di umidità passata. Bisognerebbe dare anche una pulita e una restaurata alla parte bassa della meccanica e restituire ad essa la dignità di "accogliere"una così bella martelliera. Spero di esserti stato utile.Fammi sapere
×
×
  • Crea nuovo...