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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Proprio così. Ora, se si cambia una corda, ciò non è indispensabile, ma nel caso di una sostituzione totale o di un intero comparto, è opportuno usare il sostegno.
  2. Il numero esprime la "matricola". Spesso si può risalira all'anno di costruzione. In questo caso sappiamo solo che la Casa, quella di Berlino, è stata fondata nel 1860. Il piano dovrebbe essere dei primi anni del '900. Non abbiamo, come nel caso di Weber di New York, tutti i numeri corrispondenti agli anni di costruzione.
  3. Lorenzo ha già risposto!!! E' proprio così. Bisogna però ritardare questa regolazione. Infatti ruotando i perni ovali, la guarnizione sarà più usurata a causa di una spinta su di una minor superficie a contatto col perno.
  4. Benvenuto anche da parte mia!!!
  5. I tecnici italiani sono contrari, almeno la maggior parte, a battere le caviglie per inserirle. Gli Americani dicono invece che bisogna fare tutti e due: la battitura provoca una benefica frizione nel legno, che surriscaldandosi , abbraccia per così dire la caviglia. La microfilettatura sfrega le pareti e successivamente il fatto di girarle distribuisce e compatta la parte "grattata". Insomma sono molto favorevoli ad una tecnica mista. Io, anche, sono per questa scelta. P.S. il somiere non è filettato, è la caviglia che è microfilettata. P.P.S. nel coda è opportuno sostenere il somiere con uno speciale supporto per evitare danni.
  6. Non saprei. Bisognerebbe vedere. E' difficile dare ricette al buio. Bisogna vedere anche il reale interesse del giovane all'apprendimento del pianoforte.
  7. Credo che li abbiamo letti tutti. Gli "studi" sono utili, ma devono "Passare"...devono portarci subito alla successiva raccolta con maggiori difficoltà. Unitamente agli Studi, deve essere affiancata una raccolta di piccoli pezzi di Grandi Autori.
  8. Va bene come hai fatto!!!!!! Non si assortiscono mai le misure delle caviglie. Quello che tu hai fatto si fa quando, dopo aver cambiato corde e caviglie con diamentro maggiorato...alcuni fori risultano ancora larghi o ovalizzati. Allora è preferibile porre sulle pareti del foro degli spessori di impiallacciatura di faggio e poi si reinserisce di nuovo la caviglia.
  9. pianoexpert

    Ciaoooo

    benvenuto Francesco!!
  10. Benvenuto, Guidogira!!!!!
  11. per Frank: via, non è tassativo il cambio della cordiera. Bisogna anche vedere lo stato di conservazione. Bisogna anche prendere in considerazione il livello sonoro dello strumento e le esigenze del Pianista. E' comunque obbligatorio cambiare le corde quando si renda necessario il cambio delle caviglie a causa di una scarsa tenuta ( ovalizzazione del foro, ritiro del somiere..ecc...)
  12. Purtroppo è così! La pelle non funziona. Il Bechstein è sicuramente dolce, ma deve avere una certa martelliera , non certo quella dei Bechstein di oggi, come mi sembra sia stata montata quella del pianoforte restaurato e amato da Francesco. Oggi le martelliere montate sui Bechstein moderni sono più pesanti e dure. Vanto del "suono romantico" è: tavola di risonanza poco caricata, martelli leggeri.....Il suono "romantico" o di una volta era meno"frenato". Secondo me il decadimento del suono era meno pronunciato. Oggi sembra che le tavole siano più caricate e "meno libere di vibrare". Qualche Esperto dice che ciò non va bene. In effetti lo strumento è più stressato e meno "sonoro". Ne guadagna la facilità di pedalazione. Tutto sembra più facile e il pianista non fa fatica a "domare" il suono. E' questione di scelta.
  13. Benvenuto, certo, ci sarai utilissimo!!!!!
  14. pianoexpert

    Ciao!

    Bene Naxx!!!!! Benvenuto e Buona Musica
  15. Nel comparto acuti e superacuti, sono d'accordo a cambiare le corde almeno ogni 15 anni. Perdono infatti elasticità perchè sono molto tese e "provate". Le poverelle sono stressate e pretendiamo da loro un suono preciso, dove la sensazione di ascolto della fondamentale prevale e l'ascolto degli armonici è difficilino. Una corda nuova di acciaio armonico, elastico, vibra in tutta la sua lunghezza "con tranquillità". Insomma, a parte le metafore, l'età e la ruggine formano una patina che impedisce alla corda di vibrare tranquillamente. Quando la ruggine è molta si prova ad asportarla. Errore. si viene a modificare il calibro della corda e non si ottiene molto, a parte il recupero dell'estetica. Non è poi cosi drammatico sostituire una parte delle corde. Sentirete il risultato...ammesso che i martelli siano buoni e che la carica della tavola sia giusta!!!
  16. pianoexpert

    Scala Duplex

    Quasi tutte le scale duplex sono accordabili. Spostando la piastrina. Spostando la piastrina o le piastrine, si modifica anche un po' il carico della tavola di risonanza. La scala Duplex è in genere accordata alla quinta o all'ottava. Scelta della Casa. Smontando le corde, e cambiandola, bisognerebbe rispettare questa scelta. Differente è la porzione anteriore chiamata "risuonatore". Cioè quella parte anteriore della corda oltre il capotasto, negli acuti, che rendono gli acuti più sonori. Vedi Steinway. A volte, però, specialmente in spazi domestici, coltempo, viene proditto un suono unito ad un leggero "zirlo" che dà fastidio. Allora si procede a silenziare parzialmente queste porzioni di corda con dei piccoli feltri che possono essere posizionati nel punto miglore della porzione. E' un argomento molto difficile e spinoso. Ogni strumento andrebbe ascoltato e bisognerebbe, prima di muovere la Duplex o fare "silenziamenti", valutare le vere cause di un suono non ben "composto"( corde vecchie, BAR intaccato, ecc....) .
  17. Con la sordina tradizionale, cambia totalmente la sensazione al tocco. Il pianista sente poco o niente, i vicini sono ugualmente disturbati. Se si possiede un verticale, sarebbe meglio rimuovere la sordina, che, secondo me, contribuisce solo a rovinare lo sviluppo del proprio suono e del buon tocco. Meglio una tastiera muta, magari per leggere qualche passaggio e sperimentare qualche posizione. Il silent, da me provato un paio di volte, equivale ad un cattivo digitale. Un buon digitale è l'ideale se si vuole studiare in privato e in cuffia. Stressa solo le persone circostanti perchè sentono solo i colpi sui tasti. Poca pace per i vicini che potrebbero, a mio avviso, sopportare il "suono" invece di scegliere il "rumore". Per quello che riguarda noi pianisti, sono d'accordo sui 1500 euro per un digitale come secondo strumento per studiare.
  18. Amo questo libro, lo possiedo e lo consiglio a tutti. E', inoltre, anche divertente e ci fa capire come un Grande compositore sia arrivato a soluzioni "geniali".
  19. Bene!!!!Un altro cantante. La più bella definizione che ho ascoltato da un Maestro cantante: "Il canto rende festiva la parola" . Mi sembrò molto bella quasta frase. Quindi , o Thallo, rendi pur festiva la parola nostra! ( Sembra proprio l'inizio di una romanza o di un recitativo! ) Benvenuto, benvenuto!!!!
  20. pianoexpert

    Sono Dino

    Speriamo che si cognome tu non faccia Sauro...però, in fondo sarebbe una grande esperienza conoscere un Dino Sauro Musicista... A parte gli scherzi, Benvenuto
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