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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Non lo trovo, postalo qui...
  2. Che io sappia l'imperfect samples Fazioli non supporta l'half pedaling. Se questa fuzione non è implementata via software il pedale funge da semplice on - off.
  3. Credo che sia necessario sempre restare nell'ambito bacchiano ma mi trovo d'accordo con Valentina. Ci sono dei passaggi che non possono non essere espressivi in cui sia fondamentale sfruttare tutte le potenzialità del pianoforte che Bach ha avuto modo di conoscere in modo molto sommario...
  4. Peccato che stai lontano, a me non dispiacerebbe affatto una serata del genere tra amici...
  5. Io invece la trovo interessante. Specialmente nei giorni in cui non si sa cosa fare per ammazzare il tempo (a me per fortuna o forse purtroppo non succede mai) ma avere un'applicazione che ti da delle idee non guasta. Non mi dispiacerebbe affatto un'applicazione che ti suggerisca che regalo fare per un compleanno. Io sono sempre a corto di idee in questi casi.
  6. Ho ascoltato il tuo Bach, cercherò di ascoltare tutto tempo permettendo. L'idea è buona, non mi posso esprimere sugli aspetti dinamici perché come hai detto l'audio della telecamera ha un gain autoadattivo. Se posso farti un appunto, mi sembra manchi un po' di sincronismo tra mano destra e sinistra. Alcuni passaggi mi appaiono confusi e riesco a percepire la giusta intenzione solo quando il costrutto ritmico si ripete (all'interno di una progressione ad esempio). Forse dovresti pensare un po' di più al classico tocco Bachiano. Se me lo permetti segnalo questo post a Valentina che si è diplomata in pianoforte con me. Lei è una grande amante ed interprete di Bach essendo anche clavicembalista ma venendo dal pianoforte credo possa darti delle buone dritte.
  7. Ma che dici ? Molto positivo invece.... Poi tutto a memoria ! Bravo ! Aspettiamo la sonata di Liszt....
  8. Ho fatto un po' di zapping ma mi aspettavo proprio la sonata di Liszt.... Contavo molto su quella.
  9. Certe cose devono essere necessariamente fatte in studio perché non c'è testo che possa farti capire delle cose senza che tu riesca ad ascoltarle e molte volte le sfumature sono così sottili che anche se in un testo fosse allegato un cd di esempi, non riusciresti a sentirli senza gli ascolti che hanno in uno studio. L'ascolto è una cosa FON DA MEN TA LE. Ecco perché i diffusori monitor da studio arrivano a costare anche 30000 euro la coppia. Il motivo è veramente semplice: ti danno modo di riprodurre tutte le frequenze con una risposta lineare quindi si sente tutto. Questo non può prescindere da un trattamento acustico della sala, perché se la casse suonano bene ma nella sala sono presenti risonanze e/o cancellazioni allora i 30000 euro spesi per i monitor diventano perfettamente inutili (Stiamo parlando di main monitor). Vanno poi aggiunti dei near field. Che io sappia negli studi professionali, e ne ho girati parecchi, tutti hanno le NS-10 Yamaha che sono dei monitor pessimi ma se una volta fatto il Mix sulle main, lo stesso suona bene anche sulle NS-10 allora suona bene da tutte le parti. Se parliamo invece di studio di mastering e/o restauro le cose cambiano perché gli apparati sono qualcosa che sta in mezzo tra il pro e l'hi-fi. Parlando di estetica, tutto dipende da ciò che cerca il musicista. Non si può prescindere da un rapporto molto stretto tra il musicista e l'ingegnere. Il musicista non vuole sentir parlare di frequenze, posizionamenti, tecniche e teorie, il musicista ha un suono di riferimento nella testa, molte volte sbagliato, l'ingegnere è colui che deve ottimizzare il lavoro per dare l'immagine del suono nella testa del musicista e lui sa come fare. Capita spesso, come dicevo, che il suono voluto dal musicista non sia "giusto", e per "giusto" intendo in rapporto ai master degli stessi generi che si trovano già in commercio. A volte può essere una scelta, quindi in alcuni casi "si lega l'asino dove vuole il padrone", in altri casi, quando come dicevo, si instaura uno stretto rapporto tra musicista ed ingegnere, l'ingegnere può proporre dei suoni, ottenuti a partire anche da un giusto posizionamento dei microfoni, e fare una differenziazione. Altre volte i musicisti solisti arrivano in studio già conoscendo uno standard, pur non sapendo nulla sui posizionamenti della serie: "Ho sempre registrato con questo microfono perché mi piace il suo suono". In questo caso il compito dell'ingegnere (se ha quel tipo di microfono s'intende) si ridimensiona molto in quanto il piazzamento consiste "solo" nella ricerca dello snap point dello strumento che varia da musicista a musicista e da strumento a strumento. Se parliamo di registrazione poi ci sono varie tecniche... C'è un'azienda famosa di cui adesso non mi viene il nome che effettua registrazioni utilizzando soltanto due microfoni. I risultati sono incredibili perché invece di usare più microfoni opportunamente posizionati, tenendo fermi gli strumenti in una posizione casuale influenzata solo dall'aspetto visivo tra musicisti (Es. il bassista deve poter vedere il batterista, il chitarrista deve vedere il bassista ecc.), si fissano i microfoni e si varia la posizione degli strumenti per fare in modo di definire un punto focale sul quale il sound generale sia bilanciato sulle capsule dei microfoni. Il microfono più in avanti ha una configurazione polare cardioide. Subito dietro viene inserito un altro microfono in configurazione a otto, detto anche bidirezionale. Di conseguenza il primo microfono darà l'immagine di fronte, ed il secondo ci regalerà l'ambiente, c'è poi una tecnica per allargare lo spettro stereo una volta effettuata la registrazione che non sto qui a raccontare. Questa tecnica microfonica è però veramente difficile da attuare perché richiede avanzatissime basi teoriche di acustica e per questo non è dunque finalizzata all'amatore. Ci sarebbe poi da fare tutti i discorsi sulla catena audio dei preamplificatori e del routing del segnale. C'è un mondo di elettronica e di informatica da raccontare e la cosa meno adeguata è un forum. Ci sono molti che credono, come per la musica in generale, che le competenze da acquisire siano semplici. Non si rendono conto che bisogna avere competenze di elettronica, di informatica, di acustica e tutte sono legate tra loro al fine di ottenere un suono che piaccia all'orecchio. Mi piacerebbe che qui dentro al forum si aprisse un discorso finalizzato ai tanti argomenti che riguardano non solo la musica ma anche il suono. Se ci sono domande, ben disposto a rispondere, se ne sono capace si intende...
  10. Conoscevo già il testo che ti ha consigliato Umberto. A me onestamente non piace perché non tratta gli argomenti in modo approfondito partendo da ipotesi per giungere matematicamente ad una tesi. Può essere un discreto formulario ma nulla di più, inoltre mi sembra che tu abbia scritto di volere un libro che parli più degli aspetti musicali della registrazione. In questo ambito non credo ci sia molto, l'unica cosa da fare è entrare in uno studio di registrazione starci un annetto e cominciare a capire come i professionisti si approcciano con i musicisti per cercare di capire le loro necessita ed accontentarli, questa è la parte più importante. In realtà di testi sulla registrazione ce ne sono una miriade ma al 95% sono tutti in inglese. Tutti questi libri hanno un approccio molto tecnico. Alcuni riepilogano le formule matematiche di base sull'acustica, la verità è che il suono deve essere trattato in modo ingegneristico per capire bene cosa c'è sotto ed effettuare il lavoro di problem solving tipico di ciò che si occupa la figura dell'ingegnere, anche perché il risultato acustico è l'ultimo step di una catena enorme che spazia dal campo dell'ingegneria elettronia all'informatica fino alle scienze psicoacustiche ed acustiche di costruzione di un ambiente. Di libri ne ho molti dai più semplici ai più tecnici se vuoi possono prestartene qualcuno per vedere come ti ci trovi, magari ne parliamo in privato.
  11. Io invece sapevo che improvvisò un ricercare a tre voci. E' per questo che ti ho chiesto se l'offerta musicale (che non conoscevo) fosse un ricercare.
  12. Grande Armando, tienici informati...
  13. Farsela sotto ti fa suonare solo peggio. Credi in te stesso ed imponi la tua idea ! Auguri per l'esame ! Non sai quanto mi manca quell'atmosfera... Goditela tutta.
  14. Ahahaha, Ciccolini poi è uno proprio forte. Su youtube ci sono dei video di lui che racconta di certi aneddoti proprio assurdi sugli altri pianisti... Da vedere...
  15. Credimi, non è quasi irreale, è perfettamente irreale. Ci lavoro tutti i giorni. C'è un lavoro di taglia e cuci che non puoi immaginare tale che prima dell'avvento del digitale era praticamente pari all'impossibile. Si poteva fare anche prima ma in alcune zone del brano che lo permettevano. Ora si fa praticamente qualsiasi cosa. Un brano è il risultato di una decina di take almeno. Ecco perché siamo nell'irreale. Il vero tesoro sono le registrazioni di una volta che non erano manipolate, di qualità audio pessima e con tutte le sporcizie del caso.
  16. Guarda, onestamente più che essere amante dell'astronomia sono genericamente amante della natura. A volte mi emoziono guardando un tramonto, sono le cose che ti fanno sentire veramente vivo. Parlando di oggetti astronomici fuori dal sistema solare mi fece particolarmente effetto la nebulosa Helix, rinominata "The eye of God" tanto che ne stampai una copia formato A4 che ho attaccato alla parete piena di foto del mio studiolo come puoi vedere in foto... PS. A sinistra le foto di Mussolini ed Hitler rappresentano in realtà un simpatico fotomontaggio di due anziani signori che conosco e che hanno delle somiglianze, poi ci sono entrate anche foto con mia madre e la foto della mia fidanzata. Vabbé sintonizziamoci sulle foto della natura, come dicevo... PPS. Un link che hai postato non funzia.
  17. Beh, ci sono riferimenti storici ben precisi quindi non credo che sia una bufala...
  18. Io sto a 6 ore !!! Se non c'è traffico
  19. Sembra però che l'ultimo Bach avesse rivalutato positivamente il pianoforte. Ebbe modo di suonare sulla versione di Silbermann, abbastanza sistemata rispetto al modello primordiale, sul quale rimase questa volta positivamente impressionato delle capacità espressive, presso la corte di Federico II Re di Prussia a Postdam se non vado errato.
  20. Io ho l'integrale degli studi di Cortot... Se dovessi descrivere quelle registrazioni direi... Autentiche. Una volta tanto in un mondo pieno di perfezione grazie ai sistemi digitali mi fa veramente piacere ogni tanto mettere Cortot ed ascoltare delle sane steccate. Negli studi ce ne sono molte... Che bellezza ! PS. Non è affatto una provocazione, dico sul serio. Lì si sente veramente una persona come suona.
  21. Non sono un grande esperto di astronomia, anzi, tutto il contrario, ho conoscenze base del liceo ed universitarie per quello che riguarda le leggi fisiche di base che regolano il moto dei corpi celesti, ma... Che spettacolo !! Io trovo che ci sia grande emozione nel poter scrutare queste meraviglie della natura. Immagino che guardarle con i propri occhi attraverso un telescopio sia una cosa completamente diversa dall'osservare la foto sul libro. Sapere di osservare quel pianeta all'incirca in questo momento, in realtà qualche secondo fa. Pensa che mi fa strano guardare il video che hai fatto te, probabilmente perché ho comunque modo di poter interagire con la fonte... Mi immagino quale può essere il tuo stato d'animo quando ti metti ad osservare il cielo al telescopio.
  22. Forse intendeva in modo indiretto nel senso che nonostante non siano stati concepiti per il pianoforte questi scritti sono poi stati introdotti nella letteratura pianistica e constano in un bel volume di roba.
  23. Un esempio tra tutti: il sistema di Stockhausen pentatonico equabile (con costante radice quinta di 2) fatto ad hoc per scrivere un brano. Certo può piacere e non piacere. Io penso che Frova si riferisca al fatto che praticamente fino agli inizi del '900 la musica è andata verso la ricerca di qualcosa che suonasse dolce all'orecchio. Probabilmente, sia per motivi inerenti al periodo a cui ci si riferisce (bisogno di ribellione) sia per dare una svolta al sistema tonale temperato equabile alcuni artisti hanno sentito la necessità di cambiare sistema e in alcuni casi fregarsene delle regole cosiddette "classiche" per trovare nuove sonorità. Personalmente preferisco la classica ma non disdegno affatto la musica contemporanea che ha molti suoi perché. De gustibus non disputandum est.
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