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Piano Concerto - Forum pianoforte

Come Nasce La Musica Jazz?


gian
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Già, come nasce la musica jazz? E come la si può definire, popolare (come la musica leggera, la musica rock) oppure colta? A sentirli suonare, a chi come me non sa suonare, danno l'impressione di essere straordinari musicisti, come i musicisti di musica classica, ma è realmente così oppure la musica jazz è una musica minore rispetto alla musica classica?

 

 

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Ciao Gian! Per me sinceramente non esiste una musica superiore ed una musica inferiore ma......non si può fare a meno di notare che un buon musicista con una formazione classica che si dedica alla musica così definita "Colta" ci offre un panorama esecutivo ed interpretativo più vasto e non perchè superiore ma perchè messo in piedi con intenzioni diverse. Ascoltando la musica Jazz di cui io sono molto appassionato la prima cosa che ci salta all'orecchio è la sua semplicità (armonica, timbrica, tecnico esecutiva se presa dal punto di vista sensibile) rispetto alla musica classica e la stessa cosa vale per tutta la musica popolare. Al contrario la musica colta in molti casi soffre di una certa "rigidità stilistica" che la musica popolare non ha e proprio su questo fonda la sua bellezza. Personalmente non amo le forme ibride d'arte nel senso che amo il popolare ben distinto dal colto e quindi rifuggo da quegli artisti che pur avendo ottime qualità non riescono (per una sorta di temperamento bizzarro o libertino o addirittura con un secco rifiuto preso a priori verso una tradizione di struttura) a crearsi un percorso ben definito in una tradizione o a creare un binario che esca da questa basandosi sulle sue fondamenta, andando ad invadere un campo che non è il loro, minando, anche se non intenzionalmente, quella che è una tradizione pura, profonda e degna di tutto il nostro più grande rispetto (salta subito in mente l'odierno Allevi).

 

La musica colta o classica è viva è ricercata ma può essere spontanea e semplice ma comunque non soffre (o per lo meno soffre in modo differente) di quella stanchezza psicologica un pò grigiastra di cui invece soffrono molte delle composizioni contemporanee. Anche il Jazz a volte sorprende ma sembrano sempre tutti ingredienti estratti dalla stessa pentola, quella degli uomini! Mentre invece sfogliando o ascoltando il clavicembalo temperato di Bach ci rendiamo conto che con i soliti ingredienti il vecchietto in parrucca sapeva mettere al fuoco mille pentole diverse; questa, penso che infine sia la più grande differenza.

 

Ho sempre sentito per concludere che la musica classica faceva parte di me e della natura. In alcuni pezzi si ritrova il vento, la forza del tuono o la pazza corsa dei ruscelli e questo, proprio come la natura stessa, non ci annoia mai. Mannaggia a me! Ma con l'altra musica proprio non ci riesco! Scusate la lungaggine ma......mi vengono sempre in mente troppe cose. A presto.

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Ciao Gian! Per me sinceramente non esiste una musica superiore ed una musica inferiore ma......non si può fare a meno di notare che un buon musicista con una formazione classica che si dedica alla musica così definita "Colta" ci offre un panorama esecutivo ed interpretativo più vasto e non perchè superiore ma perchè messo in piedi con intenzioni diverse. Ascoltando la musica Jazz di cui io sono molto appassionato la prima cosa che ci salta all'orecchio è la sua semplicità (armonica, timbrica, tecnico esecutiva se presa dal punto di vista sensibile) rispetto alla musica classica e la stessa cosa vale per tutta la musica popolare. Al contrario la musica colta in molti casi soffre di una certa "rigidità stilistica" che la musica popolare non ha e proprio su questo fonda la sua bellezza. Personalmente non amo le forme ibride d'arte nel senso che amo il popolare ben distinto dal colto e quindi rifuggo da quegli artisti che pur avendo ottime qualità non riescono (per una sorta di temperamento bizzarro o libertino o addirittura con un secco rifiuto preso a priori verso una tradizione di struttura) a crearsi un percorso ben definito in una tradizione o a creare un binario che esca da questa basandosi sulle sue fondamenta, andando ad invadere un campo che non è il loro, minando, anche se non intenzionalmente, quella che è una tradizione pura, profonda e degna di tutto il nostro più grande rispetto (salta subito in mente l'odierno Allevi).

 

La musica colta o classica è viva è ricercata ma può essere spontanea e semplice ma comunque non soffre (o per lo meno soffre in modo differente) di quella stanchezza psicologica un pò grigiastra di cui invece soffrono molte delle composizioni contemporanee. Anche il Jazz a volte sorprende ma sembrano sempre tutti ingredienti estratti dalla stessa pentola, quella degli uomini! Mentre invece sfogliando o ascoltando il clavicembalo temperato di Bach ci rendiamo conto che con i soliti ingredienti il vecchietto in parrucca sapeva mettere al fuoco mille pentole diverse; questa, penso che infine sia la più grande differenza.

 

Ho sempre sentito per concludere che la musica classica faceva parte di me e della natura. In alcuni pezzi si ritrova il vento, la forza del tuono o la pazza corsa dei ruscelli e questo, proprio come la natura stessa, non ci annoia mai. Mannaggia a me! Ma con l'altra musica proprio non ci riesco! Scusate la lungaggine ma......mi vengono sempre in mente troppe cose. A presto.

 

Ciao Fabio, bello il tuo commento che condivido integralmente. Ti confesso che avevo aperto questa discussione perchè in questa sezione non era ancora stato scritto niente e, visto che non c'era niente, l'ho fatto io, così, giocando un poco, tra il serio e il faceto. Dopo averlo fatto, ho spento il PC, e mi sono messo ad ascoltare un po' di musica: l'Arabesque di Debussy, il Notturno di Chopin, ed infine, la sto ancora ascoltando in sottofondo, il Canone di Pachelbel. Wow, ho brividi di piacere per tutto il corpo, che, con tutto il rispetto per la musica jazz e rock, certamente esse non danno. Quindi, preso da questa estasi, ho riacceso il PC, con piacere ho trovato il tuo commento, ed ho ora replicato. Certo che questo Canone dà certe emozioni che... tutta la musica classica le dà... musica divina che ci coinvolge in maniera totale, ma stasera, ora, proprio il Canone di Pachelbel, sta sciogliendo il mio cuore che... mi fa percepire veramente la grandezza di Dio.

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Ciao Gian. In effetti io attacco sempre duramente le "evasioni" dallo studio serio e profondo della musica ma ti assicuro che vedo di buon occhio anche altre strade e non sono chiuso ne mentalmente ne musicalmente. Il jazz come gli altri generi musicali sono molto diretti e fruibili e questa è una buona cosa. Bellissimo tra l'altro chi si accosta al jazz per arrivare alla musica colta vero? E non il contrario. Però prorpio qiello che dicevi tu sulla grandezza divina forse i generi più blandi affrontano il discorso in maniera più blanda per l'appunto e quindi.......è di sicuro questo fattore a darci quel senso di non completezza. Bella l'Arabesque è? La studiai anni fa. E anche Pachelbel non scherza! In questi giorni io sto leggendo la sonata di Scarlatti che mi anno passato Gennarino e Simone ed è veramente unica. La musica è una delle consolazioni della vita! E pensa che ci sono persone che ne fanno volentieri a meno......Ma! Ciao e a presto.

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  • 3 weeks later...

La precedente sonata è una composizione che anticipa di 300 anni il concetto di swing!!! "Dal tubare della colomba allo scrosciare della tempesta, dall'impiego sottile dei sagaci artifici al tremendo limite in cui la cultura si perde nel tumultuante caos della natura, egli ovunque è passato, tutto ha sentito. Chi verrà dopo di lui non continuerà, dovrà ricominciare, perché questo precursore ha condotto l'opera sua fino agli estremi confini dell'arte." Cavolo, si!

Comunque il jazz è un linguaggio che nasce circa negli anni 1890 o giù di lì: ha come matrice il blues [quindi la classica struttura dei 3 accordi 1,4,5 più o meno(sul più o meno ci sarebbero infinite sostituzioni e valori del vettore armonico, ritimico e melodico)] e viene suonato da bande musicali che suonano il rag-time che è una musica con improvvisazioni su temi basati su delle strutture di accordi prestabilite. Il jazz è nato anche perchè essendo suonato dalla gente più povera (dal punto di vista economico) che non aveva accesso ad istruzione permetteva a pochi di saper leggere la musica e quindi si è dovuto far di necessità virtù: improvvisando non c'era bisogno di saper leggere la musica "si doveva solo suonare".

Un esempio di jazz ai primordi sono le composizioni di Scott Joplin: il rag time darà origine allo stride piano il quale a sua volta darà origine allo swing.

Mi fermo qui perchè il jazz pur essendo un neonato rispetto alla musica classica, ha inglobato anche le sue influenze ed è difficile dirle con poche righe in un post. Una delle mie musiche preferite è questa, basata su un improvvisazione atonale che io trovo raggiunga i limiti quasi della perfezione: infatti Coltrane ha passato più di un anno ad esercitarsi su questa progressione prima di registrarla. http://www.youtube.com/watch?v=2kotK9FNEYU

Comunque non esiste musica superiore: ognuno ha delle predilezioni però resta il fatto che la musica classica è limitata allo spartito e la musica jazz è limitata all'improvvisazione! :lol:

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  • 1 month later...

Ciao Gian! Per me sinceramente non esiste una musica superiore ed una musica inferiore ma......non si può fare a meno di notare che un buon musicista con una formazione classica che si dedica alla musica così definita "Colta" ci offre un panorama esecutivo ed interpretativo più vasto e non perchè superiore ma perchè messo in piedi con intenzioni diverse. Ascoltando la musica Jazz di cui io sono molto appassionato la prima cosa che ci salta all'orecchio è la sua semplicità (armonica, timbrica, tecnico esecutiva se presa dal punto di vista sensibile) rispetto alla musica classica e la stessa cosa vale per tutta la musica popolare. Al contrario la musica colta in molti casi soffre di una certa "rigidità stilistica" che la musica popolare non ha e proprio su questo fonda la sua bellezza. Personalmente non amo le forme ibride d'arte nel senso che amo il popolare ben distinto dal colto e quindi rifuggo da quegli artisti che pur avendo ottime qualità non riescono (per una sorta di temperamento bizzarro o libertino o addirittura con un secco rifiuto preso a priori verso una tradizione di struttura) a crearsi un percorso ben definito in una tradizione o a creare un binario che esca da questa basandosi sulle sue fondamenta, andando ad invadere un campo che non è il loro, minando, anche se non intenzionalmente, quella che è una tradizione pura, profonda e degna di tutto il nostro più grande rispetto (salta subito in mente l'odierno Allevi).

 

La musica colta o classica è viva è ricercata ma può essere spontanea e semplice ma comunque non soffre (o per lo meno soffre in modo differente) di quella stanchezza psicologica un pò grigiastra di cui invece soffrono molte delle composizioni contemporanee. Anche il Jazz a volte sorprende ma sembrano sempre tutti ingredienti estratti dalla stessa pentola, quella degli uomini! Mentre invece sfogliando o ascoltando il clavicembalo temperato di Bach ci rendiamo conto che con i soliti ingredienti il vecchietto in parrucca sapeva mettere al fuoco mille pentole diverse; questa, penso che infine sia la più grande differenza.

 

Ho sempre sentito per concludere che la musica classica faceva parte di me e della natura. In alcuni pezzi si ritrova il vento, la forza del tuono o la pazza corsa dei ruscelli e questo, proprio come la natura stessa, non ci annoia mai. Mannaggia a me! Ma con l'altra musica proprio non ci riesco! Scusate la lungaggine ma......mi vengono sempre in mente troppe cose. A presto.

 

Complimenti!! Osservazioni davvero profonde... ottimo esempio dell'uguaglianza che offre la musica (con questo non voglio dire che la musica sia tutta uguale, chiaramente :lol: ). Bravo!

 

Per quanto ne so io del jazz... ecco un breve riassunto.

Il jazz nasce come "Musica del lavoro" verso la seconda metà dell'Ottocento, nelle piantagioni, dove gli schiavi di colore erano sfruttati disumanamente. Generalmente questi primi canti erano ispirati dalla triste condizione di vita e dalla tradizione. Per questo molte melodie del "primo" jazz sono tristi e malinconiche. Gli unici strumenti a disposizione erano la voce, le mani e a volte dei bastoni, da usare come semplicissime percussioni.

Con la liberazione, molti degli schiavi neri continuarono a suonare in questo nuovo stile. Molti impararono anche a suonare strumenti, e iniziarono a formarsi i primi quartetti di jazz. Alcuni anni dopo nasce infatti il primo vero e proprio quartetto jazz, il "Golden Gate Quartet". Man mano che il jazz si diffonde, nascono i suoi "sviluppi": viene ripreso il blues, e altri decidono di "ritornare alle tradizioni" dei canti del lavoro. Nasce così anche il bebop.

Man mano il jazz si diffonde nel mondo come musica vera e propria. Tra tutti i massimi esponenti del jazz va assolutamente ricordato Louis Armstrong, considerato appunto "l'ambasciatore" del jazz. A proposito di questo grande personaggio della musica, va ricordato il suo stile particolare: suonava la tromba come una voce, e la voce come uno strumento.

Tra gli altri grandi jazzisti sono da ricordare Dizzy Gillespie, Parker, Benny Goodman, Stan Getz, ...

 

Se avete domande mi trovate qui. Ciao!

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