Antongiulio Posted January 13, 2018 Report Share Posted January 13, 2018 Salve, sono nuovo nel forum e colgo l'occasione per salutare tutti e ringraziare preventivamente per l'aiuto. Sto armonizzando una serie di bassi (in questo caso lo J. Napoli 13), ma quando mi trovo di fronte ad una successione di bassi V-VII mi mette in difficoltà. Ovviamente so che VII è sensibile del nuovo tono quindi armonizzerei VII6 e che il raddoppio della sensibile è impossibile da fare, da qui nasce la mia domanda:Come armonizzo il V? E' possibile far sentire la sensibile armonizzando questo grado con V7 e poi muoverla nel movimento successivo (dove sarebbe VII6)? E' una domanda abbastanza da neofita lo so e probabilmente so già che la risposta è si, ma volevo comunque chiedere conferma a voi e se in qualche testo parlava del cambio di stato degli accordi! Grazie di nuovo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
antares86 Posted January 13, 2018 Report Share Posted January 13, 2018 Ciao e benvenuto, ora non ho il Napoli sotto mano, potresti dirmi sotto che capitolo è il 13? Comunque io darei semplicemente V e V56 o solo V6 sul secondo tratti il basso come se fosse solo un movimento melodico, se non ci sono di mezzo delle progressioni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Antongiulio Posted January 13, 2018 Author Report Share Posted January 13, 2018 Ciao grazie tante della risposta, è il capitolo sul basso modulante senza alterazioni. Quindi faccio sentire la sensibile della tonalità nel primo accordo e poi cambio di stato nel secondo facendo sparire quella sensibile e dandola al basso dato? E' possibile non risolverla quando si cambia stato? Diciamo che nella mia domanda iniziale ho fatto un giro di parole per esprime questo concetto Se puo aiutare scrivo le note delle due battute incriminate Sono tutti quarti La Fa# SI Re#/ Mi Sol Si Do io ho armonizzato IV II ? V6 (alcune volte ho trovato scrittoVII6 ma la sostanza è quella) / I I6 V VI Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pianothor Posted January 13, 2018 Report Share Posted January 13, 2018 Se la funzione armonica non cambia allora la sensibile basta spostarla in un'altra voce, cambia stato non so cosa significhi. In pratica potresti semplicemente fare V - V6 sul Si e Re# semplicemente spostando la sensibile al basso. Se l'esercizio si dichiara modulante e quindi vuole lavorare sul principio di tonalità ed eventuali modulazioni temporanee o permanenti.. potresti anche fare del Fa# la Dominante della dominante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Antongiulio Posted January 14, 2018 Author Report Share Posted January 14, 2018 Ok grazie era come immaginavo! Grazie per la dritta sul F# ma per ora ho paura di creare un po di false relazioni essendo la nota prima un LA naturale che ho armonizzato come IV di Mim Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frank Posted January 14, 2018 Report Share Posted January 14, 2018 La successione più efficace è VII V e non il contrario, sono due cadezali di portata diversa. Leggo che in effetti si suggerisce di trattarlo come un unico quinto. Non puoi postare il passaggio? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
antares86 Posted January 14, 2018 Report Share Posted January 14, 2018 Frank sarebbe la cosa più logica considerarlo un unico quinto dato che immagino sia anche abbastanza rapido come passaggio... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Frank Posted January 14, 2018 Report Share Posted January 14, 2018 Certo Antares, è un classico. Diciamo che dal punto di vista funzionale, se uno decide di usare 2 cadenzali...meglio VII V che il contrario (come meglio IV II, che viceversa, per le precadenzali). Dilatatazione dell'accordo di dominante usando 2 rivolti diversi va bene, anche se più forte l'attrazione verso la tonica o inganno se si usa al basso Si Sol DO/LA che Sol SI DO (in do maggiore). Sono scelte per dosare la tensione ad esempio in relazione alla forma (discorso ovviamente valido per un pezzo per pianoforte più che per un basso ... che è già dato ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
antares86 Posted January 15, 2018 Report Share Posted January 15, 2018 Beh nulla da obiettare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
paologiuliani Posted April 25, 2018 Report Share Posted April 25, 2018 On 15/1/2018 at 03:40, antares86 ha detto: Beh nulla da obiettare Considerando il basso, direi che non ci sono dubbi: il basso esegue una serie di 3e che prolungano i singoli accordi: la fa# (II7)- Si Re#(V7)- Mi Sol (I). Resta inteso che quando il basso prende la 3a successiva devi fre uno scambio di parti 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Oracolo Posted April 28, 2018 Report Share Posted April 28, 2018 Sul fa# puoi anche usare V/V Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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