Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

studio su digitale


scaloppa
 Share

Recommended Posts

Questo vuol essere un quesito rivolto a tutti coloro che suonano su strumenti digitali,quindi con suoni preconfezionati e non reali..................premesso che anche io ho un Roland per le notturne e un verticale per lo studio vero e proprio.
Dunque la domanda è questa ,non avete paura che il suono ottenuto dopo tanto studio su di un pezzo (sul digitale)poi in realtà corrisponda a quello reale prodotto da un vero pianoforte?
Quando sono a lezione,le persone che usano solo il digitale, una volta messi alla prova sul coda del maestro le vedo smarrite,prive di colore,di dinamica e sensibilità.
Cioè è bello sentire il suono di uno Steinway ,ma siete sicuri di essere poi capaci di far suonare uno steinway reale in quel modo ,con quella cantabilità ecc..... lipsrsealed.gif

 

Aggiungo solo una considerazione così da rendere il discorso + completo.............
premendo il tasto su di un digitale di media fascia (lasciando perdere quelli dai 2000 in su tanto per capirci,che poi quasi nessun studente possiede o può permettersi)il suono prodotto da un principiante del primo anno sarà identico a quello di altri milioni di studenti che usano quel modello di piano che sia esso un pp/p/mp/f/ff purtroppo è questo che falsa il tutto,così come lo stesso suono sarà prodotto da un diplomato ecc.....
Non è corrispondente al vero perchè è ripetibile all'infinito.
Nell'acustico le varianti di timbro sono molteplici che tu suoni uno Steinway o uno Siheko quel suono che tu ottieni e personale e tuo......
Il pianista deve si saper adattarsi ad ogni piano ma acustico,tutto il resto è" fiction" e gioco
Non sono contro i dig. che tra l'altro di notte uso per ovvi motivi dico solo che  non li consiglierei ai principianti soprattutto nei primi 3/4 anni,periodo in cui si forma e si cerca il suono.

 

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Tutto quello che dici lo condivido e lo credo anche oggettivamente giusto. Non bisogna abusare del suono digitale. Studiare su un buon acustico fa progredire meglio il pianista. Il digitale è comodissimo per studiare i cuffia...magari imparare i pezzi, riempire quei tempi di studio...quando i vicini e la famiglia dormono! Non più di questo.

Link to comment
Condividi su altri siti

Ciao Paolo

buon anno a te e a tutti ..............

studiate sull'acustico, anche da 300 euro(ma con meccanica in ordine), sarà comunque meglio di quei plasticoni che vi impediscono di trovare il suono che è alla base dello studio,il resto è "fuffa" ;)

 

ps.speriamo sia migliore di quello passato e che le lenticchie servano allo scopo

Link to comment
Condividi su altri siti

Bun Anno anche a te e a tutti! La lenticchia farà la sua parte! ;)

Comunque pianoforte ...che funzioni e che suoni. E' logico che un vecchio verticale di "cantina" che non si muove è ha ruggine stratificata sulle corde non è da preferire. Quando però lo strumento è valido si può procedere ad un buon restauro, magari con lavori diluiti nel tempo. E' vero che nei centri commerciali si trovano pianoforti verticali apparentemente nuovi a poco più di 2000- 3000 Euro, ma poi si scoprono molte cosine che non vanno. Procedere ad un restauro di "valore" significa rimettere in piedi uno strumento di "valore", soprattutto con materiali identici o adatti a quelli originali. 

Link to comment
Condividi su altri siti

Io non sono proprio d'accordo su tutto quello che è stato detto. Se devo suonare su uno strumento acustico che non funziona allora tanto meglio suonare su un digitale funzionante. Certamente sul digitale non è possibile poter usufruire di tutte quelle belle sfumature che sull'acustico vengono fuori solo pensandole (half pedaling, pedale vibrato, una corda, legato, staccato, note ribattute ecc.). Una cosa è sicura, se si suona sul digitale per tanto tempo e poi si torna all'acustico la differenza si sente ma forse per i primi 10 minuti. La differenza al tocco quando si passa da un digitale ad un pianoforte acustico non è poi così diversa da quella che si prova quando si passa dal proprio pianoforte da studio ad un altro pianoforte, ad esempio per fare un concerto. L'importante a mio avviso è che il pianista abbia sempre in mente la musica. Realizzarla sul pianoforte, qualsiasi questo sia purché in buone condizioni è solo una questione di adattamento a quel tipo di meccanica e se, sempre lo stesso pianista, è dotato di buona tecnica, il lag non è poi così distruttivo. In genere in 20 minuti, al massimo in un'ora, proprio nei casi eccezionali, si riprende il giusto feeling con la tastiera.  

Perché la gente si compra il pianoforte digitale ?

- Quando abiti in un condominio con vicini odiosi come i miei dove se suoni mezz'ora in più al giorno oltre gli orari consentiti dalla legge, nella migliore delle ipotesi devi litigarci alla prossima assemblea condominiale e nel peggiore ti vengono proprio a suonare a casa.  

- Quando le risorse economiche disponibili non ti permettono di comprare un pianoforte verticale o a coda, oppure quando le risorse economiche ti permettono solamente di poter accedere ad un acustico massacrato con i tasti incastrati. 

- Quando vuoi suonare la notte senza disturbare moglie e figli dedicandoti da solo e senza rotture alle tue ore di relax musicale. 

- Quando hai la necessità di spostarti da un posto all'altro e chiamare una ditta che ti sposti il tuo pianoforte comincia a costare un patrimonio. 

- Se sei un compositore ed hai la necessità di suonare su una tastiera che ti permetta, collegata ad un computer, di poter usufruire di tutte le librerie di campioni di tutti gli strumenti esistenti su questo pianeta. 

- Se hai già un pianoforte acustico ma vuoi che la tastiera, sulla quale i tuoi figli giocano con le mani impregnate di olio di pizza, non sia quella del tuo acustico.

- Se non puoi permetterti un accordatore due volte l'anno per sistemare meccanica e accordatura -> Il digitale non si scorda mai.

ecc. 

ecc.

 

Ovviamente ho tralasciato il discorso più banale... Se hai uno Steinway D da 120000 euro, abiti da solo in una villa in campagna dove il primo vicino di casab  è a 10 Km è ovvio che di un digitale non te ne fai un cavolo !  :D

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

tutto vero,ma lo davo per scontato.....

Io parlo di suono anche solo della singola nota se vuoi.

sul dig. impari la ginnastica ma il suono lo puoi trovare solo sull'acustico,i digitali possono dare l'illusione di questo e il rischio è poi di crederci ,ma......

Tu faresti ,per es imparare a tuo figlio di 6 anni a fare le addizioni con la calcolatrice ,be io no.

Link to comment
Condividi su altri siti

Tu faresti ,per es imparare a tuo figlio di 6 anni a fare le addizioni con la calcolatrice ,be io no.

 Metafora che non regge. Le due cose non sono comparabili in questi termini. Se a tuo filgio fornisci una calcolatrice farà calcoli giusti ma non capirà mai come ottenerli senza, se lo fornisci di un buon pianoforte digitale, e di un buon insegnante,  imparerà sicuramente a suonarlo, potrà anche sviluppare un orecchio assoluto visto che sarà sicuramente a contatto di uno strumento sempre accordato, magari non svilupperà una raffinatissima sensibilità sul tocco, anche se quest'ultima mi sembra più una posizione preconcetta che di reale analisi delle possibilità offerte dagli strumenti recenti.

 

Personalmente mi sono fatto alcune idee a riguardo.

1) imparare il pianoforte significa suonarlo per delle ore tutti i giorni con esercizi ripetuti. Nella abitazioni moderne, se non sono ville singole, non si può prescindere dal suonare in cuffia se non si vogliono compromettere i rapporti con il vicinato. Nelle ville singole comunque devi avere dei famigliari molto ma molto comprensivi.

2) Non si può parlare di digitale come di un mono prodotto. Ci sono difgitali con meccaniche identiche a quelle degli acustici a coda e che producono suoni credibilissimi.

3) non si può parlare di pianoforte acustico come di un mono prodotto. Ci sono pianoforti acustici insuonabili che restano accordati mediamente per i primi 5 minuti dopo che il tecnico vi ha salutato

 

Quindi:  

4) meglio un buon digitale di un pessimo acustico

5) Meglio un buon digitale di un buono acustico sempre scordato

Corollario ai punti 4 e 5. Bisogna utilizzare un buon digitale.

 

PS. il pianoforte fa un baccano infernale. Non è pensabile di poterlo imporre ai propri vicini per delle ore se si sa suonare, a maggior ragione non lo si può fare se si  sta studiando per imparare a suonarlo.

  • Like 3
Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...