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Piano Concerto - Forum pianoforte

Domanda su Librerie


geppino12575
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Volevo chiedere una cosa: in questa sezione dedicata alle librerie chi vuole può postare una personale recensione di una certa libreria indicandone chiaramente la marca oppure bisogna mantenersi sul generico? 

Penso che il confronto diretto tra utenti che usano le librerie di campioni potrebbe essere molto utile per chi intende effettuare un acquisto, molto più delle demo che, essendo nè più nè meno che spot pubblicitari, sono tese a massimizzare i pregi e minimizzare i difetti di ogni libreria. 

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Volevo chiedere una cosa: in questa sezione dedicata alle librerie chi vuole può postare una personale recensione di una certa libreria indicandone chiaramente la marca oppure bisogna mantenersi sul generico? 

 

Secondo me è meglio che rispondano Simone/Paolo.

 

Ovviamente condivido la riflessione a seguire

Penso che il confronto diretto tra utenti che usano le librerie di campioni potrebbe essere molto utile per chi intende effettuare un acquisto, molto più delle demo che, essendo nè più nè meno che spot pubblicitari, sono tese a massimizzare i pregi e minimizzare i difetti di ogni libreria. 

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Siccome questo è un forum di discussione, come tale, raccoglie le opinioni degli iscritti secondo la propria esperienza. Puoi citare nome e anche il cognome della libreria senza alcun problema e se una libreria ti ha fatto vergognare di averla acquistata puoi spiegarne i motivi serenamente. Si presume comunque che le recensioni vengano redatte da persone capaci, che hanno lavorato a lungo con le librerie e che sappiano quello che dicono cercando di redigere esperienze che non siano "di parte" ma che contengano comunque dei dati oggettivi. Tanto per dire che una persona inesperta potrebbe redigere una recensione ponendo dati negativi che in realtà non esistono oppure che si presentano solamente perché il suo hardware non è abbastanza potente da permettere il perfetto funzionamento di quella libreria. Voglio dire, se si devono analizzare i contro dobbiamo fare in modo che questi siano reali ed oggettivi e non dettati da nostre mancanze. Un altro esempio può essere quello di qualificare il suono dei campioni come "troppo scuri" avendoli sentiti su ascolti non adeguati. In questo caso il suono scuro potrebbe non essere imputabile alla nostra libreria ma ad un nostro problema sugli ascolti. 

È possibile anche allegare dimostrazioni in cui la libreria si comporta bene o anche male che possono aiutare a motivare alcune opinioni del redattore.

Dico questo perché come ben ricordi, ci sono librerie che in alcune demo suonano da Dio, quando poi le andiamo ad utilizzare mostrano parecchi difettucci, alcuni anche gravi che indurrebbero l'acquirente a non acquistare. Io credo che l'opinione del web sia una cosa molto importante per l'acquirente che può avere un punto di vista che non sia quello dello spot pubblicitario o della vetrina imposta dalla casa produttrice. 

Ultimamente ho acquistato una libreria campionata con alcuni suoni bellissimi ma presenta molti problemi. Sono in diretto contatto con gli ingegneri che l'hanno progettata e se risolveranno i problemi avranno fatto un prodotto veramente all'avanguardia in fatto di librerie, in caso contrario un buco nell'acqua e lo farò presente anche su questo forum allegando le problematiche oggettive di questa libreria in fase di utilizzo. 

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Vorrei fare un esempio riguardo le demo della Vsl (avendo anche tre librerie a disposizione, che ho provato che non sto usando in questi mesi): le demo che hanno pubblicato sul loro sito (per me) addirittura sono abbastanza lontane dal reale potenziale che questi suoni hanno, molte delle demo sono state fatte senza curare molto le dinamiche e in alcuni casi le composizioni risultano non all'altezza dei campioni presi singolarmente (in teoria qui potrebbe nascere una discussione a parte). Ho come l'impressione che (e non parlo di qualità del suono, ma dell'uso che se ne fa, più precisamente delle modifiche da apportare alla singola articolazione in modo tale che risulti il più veritiera possibile) in molti si "accontentino" dei suoni di fabbrica, senza metterci mano, cosa che mi sembra di poter dire anche per alcune demo della East West, sempre pompose, con reverberi assurdi, pezzi con la symphonic Choir eseguiti a mazzetta (come si dice, a grande velocità), ma senza curare le parti, così che il risultato finale non renda al meglio. Fino ad ora ho posseduto tre diverse librerie orchestrali, la East West (Gold edition, Choir), che non ho più), la Vsl (Chamber strins I standard e Appassionata Strings, che ancora non uso, Oboe d'amore), una della 8Dio (oboe d'amore, che ancora non uso) e 2 della Embertone Friedlander (violino solista e violoncello solista, quest'ultimo solo con una sola articolazione, è una demo).

Avendo provato per mese (nel 2005/2007) la East West, come molti avranno appurato da soli, ci sono delle pecche non indifferenti riguardo alcuni strumenti, primi fra tutti i corni, con dei suoni campionati con evidente stacco del punto di taglio e partenza del loop, alcuni sono proprio indecenti, e bisogna trovare (bisognava per me) dei compromessi per usarli nei pezzi.

Gli archi della East West hanno un attacco troppo lento, non parliamo poi del legato, da lasciar stare, però con alcuni accorgimenti si potrebbero migliorare, ma poco (poi non ho mai usato i player per fare i pezzi, per cui il mio è un discorso a parte che chiarirò tra un pò).

La Vsl ha indubbiamente i suoni (diciamo) migliori, ma per ottenere risultati come si deve bisogna comunque lavorarci sopra, presi così i suoni sono troppo asciutti, proprio per come sono stati acquisiti i singoli campioni, per cui a differenza della East West, è "sufficiente" aggiungere un leggero reverbero e certe situazioni potrebbero giovarne, ma questo non sostituisce certamente (come ha già spiegato Simone nel post sul lavoro che devono affrontare gli ingegneri quando lavorano con i campioni) il naturale reverbero ottenibile in uno specifico spazio con uno strumento reale (modalità in cui sono stati campionati i suoni della East West).

La Vsl da qualche mese ha introdotto una nuova libreria: quest'ultima permette di posizionare gli strumenti di una sezione (che sia di archi, di ottoni e di fiati, quest'ultima mi sembra che devono ancora rilasciarla) a proprio piacimento, scegliendo anche il numero di strumenti da usare, una funzione simile la abbiamo con la libreria del solo violin della Embertone, però quest'ultima differisce dalla Vsl in quanto non permette di posizionare i violini (8 per la precisione) dove si vuole, ma permette comunque di decidere quanti usarne, c'è da precisare che l'interfaccia presenta gli 8 violini posizionati ad arco, da sinistra a destra, per cui a seconda di quelli che vengono scelti si avrà un "sound" aperto o meno, perdonatemi il termine, non proprio congruo.

La 8Dio fino ad ora è la libreria che più mi ha "impressionato" riguardo il legato, oltre alla Vsl non ho ancora ascoltato una libreria di archi e fiati che permetta di ottenere dei passaggi così fluidi.

Vero che la Embertone ha prodotto ottimi strumenti virtuali, il violino solista che ho comprato mesi fa (in offerta, sole 70 euro) è ottimo, ha anche la simulazione dello sfregamento sulla corda e, oltre a questo, permette di simulare il tipico cambiamento timbrico a seconda che l'archetto venga passato vicino al ponticello o meno, veramente buona come soluzione.

Chiudo qui questa breve esposizione delle mie impressioni, che si basano prettamente sull'uso di accorgimenti al fine di rendere dei passaggi veritieri, e non mi sto basando sulla pura qualità del suono, in questo caso parlo espressamente del violino solista e della sezione di violini (non di archi al completo), che preso (comunque) singolarmente da East West, Vsl, 8Dio, Embertone, a mio parere vede come leader in fatto di qualità quello della Vsl (su cui comunque bisogna lavorare per ottenere dei passaggi molto definiti), seguito da quello della Embertone, di seguito quello della 8Dio (ma solo per un motivo: qui il violino solista è ottimo, ma la libreria in questione mi sembra che sia corredata da 4000 frasi musicali già pronte, e non so esattamente quante articolazioni siano disponibili e, se non ho capito male, non mi sono informato più di tanto, se il violino solista è presente nella libreria della sezione di violini che vendono), comunque tra Embertone e 8Dio se la battono, infine c'è la East West che vende (libreria orchestrale a parte) un pacchetto di suoni per violino solista che fa veramente pena.

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Visto che Piccinesco è entrato prepotentemente (si scherza...) nella discussione, mi va di dire la mia sulle varie librerie, attenendomi agli archi per il momento.

Ho avuto modo di provare e usare le seguenti librerie: Garritan Personal Orchestra 4 (GPO4), East West Quantum Leap Symphonic Orchestra (EW), su motore kompakt, non la versione successiva su motore Play, Cinestrings, 8Dio Adagio Strings, Vienna Chamber Strings (archi singoli), Vienna Horizon Opus 1, LASS 2.0, Berlin Strings, Embertone Friedlander Violin e Blakus Cello (tra l'altro sono in contatto con la persona che lo ha sviluppato), Symphobia 1, 2 e 3 (Lumina), Cinematic Strings (da non confondere con Cinestrings).

Mi manca purtroppo la serie Hollywood della East West, che non ho avuto modo di provare e sulla quale quindi non posso esprimermi.

Premesso che esprimersi su tutte queste librerie sarebbe molto lungo e forse noioso, cercherò di essere conciso evidenziando pregi e difetti in base al mio gusto personale e a qualche elemento oggettivo, quindi prendete quello che dico con le molle.

Attualmente tra tutte queste la mia scelta ricade su LASS 2.0 per quanto riguarda le sezioni, mentre per gli archi singoli i Vienna Chamber strings sono sicuramente notevoli pur essendo un po' datati, ma anche 8Dio come archi singoli è una buona scelta.

LASS ha il pregio di avere un legato molto fluido, che va bene anche per passaggi relativamente rapidi, inoltre il controllo della dinamica con la mod wheel è molto buono e volendo è editabile a piacimento. C'è la possibilità di realizzare i divisi in modo reale, caricando tre campioni diversi per ogni singola articolazione (ad es. leg A (4 esecutori), leg B (4 esecutori), leg C (8 esecutori) totale: sezione di 16 violini I) e se si suona un accordo di tre suoni il software distribuisce automaticamente ad ogni campione una delle tre note; il risultato finale è molto buono. I tre campioni sono leggermente diversi quanto a intonazione, colore e risposta ai controller, per cui ne giova tanto il realismo. Il suono dei LASS secondo alcuni è un po' "ruvido", "rozzo", non morbido e rotondo come gli EW, ma per me è più realistico. LASS è dry, per cui bisogna applicargli un buon riverbero. I campioni sono già posizionati stereofonicamente, ma ciò non toglie che si possano modificare queste impostazioni. Ci sono anche campioni FULL MIX, che sono già un missaggio dei tre campioni singoli, ma, avendo spazio a disposizione, è preferibile usare i tre campioni separati per ogni articolazione. 

Non altrettanto buoni sono gli archi singoli di LASS.

Ultimamente va molto di moda Berlin Strings, l'ultima nata come libreria di archi. E' ottima, ma non mi convince al 100%. Ha un sample "spiccatissimo" unico, veramente notevole, ma il legato è un po' artificiale, con un taglio delle code del suono alquanto innaturale nella transizione da una nota all'altra. Inoltre il campione legato da solo pesa 4 Gb, il che lo rende utilizzabile solo con software potentissimi. Ha tantissime articolazioni, forse troppe, alcune mi sembrano delle ripetizioni o cmq inutilizzabili. berlin strings è registrata nella sala Teldex di Berlino, quindi è già abbastanza wet.

8Dio Adagio si fonda su un concetto diverso: hanno puntato molto sui vari tipi di legato per rendere la libreria "emozionante" più che realistica. Nella versione che ho io in alcuni campioni ci sono evidenti errori di campionatura, artefatti sonori e rumori strani che rendono i campioni inutilizzabili (sicuramente negli update successivi avranno risolto questo problema che era evidentissimo), inoltre la cosa brutta è che è l'utente a doversi adeguare a quello che la libreria può fare meglio, se provi a fare altro il risultato non è buono. Se sentite le demo, probabilmente sembreranno le migliori che ci siano in giro, ma suonare davvero una frase con quei campioni non è agevole. LASS sarà meno "emotivamente coinvolgente" ma puoi farci la frase che vuoi, poi sta a te renderla musicale.

Stranamente nella 8Dio sono meglio gli archi soli che le sezioni, sono molto più suonabili e il timbro non è niente male. 

A mio giudizio, e non solo mio, il top in fatto di realismo si raggiunge con la Vienna. Premesso che le librerie della Vienna che ho sono un po' datate, ma hanno un fascino particolarissimo, una "serietà" che ti permette di sentirti al sicuro, non devi preoccuparti che quella certa frase con quella libreria possa non funzionare, se usi la Vienna e una frase non funziona è perchè la frase non è buona, perchè esisterà senz'altro un'articolazione che ti permette di far uscire la frase che hai in mente. Vienna è una garanzia in fatto di realismo, anche se ultimamente la moda è che del realismo si può fare anche a meno in virtù dell'"epicità" del brano. Ultimamente le demo devono avere 24 (!) corni che suonano all'unisono, cori che fanno cose che nella realtà nessun coro potrebbe fare, ecc.....beh, Vienna rifugge da tutto questo, Vienna è per il realismo e a me piace moltissimo questa cosa, perchè è inutile sviluppare librerie credibili se poi si realizzano cose "incredibili" (nel senso negativo del termine).

Per il momento mi fermo qui per non appesantire troppo il post, mi riprometto in un post successivo di completare parlando di Cinematic strings (più che buona), Cinestrings (non mi convince molto), Embertone (la sconsiglio per vari motivi), EW (onesta ma ormai superata), Garritan (un giocattolo in confronto alle altre, buona per Finale e nient'altro).....

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Vedo che ci sono molte opinioni su diverse librerie. Avrei piacere di leggerle in discussioni dedicate della serie: "LASS: Pregi e difetti" e via dicendo per le altre. Se vogliamo parlare di librerie dicendo quello che ci piace e quello che non ci piace dovremmo anche allegare alcuni esempi nei vari contesti. Ad esempio: "non mi piace la EW nel legato per questo motivo" e qui potreste allegare dei file audio di esempio che mostrano la pecca che avete riscontrato. 

 

In risposta a Maurizio ed in parte anche a Giuseppe. 

 

La Vienna è una libreria che viene utilizzata a scopi professionali. Costa un pacco di soldi (almeno il triplo di qualsiasi altra libreria) e promette risultati eccellenti. Se messa in mano a chi la sa usare io troverei serie difficoltà a dire se quella che sta suonando è un'orchestra vera o la Vienna. Per un neofita o semplice amante di musica è un'orchestra vera, qui non ci piove. Le altre librerie offrono suoni più o meno belli ma molto esemplificati ovvero fruibili ad ampio spettro. Tutto questo si basa semplicemente su una scelta di mercato. La Vienna produce per pochi esperti e professionisti del settore facendosi pagare tanto (il bacino di utenza è anche minore), le altre per i compositori e gli amanti della musica, anche autodidatti che vogliono produrre un brano credibile a livello audio senza entrare troppo negli argomenti ingegneristici alla base del mix e del mastering pagando meno (ma il bacino d'utenza è maggiore). Molte librerie sono già "preparate" bastano solo pochi aggiustamenti ed il suono è già discreto. La Vienna deve essere preparata in tutto e questo richiede di conoscere in modo molto approfondito non solo i rudimenti basilari degli strumenti musicali, ma anche le tecniche di registrazione e di mix in studio. Bisogna avere gli strumenti necessari a preparare un ambiente virtuale con macchinari di riverbero e saper svolgere vari calcoli per rendere il suono aggiunto da questi ambienti il più possibile credibile. Ecco spiegato perché mi impuntavo tanto con Giuseppe quando in quelle lezioni via Skype cercavo di fargli capire che sfruttare i suoni impacchettati non è la stessa cosa che partire da un suono dry e mono per posizionarlo a nostro piacimento nello spazio e creare noi il suono che deve avere quello strumento in orchestra, ma poi come vedi, fare esperimenti ed acquisire esperienza chiarisce ogni dubbio iniziale. Registrare una traccia MIDI dry realizzata tramite la Vienna equivale a ricevere uno stem mono (o stereo a seconda dello strumento) dallo studio di registrazione (ci sono ovviamente alcune problematiche irrisolvibili dettate dal fatto che stiamo ricevendo la somma di campioni e non il tutto, come a dire che il tutto non è uguale alla somma delle parti). Dovremo noi, in un secondo momento, ricreare il campo stereo e tutti gli effetti tipici dell'ambiente, ovvero svolgere le mansioni che normalmente vengono svolte all'interno di uno studio di registrazione quando si registra un'orchestra, ma il risultato alla fine sarà molto credibile. 

Esempio pratico: un clarinetto in orchestra non può essere stereo, eppure in molte librerie i campioni sono stereo. Nella realtà nessuno si sognerebbe mai di registrare un clarinetto in orchestra con due microfoni e, dovendolo registrare con un solo microfono, il suono registrato non potrà che essere monofonico. In una seconda fase, quella di Mix sarà l'ingegnere del suono a ricreare il campo stereo posizionandolo nello spazio dove questo deve stare. Ecco perché dico che partire da un pacchetto già pronto non va bene. Dobbiamo essere liberi di creare noi il nostro spazio stereofonico e, alla fine, il mix ne guadagnerà in ampiezza spaziale. Il mix di un'orchestra deve essere sempre con una stereofonia molto ampia, basta pensare all'immagine di un'orchestra al completo che occupa tutta la larghezza del palco scenico. Quando ascolto questi mix preconfezionati io sento sempre tutto eccessivamente al centro -> ergo -> il mix è sbagliato !

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