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Piano Concerto - Forum pianoforte

Un primo ministro che parla di musica


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Ieri mattina, come tutti sappiano, il nuovo ministro del consiglio Matteo Renzi, ha tenuto il suo discorso al Senato per ottenere la fiducia. Discorso sicuramente molto originale sotto ogni punto di vista, discorso fatto più alla gente che ai senatori, discorso che se, da parte delle opposizioni era scontato non sarebbe stato "apprezzato particolarmente", anche da parte di quei senatori che, con meno o più mal di pancia e altri crampi vari, si sono sentiti costretti a votarlo, ha visto ben poco entusiasmo.

Premetto: non sono né un renziano della prima ora, né un renziano dell'ultima, non ho mai avuto smanie di salire su carri di vincitori né, tanto meno, di identificarmi - a parte errori spesso bestiali di gioventù - in persone altre.

Ho le mie idee, sono di Sinistra, e posso ben comprendere certi punti di vista che da quell'area possono o potranno pervenire. Ma altrettanto non posso comprendere come ad una novità di fatto come è stata quella di questi giorni, persone accecate probabilmente dal loro orgoglio personale e dal loro desiderio di essere primedonne, non riescano a vedere che Renzi, comunque sia, è una grande possibilità per questo martoriato Paese.

A Bologna c'è un detto: le chiacchiere son chiacchiere e le tagliatelle si mangiano. Bene! Prima di sparare pregiudizialmente vediamo dunque quali e, soprattutto se ci saranno, poi anche le tagliatelle.

 

Nel frattempo però devo registrare che nel discorso del primo ministro, per la prima volta, - salvo difetti di memoria o disattenzioni mie - si è esplicitamente parlato di Musica e di Musica nelle scuole.

Se è come penso è una novità veramente straordinaria ed è strana che questa parte del suo discorso sia sfuggita a chi, per un motivo o per l'altro, da decenni cerca di portare in primo piano questo argomento.

Ecco la parte a cui mi riferisco: "Se si dice che è sbagliata la frase che con la cultura non si mangia, bisogna anche avere  il coraggio di dire che la cultura deve aprirsi al coinvolgimento degli investimenti privati e creare posti di lavoro.

Vorrei, però, mostrare a me stesso e a voi le facce e i volti di chi, in questi anni, ha avuto 

modo, ad esempio, di vedere un museo di notte, ha avuto modo di farsi interrogare da 

un’opera d’arte, ha avuto modo di provare ad ascoltare la bellezza della musica, non 

soltanto nelle scuole – dove va portata o riportata in modo diverso – ma anche nella 

quotidianità."

 

So già, sento già i mugugni di qualcuno: tutto qui?

Caspita signori, ma questo è inaudito. Quando mai avete sentito un presidente del consiglio dire solo anche questa piccola parte o qualcosa di simile:  ha avuto modo di farsi interrogare da un’opera d’arte, ha avuto modo di provare ad ascoltare la bellezza della musica?

Mai! Una frase del genere ha dietro alle spalle o un'anima molto sensibile o , per l'ennesima volta un furbo. Io gli do se non altro atto di averla detta...poi su questo e su tanto altro di bello che ha detto ieri, attendo le tagliatelle. Ma, comunque la si pensi, se le tagliatelle non ci saranno, non siatene felici perché è comunque, solo un disastro, più brutto e più doloroso di ogni altro.

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In questi giorni sto facendo battaglie asprissime con molti amici, che per esprimere il loro dissenso nei confronti di Renzi e delle sue scelte, stanno non solo tirando fuori i lati peggiori di loro stessi (gli attacchi alla Madia sono, secondo me, uno schifo assoluto) ma stanno anche ignorando perle uniche come quella citata da Daniele.

I problemi della scuola italiana sono tanti e per la mia piccola esperienza di internauta posso tranquillamente affermare che nessun politica riuscirà mai ad accontentare tutti. Ma penso che si dovrebbe partire da un piccolo e semplice principio: tutti vogliono fare del bene. Io ne sono convinto. Chi sbaglia lo fa nella convinzione di fare la cosa giusta e spesso e volentieri anche nelle questioni "tecniche" è possibile trovare modelli e opinioni per ogni stagione. 

Piccolissimo esempio. Di recente mi sono trovato a commentare lo status di un conoscente che si lamentava delle idee di Scelta Civica rispetto alla scuola. Per chi non lo sapesse, Stefania Giannini nuovo ministro all'Istruzione appartiene a quell'area. Ecco, pare che Scelta Civica abbia espresso la necessità di diminuire le ore di lezione frontale nelle scuole superiori e diminuire le ore di filosofia... o almeno così questo mio conoscente metteva le cose. A prescindere dal fatto che le dichiarazioni contano poco, contano di più i fatti, quindi fintanto che non c'è un decreto attuativo dovremmo SMETTERLA di strapparci i capelli, si dice da anni che la scuola italiana ha troppe ore di lezione e che i ragazzini non imparano un bel niente a stare seduti ad ascoltare il prof. . Dall'altra parte, però, non appena si propone la diminuzione di un monte ore, giù con i lamenti, con le frasi ad effetto tipo "stanno distruggendo l'occidente!", con i complotti per cui ci vogliono tutti ignoranti etc etc.

Io penso che tutto questo sia un po' esagerato.

Io vorrei moltissimo che degli insegnamenti musicali arrivassero alle scuole superiori. E vorrei che l'educazione musicale alle scuole medie venisse ripensata in toto. Ma io stesso sono il frutto del sistema scolastico che critico e questo mi porta a dire che si riesce a diventare musicisti, ad amare la musica, a migliorarsi grazie alla musica PERFINO in questo sistema scolastico.

Ammetto che se fossi io al Governo considererei prioritarie altre riforme, sempre all'interno del tema scuola. L'edilizia scolastica è più importante, a mio avviso, il rapporto scuola-impresa, l'insegnamento matematico e scientifico...

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io stesso sono il frutto del sistema scolastico che critico e questo mi porta a dire che si riesce a diventare musicisti, ad amare la musica, a migliorarsi grazie alla musica PERFINO in questo sistema scolastico.

 

Interessante, più volte sono giunto alle stesse conclusioni...nonostante i miei arrovellamenti vari sulla questione.

 

... e perchè succederebbe questo?

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Io vorrei moltissimo che degli insegnamenti musicali arrivassero alle scuole superiori. E vorrei che l'educazione musicale alle scuole medie venisse ripensata in toto.

Aggiungo: nelle ore di letteratura si leggono ed analizzano i testi letterari (e qualche volta si fanno imparare a memoria), nelle ore di storia dell'arte ("arte" che evidentemente viene concepita esclusivamente come figurativa-architettonica) si spiegano le opere, e in entrambi i casi si imparano le biografie dei grandi letterati, pittori, scultori ed architetti del passato.

Perchè non si fa altrettanto con la musica? Forse si considera la musica d'arte come roba troppo in alto per i ragazzi? Si ritiene che un ragazzino non abbia gli strumenti per ascoltare la grande musica mentre invece (stranamente) li abbia per comprendere i canti della divina commedia? O forse la musica non è considerata vera arte?

Vorrei che in classe si ascoltasse la nona di beethoven come si leggono i promessi sposi... che si insegnasse la biografia di Verdi come si insegna quella del Pascoli...

Il fatto che non avvenga è davvero un'assurdità

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Perchè non si fa altrettanto con la musica? Forse si considera la musica d'arte come roba troppo in alto per i ragazzi? Si ritiene che un ragazzino non abbia gli strumenti per ascoltare la grande musica mentre invece (stranamente) li abbia per comprendere i canti della divina commedia? (...) Il fatto che non avvenga è davvero un'assurdità

 

Tristi domande le tue. Le condividiamo in molti immagino.

 

Tempo fa Dante (membro del forum) aveva segnalato questo intervento di Quirino Principe. Amaro ma da vedere. Oso riproporre il link.

 

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2862-quirino-principe-facciamo-lavorare-la-testa/

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Ora capisco... "basta col ricamo, i merletti, la musica"...

Certo pensando al discorso di De Sanctis (e alle conseguenze) il riferimento di Renzi alla necessità di "portare o riportare" la bellezza della musica nelle scuole (e nella quotidianità) è davvero, come dici, inaudito.

Speriamo nelle tagliatelle...

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Tutto vero, ma...Renzi, la vuol finire di continuare a chiamarsi "ragazzo"? ... e ragazzo di qui e ragazzo di là. Io e altri ragazzi della mia età, e così via.

 

Il nostro Premier auto-eletto ha quasi quarant'anni! Una volta si diventava imperatori a 15 e a 40 si moriva ... forse è già cresciuto, no?

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Tutto vero, ma...Renzi, la vuol finire di continuare a chiamarsi "ragazzo"? ... e ragazzo di qui e ragazzo di là. Io e altri ragazzi della mia età, e così via.

 

Il nostro Premier auto-eletto ha quasi quarant'anni! Una volta si diventava imperatori a 15 e a 40 si moriva ... forse è già cresciuto, no?

Non posso darti torto, ma su questo non ne ha del tutto colpa lui. Un mio amico di quasi 60 anni, quando mi vede mi saluta sempre dicendomi: ciao ragazzo e io ne ho quasi 56.

E' che viviamo in un mondo dove non esistono più le vie di mezzo, si passa da ragazzi(e) a vecchi(e). Non si è mai la via di mezza e cioè degli uomini e delle donne maturi(e). :rolleyes:

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Io ho idee ben precise e Renzi, nonostante dovrebbe andarmi a genio per la questione della parziale omonimia con il mio cognome, non le rispecchia. In questo contesto poi non sto ancora prendendo in esame le sue idee politiche tese a dare una sistemata al paese ma piuttosto alla mancanza di scelta democratica da parte sua, ma in modo ancor più grave da parte di Napolitano. Ricordiamoci sempre infatti che Renzi è il terzo presidente del consiglio che non è stato eletto dal popolo. Non parliamo poi dei vari raggiri sulla legge elettorale. Da elettore credo sia giusto scegliere i propri candidati che ci hanno dato una buona impressione raccontandoci le proprie idee politiche. Trovo al contrario molto scorretto votare un partito e lasciare al capolista dello stesso partito la scelta (non democratica) di ordinare all'interno della lista quelli che saranno i suoi ministri. Insomma credo sia giusto che il popolo debba scegliere da chi vuole essere governato in toto !

 

Riguardo la politica di Renzi, io spero che non siano le ennesime chiacchiere, anche perché non molto tempo fa c'è stato un contesto in cui ha espressamente detto di voler ambire alla carica di presidente del consiglio solo ed esclusivamente se l'avesse voluto il popolo (avendo già vinto le primarie del PD). 

 

 

Non mi sembra affatto che si andata così...

Dichiarare dopo il primo giorno di ingresso alla camera dei deputati che la cosa è stata voluta dal partito mi sembra solo un modo macchinoso e poco credibile di rimangiarsi la parola data. 

 

In ogni caso staremo a vedere, tanto rovinati per rovinati, peggio di così non possiamo andare...

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