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Piano Concerto - Forum pianoforte

corso di jazz di II livello - info -


ScalaQuaranta
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ciao a tutti,

vorrei chiedervi un consiglio riguardo il percorso di studi di jazz in conservatorio.

vado subito al dunque.

possiedo i seguenti titoli di studio:

 

- dipl. geometra

- dipl. pianoforte (v.o.)

- dipl. didattica della musica (4anni)

- dipl. composizione (v.o.)

 

per una serie di motivi, sono sempre stato costretto ad accantonare lo studio del jazz, verso il quale nutro un'attrazione viscerale. tra i vari motivi, il più importante è stato quello del lavoro, che per mia fortuna, sono riuscito a trovare (insegno musica alle scuole medie).

ora, a 39 anni, con una profonda e convinta motivazione, stavo seriamente pensando di intraprendere questo percorso di studi, pur essendo consapevole che lavoro e studio non sono proprio il massimo della compatibilità (l'anno scorso come adesso stavo sostenendo l'esame di diploma di composizione!!!! ed è stato un annetto, abbastanza 'singolare'!), vorrei chiedere a chi è informato sull'argomento:

 

- attualmente è ancora possibile frequentare il corso di jazz (nella fattispecie, pianoforte) del vecchio ordinamento (2 anni) oppure dovrei iscrivermi al 3+2 ?

 

- i miei titoli di studio mi consentono di avere dei crediti e/o dispense dalla frequenza?

 

- secondo voi sarei anagraficamente troppo in là rispetto ai miei ipotetici "compagni di classe" ?

 

ScalaQuaranta

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Dopo l'uscita dell'anno scorso di Santa Cecilia, vale tutto e vale niente in termini di accessibilità ai vecchi corsi tradizionali.

 

In generale, eccezioni a parte,posso dire triennio o biennio in base al tuo livello di preparazione per il discorso test d'ingresso. Il triennio non sarebbe obbligatorio, basta essere pronti per l'ammissione.

 

A Milano è previsto questo:

 

TRIENNIO

http://www.consmilano.it/fileadmin/storage/didattica/triennio_ord._corretto/Scuola_di_Jazz_-_DCPL40_-_PIANOFORTE_JAZZ.pdf

 

 

BIENNIO

http://www.consmilano.it/fileadmin/storage/didattica/biennio_ordinamentale_13-14/Scuola_di_jazz_-_DCSL40_-_PIANOFORTE_JAZZ_BIENNIO.pdf

 

Come sempre ogni conservatorio si attrezza come può :)

 

Sull'età non mi farei troppi problemi, ai bienni mi sembra che si siano più over 30 ... che altro... :). I pochi ventenni se la giocano con i pochi quarantenni ;)

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- secondo voi sarei anagraficamente troppo in là rispetto ai miei ipotetici "compagni di classe" ?

 

Dai titoli che hai non sembra tu sia stato fermo, non so se ne fai una questione di agilità nell'apprendimento o proprio relazionale con gli eventuali potenziali giovani compagni di corso :)

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insomma...dopo il diploma di pianoforte non mi sono dato al concertismo sfrenato ma devo dire che tutto sommato le mani mi rispondono ancora senza particolari intoppi. forse mi sto facendo solo tanti problemi inutili.

sostanzialmente intendevo una questione relazionale ma non tanto per i giovani compagni di corso...anche...ma non solo....

è tutto l'entourage scolastico che un po' mi spaventa. Cioè, dopo essere stato serenamente per tanti anni dietro i banchi e aver trovato un lavoro esattamente nello stesso ambito ma dalla parte opposta....mi crea un po' di confusione nei ruoli.

questo disagio (non so se naturale o esagerato) l'ho avvertito soprattutto negli ultimi anni di composizione:

quando frequentavo le materie complementari, alcuni docenti (consci della mia età, dei miei titoli di studio e del mio lavoro) si rapportavano amichevolmente da pari a pari, discutendo sul programma da svolgere, parlando serenamente di musica, mi si davano indicazioni e suggerimenti bibliografici, ecc. ma senza consegne o interrogazioni scolastiche in itinere;

altri docenti invece pretendevano l'assoluta presenza alle lezioni, lei di là a spiegare, noi di qua a seguirla, a prendere appunti, ruoli distinti e assolutamente separati, 2-3 interrogazioni a quadrimestre, prima dell'esame ufficiale... col terrore, (ma terrore puro!!!) di avere come compagni di corso un mio alunno! (non mi è mai successo, fortunatamente, anche se per qualche anno ho avuto compagni di corso più o meno della stessa età dei miei alunni).

Adesso mi viene da pensare questo...poi magari, se anche così fosse, ci passerei sopra naturalmente.

La motivazione per questo tipo di studi l'ho sempre avuta e non è mai venuta meno.

Comunque, vi ringrazio per i vostri suggerimenti che stanno potenziando sempre di più la mia intenzione di iscrivermi!

ScalaQuaranta

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Ho dato un occhiata al sito, la cosa particolare è che per il triennio sono precisissimi per la parte Jazz, qui delle utili informazioni

 

http://www.conservatoriotorino.eu/cst.asp?cattid=141&id=76&idparent=3

 

Per il biennio non c'è traccia (mi riferisco solo alle classi Jazz) se non qualcosa che si chiama "JAZZ (SUB-INDIRIZZO TECNOLOGICO)"

http://www.conservatoriotorino.eu/cst.asp?cattid=98&id=16&idparent=3

 

A parte che è sempre meglio chiedere in segreteria, in questo caso mi sembra proprio doveroso...

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alcuni docenti (consci della mia età, dei miei titoli di studio e del mio lavoro) si rapportavano amichevolmente da pari a pari, discutendo sul programma da svolgere, parlando serenamente di musica, mi si davano indicazioni e suggerimenti bibliografici, ecc. ma senza consegne o interrogazioni scolastiche in itinere;

Mi sembra naturale, l'essere coetanei può avvicinare...ma

 

altri docenti invece pretendevano l'assoluta presenza alle lezioni, lei di là a spiegare, noi di qua a seguirla, a prendere appunti, ruoli distinti e assolutamente separati, 2-3 interrogazioni a quadrimestre, prima dell'esame ufficiale... col terrore, (ma terrore puro!!!) di avere come compagni di corso un mio alunno! (non mi è mai successo, fortunatamente, anche se per qualche anno ho avuto compagni di corso più o meno della stessa età dei miei alunni).

 

...anche allontanare...c'è anche lo spirito di "competizione" che purtroppo (secondo me) può entrare in gioco. Del resto hai 4 diplomi :rolleyes:

 

Io comunque non ci vedrei nulla di male, sicuramente i tuoi alunni non vengono da te per imparare il Jazz :)...per cui dov'è il problema? Anzi, io sarei onorato di condividere il mio percorso con un maestro (che stimo)

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in realtà mi riferivo agli alunni di scuola media, non ai miei alunni di strumento

nella peggiore delle ipotesi (insegnanti del corso poco solidali, eventuale rigidità del corso, il dover mettersi in gioco) innescherebbe

una serie di dinamiche relazioni (a scuola) difficili da prevedere e da gestire.

faccio alcuni esempi:

 

- prof di musica e suo alunno di scuola media si trovano ad essere compagni di corso in conservatorio. il prof di musica, a scuola, pretende impegno e quando interroga pretende il massimo ed è un po' stretto di voti. l'alunno, a scuola, è sostanzialmente un 'testa di beep' ma in conservatorio è un talentuoso. capita un giorno in cui, il docente di storia della musica del conservatorio intende verificare l'apprendimento in itinere e decide di interrogare, nel senso proprio temuto da tutti gli alunni che sono e che sono stati: INTERROGARE. quello è un periodo molto intenso per il prof di musica, tra lavoro, studio, gestione della vita, ecc. e non è pronto per affrontare un'interrogazione, con voto e davanti a tutti i suoi compagni. vi immaginate che effetto devastante potrebbe avere il fatto che il povero prof di musica dichiari "no, maestro, oggi non sono preparato" ??? alla presenza del suo alunno-compagno 'testa di beep"???? al di là dello 'sputtan....nto' in tempo reale (leggi social network), si creerebbe una sorta di cooperazione tra tutti gli alunni, di perdità di credibilità e di autorevolezza del prof di musica, una generale legittimazione a non studiare e a controbattere i voti del povero prof, visto che si è saputo che anche il prof spesso non studia al conservatorio....conservatorio, la scuola di musica....ohooo....ma ddaiiii, il nostro prof di musica???? è un somaro al conservatorio????? e allora che cosa pretende da noi?

e i genitori degli alunni? "ma come.....quel fessacchiotto ha messo 4 a mio figlio perché ha sbagliato una risposta.....ed è lui il primo ignorante???? e poi???? mettere 4 in musica???? la più inutile delle materie????? domani vado a scuola insieme a mio figlio e a sto prof dei miei stivali gli faccio un beep così!!!"

per non parlare della perdita di stima dei colleghi che, anche loro, inevitabilmente, verrebbero a conoscenza della questione. non tutti, per carità....ma le malelingue e le perfidie si celano spesso anche dietro a un diploma di laurea!

 

capite bene che la questione è un po' spinosa. senza dubbio la mia alta motivazione mi farebbe ignorare tutte queste 'menate'.

naturalmente i miei titoli di studio e i miei studi personali sull'argomento, un pò mi tutelano. ma fino ad un certo punto!

 

vi ringrazio per i vostri interventi e vi saluto con questo simpatico video di antonio albanese:

 

 

che in qualche modo riassume o meglio, sottintende molte delle mie frustrazioni, in questo post!

 

cmq....viva la musica, viva il jazz...e buone vacanze!

ScalaQuaranta

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è un caso molto ma molto limite, naturalmente. soprattutto per il fatto che è molto difficile che possa trovarmi come compagno di corso un mio alunno di scuola media, visto che il corso di II livello è (o dovrebbe essere) un corso di tipo universitario....a meno che questo mio ipotetico alunno non abbia spiccate ed evidenti capacità artistiche che ne consentirebbero l'ammissione!

e con questo, credo di aver completato la mia fase di outing paranoico! ;-P

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Ciao ScalaQuaranta.

 

- attualmente è ancora possibile frequentare il corso di jazz (nella fattispecie, pianoforte) del vecchio ordinamento (2 anni) oppure dovrei iscrivermi al 3+2 ?

Perché dici vecchio ordinamento? Quello era di 3 anni e non esiste più.

Il biennio, anche se formalmente ancora sperimentale, fa già parte del nuovo ordinamento e vi puoi accedere con un diploma v.o. o un triennio di I livello (musicale e non). Devi però superare un esame di ammissione che varia di conservatorio in conservatorio.

 

- i miei titoli di studio mi consentono di avere dei crediti e/o dispense dalla frequenza?

Certo, però dipende dal piano di studi del tuo conservatorio. Al momento dell'iscrizione presenterai tutti i tuoi titoli e le richieste di accreditamento.

 

- secondo voi sarei anagraficamente troppo in là rispetto ai miei ipotetici "compagni di classe"

L'età media dei jazzisti in conservatorio non è molto bassa, va tranquillo.

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