Salomon Postato Maggio 28, 2013 Report Share Postato Maggio 28, 2013 Leggo da un testo che mi sono appena procurato: "Per evidenti ragioni affettive – ma anche diplomatiche! – il compositore viene sepolto a Venezia sull’isola di San Michele. Sulla tomba di Igor Stravinsky, soltanto un nome, due date e una piccola croce, di oro puro." Tante cose oscure per me: - evidenti ragioni affettive? - ma anche diplomatiche!? - Stravinsky è ancora a Venezia? - "soltanto un nome, due date e una piccola croce, di oro puro"...per dire cosa? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
antares86 Postato Maggio 28, 2013 Report Share Postato Maggio 28, 2013 da quel poco che so a Venezia è sepolto un suo collaboratore di vecchia data e si è fatto seppellire li pure lui in ogni caso nell'ultimo periodo era spesso a Venezia, credo sia ancora a Venezia si Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Terenzio Postato Maggio 28, 2013 Report Share Postato Maggio 28, 2013 Leggo da un testo che mi sono appena procurato: "Per evidenti ragioni affettive – ma anche diplomatiche! – il compositore viene sepolto a Venezia sull’isola di San Michele. Sulla tomba di Igor Stravinsky, soltanto un nome, due date e una piccola croce, di oro puro." Tante cose oscure per me: - evidenti ragioni affettive? - ma anche diplomatiche!? - Stravinsky è ancora a Venezia? - "soltanto un nome, due date e una piccola croce, di oro puro"...per dire cosa? Stravinskij è morto a New York il 6 aprile del 1971 ed è stato poi sepolto sull'isola di san Michele a Venezia per sua espressa volontà, vicino alla tomba di Diaghilev (organizzatore dei Ballets Russes morto a Venezia il 19 agosto 1929) per il quale aveva scritto buona parte della sua musica. Stravinskij era molto legato alla città di Venezia dove ha soggiornato spesso. A Venezia ha scritto The Rake's Progress (La carriera del libertino) che ha debuttato alla Fenice l'11 settembre 1951 e la basilica di san Marco ha ospitato la prime esecuzione del "Canticum sacrum ad honorem Sancti Marci nominis" solo per citare due lavori. Non mi risulta ci siano state ragioni diplomatiche ma solo il desiderio di stare vicino al suo vecchio amico. 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
maestrosfredda Postato Maggio 30, 2013 Report Share Postato Maggio 30, 2013 Le ragioni affettive sono quelle esposte molto bene da Terenzio. Siccome Venezia è stata una città importante nella carriera musicale di Stravinsky, senza dubbio può esserci anche un aspetto di "diplomazia" nella scelta, ma non certo determinante per una situazione di questo genere... Certo l'autore del tuo testo è molto implicito nelle sue affermazioni! Mi sembra importante la parte conclusiva del tuo quesito: "soltanto un nome, due date e una piccola croce, di oro puro", cosa significa? Secondo me significa l'essenzialità di un messaggio che vuole ricondursi alla sua radice spirituale, come è tipico delle ultime opere del compositore, ma anche di lavori precedenti, come ad es. la Sinfonia di Salmi, nella quale l'Alleluia rinuncia alle tradizionali effusioni di letizia per limitarsi ad un assorto e interiore lirismo. Nel libro di Roman Vlad su Stravinsky, che ti consiglio di leggere (ed. Einaudi, 1958 e 1973), si legge che il rito funebre fu celebrato "nella basilica dei Santi Giovanni e Paolo dall'archimandrita armeno Malissianos, alla presenza di un vescovo cattolico e di ministri di culto evangelici e anglicani, quasi a simbolo dell'universalità spirituale che la sua arte aveva posto in essere". 4 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Maggio 31, 2013 Report Share Postato Maggio 31, 2013 certo l'autore del tuo testo è molto implicito nelle sue affermazioni! Penso che sia tratto da questo testo, ho trovato proprio scritto il passo Jean-Noël von der Weid: La musica del XX secolo" ("Le sfere", Ricordi-LIM) http://www.altremusi...ri/XXsecolo.htm Leggendo il paragrafo in relazione a Venezia mi è venuto in mente anche Canticum sacrum (1955), concepito appositamente per la basilica di San Marco a Venezia, sia per il soggetto (testo in latino dai due Testamenti) sia per la forma (5 parti che richiamano le 5 cupole della basilica) sia per lo stile (serialismo nelle sezioni 2-3 e 4, una cantata all’interno di una cantata). 3 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Terenzio Postato Maggio 31, 2013 Report Share Postato Maggio 31, 2013 Penso che sia tratto da questo testo, ho trovato proprio scritto il passo Jean-Noël von der Wied: La musica del XX secolo" ("Le sfere", Ricordi-LIM) http://www.altremusi...ri/XXsecolo.htm Leggendo il paragrafo in relazione a Venezia mi è venuto in mente anche Canticum factum (1955), concepito appositamente per la basilica di San Marco a Venezia, sia per il soggetto (testo in latino dai due Testamenti) sia per la forma (5 parti che richiamano le 5 cupole della basilica) sia per lo stile (serialismo nelle sezioni 2-3 e 4, una cantata all’interno di una cantata). Per completare l'informazione si può aggiungere ancora: Monumentum pro Gesualdo da Venosa ad CD annum Tre madigali ricomposti per strumenti Organico: 2 oboi, 2 fagotti, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, 2 violini, viola, violoncello Composizione: marzo 1960 Prima esecuzione: Venezia, Palazzo Ducale, 27 settembre 1960 Edizione: Boosey & Hawkes, New York, 1960 Threni: id est Lamentationes Jeremiae prophetae per soli, coro, e orchestra Testo: latino dal Libro delle lamentazioni Organico: soprano, contralto, 2 tenori, 2 bassi, coro misto, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, sarrusophone, 4 corni, bugle, 3 tromboni, basso tuba, flicorno, tam-tam, arpa, celesta, pianoforte, archi Composizione: 1957 - Venezia, 21 marzo 1958 Prima esecuzione: Venezia, Sala della Scuola Grande di S. Rocco, 23 settembre 1958 Edizione: Boosey & Hawkes, New York, 1958 Dedica: Norddeutscher Rundfunk, Amburgo 4 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Salomon Postato Giugno 3, 2013 Autore Report Share Postato Giugno 3, 2013 Grazie a tutti, io pensavo che per diplomatico si intendesse il fatto che seppellirlo dove si era rifugiato forse era troppo per l'ex-URSS (e forse anche viceversa)...visto anche il periodo della guerra fredda; per cui meglio un territorio neutro a parte le questioni affettive da voi ben descritte Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.