Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Tendenze, stili, generi oggi


thallo
 Share

Recommended Posts

In generale mi sembra strano che brani tipo questo rappresentino una tendenza, anche perchè probabilmente sono opere che rientrano nella nicchia della biennale di Venezia

 

Beh, sai, Thallo aveva chiesto informazioni sulle tendenze "nel mondo della musica contemporanea", e io ho parlato di quello che conoscevo meglio... se si trattava invece di un discorso sull'hip hop, mi sarei astenuto, poiché in quest'altro campo le mie competenze sono purtroppo assai limitate.

Link to comment
Condividi su altri siti

DIscorso interessante, diciamo che oltre all'hip hop si potrebbe parlare di tante cose, troppe forse come dice Micamahler.

 

In generale penso che contemporaneo voglia dire attuale e non colto, e comuqnue sia anche in questo stretto ambito mi sembra di capire che si sia avviata una fase neo romantica. Attenzione, Neo e non "Post" ...

 

... che ne dite?

Link to comment
Condividi su altri siti

DIscorso interessante, diciamo che oltre all'hip hop si potrebbe parlare di tante cose, troppe forse come dice Micamahler.

 

Per fortuna, sembra che il mondo sia fatto dalla Biernnale e dal Pop, invece ci sono tantissimi altri ambiti dove ci si può esprime e a più di uno piacerebbe lavorare in posti tipo la disney, dove ci sono compositori e arrangiatori con i contro-cogl...oni.

 

Basta solo pensare al Jazz e siamo al di fuori di qualsiasi contesto accademico ma sono una grande tendenza...ecco fatto.

 

Poi, parlando di musicologia, in relatà c'è tutta la parte legata al mondo delle Clip e del come un video è diventato parte integrante della musica...vedi Lady Gaga.

Link to comment
Condividi su altri siti

Beh, sai, Thallo aveva chiesto informazioni sulle tendenze "nel mondo della musica contemporanea"

 

...e in effetti io di quella sto parlando :) "Musica" +"Contemporanea" da tanti risultati...per inciso, Hollywood (o la Disney) rientrerebbe nella computer music

Link to comment
Condividi su altri siti

@Shark e @AbateFaria

 

Come dicevo il gioco fra Tradizione e Avanguardia è bello vivo, qualcuno ha citato Lorenzini...si potrebbe dire che come una volta a Milano se la giocavano Bettinelli e Donatoni, adesso se la giocano Solbiati e Lorenzini.

 

Del resto sono gli stessi discorsi che si leggono da una vita, aveva ragione Zarlino o Monteverdi? Bach o Haendel? Mozart o Beethoven? Che ne so, Grieg o Liszt? Strauss o Schoenberg? Messiaen o Boulez? Nono o Britten? Etc.

 

... sono rimasti tutti a raccontarci la loro musica :)

 

La contemporaneità accademica è una realtà, la musica da film è una realtà, il Jazz è una realtà, cos'altro è stato citato...? ....

Tutto attuale, contemporaneo (che non mi piace come termine abbinato alla musica) e moderno (molto azzeccato secondo me come termine) ma ai fini del topic conta quanto interessa a Thallo, che in effetti come notava Xenakis è stato un po' generico all'inizio non dando un ambito preciso, ma poi si è rivelato...gli interessa il mondo accademico, del resto sta cercando di fare un dottorato e non sta presentando un curriculum per andare a lavorare con Hans Zimmer :). Sono certo che troverebbe altri argomenti, sempre moderni e contemporanei abbinati alla musica, ma altri...

Link to comment
Condividi su altri siti

sbagliatissimo, Frank :-) anche se en passant, ho citato l'operatic pop, che E' pop. Se trovassi dei repertori "non accademici" in cui le mie domande possono essere applicate con frutto, sarei ben felice di studiarli, o di citarli. Ahimè sono costretto a mettere dei paletti, e prima capisco quali paletti mettere meglio è. Pensa che la mia prima idea era proprio quella di analizzare le influenze del pop SULL'opera contemporanea.

Oltre a questo, rispondo solo a RedScharlach su Sciarrino: il problema, per me, è l'impostazione, la voce cantata caratterizzata da quel particolare timbro "artefatto", da quel particolare sistema di registri, dalla proiezione sonora e da tutta una serie di altre caratteristiche. Sciarrino elabora uno stile interessantissimo, ma non mette in discussione le basi dell'impostazione lirica, come potrebbe fare qualsiasi cantante death metal. E la cosa è ancora più strana considerato che lo stile di canto elaborato da Sciarrino non ha bisogno di voci particolarmente belle, particolarmente ricche, particolarmente grandi...

Link to comment
Condividi su altri siti

Pensa che la mia prima idea era proprio quella di analizzare le influenze del pop SULL'opera contemporanea.

 

Pensa che te l'ha scritto fra le righe più di uno, ma l'apprezzamento è arrivato solo per il post che trattava strettamente l'ambito accademico ;)

Link to comment
Condividi su altri siti

ahaha ma dai, dimenticatevi i like :-)

il problema dei repertori non accademici è soprattutto metodologico. All'interno di una ricerca devi escludere dei campi, altrimenti finisci per non approfondire niente.

Il mio parere professionale è che attualmente il mondo dei repertori "pop" sia quello in cui si trova più sperimentazione vocale. O meglio, è il campo dove quella che era sperimentazione vocale è diventata tecnica espressiva condivisa. Tutte le sperimentazioni di Berio, della Berberian, di Cage oggi sono state inghiottite da un alone ironico. Forse erano ironiche anche ai tempi, il punto è che la voce con cui la Berberian cantava i Folk Songs non è stata vista dai compositori d'avanguardia come una voce "credibile", ma come una distorsione, una sperimentazione. Berio faceva le glosse ai canti folk, non ha scritto per un gruppo folk, e la Berberian era una cantante lirica, non una cantante folk.

Questa è una cosa che non capisco, e che dovrò capire col tempo: perché abbiamo dovuto aspettare la world music (che io concepisco come pop) per affidare le tecniche vocali a degli specialisti? E per dar loro credibilità? La domanda giusta, forse, è un'altra, è più generale e parla proprio di ironia: quanto incide la tecnica vocale sulla credibilità di un brano vocale? Un Lied di Schubert cantato senza impostazione sembra ridicolo? Un Lied di Schubert cantato con un'altra impostazione sembra ridicolo? Le connotazioni delle voci sono più ingombranti di quelle degli strumenti? Cioè, io ho l'impressione che oggi un compositore abbia meno timore nell'usare una chitarra elettrica piuttosto che nell'usare un coro degli alpini. Il coro degli alpini significa "repertorio folk" molto di più di quanto una chitarra elettrica significa "rock"? Il cross-over vocale ha dietro di sé più tabù del cross-over strumentale?

Tutte queste domande, che riguardano il rapporto tra impostazione vocale, repertorio "accademico" e repertori "pop" sono un po' tante, e se non trovo un filo logico in grado di dare forte coerenza, potrei decidere di impormi un paletto a prescindere: non parlerò di pop. Ahimè le ricerche sono fatte di limiti

Link to comment
Condividi su altri siti

Un Lied di Schubert cantato senza impostazione sembra ridicolo? Un Lied di Schubert cantato con un'altra impostazione sembra ridicolo?

 

Il caso di Schubert è interessante: nei paesi di area tedesca è tutt'altro che raro l'uso di cantare i suoi Lied come se fossero canzoni pop, senza l'impostazione classica, arrangiate con più o meno gusto, e magari pure con un po' di swing! Aggiungo che - paradossalmente - l'idea di interpretare il Lied come una "canzone" mi sembra, a modo suo, assai "filologica".

https://www.youtube....h?v=wAk6Y5Edp4M

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

Il caso di Schubert è interessante: nei paesi di area tedesca è tutt'altro che raro l'uso di cantare i suoi Lied come se fossero canzoni pop, senza l'impostazione classica, arrangiate con più o meno gusto, e magari pure con un po' di swing! Aggiungo che - paradossalmente - l'idea di interpretare il Lied come una "canzone" mi sembra, a modo suo, assai "filologica".

https://www.youtube....h?v=wAk6Y5Edp4M

 

... quello che tipicamente avviene quando un jazzista mette le mani su Bach :) e se pensiamo da dove arrivano le melodie...il gioco è fatto :)

Link to comment
Condividi su altri siti

La chitarra non è solo rock, è miliardi di cose, il coro degli alpini è sempre il coro degli alpini ;) .

Poi, non vorrei dire un'altra banalità, ma - per esperienza mia, quindi fallace - credo di conoscere molti più chitarristi accademici cross-over che cantanti lirici cross-over, cioè disposti a cantare con la voce non-impostata. Non è forse anche questo un aspetto da considerare? Forse questo è però un aspetto puramente pratico e quindi in effetti deve stare in secondo piano.

Per quel che riguarda l'aspettare degli specialisti, secondo me il mondo accademico ha spesso la puzza sotto il naso e prima di accettare qualche cosa che viene dal di fuori del suo ambito...

Link to comment
Condividi su altri siti

La chitarra non è solo rock, è miliardi di cose, il coro degli alpini è sempre il coro degli alpini ;) .

 

sospendendo il giudizio sull'affermazione in sé, la domanda successiva è: com'è possibile che in 70 anni di vita la chitarra elettrica ha fatto a tempo a diventare miliardi di cose e in 140 anni i cori degli alpini sono rimasti cori degli alpini? Buttarla così è semplicistico, ma gli strumenti musicali vengono "utilizzati" dai compositori con più spregiudicatezza rispetto alle voci. E questo, secondo me, configura proprio un tabù.

 

Poi, non vorrei dire un'altra banalità, ma - per esperienza mia, quindi fallace - credo di conoscere molti più chitarristi accademici cross-over che cantanti lirici cross-over, cioè disposti a cantare con la voce non-impostata. Non è forse anche questo un aspetto da considerare? Forse questo è però un aspetto puramente pratico e quindi in effetti deve stare in secondo piano.

 

la questione qui è molto più ingarbugliata. Dovremmo interrogarci prima di tutto sul cross-over. Noi tendiamo a considerare il cross-over come un genere pop influenzato dalla classica. Capita, però, che ci sia anche il contrario, ovvero composizioni accademiche influenzate dal pop. Le sfere di influenza sono tantissime (tecnologiche, formali, timbriche, performative...), ma ci sono situazioni più di successo di altre: ci sono formazioni strumentali rock che rifanno pezzi classici (il vero e proprio cross-over); ci sono formazioni strumentali rock che fanno generi ispirati alla classica (l'epic metal, per esempio); c'è l'operatic-pop, ovvero gruppi o solisti che cantano con voce impostata pezzi fortemente influenzati dalla musica vocale da camera E dal pop (Il Divo); ci sono, meno spesso, gruppi o solisti che cantano con voce non impostata pezzi influenzati dalla musica vocale da camera (Sting). Scoprire l'altra faccia, ovvero il cross-over dalla parte della classica, è più difficile. Ci sono compositori che usano strumenti musicali tipicamente pop-rock? E' qui che entra in gioco la mia connotazione della chitarra elettrica. Oggi ci sono moltissimi compositori che usano formazioni rock. Ci sono compositori che scrivono per cantanti con impostazione leggera? Sì, anche se di rado queste composizioni passano alla storia (a me non ne viene in mente nessuna, in questo momento). Ci sono compositori che scrivono per cantanti con impostazioni "diverse" da quelle occidentali? Molti di più dei precedenti, ma questo spesso non viene neppure considerato cross-over, perché tocca il folk e non il rock-pop (sebbene il folk SIA pop). La questione diventa ancora più particolare se l'analizziamo a settori: i compositori molto "avanguardisti" (non saprei come definirli...) usano il kazoo ma non usano le voci jazz. Se proprio c'è bisogno di voci, sono voci campionate, analizzate, e spesso voci parlate, non "cantate".

Tutto questo discorso è molto parziale, comunque. Mi serve parlarne anche per capirne i punti deboli.

Link to comment
Condividi su altri siti

anche ai tempi avevo messo una discussione sul tema.

Il progetto definitivo si occupava di Teatro musicale vocale non verbale di fine '900. Ovvero, quanto l'assenza o la riformulazione radicale del rapporto tra musica e testo potesse influire sulle drammaturgie del teatro musicale di fine '900. E' possibile un teatro musicale non verbale? Quali sono le sue forme? C'è un sistema coerente tra le varie, singole poetiche? Il non verbale è di per sé un'esaltazione del corporeo, come nella storia del teatro, o un'esaltazione dello spirituale, come nella storia della musica? Per parlare di questi temi avevo proposto di analizzare esempi tratti dalle opere di Meredith Monk, Georges Aperghis e Salvatore Sciarrino.

Ora il progetto non mi piace più semplicemente perché mi sono reso conto che era molto dispersivo, potenzialmente lunghissimo. Rispetto agli esempi, tutti e tre i succitati autori hanno scritto molto. Su Sciarrino, poi, si E' SCRITTO molto. Avrei sicuramente passato il primo anno a togliere roba, a circoscrivere l'argomento. Lo sapevo anche ai tempi, ma puntavo sull'effetto :-) come immaginavo, infatti, nessuno in commissione conosceva né Aperghis né la Monk... ed infatti mi hanno criticato la bibliografia perché non c'erano testi che parlassero di Berio (?!)

Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...