Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Solo Buona E Cattiva Musica?


Carlos
 Share

Recommended Posts

«Se sento ancora qualcuno dire che esistono solo due tipi di Musica, quella buona e quella cattiva, metto mano al lanciafiamme!». Non l'ho detto io, prima che lo pensiate. Anche perché non sono per nulla convinto che non sia vero. Rifletto un momento e penso a ciò che diceva Oscar Wilde, ovvero che «non esistono libri morali o immorali: un libro è scritto bene o è scritto male» e penso che, parafrasando ad hoc, forse si potrebbe dire la stessa cosa della musica, cioè che «la musica o è scritta bene (quindi è buona musica) o è scritta male (quindi è cattiva musica)». Non sono del tutto convinto nemmeno di questo, ma sono più convinto di questo che del contrario. Che ne dite?

Link to comment
Condividi su altri siti

E' un punto di vista che esclude giudizi di merito sui vari generi, il che mi trova d'accordo; anzi, direi anche che "buona" e "cattiva" sono categorie afferenti la soggettività del gusto, quindi non le userei affatto se non per esprimere il "mi piace" e il "non mi piace" (modalità, questa, senz'altro più onesta della pretesa oggettività implicita nel manicheismo buono/cattivo).

Direi, invece, musica "ben fatta" o meno, in relazione al genere.

Link to comment
Condividi su altri siti

... c'è la Musica e quello che non è eleggibile tale, questo caso è fuori categoria.

 

La musica è l'arte dei suoni; siamo nel 2012 e, per me, se si mettono insieme il suono del phon e quello dell'aspirapolvere in modo artistico, che susciti emozioni, si può anche parlare di Musica (il genere esiste, si chiama "environmental music").

Link to comment
Condividi su altri siti

Vero, la musica o è scritta bene o è scritta male, ma le sfumature sono molteplici:

un pezzo può essere scritto tecnicamente bene ( quindi a livello teorico ) ma suonare male,

al contrario uno scritto non proprio con una struttura efficace, ma suonare bene o poco meno.

Se dovessi classificare quello che scrivo lo includere nella categoria del poco definito, Carlos se ti ricordi

qualche anno fa facesti una sorta di "classifica" della musica, bella, brutta, mediocre e senza senso, la mia

la classificasti al 4° posto, appunto senza senso, vero che io un senso ce lo vedo, almeno etimologico :ph34r: , ma ammetto

che musicalmente parlando, strettamente a livello musicale, riconosco che quello che scrivo risente di una

difficoltà nello sviluppo, per cui la conseguenza è che il rischio è di scrivere musica che possa essere definita

difficilmente tale, ma più tentativi di mettere in musica quello che si prova, si pensa, come tutti, ma con

risultati in stile bagno maria.

Link to comment
Condividi su altri siti

Vero, la musica o è scritta bene o è scritta male, ma le sfumature sono molteplici:

un pezzo può essere scritto tecnicamente bene ( quindi a livello teorico ) ma suonare male,

 

Scusa ma, secondo me, se un pezzo è scritto bene, non può "suonare male" (timbro a parte, ovviamente). Al massimo, può essere noioso e pedante, ma questo è un altro discorso. ;)

Link to comment
Condividi su altri siti

Hai ragione, sono io che uso termini sbagliati o poco consoni a volte, sto importando la mia modalità di parlato anche nella scrittura, stile Zeman_Zoff, il primo impiega 12 anni per dire qualcosa,

il secondo se avesse fatto il cantante avremmo sentito solo sibili dal registro medio_alto, una cosa assurda. :blink:

  • Like 1
Link to comment
Condividi su altri siti

E' già da diverse decine di anni che il pensiero si è fatto strada nell'atto creativo di un brano di musica, se si cercasse un termine solo che faccia da spartiacque, non sarebbe male meditare anche sul "condivisibile" e "non condivisibile".

 

Se condivisibile lo affianchiamo a disagio, paura, ansia, angoscia, sbalzi di umore per me diventa non condivisibile a prescindere, ma una domanda che potrebbe sorgere è, come facciamo a comprendere quello che c'è sotto una specifica musica, chi può dire con certezza se un pezzo che esprime ironia non nasconda in realtà una forte ansia?, è una cosa che io provo su me stesso, anche scrivere un testo è simile, unire ironia, sarcasmo al disagio.

Tu cosa intendi per condivisibile e non condivisibile?

A me viene in mente la frase, appunto"non condivido" quello che dici o fai, però lo accetto, o ti stimo, ma appunto la condivisione o non può non essere legata per forza di cose ad una personale propensione, al proprio giudizio, al proprio metro di giudizio, che seppur costruito su basi solide come nel caso della musica per alcuni, non prescinde mai per me dal gusto personale, e soprattutto dal proprio vissuto, con questo discorso quì andiamo molto in profondità e non ne usciamo eh, perchè nessuno può sapere cosa avrebbe potuto pensare di una specifica musica se solo il suo percorso di vita avesse avuto un diverso corso, basta anche un solo particolare per percepire quello che adesso percepisci in un modo, un pò diversamente, contrariamente ecc.., per cui è parecchio impicciato il discorso da questo punto di vista ( per me ), poi bisogna vedere cosa intendi con questi termini, se sotto non ci siano delle sfumature che vanno oltre.

Aggiuno in anticipo che è interessante in certi casi "quello che poteva essere", perchè mi aspetto ( dico in generale ) in un certo senso che si dirà"non mi interessa quello che sarebbe potuto essere, ma quello che è ora", cosa che confermerebbe appunto una visione deterministica dei fatti, quasi senza alcun dubbio sul fatto che essendo la materia storicamente costituita su fondamenti consolidati, il fattore stesso che la personalità non possa in alcun modo contribuire con interpretazioni che esulino dai mezzi di comprensione che lo studio fornisce, verrebbe avallata da chi pensa questo.

Link to comment
Condividi su altri siti

Ha ha... :) Ma va, che dici...?

 

Da un pò di tempo oltre a vedere ( ad esempio su un' etichetta ) una parola che non centra nulla ma in realtà si costruisce con le stesse lettere, mi incarto a scrivere e a parlare,

esempio lampante di come lo stress ti condiziona, certo se stessi ( poi può essere che sotto sotto stanno messi male ) nei panni di Zeman o Zoff avrei la pace in corpo, e soprattutto nella mente. :ph34r: :ph34r:

Link to comment
Condividi su altri siti

«la musica o è scritta bene (quindi è buona musica) o è scritta male (quindi è cattiva musica)». Non sono del tutto convinto nemmeno di questo, ma sono più convinto di questo che del contrario. Che ne dite?

 

che io non sento la necessità di dividere la musica in questi due tronconi. Se posso, attuo divisioni diverse, tipo "musica che mi piace- musica che non mi piace", e poi divisioni più tecniche, tipo "musica innovativa-musica non innovativa", "musica di un genere-musica di un altro genere", "musica importante storicamente-musica meno importante storicamente" etc

Ci sono cose scritte bene che non mi piacciono, vedi tutto Massenet, e cose scritte "male" che mi piacciono, vedi le sigle di alcuni cartoni animati. L'idea di dividere in modo oggettivo e globale tutta la musica, poi, mi spaventa perché vedo sempre in questa voglia di dividere un ntento etico, perché a differenza di Croma, io nella definizione "musica scritta bene e musica scritta male" vedo un giudizio, non solo di valore estetico ma di valore etico, latente almeno. Questo non vuol dire che non esista la possibilità di giudicare un brano in termini tecnici, ma se si vuole andare sul tecnico ci si deve sforzare di essere precisi (il brano è scritto male perché...), di circoscrivere il campo (il brano è scritto male se prendiamo come panorama di riferimento la musica strumentale classica del 1700...), di non affiancare giudizi etici su chi ha scritto o ascolta quel brano.

Link to comment
Condividi su altri siti

Speravo nella molteplicità di voci, mi consola, perché giustifica almeno in parte il fatto di non essere convinti dell'univocità di nessuna delle possibili classificazioni. Per cui, intanto, grazie. Prendo qui e là un paio di vostre affermazioni per rifletterci su e vi dico cosa ne penso, per confrontarci.

 

Inizio con CromaDiBrera, che dice è un punto di vista che esclude giudizi di merito sui vari generi e si dice d'accordo e, in effetti, proprio in quella direzione andava la mia definizione, ovvero, se è "musica scritta bene" può essere una sinfonia o il jingle di una pubblicità, ma se è scritto bene è scritto bene. A questo punto integro, prendendo a prestito Valchiria, che dice che o funziona o non funziona: esatto! Questo ci permette di evitare come la peste giudizi diversi, che tirerebbero in ballo la legittimità o meno di un certo tipo di musica rispetto ad un altro. Quindi, naturalmente, anche se ho capito ciò che voleva intendere Piccinesco, quando afferma che un pezzo può essere scritto tecnicamente bene (quindi a livello teorico) ma suonare male, in realtà per "scritto bene" io intenderei scritto bene "tout court", cioè che, oltre ad essere corretto, suoni bene ecc. (apro una parentesi relativa alla mia classificazione di tempo fa, che non ricordavo, quando dissi che la musica di Piccinesco "non aveva senso"; ecco, a parte che spero di aver almeno motivato una sberla del genere, ma in questo caso, probabilmente, mancava uno degli elementi che potevano farmi dire che era "scritta bene". Chiusa parentesi, con annesse scuse per la mia a volte troppo sfrontata franchezza...).

 

Non mi sento di sposare la scelta di Xenakis, quando dice che non sarebbe male meditare anche sul "condivisibile" e "non condivisibile", perché questo mette decisamente in cantina l'oggettività e porta in campo valutazioni soggettive, con molti risvolti, certamente, ma lontanissime dall'essere quanto più possibile obiettive. Ad esempio io potrei dire che non condivido (magari per motivi etici?) la musica di Ushikawa, ma questo non vorrebbe automaticamente dire che sia musica "scritta male", né che Ushikawa sia un compositore scadente.

 

Thallo dice che, se può, attua classificazioni diverse tipo "musica che mi piace - musica che non mi piace" e ci mancherebbe, ma questo tipo di classificazione è proprio quella che, nel cercare di stabilire la validità di quella in oggetto, pensavo di evitare. Però, naturalmente, è una classificazione che tutti facciamo, nonostante, di tutte, sia la più lontana dall'oggettività. Quando dici che ci sono cose scritte bene che non mi piacciono, vedi tutto Massenet, e cose scritte "male" che mi piacciono, vedi le sigle di alcuni cartoni animati stai unendo due criteri di valutazione. Come dire (visto che so che sei sensibile all'argomento) ci sono piatti cucinati bene che non mi piacciono (tipo "non-so-cosa") e piatti cucinati male che mi piacciono (tipo gli hamburger del McDonald's): stiamo unendo un giudizio tecnico a uno soggettivo. Nessuno può dire che al McDonald's si faccia alta cucina. Ciò non toglie che a nessuno sia impedito di abbuffarsi di quella roba... Mentre non credo tu abbia centrato il discorso (almeno per quel che riguarda il significato che io do all'assunto proposto), quando dici che nella definizione "musica scritta bene e musica scritta male" vedi un giudizio, non solo di valore estetico ma di valore etico, latente almeno, perché è tutto fuorché quello. «Musikbegleitung für eine lichtspielszene» di Schönberg è un pezzo scritto benissimo. Il fatto che piaccia o meno (e a me fa decisamente orrore) non toglie che io lo trovi un pezzo scritto con una maestria assolutamente stupefacente. Quindi nessun giudizio estetico, né tanto meno, etico. Il giudizio etico è più nel "condivisibile"/"non condivisibile" di Xenakis, quindi, come dicevo sopra, è lontano dal mio obiettivo, overo di infìdividuare la possibilità di essere quanto più oggettivi possibile 8sempre che sia possibile, beninteso).

 

Dopodiché, chiudo prendendo a prestito un'ultima affermazione di Thallo, che condivido e che era, per quel che mi riguarda, sottintesa, ovvero se si vuole andare sul tecnico ci si deve sforzare di essere precisi (il brano è scritto male perché...), di circoscrivere il campo (il brano è scritto male se prendiamo come panorama di riferimento). Ripeto: sono d'accordo. Questo è lo scopo esatto della affermazione. Voglio dire: è possibile affermare che la Settima Sinfonia di Sostakovich e «Sgt. Pepper's Lonely Heatrs Club Band» sono due "brani scritti bene"? Secondo me sì e questo è possibile solo perché 1) evitiamo di dare un giudizio estetico, 2) evitiamo di sottolineare la nostra preferenza verso l'uno o l'altro dei due brani o generi musicali, 3) collochiamo ognuno dei due brani nel suo rispettivo ordine di appartenenza e, in base a quello, stabiliamo che sono scritti bene.

 

Aspetto vostre. Alla prossima, se volete.

Link to comment
Condividi su altri siti

Non mi sento di sposare la scelta di Xenakis, quando dice che non sarebbe male meditare anche sul "condivisibile" e "non condivisibile", perché questo mette decisamente in cantina l'oggettività e porta in campo valutazioni soggettive, con molti risvolti, certamente, ma lontanissime dall'essere quanto più possibile obiettive.

 

Capisco Carlos il tuo discorso, ma hai dimenticato la mia premessa (e forse anche Piccinesco). C’è un secolo di musica non è più narrativa, è basata sul pensiero d’arte. Il pensiero crea concetti…che puoi più o meno condividere. Non c’è più, come ricorda Thallo, un modello di riferimento con il quale confrontarsi e dire “funziona” o “non funziona”, come ci dice anche Valchiria.

O meglio, per la sua affermazione ho speso un Like, perché il lavoro di concetto non esclude l’artigianato … ma la forma di artigianato dipende proprio dalla soggettività del compositore e non del suo modo di esprimersi in una griglia “pre definita”.

 

Difronte a grande soggettività non si può rispondere in modo oggettivo, oggettivo di chi? O rispetto a cosa?

 

Sono solo domande che penso tutti si debbono porre e non è facile rispondere ;)

Link to comment
Condividi su altri siti

C’è un secolo di musica non è più narrativa, è basata sul pensiero d’arte. Il pensiero crea concetti… che puoi più o meno condividere.

 

Ok, fammi qualche esempio, perché così è troppo vago per me. Ma ti farei notare che tu parli di concetti condivisibili e non di musica condivisibile, mentre io parlo di musica scritta bene o male. Ma resto in attesa.

Link to comment
Condividi su altri siti

...devo per forza fare iperbole, spero sia letta fra le righe.

 

Se trovo interessante le scoregge che può emettere un trombone e tramite un grande lavoro di artigianato che faccio con lo strumentista riesco a proporre qualcosa che "funziona" (oggettivamente il trombone può fare anche scoregge); nel modello da te proposto come verrebbe valutata questa opera?

 

Di fondo devo condividere il fatto che quella sia musica (e lo è, scritta per strumenti tradizionali, eseguibile). Cosa potrebbe dire che non “funziona”? Che non è musica? Che non è scritta bene?

 

Potresti dirmi cosa vuol dire “scritta bene”?

 

Se è eseguibile e dal punto di vista concettuale sta in piedi… potrebbe restare fuori solo la soggettività in riferimento alla condivisione dell’idea.

 

Spero sia chiaro cosa intendo, o meglio, cosa mi sto domandando…perché la mia non vuole essere una risposta :)

Link to comment
Condividi su altri siti

Capisco il discorso di Carlos. Ma porto avanti alcuni punti del mio, non necessariamente andando "contro" gli altri, ma per portare a delle estreme conseguenze il mio ragionamento.

 

McDonald's è "scritto male" ma piace. In realtà, sotto molti punti di vista tecnici, McDonald's è scritto benissimo. Hanno un sistema produttivo che è un orologio, riescono a gestire molte richieste in poco tempo, tengono bassi i prezzi pur comprando gran parte dei prodotti nei paesi di vendita (tipo, i negozi italiani vendono carne italiana), sono osservati speciali dalle ASL, e infatti tendono ad essere puliti quanto altri locali (né più né meno), e nulla fa precisamente schifo. Diciamo che ti danno quello per cui paghi. Ecco, puoi dire che McDonald's è scritto male se lo paragoni a locali di altro tipo, ovvero se dai un giudizio tecnico LIMITATO ad un campo preciso. Ma se il tuo discorso è di altro tipo, McDonald's diventa un esempio da seguire. In questi giorni sto facendo una consulenza in un locale in cui cerco di migliorare la linea produttiva della pausa pranzo, ed il mio modello di riferimento è McDonald's (in senso lato... )

 

In definitiva, io penso che nella musica molti pezzi, repertori, composizioni abbiano valori diversi rispetto ai discorsi che vogliamo fare. Penso che molti pezzi "scritti male" rivelerebbero altre potenzialità solo cambiando il sistema di riferimento

Link to comment
Condividi su altri siti

Thallo, probabilmente McDonald's funziona. La successiva domanda è: "se funziona (termine tipicamente legato alla tecnica) è automaticamente anche arte"?

 

1) l'arte è scritta bene o è scritta male? No, perché se ci limitiamo a questa distinzione, allora la sacra parola "arte" non c'azzecca nulla.

2) retoricamente, credo che la parola "arte" sia diventata un artificio utile tanto quanto la parola "libertà" in politica. Non significa assolutamente nulla ma è utilissima per chiudere i discorsi. Definire cos'è e cosa non è arte è difficilissimo, ed è così difficile che, a volte, si rivela del tutto INUTILE. Questo commento risponde in parte ancora al topic di Carlos: quando dicevo che non sento il bisogno di dividere il mondo musicale in due tronconi (musica buona e musica cattiva) intendevo anche dire che non sento il bisogno di dividere il mondo musicale in musica d'arte e musica di non arte. Perché credo che distinzioni di questo tipo non solo siano difficilissime da elaborare ma siano essenzialmente inutili. Sarebbe come dividere gli oggetti del mondo in oggetti più lunghi di un metro e oggetti meno lunghi di un metro: a che serve?! Ecco, a che serve capire se una musica è arte o non arte?! Sempre ammesso che sia possibile...

3) ancora una volta, io credo che in modo subdolo ci sia sotto un discorso etico. McDonald's non è arte ma Vissani sì... e la lasagna di vostra madre cos'è? Ha meno tecnica di McDonald's (perché, sì, rassegnatevi, di certo McDonald's ha la consulenza di cuochi più bravi di vostra madre), ha meno successo di McDonald's, è meno originale di McDonald's. E sul gusto è tutta una questione di punti di vista, sono certo che un americano preferisce l'hamburger. Ed è qui che, probabilmente, direte "ma gli americani hanno dei gusti di me*da"... ta-tam! Discorso etico, o preferisci la lasagna o sei un ignorante. Se lavori per una multinazionale sei uno schiavista. Il fast-food, per il solo fatto di essere fast, è peggiore dello slow-food (panini, cibo del diavolo).

Uguale, identico discorso con la musica. Allevi non è arte, Mozart è arte. E "Bella ciao" cos'è? Permettetemi di dire che qualsiasi schifoso pezzo di Allevi è TECNICAMENTE più complesso di Bella ciao, però non vado da mio nonno a dire che è un ignorante perché ascolta i cori degli alpini invece che Mozart.... e qui ci sta il discorso etico. Non ho mai visto una discussione in cui la gente si lamenta del repertorio dei cori degli alpini, che potrebbero tutti cantare Palestrina invece di cantare quelle brutte canzoni insipide. Però i discorsi contro Allevi fioccano... ed in genere il discorso è "Allevi fa musica semplice, Allevi si sente un dio, in realtà è una m*rda, chi lo ascolta è una m*rda". E questo è tutto un discorso etico, perché con le note c'ha poco a che vedere...

4) E, quindi, domanda finale: a cosa serve dividere la musica in scritta male e scritta bene? Artistica e non artistica? Chi stila la classifica? Chi lo decide? E chi di voi ha il coraggio di fare un elenco, non lungo ma neppure breve, di pezzi indubitabilmente scritti bene e pezzi indubitabilmente scritti male?

Link to comment
Condividi su altri siti

Comincerei io da esempi che mi riguardano, perchè di questo sono più cosciente rispetto al repertorio storico, faccio due distinzioni, musica scritta per Jingles e musica scritta per se stessi:

 

Musica scritta per i Jingles: il criterio che è stato usato da chi ha poi pubblicato i pezzi ( non solo miei ) è stato la quantità, non penso assolutamente che abbiano ricercato chissà cosa,

dico questo perchè una casa di distribuzione con cui ho "collaborato" ha più di 90 "compositori", tra virgolette perchè non fanno distinzione tra chi scrive con un minimo di cognizione e chi fa il copia e incolla, ma appunto per certi motivi, chi deve lavorare con tempi ristretti ed è legato ad un mercato che richiede molteplici pezzi di breve durata per spot ecc.. deve poter contare sulla quantità e non si chiede come si sia arrivati a quel "prodotto" ( non mi piace come termine comunque ), se ad esempio fossi stato io a capo di una casa del genere, prima di tutto avrei chiuso dopo 2 ore perchè sono più "indagatore" dal punto di vista compositivo, poi da questo invece di avere 2000 pezzi disponibili ne avrei avuti 100, che magari sarebbero stati ascoltati con diffidenza dai pubblicitari.

Però io la penso in questo modo, e riguardo me stesso non è che per il fatto che hanno pubblicato qualcosa ( che non verrà mai utilizzato, lo so per certo, non è un piagnisteo a priori, è fede nell' impossibilità visto quello che circola e le metodiche di giudizio di chi decide e chi ascolta ) sono soddisfatto e mi ritengo "compositore", anzi, ritengo che quelle composizioni se circoscritte in un determinato ambito possano avere un "senso", ma se rapportate ad altri generi e musica più "colta" non avrebbero scampo.

 

Musica scritta per me stesso: in questi casi ( anche se quella poi "devoluta" per gli spot l' ho scritta comunque perchè mi andava di farlo non per secondi fini ) il tutto si trova a bagno maria come ho detto altre volte, quindi non avendo ancora uno stile riconoscibile risento della musica che ascolto e a livello tecnico soprattutto non ho ancora i mezzi per poter definire questa stessa musica "scritta bene", ritengo che sia scritta male, non come si dovrebbe, ma questo non toglie ( con il calcolo delle probabilità ) che a qualcuno possa piacere, ma anche questo fattore non determina il valore in sé della composizione, al contrario determina ( come in altri casi di musica scritta senza seguire criteri ben precisi ) una percezione più o meno piacevole o più o meno "ignorabile", cosa che è possibile constatare nel tempo, ma questo è quello che penso io, la stessa persona che giudica quello che scrive.

 

Quello che avverto in quello che ascolto scritto da altri, è molto spesso coerenza, compattezza, anche se si tratta di pezzi contemporanei, e qui subentra qualcosa che non si può facilmente definire, perchè non mi sembra che ho i mezzi per analizzare tali pezzi se già con quelli "datati" ci sono delle difficoltà, però a me danno questo senso di precisione, di coerenza appunto.

Faccio degli esempi anche molto conosciuti: Lontano di Ligeti, Ramification - Le composizioni più conosciute di Penderecki - Bartok - Sciarrino - Donatoni ecc..

Anche se stiamo a livelli assurdi le sensazioni che ho ( che logicamente non possono essere paragonate al raziocinio ) sono di assoluta coerenza.

Sarà che percepisco anche che chi ha scritto tali lavori era ed è una persona "completa"?

Link to comment
Condividi su altri siti

Thallo, probabilmente McDonald's funziona. La successiva domanda è: "se funziona (termine tipicamente legato alla tecnica) è automaticamente anche arte"?

 

Per carità, vade retro! ;) Non è certo questo il motivo di una classificazione che tenga conto solo del parametro "scritto bene/male". Sennò bisognerebbe davvero tirare in ballo l'etica come dice Thallo e non è certo lo scopo. Basterebbe la classificazione in "musica d'arte" vs "il resto" che qualcuno ha suggerito. Ma io non voglio cadere nel solito snobismo, perchè si finisce davvero col dire che se ascolti Mozart sei intelligente, ma se ascolti «La montanara» no. E, intanto che ci siamo, «La montanara» è scritto benissimo! Certo, come anticipava un paio di post più indietro Thallo, considerandolo nel suo ambito; ma non è quello che si dice da tempo anche riguardo a compositori ben noti che si inseriscono in ambiti che non gli appartengono? Salvo questo, posso affermare che la sigla di «Goldrake» è scritta bene? Secondo me sì, ma naturalmente la devo considerare nel suo ambito, ovvero quello di sigla di un cartone animato. Chi dice «eh be' sarà scritta bene ma le mazurche di Chopin sono meglio!» secondo me non centra l'obiettivo, ad esempio. Dopodiché ho sbagliato probabilmente io facendo quell'esempio del McDonald's e mi sto contraddicendo da solo, perché ho io stesso confrontato due ambiti diversi. Quindi devo dar ragione a Thallo (ancora una volta :unsure:): il McDonald's "è scritto benissimo" ed è sbagliato confrontarlo con l'alta cucina, perché non c'entra un cacchio, quindi pardon...

Link to comment
Condividi su altri siti

2) retoricamente, credo che la parola "arte" sia diventata un artificio utile tanto quanto la parola "libertà" in politica. Non significa assolutamente nulla ma è utilissima per chiudere i discorsi. Definire cos'è e cosa non è arte è difficilissimo, ed è così difficile che, a volte, si rivela del tutto INUTILE.

 

Sono un preoccupato nel scriverlo, ma stai implicitamente dicendo che l'arte non esiste...la cosa peggiore, nel parallelismo, non esiste neanche la libertà (visto che è regolata quotidianamente dai nostri politici).

 

La beffa è che siamo talmente schiavi del meccanismo che siamo arrivati a definirla inutile (arte e praticamente la libertà ... sarà un caso).

 

Io non dico "condivido", "non condivido"...ma una riflessione ce la farei sull'argomento.

 

Arte e libertà comunque esistono! Il problema è trovarsi nella condizione di desiderarle...e in efetti inizio a desiderare l'arte...e visti i tempi che corrono, quasi quasi, anche un po' di libertà.

Link to comment
Condividi su altri siti

ho spesso detto che, secondo me, l'arte non esiste. E' un modo di rapportarsi alle cose o agli avvenimenti. Ma è una differenza molto capzioso e complessa da spiegare. Ed è in tutto e per tutto una mia opinione, che non mi sentirei di propugnare come universale. Io, comunque, penso che esista un'esperienza artistica, creata in pari percentuali dall'oggetto-evento e dall'attitudine con cui ti approcci a quell'oggetto-evento. La musica d'arte, per me, è un modo di ascoltare.

 

Ma se dovessi definire accademicamente la parola "arte", mi troverei molto in difficoltà.

Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...