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Piano Concerto - Forum pianoforte

I Libri Dei Quali Abbiamo Bisogno


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Ma è bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma noi abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti dai boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro deve essere la scure per il mare gelato dentro di noi. Questo credo. [Franz Kafka, lettera a Oskar Pollak del 27 gennaio 1904]

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Interessante, certo che "i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi" detto da uno scrittore, che ha scritto quello che ha scritto...

 

La frase di Kafka si riferisce a: «Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo?». Ovvero: «Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi». ;)

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Ottimo Carlos, interpretando la battuta di Frank... a questo punto lui non si è scritto libri per lui, e se fosse una frase valida universalmente... pensa al "povero" Poe... cosa ne dici?

 

Credo che nessuno scrittore scriva per se stesso... ma onestamente non ho capito :unsure: scusa.

Quale frase dovrebbe avere valore universale (e, soprattutto, perché?). E dovrei pensare al «"povero" Poe» come scrittore o come lettore?

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Felicità? Mah... Kafka parla di «larghe ferite», di libri che «mordono e pungono» e che devono agire su di noi come «una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti dai boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro deve essere la scure per il mare gelato dentro di noi». Non mi pare cerchi la felicità in un libro. In ogni modo lui parla da lettore e non da scrittore, quindi bisognerebbe forse chiedersi che effetto fanno i libri di Poe a chi li legge, non il perché lui li ha scritti... ;) Ma poi: cosa c'entra Poe? Non sarebbe meglio cercar di capire se i libri di Kafka rappresentano per il lettore ciò che lui stesso cercava in un libro?

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