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Piano Concerto - Forum pianoforte

Fuga N.1


Piccinesco
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Direi più un tentativo ( a qualcuno già l' ho confidato ).

So di rischiare molto facendo ascoltare questo pezzo, ma lo faccio consapevolmente, premettendo

che ho avuto non pochi problemi ad armonizzare il soggetto cercando un controsoggetto che mi

piacesse, e questo che ho scritto sta a 50/50, in realtà non è come lo avevo in mente, e provando a scriverlo

esattamente come lo pensavo e tutt' ora lo intendo dovrei modificare il soggetto, per cui quello che ho in mente non

è fattibile se voglio usare il soggetto così come è.

C'è un rumore di fondo nel file, sembra un triangolo, è una modalità che viene introdotta spesso

nei software free o trial per non consentire l' uso dello stesso come se fosse stato acquistato, ho deciso

comunque di usare questo organo perchè la sonorità rende di più rispetto ad altri che ho.

Non ho assolutamente la pretesa che possa piacere, anzi, penso proprio che susciterà il contrario, così

come a me sembra "strano" e un pò cosi cosi.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Uu0aSZdF6BI&feature=youtu.be

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Si, ho anche io le stesse impressioni, questo è quello che "mi capita" di fare quando cerco di scrivere qualcosa seguendo uno schema ben preciso, o almeno ci provo,

i divertimenti paradossalmente li percepisco con meno "facilità", perchè sono una persona che difficilmente riesce a rimanere entro un certo range, mentre la stavo scrivendo

ho avuto momenti in cui ho pensato di continuarla come "sentivo" invece di fare attenzione e concepire un pezzo più definito dal punto di vista dello schema formale, è un mio difetto,

la fretta, fin da quando ero piccolo, è in effetti il primo tentativo, dopo aver provato, grazie a Frank che mi ha dato dei suggerimenti riguardo il tema per la fuga del laboratorio del 2013,

su cui ho avuto dei dubbi per quanto concerne la costruzione del controsoggetto, e su cui mi sono fermato dopo aver provato a scrivere l' esposizione prima dei divertimenti, ho ripreso questo tema di qualche anno fa, che cercherò di mutare anche in invenzione a 2 ( magari a 3 )voci, in modo da utilizzare esattamente la parte del controsoggetto ( in questo caso ) che avevo in mente, li avrei maggiore libertà.

Il divertimento l' ho concepito di breve durata perchè avevo "paura" di andare troppo in là, nel senso di mettere sul piatto troppe idee diverse trà loro e non seguire uno schema più compatto, uno dei problemi principali per me è proprio la forma, magari ho delle idee ma rimane sempre il problema di svilupparle in modo consequenziale, cosa che avviene raramente, ad un certo punto "svio" sempre, per questo ritengo un mini miracolo in fatto che abbia scritto, seppur un tentativo, anche con errori, di fuga.

Poi non dico come è stata concepita, c'è da mettersi le mani nei capelli, non è una questione di secondo piano.

Un maestro c'è, lo conosco da 4 anni quasi, però dopo un anno in cui ci siamo visti da lui 2/3 volte per una mezzoretta in cui di solito mi forniva delle dispense di armonia su cui fare esercizi,

e scrivendoci delle e mail per controllare gli stessi, da più di un anno non ci vediamo, purtroppo è impegnatissimo e non può ( giustamente ) seguire anche me, riguardo il programma

portato avanti con lui, eravamo arrivati alle progressioni, ho fatto qualche esercizio di preparazione ma non di più, sono arrivato ad un punto in cui non intendo andare avanti da solo,

facendo magari casini, senza avere la certezza che sto facendo bene.

Però non abbiamo mai fatto una vera e propria lezione, tipo una o due ore con il maestro che ti spiega le cose, tu fai gli esercizi e te li corregge li, di persona, sarebbe stato tutto molto più semplice oltre che veloce, ma va bene anche cosi, sono contento di aver conosciuto una persona che sa prima di tutto insegnare, ed è competente, poi che io faccia degli errori è un altro discorso, dipende soprattutto da me, che tendo a dimenticare spesso le molteplici possibilità che ci sono in ambito armonico ( fin dove sono arrivato ), e a farmi prendere dalla fretta, Frank ne sa qualcosa.

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Consolati Picininesco, la mia prima fuga, che non era neanche una fuga, era una porcheria inascoltabile...mischiai Soggetto e CS fra le voci...nonotante lo schema io le misi dove mi pareva :(

 

Diciamo che mi piace molto ascoltare e analizzare le fughe (sul serio)... quelle degli altri :D ... a me piace esprimermi in altri ambiti ;)

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Guarda che non è male, si ascolta con piacere, secondo me dei possibili miglioramenti potevano andare in questa direzione: il controsoggetto dovrebbe essere un po' più contrastante rispetto al soggetto, con note più lunghe visto che il soggetto ha figure brevi e spesso ribattute. Qua e là ci sono degli spostamenti ritmici che non sono in stile col barocchismo generale del brano, allora o "ammoderni" anche il resto o "barocchizzi" questi controtempi. Ultima considerazione: un soggetto importante come questo meritava uno sviluppo maggiore, alla fine sembra come se avessi fretta di concludere, ma con un tema simile può venire un fugone che può durare anche il doppio del tempo attuale, non che la qualità della musica si misuri in minuti ma in questo caso si poteva creare qualcosa di più imponente.

Leggendo il tuo stesso commento mi viene da dire: fregatene del famoso schema della fuga scolastica, fai quello che ti senti, fai gli stretti dopo l'esposizione se così ti senti di fare, quello schema vale solo all'esame e neanche nel 100% dei casi. Guarda che questa "autolimitazione" nel tuo brano si percepisce e il brano complessivamente ne subisce le conseguenze, diventa un po' un "vorrei ma non posso", invece puoi e non devi dare conto a nessuno.....

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Guarda che non è male, si ascolta con piacere, secondo me dei possibili miglioramenti potevano andare in questa direzione: il controsoggetto dovrebbe essere un po' più contrastante rispetto al soggetto, con note più lunghe visto che il soggetto ha figure brevi e spesso ribattute.

Qua e là ci sono degli spostamenti ritmici che non sono in stile col barocchismo generale del brano, allora o "ammoderni" anche il resto o "barocchizzi" questi controtempi.

Ultima considerazione: un soggetto importante come questo meritava uno sviluppo maggiore, alla fine sembra come se avessi fretta di concludere, ma con un tema simile può venire un fugone che può durare anche il doppio del tempo attuale, non che la qualità della musica si misuri in minuti ma in questo caso si poteva creare qualcosa di più imponente.

Leggendo il tuo stesso commento mi viene da dire: fregatene del famoso schema della fuga scolastica, fai quello che ti senti, fai gli stretti dopo l'esposizione se così ti senti di fare, quello schema vale solo all'esame e neanche nel 100% dei casi. Guarda che questa "autolimitazione" nel tuo brano si percepisce e il brano complessivamente ne subisce le conseguenze, diventa un po' un "vorrei ma non posso", invece puoi e non devi dare conto a nessuno.....

 

Le note ribattute mi piacciono particolarmente, comunque quì il fatto che ci sono è puramente una casualità, questo tema lo avevo in mente da tanto tempo e non mi decidevo a farci qualcosa, sul controsoggetto ho lavorato nel modo in cui ho spiegato, con un pò di problemi perchè sono condizionato da quello che ho in mente ma non calza

ritmicamente e armonicamente con il soggetto, così ho modificato dei punti del controsoggetto e sono andato avanti lo stesso.

In certi punti si sente troppo che alcune note vengono "stoppate" troppo presto, invece se durassero di più sarebbe un pò più fluido il discorso.

Questo è un' ulteriore problema, anche Frank ed altre persone mi hanno fatto notare più volte ( riguardo quello che scrivo ) che non scirvo correttamente in stile barocco,

e come dici anche tu per farlo devo essere convincente oppure prendere un' altra strada, e proprio per il fatto di voler aderire ad un' idea di stile barocco non mi sento di prendere, la mia "paura" è di andare troppo fuori dagli schemi ( però senza consapevolezza, questo è il problema, dopo ti spiegpo perchè ).

Su questo sono d' accordo, ho anche io la sensazione che ( confermato anche da chi l' ha commentata per primo ) che i divertimenti potevano essere scritti meglio, e il soggetto

essendo lungo 4 battute ( siamo in 12/8 ) poteva avere un maggiore sviluppo, riguardo questo particolare ho prestato meno attenzione proprio all' equilibrio della durata di soggetto, divertimenti, stretti e finale, l' ho scritta pensandola a parti, ma sempre immaginando come potesse venire, e suonandola a 4 parti per sentire come veniva, il probmela è che io suono le parti abbastanza piano ( non è che sia cosi bravo a suonare, anzi, e poi l' ho scritta con le chiavi antiche, anche per allenare l' occhio ad individuare subito l' esatta nota per ogni chiave ), poi sentendolo alla velocità che immaginavo potesse andare, ho compreso che era troppo, per cui li altro punto importante da controllare.

La fretta di concludere purtroppo ( non riesco a scrollarmi di dosso questa spada di damocle )ce l' ho in ogni cosa che faccio, anzi, qui ho preparato tutto in qualche giorno e non di corsa come faccio spesso, l' ho iniziata, poi mi sono fermato, poi ho ripreso, ma una cosa che proprio non riesco a fare è rimanere concentrato su una cosa, spesso sto con la testa da un' altra parte, non è una scusa è la verità, per questo poi i pezzi sembrano quasi "incompiuti" o finiscono troppo preso.

 

 

Ti dò in parte dagiore in parte no, perchè tu sai di cosa stai parlando, hai una certa preparazione, io no, non posso permettermi di allargarmi in questo modo approcciando

alla composizione, anni fa la pensavo al 100% cosi ( e questo lo metto in pratica solo nella musica elettronica, dove faccio al 100% quello che mi pare, ma sempre con una certa attenzione alla scrittura degli strumenti, non vado a caso insomma ), poi ho avuto una vera e propria crisi di coscienza, quando scrivo adesso sto a bagno maria come si dice, inizio con un certo programma, un certo criterio, poi spesso parto e svio, e li il pezzo si rovina o non viene come potrebbe, succede la stessa cosa con le invezioni a 2 voci, c'è sempre qualcosa che non quadra, ma perchè sono io a non trovare la soluzione migliore, e praticamente sempre ( per necessità, ma questo termina"necessità", penso che nel mio caso vada a cozzare con una non piena consapevolezza di quello che è possibile fare, ed è cosi visto che sto ancora indietro ) il pezzo ha delle soluzioni corrette ed efficaci, ma al tempo stesso altre non buone, che comunque includo perchè ne sento il bisogno, come a contrastare una certa regolarità, comunque provo una sensazione di indeterminatezza e poca compattezza ogni volta, anche su pezzi di breve durata.

 

Prima parlavo di consapevolezza, per farti capire, ancora mi sto dibattendo su alcune soluzioni armoniche, come ad esempio una linea melodica che presenta 2e aumentate senza risoluzione in un' invenzione, e sono andato a controllare dei lavori di Bach per avere conferme o meno, ho trovato quello che cercavo, ovvero che potrei scrivere esattamente come avevo fatto in un primo momento un determinato passaggio, però mi rimane il dubbio perchè non ho questa certezza, da questo poi a ruota tutto quello che ne consegue, in parti più complesse è come se non mi fidassi ad usare dei passaggi che onestamente non so spiegare armonicamente, capisci qual' è il punto, parto dal presupposto che anche se un passaggio mi piace come lo spiego a qualcuno se mi chiede il perchè di questa scelta, oltre al gusto istintivo del momento?

Ma anche a me stesso, come lo spiego, in musica ci sono moltissimi casi in cui si verificano eccezioni, trovandomi appunto trà uno stile che ricorda un pò il barocco, un pò ne è fuori invece, non trovo il giusto modo per concretizzare il tutto, e rischio di perdermi, ecco uno dei motivi per i quali negli ultimi mesi sono più attento a quello che scrivo, ma non al 100%, troppa insicurezza.

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Noi ci conosciamo da molto tempo e mi ricordo abbastanza bene dei tuoi brani di musica elettronica, ecco perchè mi permetto di darti questo consiglio anche in un ambito diverso: buttati di più, hai le possibilità per farlo, sei troppo critico con te stesso, non ti limitare per paura di non riuscire a spiegare qualcosa a qualcuno, non devi spiegare niente a nessuno, devi far parlare la musica da sola, ricerca il "bello" non il "giusto", non è un esame, ricerca il "tuo" bello. Tu parli del "rischio di perdermi", ma perdersi alle volte è un'opportunità, non un rischio.

"Così tra queste immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare".....

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Noi ci conosciamo da molto tempo e mi ricordo abbastanza bene dei tuoi brani di musica elettronica, ecco perchè mi permetto di darti questo consiglio anche in un ambito diverso: buttati di più, hai le possibilità per farlo, sei troppo critico con te stesso, non ti limitare per paura di non riuscire a spiegare qualcosa a qualcuno, non devi spiegare niente a nessuno, devi far parlare la musica da sola, ricerca il "bello" non il "giusto", non è un esame, ricerca il "tuo" bello. Tu parli del "rischio di perdermi", ma perdersi alle volte è un'opportunità, non un rischio.

"Così tra queste immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare".....

 

Quoto in pieno Geppino... Anche io ti conosco da poco ma quel poco mi è bastato a capire che ti fai troppe "seghe mentali". Buttati e concediti di sbagliare. Segui i tuoi istinti.

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Spesso li seguo, ma ( non è per questo che ho cambiato approccio, questo è avvenuto dopo aver cominciato a studiare ) devo imparare a conciliare tutte e due le cose,

di solito cerco di piegare ( quel poco che conosco ) la "tecnica" a mio piacimento, ma è complicato, ma questo mi piace.

Vi ringrazio per l' incoraggiamento, il maestro all' inizio, la prima volta che ci siamo incontrati mi disse questo"ti trovarei ad un certo punto in una condizione in cui dovrai decidere cosa fare,

o rimarrai al "livello" a cui sei arrivato, accontentandoti, oppure dovrai superare delle ulteriori difficoltà e andare avanti", adesso mi trovo un pò più in la della via di mezzo, però sono rimasto

a bagno maria per lo studio ( che da solo è meglio che non lo proseguo perchè combino casinia rotta di collo ), comunque alcuni esercizi continuo a farli e ad inviarglieli, per non perdere

la "media" e non far passare troppo tempo.

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