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Piano Concerto - Forum pianoforte

Manierismi Al Painoforte


Stellina
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Secondo me...

 

Studi di Chopin -> Più impegnativi

Studi di Liszt -> Più stancanti fisicamente.

 

Gli studi di Liszt sono virtuosistici, anche quelli di Chopin in realtà, anche se il tutto è più indirizzato alla cantabilità e non finalizzati al mero spettacolo per il pubblico.

 

Non è detto che il virtuosismo sia sinonimo di difficoltà. Il virtuosismo è velocità, forza "realizzativa" e la difficoltà è dal punto di vista fisico. Spesso nei brani virtuosistici si trovano elementi tecnici molto semplici e passaggi che a velocità moderata sono quasi scontati. Assumono tutto un altro sapore e difficoltà nel momento in cui si deve suonare al metronomo di Liszt. Ecco quindi che un determinato passaggio di cui non capivamo il senso improvvisamente assume colore se fatto alla giusta velocità. Come il video che è stato postato all'inizio con l'ottavo studio trascendentale, i risultati sono una grande sudata, grande soddisfazione e grande spettacolo, oltre ovviamente alla crescita dal punto di vista della tecnica della velocità e della resistenza fisica.

 

Sono studi che credo si equivalgano come difficoltà pensata in generale. Ogni autore fornisce nei suoi studi spunti diversi e risultati tecnici diversi, difficile dire quale sia più producente e quale meno, ma poi è così importante ? Come a dire posso scegliere tra l'arancio che contiene la vitamina C che fa bene per non prendere le malattie e la Banana che contiene potassio e fa bene al cuore ed ai muscoli. Nel dubbio nessuno mi vieta di farli entrambi... Se li prendo tutti e due starò bene con il cuore e prenderò pochi malanni...

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Se Morgan abbia le mani che vanno a diversa velocità non so... a me sembra che abbia preso in giro beethoven solo per fare il buffone, peraltro con l'imperdonabile complicità di Augias. Non c'è da gridare alla lesa maestà ma questa ridicolizzazione dell'arte proprio non la sopporto.

Trovo giustissimo quanto scritto da pianoexpert; purtroppo il pianoforte risente troppo del mito ottocentesco del "virtuoso" nella sua accezione peggiore.

Quanto al manierismo penso che debbano considerarsi "di maniera" tutte le esecuzioni che non nascono (direi sgorgano) dall'emozione che prova l'inteprete nel momento stesso in cui suona, o da scelte interpretative ragionate, ma dalla fredda riproduzione di prassi esecutive consolidate.

Il che non significa (e quì sta la contraddizione irriducibile dell'arte e l'importanza del talento) che ogni esecutore dovrebbe necessariamente discostarsi da tali prassi esecutive: anche l'interpretazione più strettamente filologica e rigorosa può essere densa di emozione e affatto manierata.

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Sono anche io d'accordo con Pesatasti. Grazie per aver condiviso la mia opinione. Siamo d'accordo sul fatto che il"personalismo" prende origine da un grande approfondimento e da una grande capacità interpretativa.Un Musicista che ha ben compreso l'opera che sta eseguendo può permettersi alcuni personalismi, purchè siano di grande interese all'interpretazionee che non sottraggano chiarezza ai significati voluti dell'Autore. Questo avviene comunemente nelle "puntualizzazioni del ritmo, degli accenti, nel sottolineare la chiarezza di un attacco precedendolo da un rspiro di tempo e/o di pedale, flessibilità del tempo....insomma, il personalismo, intese come scelte personali, mette la firma ad una "eleganza" nel presentare una interpretazione. Una sorta di "stile personale" dell'esecutore che, comunque, non deve allontanarlsi troppo da una interpretazione strettamente filologica.

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  • 1 year later...

Ad un primo ascolto anche a me ha dato la stessa idea... Poi mi sono reso conto che il problema per me è psicologico e correlato al suono: è solamente la resa sonora che non mi convinceva. Suono picchiettato ed ultra compresso nonostante vada spesso in saturazione, solo più tardi mi sono reso conto che i microfoni erano piazzati dentro al pianoforte come nel Jazz... Errore imperdonabile del fonico che evidentemente non era un gran che, anche se la situazione non farebbe pensare ad una cosa del genere, la ripresa devo dire che è al limite dello scandaloso...

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Senti con queste modifiche se rende di più l'idea... Non ho riaccoppiato il video volutamente perché mi interessa che tu esprima un'opinione solo sulla base dell'interpretazione. Ovviamente ho allegato solo una piccola parte... Per le saturazioni c'è poco da fare in post produzione. Se le forme d'onda sono tagliate, sono tagliate c'è poco da fare...

Ci sarebbe la possibilità di sistemare anche quelle entro certi limiti ma richiede molto tempo e non era il caso per un semplice ascolto. Fammi conoscere le tue impressioni.

 

http://www.pianoconcerto.it/condivisione/michelangeli_op111.mp3

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