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Piano Concerto - Forum pianoforte

CromaDiBrera

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Tutto postato da CromaDiBrera

  1. Io non mi sono scordato davvero, visto che mi piace (gusti) molto più di Mozart e di Beethoven. E' che non si può ancora dire del tutto dimenticato (anche se c'è uno splendido articolo di Luigi Veronelli su "la scomparsa di Haydn": uno dei suoi ultimi, bellissimi articoli).
  2. Avevo sorvolato, attratto dalla valorizzazione delle cose meno note (che a me piace molto); ma, in effetti, questa affermazione non mi sembra sostenibile. Che Mozart non sia il solo ad averne, e che ci siano tanti altri autori da conoscere e valorizzare nel genere, questo sì che è un altro discorso.
  3. Grazie organista, il link è molto interessante.
  4. Guido Ceronetti è sempre stato legato a forme di teatro radicalmente avverse a quelle istituzionali; quindi non mi aspetto avesse opinioni diverse. Il punto è che non sa di cosa parla, perché non ha la minima cognizione di cosa sia il teatro musicale. Nella sua sfera di cognizione, semplicemente non esiste l'abbinamento teatro/musica e, se volesse dimostrare il contrario, forse direbbe "come no, Gaber...!". Con tutto il rispetto per Gaber, ovviamente. Avrebbe detto la stessa cosa del baseball, semplicemente perché non lo conosce e non lo capisce. E' così: la gente spara soprattutto su quello che non conosce e non capisce. Nessuno, a La Stampa, ha il coraggio di contestargli o di cassargli quello che scrive (stà lì da mezzo secolo...), perciò ho qualche dubbio che abbiano pubblicato la tua bella lettera... Se non altro, per evitare di fargliela leggere...!
  5. A me piace moltissimo questa qui (tant'è che mi sa di averla già postata da qualche parte...); la trovo geniale per l'ammiccamento del testo agli strumenti solisti (flauto e oboe), in un evidente carosello di allusioni. http://www.youtube.com/watch?v=jH-B7hKNGaQ
  6. Non solo: nel sito linkato da Frank ci sono, oltre ad alcune partiture autografe, persino le versioni originali, cioè non corrette, ampliate o rivedute dal primo editore che le ha pubblicate (questa era, infatti, un'abitudine frequente degli editori). E queste sono veramente introvabili altrove, oltre che a non poter essere ascoltate visto che chiunque studia su spartiti derivati dalla prima pubblicazione.
  7. Certo, il misolidio è quello. E si chiama Misolidio (in italiano) da SECOLI.
  8. Non buttarti giù, Piccinesco: a giudicare la musica che fai, ti ricordi bene quello che serve per esprimerti in modo veramente originale, e scusa se è poco... Prendi nota piuttosto, così lo spieghi cortesemente anche a me: quando leggo dorian anziché dorico mi viene l'orticaria e non riesco ad approfondire nulla.
  9. Scusate, la verità è che lo considero un abbozzo (per quello, il finale è tronco) poco riuscito, tant'è che lo avevo messo da parte; poi, quando Frank mi ha ricordato la scadenza, l'ho spedito al volo... Quindi non mi sono neanche messo lì a ripulire lo spartito per renderlo presentabile. Comunque, se vi interessa, lo farò appena posso. Per quanto riguarda la possibilità di suonarla, l'avevo fatta vedere al mio insegnante che ci aveva anche un po' messo le dita; non credo possa dare seri problemi.
  10. Non intendevo affatto esortarti in tal senso e, anzi, io non credo affatto sia la strada migliore (io la percorro solo perché non ho alternative). Inoltre, come altri hanno più o meno fatto notare, un allievo non è in grado di scegliersi il maestro se non con criteri oggettivi di merito (curriculum, concorsi, diplomi, ecc.). In generale, non ho ancora capito se il tuo maestro ti esorti ad abbandonare la tonalità (il che, messa così, mi sembra una forzatura) o se ti dica "scrivi vecchio"; in questo secondo caso, penso che il ruolo del maestro ci stia tutto, perché "scrivere vecchio" non è un discorso legato alla tonalità o meno... Dovresti spiegare meglio la circostanza e cosa ti ha detto, secondo me, altrimenti si ragiona su equivoci.
  11. Però non prendertela con il gatto, eh...? Pensa a Scarlatti, che scrisse una "fuga del gatto" proprio ispirato dalle passeggiate a quattro zampe sul suo cembalo...
  12. Bravo. Avevi detto di esserti stufato dei samples e ammiro molto il coraggio di esserti messo a suonare. La musica dovrebbe essere fatta in questo modo, con il suono reale sotto le dita, e non con l'ultimo campionamento di grido.
  13. Ennesimo P.S., scusate...! Mi sono accorto solo ora che il link alla sinfonia di Pergolesi consente di ascoltare solo le prime battute, sennò bisogna scaricarsela a pagamento... (( Dovrei avere ancora il disco, magari ne faccio un mp3 e lo carico qui, così ve la sentite tutta... Pardòn. A meno che qualcuno di voi non sia più bravo di me nella ricerca, e voglia condividerla. Magari, a qualche direttore "coraggioso" è venuto in mente di dirigerla e io non sia stato capace di trovarla... Il lavoro di Pergolesi è noto come "Piccola Sinfonia in Mi bemolle maggiore".
  14. P.S. Se a qualcuno interessa vedere una pagina autografa della partitura in questione (l'ouverture dello Zauberflote), che non contiene correzioni, per confrontarla con quelle abbondantemente presenti negli elaborati successivi del medesimo lavoro, questo è il link alla copia fotostatica resa disponibile dalla biblioteca on line del Mozarteum di Salisburgo: http://dme.mozarteum.at/DME/nma/nma_cont.php?vsep=73&gen=edition&l=2&p1=-17
  15. P.S. Scusate, non è un link su Youtube (c'era, ma non c'è più), però non ho trovato altro modo per farvela ascotare; è un lavoro minore e dimenticato di Pergolesi e, che io sappia, questa è l'unica incisione su disco. La partitura originale è nella biblioteca del Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma. La tonaità è Mi bemolle maggiore, la stessa del Flauto Magico. http://mp3fiesta.com...a_track2591889/
  16. Mica vero... Aveva sempicemente i suoi gusti; era molto mico di Michael Haydn e stimava moltissimo il suo maggiore, come è stato scritto. Poi anche J. C. Bach, Rosetti, Stamitz, Sarti (per niente ricambiato), Eybler (che fu i primo incaricato dalla moglie per completare il Requiem) e vari compositori boemi, come Fuchs... A volte aveva un rapporto conflittuale o antipatia dichiarata (come verso Clementi), ma non di reale disistima sul piano della composizione (non l'ebbe mai neanche verso Salieri, veramente). Infine, le influenze che subì dagi italiani dell'opera buffa (Pergolesi in testa, benché morto molto prima di lui) sono evidenti, anche negli ultimi lavori (vedi l'ouverture del Flauto Magico). .
  17. Ciò mi sorprende perché, da quello che ho letto e che mi è parso ben documentato, vi sono senz'altro degli elementi per essere meno vaghi.
  18. Questo pare non sia vero; Mozart lavorò molto nell'ultimo anno di vita e riuscì a guadagnare abbastanza (anche con lo Zauberflote, ma non solo) da aver saldato quasi tutti i debiti. In ogni caso, ad aiutarlo furono suoi amici ed estimatori, che lo sostennero senza alcun interesse, tant'è che, forse, la parola "creditori" può non essere appropriata.
  19. Mi risulta che anche Salieri avesse il suo bel da fare per restare in sella, dopo la morte del sovrano illuminato che considerava il teatro di corte un fiore all'occhiello. Si era alle soglie della Rivoluzione Francese e, ad un certo punto, tra i musicisti di corte si è evidentemente diffuso il sentimento del "si salvi chi può": Vienna smise di essere il cuore della cultura musicale europea e ciascuno cercò fortuna altrove: chi a Londra, chi a San Pietroburgo, chi a Parigi... Lo stesso Mozart tentò a Praga il che, purtroppo, non gli risolse la situazione finanziaria. A tal proposito mi ha sempre colpito moltissimo un episodio della biografia di Mozart: una carrozza di musicisti partì da Vienna diretta non so dove, e Mozart non riuscì a trovarvi posto; il che pare lo abbia particolarmente mortificato. Salieri era un "uomo di mondo", annusava l'evolversi delle situazioni molto più di Mozart, quindi seppe cavarsela a suo modo. Soprattutto a Vienna, dove riuscì a rimanere. Non vorrei dire imprecisioni, perché non ho qui con me i riferimenti precisi, ma tornerei volentieri sull'argomento.
  20. A me risulta morto di nefrite (il che spiega anche perché fosse convinto, negli ultimi mesi, di essere stato avvelenato con acqua toffana). C'è un testo che tratta in modo approfondito l'argomento in base ai referti medici e alle testimonianze del tempo. L'autore si chiama Paumgartner (direttore per molti anni del Mozarteum di Salisburgo), ed. Einaudi. La sepoltura in fossa comune si spiega facilmente con le vicende degli ultimi anni di vita e anche con una serie di circostanze del momento. Inoltre, da vivo, Mozart non fu considerato quanto Beethoven o Chopin.
  21. Ma certo, è quello che dicevo: il maestro ti dà tutti gli strumenti tecnici di cui dispone, così che tu possa usarli a tuo piacimento (e non al suo).
  22. Mi riferisco al fatto che l'ascolto rende l'idea di quanto i pur ottimi campioni siano distanti dal suono reale, anche se... temo che tu possa esserti divertito a giocarci un bello scherzo, visto il confronto sui samples di piano. Non so se la Vienna o altre siano arrivate a tanto, ma questa non può certo essere nulla di EW; a me, comunque, questo sembra il suono inconfondibile di un violino e irriproducibile da un campione.
  23. ... e grazie per l'ascolto (dimenticavo).
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