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Piano Concerto - Forum pianoforte

Rotore

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  1. Alcuni spunti Premeno sul tuo nome in altro a destra, dopo il login: - Vai in Impostazioni --> opzioni di notifica - Mio profilo--> Discussioni In generare sui topic puoi usare la funzione Follow this topic (entrando in un topic, bottone in altro a dx) Inoltre in "Nuovi contenuti" vedi tutte le ultime risposte a tutti i topic http://www.pianoconc...arch_app=forums In generale ricordare in quale sezione si è creato il topic... non guasta Magari l'admin sarà più preciso
  2. Io penso che ne puoi parlare perchè la storia gli ha già dato le sue ragioni ...pensa di quanti altri suoi coevi potresti dirlo...ma non puoi perchè il tempo ha già eroso le loro opere.
  3. http://www.marbaro.it/modello-ricevuta-prestazione-occasionale.htm
  4. Ma che titolo è ? La Lisitsa snobba la Sicilia ? Perchè, l'artista ha forse detto qualcosa di snob o ha detto la sola e pura verità ? Forse il titolo doveva essere... "la Lisitsa, una pianista con le palle !"
  5. Non so se è una leggenda o meno, ma può essere che in alcuni conocorsi chi ha certificazione di aver sostenuto corsi/esami di musica elettronica (mi riferisco tipo ai bienni) ha punteggi aggiuntivi? Grazie
  6. C'è la monografia di Piero Rattalino, c'è anche su google books, ecco la parte relativa al Mephisto waltz: http://books.google.it/books?id=5MSLcn4Z73gC&pg=PA102&dq=liszt+o+il+giardino+di+armida&ei=TZNwSYCPLpfUzATB65DkDg#PPA102,M1
  7. http://www.laflauta.it/2013/08/lettera-aperta-al-ministro-alla-cultura/ Gentile Ministro Bray, sto seguendo il suo operato con interesse e piene speranze, sa? Mi sembra sia giunta l’ora di cacciare i mercanti (ed i predoni) dal tempio della cultura, ridando finalmente dignità alla vera ricchezza del nostro paese. Ero così affranta ed indignata di non veder traccia di questi argomenti nei programmi politici passati, anzi, di leggere come i fondi per orchestre e festival, come le stesse istituzioni scolastiche musicali, fossero depredate senza alcun ritegno. Già, perché sa, sono una musicista, e spero ardentemente che il suo sguardo si posi presto sulla riorganizzazione seria del mio ambito, del mio mestiere. Perché mi conceda di sottolineare che, quando qualcuno ha passato metà della sua vita in conservatorio, in orchestre, concerti, docenze di musica, questa non si chiama “passione” (e quindi senza troppi diritti), ma LAVORO. Mi verrebbe da raccontarle la mia storia, con tinte lagnose e molta autocommiserazione, ma sarei falsa: io non voglio lamentarmi. Voglio proporre. Lo faccio io, perché non capisco perché, ma lì da voi non lo sta facendo nessuno. Etc.
  8. Curiosità, ma l'interprete senza compositore...cosa suonerebbe durante la sua performance? Un elemento di riflessione, un musicista solo può suonare un'orchestra?
  9. Allevi ... Beccati questa e sta zitto!!! Beethoven - Symphony No. 9 "Choral" - NBC Symphony Orchestra, Toscanini (3 April 1948) Ludwig van Beethoven (1770 - 1827) Symphony No.9 in D minor, Op.125, 'Choral' Anne McKnight - soprano; Jane Hobson - contralto; Erwin Dillon - tenor; Norman Scott - bass; Memebers of the Collegiate Chorale NBC Symphony Orchestra conducted by Arturo Toscanini Telecast: 3 April, 1948 at NBC Studio 8-H, New York City Producer: Don Gillis. Director: Hal Keith. Audio Engineer: Charles Grey. 1. Allegro ma non troppo, un poco maestoso 2. Scherzo: Molto vivace -- Presto 3. Adagio molto e cantabile -- Andante moderato -- Tempo primo -- Andante moderato -- Adagio -- Lo stesso tempo 4. Recitative: (Presto -- Allegro ma non troppo -- Vivace -- Adagio cantabile -- Allegro assai -- Presto: O Freunde) -- Allegro molto assai: Freude, schöner Götterfunken -- Alla marcia -- Allegro assai vivace: Froh, wie seine Sonnen -- Andante maestoso: Seid umschlungen, Millionen! -- Adagio ma non troppo, ma divoto: Ihr, stürzt nieder -- Allegro energico, sempre ben marcato: (Freude, schöner Götterfunken -- Seid umschlungen, Millionen!) -- Allegro ma non tanto: Freude, Tochter aus Elysium! -- Prestissimo, Maestoso, Molto Prestissimo: Seid umschlungen, Millionen!
  10. Se per diversi stadi gremiti di fan sparsi nel mondo Vasco è un mito...che colpa ne ho io? Io ho solo raccontato una faccia della medaglia Guarda... ti dedico una canzone Daniele, così facciamo pace
  11. La butto li, ma i prodotti della De Filippi non sono a loro volta un mito? Vasco non è un mito? Per me si...un'altra angolazione del discorso
  12. Io avevo aperto una discussione in passato che magari ti può interessare http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2337-la-musica-e-il-cervello Poi il discorso si era spostato, o meglio concentrato, su una solo pezzo del discorso...
  13. Si RedScharlach, se n'era parlato dell'opera 9...ma la prefazione di Schoenberg non mi sembra risponda al binomio Lachenmann/Messiaen...resta sempre una cosa legata all'nalisi e non all'ascolto. Oppure com'è la faccenda?
  14. Riprendo questo scritto di RedScharlach per proporre una questione. Si parla di un opera aforistica di Webern che vorrei affiancare a questa poesia di Ungaretti: Soldati Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie riprendo questa frase: "Lachenmann dimostra che osservando la musica con la lente d'ingrandimento, muniti di grande attenzione e grande fantasia, le dinamiche sono le medesime." mettendola da parte a quella di Messiean (proposta da Frank), eccola: In rosso la parte interessante che si scontra con l'idea di Lachenmann ... durante il concerto uno non ha la lente d'ingrandimento. A parte che probabilmente se serve la lente...la narratività è andata a pallino, ma il punto di questo topic vuole capire il senso dell'aforisticità in musica. Ecco che pensando ad ungaretti: “Al termine “soldati” è però facilmente sostituibile quello di uomini, e alla guerra è applicabile la più ampia nozione di vita, nel momento in cui la riflessione ungarettiana si universalizza, e ragiona non più solo ed esclusivamente sulla tragicità della guerra ma sull'assurdità dell'intera condizione umana e sulla sua intrinseca finitudine, sul suo essere condannata ad una fine come le ultime folgie autunnali degli alberi. E questo parallelismo tra uomo e foglie è sia un'immagine molto efficace che un rimando intertestuale (che cioè ricollega il testo di Ungaretti a quelli di una illustre tradizione colta) alla tradizione classica, come ad esempio quella dell'Iliade.” Per onestà intellettuale riporto la fonte http://www.oilprojec...riche-2822.html Cosa dovrebbe scatenarsi nell’ascoltatore dopo i pochi secondi di ascolto di una serie di Webern (che è praticamente il brano) o l’opera indicata da RedScharlach? Chiaramente chiedo per capire e non tanto per fare le pulci agli ottimi forumisti che stanno fornendo spunti molto interessanti su argomenti affascinanti. Grazie in anticipo.
  15. Beh, del resto ognuno sfoggia il proprio repertorio...magari si può leggere anche altro
  16. Strane le affermazioni di Daniele su Vivaldi, che dire... La pensavano diversamente Bach e quelli della prima scuola di Vienna, lo sappiamo tutti chi ha creato le basi dell'orchestra classica...? No. Ovvio, la risposta è no. Il primo nella storia che ha veramente orchestrato... A dirla tutta Stavinsky ce l'aveva pure con Scriabin (e non solo), per cui su questo i compositori non fanno proprio testo. Inoltre le 500 elaborazioni di Viavaldi, che sono poco più di 400, si chiama stile. Del resto le "400 elaborazioni di 3 o 4 note. ..invece... o gli avvitamenti sulla settima diminuita come se fosse l'ottava meraviglia del mondo ... iuuu..uu. Oppure il solito disegno ritmico...che palle ... Abbiamo capito quali sono i gusti di Daniele, mi compiaccio. Come del resto posso chiarire i miei
  17. Chi sa Webern come si cala in questo discorso con la sua aforisticità...ecco perchè si è estinto
  18. A me sembra molto chiaro, universale vuol dire che vale per tutti. Restando nel primo esempio proposto da Frank, tutti siamo figli di qualcuno...non esiste al mondo nessun uomo nato in laboratorio, tutti passati dall'utero della madre. Per cui è una condizione universale. Musicalmente parlando, l'articolo non mi sembra chiaro sul cosa della musica debba essere unviersale. Si parla di linguaggio, per cui immagino sintassi. Sappiamo bene che la musica non è una e le chiavi di lettura sono molteplici. Ad esempio ho un amico iraniano, quando ha sentito la prima volta la quinta di Beethoven mi ha detto: "carina, peccato che sia tutta scritta su un unico modo". Cosa vuol dire questo? Che per lui la richezza è data dalla varietà di modi e della melodia, per noi conta anche la varietà armonica. Ergo, nonostante stiamo parlando della quinta e di Beethoven, la sua musica non arriva universalmente a tutti allo stesso modo, questo perchè di fondo c'è una stratificazione d'ascolto culturale per cui un africano ascolta diversamente da un iraniano o da un tedesco. Viceversa, inequivocabilemente, siamo tutti figli di qualcuno...
  19. Bruno Maderna: Serenata per un satellite (1969) http://www.google.it/imgres?imgurl=http://astrocultura.uai.it/astroarte/musica/img/IMG_2132.JPG&imgrefurl=http://astrocultura.uai.it/astroarte/musica/rob_maderna.htm&h=1326&w=1935&sz=1840&tbnid=dpExWmt5XkVz9M:&tbnh=90&tbnw=131&zoom=1&usg=__ybw2BA-qZAUMlPzgX_szuDHmmNA=&docid=u_dGtg85KtvZoM&sa=X&ei=6R7CUeeMBuiw7AboioHgAQ&ved=0CDkQ9QEwAQ&dur=253
  20. Un po' pesantuccio, nel senso che lo trovo troppo descrittivo...
  21. Comunque sia mi sembra un bran bel peccato, come si diceva con MicaMahler, questa è un 'isola ridente.
  22. Tutto giusto, ma io dico...se il clima resta sereno non sono 2 pubblicità che guastano...sempre se il problema fosse anche economico (visto che se ne fa cenno).
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