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Piano Concerto - Forum pianoforte

Eagle

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Tutto postato da Eagle

  1. Come ti capisco, con tutti sti festini estivi. Comunque potresti chiedergli 4' 33''
  2. In effetti Rstrauss può essere uno stratagemma per cercare idee Diciamo che per definire i dettagli di una composizione, salvo esperienza, è buona prassi fasarsi con gli strumentisti per provare le proprie idee e capire se effettivamente funzionano non solo sulla carta. Solo un dettaglio, l'organo può avere tutti i registri del mondo, ma se non c'è il tempo di cambiarli il rischio è che l'interprete non li cambi. Nella tua Fuga RStrauss ci sono delle corone e comunque dei punti dove questo può avvenire, in quella di Bianca non ne ho scorte nei punti da lei indicati. Il concetto è che se un tasto è giù, non c'è cambio registri che tenga...può essere un effetto aggiugnere un registro mentre si suona, ma allora mi aspetto che diventi caratterizzante per la composizione.
  3. Notare il crescendo/diminuendo su un accordo da un ottavo a battuta 3. Uno li avrebbe potuto seguire un diminuendo sino all'ultimo accordo sotto la legatura, invece praticamente Schumann richiede un accento sul tempo "debolissimo" nel penultimo accordo...
  4. Discorso impegnato e interessante, a seguito delle vostre sollecitaizoni mi sono guardato una fuga ottocentesca, quella di Franck In effetti è molto curata http://petrucci.mus.auth.gr/imglnks/usimg/0/00/IMSLP174523-SIBLEY1802.18610.8534-39087012760643score.pdf Mi sa che il nostro Frank a messo il dito nella piaga, per me è anche colpa dell'insegnamento che si ferma all'armonia. Corsi di composizione che sembrano corsi di armonia complementare.
  5. Intendo che spesso alterni intervalli di quinta e ottava. Un metodo è quello di ottenere un basso che da solo (o quasi) stia in quedi musicalmente con la melodia. Quando funziona quello, il resto è lavoro di limatura.
  6. La parte della melodia a che strumento volevi assegnarla? Nel caso fosse uno strumento in grado di sorreggere il suono, legherei il si di battuta 19 a quello di 20. Un suono lungo li ci starebbe a pennello (legherei anche il re fra battuta 2 e 3). Magari qualche legatura non farebbe male o se si trattasse di un arco, qualche arcata. Manca dinamica e indicaizone di tempo. Premesso questo, non so se hai già valutato di iniziare su pedale di tonica, questo ti permetterebbe di rendere più freschi alcuni giri armonici che arrivano dopo. A livello di "orchestrazione", peccato che da battuta 16 sparisca una delle 3 voci. Quello che non in generale, è che fra basso e melodia si formano spesso intervalli "vuoti". Considera che in particolare queste 2 parti devono essere molto interessanti. Nel finale sono proprio palla contro palla, se la melodia è data, allora prova a togliere note nere dal basso più gradatamente. Solo con questi accorgimenti il brano ne gioverebbe.
  7. Dimenticavo, il caso "a capocchia" non penso sia contemplato
  8. In generale se il linguaggio è molto contrappuntistico e si presentano svariati incroci delle parti divise conviene sicuramente dedicare un rigo per le 2 parti. Se le 2 parti sono indipendenti e diventano spesso l'una il canto o il controcanto dell'altra, ci sta una separazione. Ti toveresti ad esempio un coro con Soprani I e II, Contralti, Tenori e Bassi. Praticamente 5 parti. Nel caso degli accordi, seppur frequenti, io terrei i divisi su un rigo solo. Nel caso di Tricordi per un reparto solo (parli di Bassi), occhio all'equilibro del coro i nrelaizone alla dinamica. I divisi riducono la potenza di suono. Tre suoni dividono i bassi in 3. Mediamente è già tanto se un coro ha 4 bassi, diciamo 6? Praticamente hai 2 cantanti per ogni nota. Ogni nota dellea ltre parti potrebbe essere sorretta da 6 cantanti. Scelta da usare in modo oculato.
  9. Dal punto di vista armonico siamo chiaramente in la maggiore, vedi prime battute e ultime, per cui io etichetterei gli accordi tenendo conto appunto di questo centro tonale. Analizzando il primo ritornello hai: battuta 1: La maggiore, I II battuta 2: V7 battuta 3: I6 che però poi diventa una settima di dominante per via del sol bequadro allude a una tonicizzazione di re maggiore, prima che si formi il II con il si al basso battuta 4: V7 battuta 5: I II (V/V) battuta 6: V=I di mi maggiore. Qui il re# al basso forma un I24 ma è ininfluente, è un appoggiatura. battuta 7: V46/V V battuta 8: V/VI VI battuta 9: II V battuta 10: I Per cui armonicamente hai una prima sezione di 10 battute che parte nella tonalità d’impianto per chiudere in mi maggiore, appunto la tonalità del quinto grado modulando praticamente a battuta 5 usando apparentemente una tonicizzazione di mi maggiore che poi diventa la nuova tonalità a 6. Lo capisci per bene a battuta 7 quanto arriva il V/V dei mi maggiore. Dal punto di vista melodico, si tratta del classico modello 4+4 più coda di 2 battute (a+a’)dove a battuta 5 a’ riprende l’inizio di a. Notare quanto è preciso Schumann, c’è scritto tutto in partitura. Per la seconda parte lascerei a te la palla, se non provi non impari...per cui un tentativo lo farei
  10. Luciano Ligabue - ho perso le parole Meglio perdere le parole che sprecarle
  11. Dal mio punto di vista l'ultimo che può permettersi di emozionarsi veramente è l'interprete...l'emozione "piena" è un privilegio del pubblico
  12. ..in realtà Micrologus andando al mulino ci si infarina ...e chiunque studia il XX° secolo si imbratta di farina Oggi un compositore non può ignorare un secolo di storia, se lo fa ... probabilmente è un mezzo compositore. Più che elucubrazioni è una sintesi, molto semplificata, di una parte delle cose da tenere conto quando si scrive ... ammenochè uno non si voglia limitare alla monnezza di cui ho letto, nell'altro topic, si può ascoltare in giro...
  13. Ciao, se ho capito bene sei Di Parigi...ecco perchè non ti eri fatto vivo. ...mi ricordo di questo topic ... che ti risegnalo http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/642-beethoven-sonata-op-27-n-2/
  14. Un ulteriore versione http://conquest.imsl..._6088_first.pdf Noto con sorpresa (non ci avevo riflettuto prima della vostra discussione sul carattere del brano) che Chopin parla di Appassionato e non di Drammatico...fra l'altro l'unico caso nei preludi in cui aggiunge un descrittivo all'indicazione metronomica
  15. Ho avuto modo di provarlo, so che costa poche lire e, anche se non si possono inserire simboli particolari ... trascrive alla perfezione.
  16. A proposito dell'oboe, non ho visto il passaggio in questione ma anche se non soffre la dinamica nel registro grave, comunque fra do centrale e l'ottava sopra è molto "brutto"...se parlassimo di effettistica contemporanea ok, può essere una scelta, ma su Chopin...
  17. Eagle

    Chopin era Gay?

    Da compositore ti dico che qualsiasi aspetto caratteriale (sessuale, perchè no. La mancata accettazione di una mia condizione ha un effetto sul mio stato d'animo che affronto sempre con il mio carattere) influenza il modo di comporre Spesso per risolvere problemi legati alla sfera didattica della composizione, bisogna lavorare sul carattere degli aspiranti compositori.... Un esempio è l'horror vacui, spesso si imbrattano pagine e pagine proprio per paura del vuoto...poi si capisce che bisogna lvaorare più di gomma che di matita... Come questo altri tanti esempi
  18. Esatto CromaDiBrera, al massimo i bei tempi erano quando in concerto avevi il personale tecnico che lavorava dietro le quinte che ti tampinava per farti inserire nel borderò i loro brani e guadagnarci Adesso chi lo fa? Probabilmente sintomo che si da per scontato a priori che comunque non si becca nulla
  19. Insomma si ipotizza una catastrofe collettiva, SIAE, proprio archivio e editore ... Prima quanto? Diciamo che le basi della SIAE le ha gettate Verdi
  20. Da questo immenso topic http://www.pianoconc...a-nella-musica/ prendo spunto da questo post di Bianca Non vorrei far cadere questo spunto perchè sarebbe carino sviscerare un po' i 4 assunti che ho messo in oggetto: Integrazione, accostamento, contaminazione, inflenza (in musica, ovvio) Ci sono sfumature? Sono aspetti indipendenti? In conflitto o correlabili? Cosa stabilisce se qualcosa è stato veramente Integrato, accostato, contaminato o influenzato?
  21. Sono d'accordo con Feldman, in prima pattuta piuttosto che Beethoven ... guarderei Mozart o Haydn, dove la forma sonata è stata rodata...poi per andare oltre e fargli le dovute forzature: Beethoven a seguire
  22. Certo, ma nessuno dei grandissimi l'ha mai fatto...ho letto un post fra gli svariati che faceva il classico paralllismo, se fai la conferenza e parli in Inglese (diciamo tonale) poi ad un certo punto cambi e inizi a parlare spagnolo (spettralismo), stai sicuro che hai perso la platea, chi è venuto a sentirti ed è rimasto ha basato la sua scelta sulla premessa....troppo comodo (poi per chi?) cambiare strada dopo. E' un inganno, diciamo che al posto del classico colpo di genio, a me sembra una "genialata". In fin dei conti, senza scomodare i grandi, chiunque quando è partito a scrivere ci ha messo nei primi brani di tutto un po'...però come si diceva, senza essere credibili... Dopo uno si sfoglia una biblioteca di partiture e capisce che tutti i grandi fanno altro
  23. A proposito di > bastano poche note per evocare una moltitudine di riferimenti stilistici ed estetici, che poi vanno a delineare un contesto di ascolto C'è anche un discorso di linguaggio e sintassi, che forse è il nocciolo della questione. Non puoi partire con un contesto tonale, per poi infilarci a tratti spettralismo e strutturalismo. Esteticamente e stilisticamente potenzialmente può esistere ma mancherà di coerenza. No?
  24. Evoluzioni nel tempo... una volta si regalava al futuro suocero la musica, poi qualche secolo dopo (ma diversi decenni fa) i sacchi di patate...adesso tendenzialmente non ci si sposa, ci si "accoppia" e basta
  25. Dal mio punto di vista al compositore non gli ha prescritto nessuno di fare ricerca. Un medico è medico anche se non fa ricerca, non tutti devono per forza trovare la formula chimica dell'antibiotico per essere o sentirsi medici. Tanto più che in musica non bisogna trovare "cure" per nuove malattie e le sorti dell'uumanità non dipendono da un codice nuovo o meno...quello che conta è scrivere musica interessante, riconoscibile e per un pubblico (qualsiasi esso sia). Se Filidei soddisfa questo paradigma è un compositore a tutti gli effetti, piace o non piace, ricerca o non ricerca. Sul discorso più generale, non m iricordo chi, ma qualcuno ha scritto che nella tonalità Chopin era riconoscibile da Schumann nonostante stessero fra I e V. Ecco, può essere che un gruppo di persone abbia preso il linguaggio di Donatoni come uan sorta di tonalità, un codice, e con le dovute differenze ci si esprima...qual'è il problema. Forse Mozart, Brahms, Bach, Berg, Strauss e compagnia cantante non erano compositori? Non erano grandi compositori? Hanno scritto grande e pregievole musica e per questo sono scritti nei libri della storia della musica, sono stra eseguiti ancora oggi a distanza di 3 secoli (alcuni) e tanto basta. Poi se uno ha l'indole da ricercatore, ben venga...ma dal mio punto di vista è un dui più...mi ripeterò, come dicevo si è già compositori quando si scrive bene, in modo interessante e riconoscibile, per un pubblico...anche se i brani fossero tonali
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