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Piano Concerto - Forum pianoforte

AbateFaria

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Tutto postato da AbateFaria

  1. @Antares A 11 sento che manca un po' di movimento, fra 12 e 16, ritmicamente mi sembra troppo schematico. L'idea migliore è stata sicuramente quella di riproporre il tema come risposta. Devo dire che il tema è molto bello, difficile tenergli testa e secondo me non ti sei difeso male. Secondo me le parti originali sono molto più cantabili delle tue e questo si sente. Ma prese singolarmente le tue parti non sono malvagie. Visto che è il tuo primo esperimento, mi sembra un buon inizio.
  2. Molto bello, il CD sarà reperibile in qualche modo? (anche comprandolo)
  3. Ti consiglio di ascoltare qualcosa su youtube, dietro ogni opera c'è sempre una "storia". Ho avuto modo di leggere dei brevi scritti preparati per il concerto...veramente carini.
  4. Dal mio punto di vista bisognerebbe chiederlo a Mozart, intendo che è lui che tramite la partitura ci comunica chiaramente che in alcuni punti desidera delle cadenze; notare che uso la coniugazione al presente proprio perchè le cadenze vivono nell'esecuzione e sono rivolte ad un determinato presente. Comunque questa è solo una mia idea
  5. Se fossi in zona Roma non mancherei neanche io di sicuro...ma ohimè la distanza ... Inoltre è tanto che non sento la Fantasia di Schubert dal vivo.
  6. Con grande onore segnalo il seguente concerto: Venerdì 24 ottobre alle ore 17:45 presso l'Auditorium CASC della Banca d'Italia - Via del Mandrione, 190 - Roma L'associazione culturale "Musica e Scena" in collaborazione con la Sezione Canto e Musica del CASC - BI presentano il DUO PIANISTICO composto dai Maestri Simone Renzi e Paolo Ferrarelli. Programma del concerto: F. SCHUBERT - Fantasia in F min. op. 103 C. SAINT-SAENS - Danza Macabra (Trascrizione per pianoforte a 4 mani) W. A. Mozart - Sonata in C Maj. K. 521 (Cadenze inedite in anteprima mondiale) J. BRAHMS - 4 Danze Ungheresi Se interessati è gradita la conferma tramite SMS o WhatsApp al n. 347-37.56.896 Ingresso libero e parcheggio interno gratuito. GRAZIE RAGAZZI!
  7. Immagino tu ci abbia proposto la compressione di un brano esistente, sarebbe carino sentire quello di partenza per le dovute considerazioni. Per ora quanto ho ascoltato è il brano, se è la compressione di un altro (scopo del topic), allora vorrei sentire anche quello decompresso...per apirci, o mi passi l'originale o mi metti in condizione di fare l'unzip
  8. Ah, purtroppo non ho identificato il brano di partenza
  9. Io ho ascoltato e sembra funzionare, ma a proposito del minutaggio, avviene una "compressione", intendo, il brano risulta più breve?
  10. Dimenticavo, soprattutto, chi stabilisce cosa è giusto? Francamente i pareri di Gould, András Schiff, Kissin (etc, se volete proseguo) mi sembrano già un eccellente referenza. Mi spiace dirlo ma solo un sordo non apprezzerebbe, per cui io del concetto di corretto francamente me ne infischio.
  11. Non mi ricordo chi l'aveva già scritto, forse Thallo Non capisco che valore aggiunga una cosa "corretta" alla fruizione di un opera. Il giusto non è sinonimo di nulla in musica.
  12. Grazie Zedef, per cui TheSimon secondo me dovrebbe tenere conto di questo in quanto non ho capito dal suo post a cosa aspirasse (Conservatorio, Licei, scuole secondarie, licei, etc.) anche se chiedendo delle graduatorie la domanda è indirizzata ad escludere i conservatori. Dal mio punto di vista, leggendo il tuo post, mi viene la depressione Praticamente un diplomato (anzi un LAUREATO)) non può aspirare a sbocchi professionali di nessun tipo, neanche nel tanto bisfrattato settore didattico.
  13. Mi ero perso questo stupendo topic, vorrei mostrare apprezzamento per i contributi di tutti coloro che vi hanno partecipato
  14. A questo punto quello che non ho capito io è se per insegnare composizione al conservatorio (o istituti pareggiati/privati) serve una qualsivoglia abilitazione. Grazie in anticipo
  15. Ho ascoltato il brano di RStrauss ma non ho ancora guardato la partitura. I diversi episodi mi sono piaciuti ma il punto è prorpio questo. A orecchio alcuni mi sono apparsi un po' "diversi" o comunque un po' distanti. NOn dico che tutto debba essere consequenziale, ne avamo parlato, ma è come se sentissi che non sono di fila. Ad esempio gli episodi che arrivano a 1:12, a 2:12. Forse è solo un problema di cucitora, estinzione del materiale o preparazione. Chi lo sa? Interessante l'idea del duo, sbaglio o non ho sentito grossi dialoghi fra i 2 strumenti. Io questa cosa l'avrei sfruttata di più Nell'insieme comunque + un lvoro piacevole che si lascia ascoltare
  16. Ci sono stati compositori molto attenti alla didattica come Clementi, ma gli stessi Chopin e Liszt non sono stati da meno. Per cui ognuno ha la sua "missione" che si spera venga compiuta con piacere dell'interessato. Per cui come prima cosa penso che ad un compositore debba piacere quello che scrive...il resto secondo me verrà da se
  17. In effetti, penso che ScalaQuaranta sarà molto felice di questo Ovviamente si scherza Scala
  18. @Frank Come sempre la composizione si rivela un discorso di scelte, i brani presentati sono così diversi proprio per effetto di questo meccaniscmo...molto personale. ... ... per nostra (s)fortuna molto probabilmente la Scelta Giusta non esiste mai
  19. Bisognerebbe spiegarlo a Beethoven, che rivedeva i suoi brani in continuazione. Per me dipende dal compositore...non può essere una regola che vale per tutti. Sicuramente Mozart non aveva ripensamenti.
  20. @Ale Molto bello, ho fatto bene a punzecchiarti ... però me lo devo guardare meglio
  21. Penso si riferisca agli orari dei negozi, che negli USA sono 7x24 ai quali progressivamente diverse realtà europee si stanno uniformando...l'esigenza è quella di avere gli store aperti quando i clienti hanno tempo...ovvero non di giorno. E riallacciandosi alla sintesi, se uno non ha tempo per andare a comprare il pane (ammesso che uno abbia i soldi, oggi come oggi non è da sottovalutare)...figuriamoci ad ascoltare 35' di sonata di Liszt. Ovvio, è solo una mia interpretazione
  22. Ah ah "zipmusik", bella questa...Bianca, me la posso rivendere? Comunque Webern ci ha già pensato, il genere si chiama aforistico
  23. Ale dice Faurè, visto il discorso iniziale...è quasi sicuro che sia suo; penso che arrivi poi l'originale come al solito.
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