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Piano Concerto - Forum pianoforte

maquieto

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Tutto postato da maquieto

  1. Trovo il brano molto interessante nella sua ipnotica forma ritmica. Adoro le libere espressioni realizzate con qualsiasi tipo di strumento; il problema poi è sempre riuscire a metterle su carta. Grazie.
  2. Io Nancy la ascolto ora girovagando un poco qua e là. La trovo veramente bella, con un'umiltà di fraseggio che denota ricerca con rispetto per l'autore; rispetto che traspare anche dall'attenzione ritmica. Come dice Paolo io azzarderei ancora sul ritmo e sui rubati. Bella!! Veramente bella.
  3. Mi associo a Frank anche se dopo tutto quando si studia abbiamo bisogno di una guida iniziale e Mugellini può fornirla in modo quasi completo. Le diteggiature però andranno sempre adattate e riviste sulle varie esigenze dell'esecutore.
  4. Buon Natale a tutti e felice anno nuovo. Purtroppo pur essendo ancora vivo non ho più frequentato. Spero in tempi migliori Un saluto con un piccolo omaggio. https://www.youtube.com/watch?v=ycuBaY7fnVA
  5. Il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, il classico punto di vista bifocale. A parer mio le sale si svuotano per vari motivi e molto sta nel fatto che le problematiche del "vivere" sono aumentate a dismisura. Musica, pittura, teatro, poesia...sono figlie dello svago, del piacere e della riflessione di animi tranquilli e razionali che decidono con lucidità e calma di andare a quel concerto per quel motivo o di acquistare questo volumetto etc etc.. io leggevo moltissimo ed avevo una vita artistica interiore molto più fiorente da ragazzo; adesso il mio entusiasmo soffocato è forse doppio rispetto all'epoca, ed anche l'interesse ed i mezzi sono aumentati rispetto ad allora, ma...la vita è molto più densa di impegni, problemi, etc etc... Inoltre legato a questi fattori troviamo la profonda delusione di tutti gli artisti per la condotta dei mercati, del business industriale etc etc...direi discussione infinita...è scesa inoltre molto la qualità e la capacità di giudizio di certe nuove generazioni, figlie di pacchetti preconfezionati dove si spacciano successo e fama al posto di cultura e fede. Io comunque sono uno di quelli che vede nei posti vuoti una sfida a virare il senso dell'arte e soprattutto la: " Riscoperta dell'arte" non solo come un fantasmagorico e divertente mezzo creativo ma come una profonda presa di coscienza dell'essere individui attivi in una ricerca profonda, quanto emozionante e viva del "trasmettere" del "dire" o raccontare quel che si è compreso di noi e del mondo. Vedo piantato nella sostanza stessa dell'arte il seme della filantropia e dell'amore per il creato, un amore che va al di la dell'individuo autore dell'opera, senza un inizio e senza una fine ma avvolto dalla materia delle cose. Forse è proprio il presentimento di non trovare uomini pronti a raccontarci qualcosa o ad insegnarci qualcosa; assieme a tutti gli altri problemi inerenti a questo " DRAMMATICO PERIODO STORICO" a creare il vuoto su questi posti...voi che ne dite?
  6. Si Paolo, capisco quel che vuoi dire. La musica ha una griglia forse più "fitta" della pittura o del disegno ma anche questi hanno le loro "convenzioni esecutive". C'e da dire che ogni cosa che andiamo a sperimentare la si deve vagliare e confrontare con un tutto...un tutto esecutivo, di prassi, interpretativo, di contesto storico...e chi più ne ha più ne metta. Credo che una cosa proposta da un artista, per divenire una "nuova regola" o per essere un nuovo modo di dire quella cosa, debba avere profonde radici e non nascere dal nulla. L'interpretazione di un brano non è per niente cosa facile e personalmente a volte vincono la mia euforia ed emozione su quella che spesso (dettata dal maestro) è la migliore delle regole. Il maestro viene sempre visto come un "guastafeste" dagli allievi esuberanti e sperimentatori ma alla fine è colui che riesce a farti dire: "Stò suonando meglio di come credevo potessi suonare...e questo grazie a lui tramite me"...ha ha bella è?
  7. Bello, belo bello...e semplicemente bello. Un bel po' d'invidia..viene su veramente bene. ottimo lavoro.
  8. Quanta verità in quello che dici...successe la stessa cosa a me per quanto riguarda la pittura e il disegno. Ma io mi conosco...senza obiettivo non mi impegno; sono un maledetto lavativo.. Sarebbe bello trovare nuovamente un gran maestro che tenga a quello che fai e sappia seguirti nel modo giusto. Il conservatorio è anche un modo per poter dire a tutti che: "Ora sto studiando per gli esami e quindi non potete scocciarmi ogni istante come se il pianoforte fosse solo un hobby tipo il bricolage" io come persona non sono abbastanza egoista da ritagliarmi i miei spazi e ad ogni richiesta corro per sbrigare una faccenda o l'altra. Comunque sono in accordo con te.
  9. Bella questa di Richter...forse avevo letto qualcosa ma...era lui per caso che aveva la partitura nascosta dentro il frac?? Sono con te Simone e spero che nel mio caso non sia un limite; io sono veramente uno spartito dipendente. Quando suono un brano a memoria mi sento meglio senza ombra di dubbio ma...piano piano qualcosa vado dimenticando, ammanierando, tralasciando etc. etc. In accordo con Frank sul senso del memorizzare in base alla funzionalità del brano.
  10. Graziass,,,come al solito ...il Clavicembalista, la sa lunga.
  11. Grazie, sarebbe bello ascoltare i suoni della natura e cercare di riorganizzare un universo sonoro tratto da questa esperienza. Prima di morire qualcosa mi piacerebbe fare. Chi vivrà vedrà.
  12. Insegnanti scadenti creano allievi scadenti, non lo dire a me per le belle arti! Mi rallegro che a volte la cosa è talmente evidente da scatenare qualche ribellione da parte degli allievi più intelligenti. Viva i ribelli, in questo caso, ha ha.
  13. Grazie ancora Paolo. Non tanto per il diploma ma per riuscire a capire ed imparare ancora più cose. Molte volte ti senti un poco fermo su certi brani per la mancata conoscenza di certi aspetti, che la musica con un certo livello di espressività e tecnica pretende dall'esecutore. Eseguire brani più impegnativi ed espressivi è il mio scopo.
  14. Che dire!! Incredibile!!! Grazie. Veramente interessante; la pulsazione del tempo diventa materia a tal punto che la si potrebbe tagliare con il coltello. Questi si che sono aspetti sottovalutati dai maestri. Il valore del silenzio, la durata del tempo e l'espandersi del suono o ancora, il suono che può divenire quasi percussivo, violento, spiazzante nella relazione spazio/tempo. Io ad esempio molte volte rimango affascinato dal solo eco emesso nella cassa del piano quando con il pedale si liberano di colpo gli smorzatori e mi fermo li ad ascoltare e ascoltare...capisco come mai Cortot gli attribuisse il valore di " Anima" del pianoforte. La musica inizia prima della musica. Il pensiero ed il silenzio sono già...sfondo bianco da irrorare successivamente con i suoni. Grazie ancora.
  15. Mi accorgo ora che lo "sgorgare" ha messo in moto una moltitudine di pensieri. Non c'era l'intento di complicare la discussione, anzi...credo che la musica di Mozart sia "naturale" e questo senza dubbio ci spiazza. Faccio affidamento sull'istinto quando con la mente non riesco ad acchiappare tutti i fili ed in Mozart proprio non ci riesco. Non è una costruzione fatta di parti ma è, la parte!! Per dirla in breve, sento di capirlo ascoltandolo ma vivo in quell'emozione stessa; la stessa che mi impedisce di destrutturarlo. Credo sia da attribuire a questo il fatto che, anche nei momenti di maggior espressività e profondità la sua musica ci appaia ancora pura quanto semplice. Anche Schubert in un certo senso mi produce un effetto analogo.
  16. Ciao Lestofante...ascolta Frank!!! Direi... Microcosmos...Microcosmos...e ancora Microcosmos...Considera che io dopo aver studiato con maestri non proprio ben formati ho approdato ad un serio maestro che per correggere tutte le mie anomalie mi fece fare esercizi di riabilitazione fisica, braccia, polso, cadute e flessioni etc etc...ma il Microcosmos è stata la mia bibbia. Diciamo che Bartok in quel tipo di piccole composizioni apre veramente il cervello dell'allievo alla comprensione di cosa sia la musica; da tutti i punti di vista, ritmico, espressivo, dinamico etc. E molte...non sono per nulla facili!!! Vanno eseguite come ceselli, in modo molto accurato cercando la perfezione. In questo modo risultano veramente utili.
  17. Per la storia della musica io utilizzai "Baroni, Fubini, Petazzi, Santi, Vinay . STORIA DELLA MUSICA edizioni Einaudi ( collana Biblioteca studio ). Per armonia nessun testo perché iniziai con il maestro e per breve periodo. La Nerina Poltronieri invece la ricordo per i solfeggi parlati e cantati ma non la conosco per altre edizioni. Comunque ci sono molti testi...c'era una collana se non erro (che tornerebbe anche bene dal punto di vista della suddivisione dei periodi come volumi) che presentava un volume per ogni periodo storico, solo che... non ricordo casa editrice e titolo. Se trovo qualcosa ti faccio sapere.
  18. Per le ragioni del disco, potrei mettere una corona d'oro sui quel che ha affermato Simone. Macchiavelli..."il fine giustifica i mezzi".
  19. Da considerare anche la composizione "naturale" di Mozart. A parte le alte frequenze su cui Mozart ha sempre lavorato da piccolissimo (e qui direi che l'apprezzamento dei bambini ci stà a pieno, ricordiamo che i bambini strillano ed emettono suoni naturali che da adulti non produrranno più) ma oltre a questo la musica di Mozart è veramente costituita da uno sgorgare naturale dei suoni; credo sia da attribuire a questo aspetto la fruizione semplificata per tutti. Comunque sia, io mi sono formato su Mozart ma amo moltissimo Beethoven come altri.
  20. In effetti...La mente come creatrice, il cuore come umile e amorevole cantore e...le dita...quelle che eseguono ma alla fin fine serve di tutto il resto. Il mio maestro un giorno disse: " La tecnica nel pianoforte è l'1%, ma senza quella non è possibile mettere in piedi nulla" Capire un pezzo prima di suonarlo è forse la cosa più importante e...se ci facciamo caso forse lo si sceglie proprio perché lo si è già capito un poco.
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