Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

Super Moderatore
  • Posts

    3838
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    216

Tutto postato da Frank

  1. Qui i commenti http://www.pianoconc...orio-fuga-2012/ Ecco la versione di Alessandro Gozzo Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 4 - Alessandro Gozzo.mp3 Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 4 - Alessandro Gozzo.pdf
  2. Qui i commenti http://www.pianoconc...orio-fuga-2012/ Ecco la versione di Roberto Altieri Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 3 - Roberto Altieri.pdf Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 3 - Roberto Altieri.mp3
  3. Qui i commenti http://www.pianoconc...orio-fuga-2012/ Ecco la versione di Raffaeleb Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 2 - Raffaeleb.pdf Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 2 - Raffaeleb.mp3
  4. Qui gli elaborati http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/714-laboratorio-fuga-2012-elaborati/
  5. Qui i commenti http://www.pianoconc...orio-fuga-2012/ Ecco la versione di Organista94 Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 1 - Organista94.mp3 Laboratorio Fuga 2012 - Elaborazione 1 - Organista94.pdf
  6. Leitmotiv (motivo ricorrente o conduttore) è un fattore di coesione del discorso drammatico/musicale. Questa tecnica viene già utilizzata dal teatro musicale precedente e mi riferisco a quello del periodo rivoluzionario in Francia e quello di Weber. Però c'è un ma Wagner usa questa tecnica in maniera sistematica e costruisce una precisa unità musicale associata ad uno stato d’animo, pensiero o sentimento legato ad una determinata situazione, oggetto, concetto o evento del dramma. I motivi vengono sottoposti a variazione ed elaborazione incessante, combinati in maniera contrappuntistica e stabiliscono l’unità del tutto (utile è conoscere anche l’esperienza di Liszt nel poema sinfonico). Questi temi sono più eloquenti del canto e della parola e sono fondamentali per creare i collegamenti fra le diverse parti della vicenda.
  7. Mi fa piacere che l'autore del libro conosca l'articolo di Busoni: http://www.luigiverd...cale_busoni.htm
  8. Voglio dire che quando uno sente nominare le pentatoniche pensa subito al Jazz e al Blues, ma in generale per tante motivazioni (forse quelle che ti interessano) è una scala che si trova molto anche nella didattica e in un sacco di repertorio popolare. Una scala che funziona sempre e priva di semitoni e che quindi depurata dalle tensioni. Le melodie su questa scala funzionano facilmente bene, ed è un attimo avvicinare una pentatonica ad una scala maggiore o minore che sia, basta aggiungere due suoni al posto giusto. Il mio esempino aveva la pretesa di presentare una scala di 5 suoni non collocabile nella lista delle scale pentatoniche più comunemente usate o comunque anche censite fra quelle alterate. Ma a DrJF va bene lo stesso … pure a me Il compositore, nell’ottica di usare una sua sintassi, può creare scale (anche a 5 suoni), per non ricadere nella logica terminologica del Jazz, si evita la parola pentatonica e, con le dovute precisazioni, si parla di pentafonica o scala a 5 suoni che è ancora più esplicativo. Ho notato che è stato recensito questo libro, che può fornire parecchi spunti http://www.pianoconc...azio-temperato/ Aggiungo solo che spesso queste ambiguità terminologiche sono create da chi scrive “articoli” ed ha l’esigenza di dare nuova linfa ai medesimi contenuti, ho sentito anche parlare di anemitonica, ovvero prive di semitono. Giusto per aggiungere un po’ di carne al fuoco
  9. Frank

    Slash Chords

    Condivido, anche io distinguerei fra polychord e slash chords Per quanto riguarda gli slash chords effettivamente alcuni di questi sono realmente dei semplici rivolti, ad es. C-7/Bb; in altri casi questa tecnica di scrittura aiuta a facilitare la lettura e dove esiste un siglato “esteso” che può comunque rappresentare questo accordo. Inoltre nell’ultimo caso descritto da Dr.JellyFish, vengono appunto scritti come slash perché sarebbero ostici da siglare nel modo tradizionale, infatti siglare Dbmaj7/D come Re richiederebbe sia la settima maggiore che la settima minore … enarmonia permettendo Sempre per gli slash chords mi viene in mente anche il caso del pedale, se uno col siglato volesse evidenziarlo.
  10. Ok, dovrò chiamare il mio accordatore e fargli una bella lavata di capelli
  11. ...ma l'oggetto non è modificabile?
  12. Come arrivato giro Apr 13 - Joe Bowie - Mauro Ottolini - Dialoghi - Pavia (Italy) http://www.comune.pv.it/site/home.html Apr 15 - Lotte Anker - Craig Taborn - Gerald Cleaver - Bunker Ulmenwall - Bielefeld (Germany) http://www.bunker-ulmenwall.de May 5 - Cristina Zavalloni IDEA "Per caso Aznavour" - Movimentos Festival - Wolfsburg (Germany) http://www.movimentos.de May 19 - Wadada Leo Smith Golden Quintet "Ten Freedom Summers" - FIMAV - Victoriaville (Canada) http://fimav.qc.ca/ May 24 - Paul Van Kemenade Quintet - Narodni dom - Maribor (Slovenia) Link non disponibile Jun 15 - Myra Melford - Satoko Fujii - Jazz'in It - Vignola (Italy) http://www.jazzinit.it Jul 13 - Ches Smith & These Arches - Warsaw Summer Jazz Days - Warsaw (Poland) http://adamiakjazz.pl/home.html Jul 21 - Umberto Petrin - Pheeroan akLaff - Clusone Jazz Festival - Clusone (Italy) http://www.clusonejazz.it Aug 5 - Defunkt Millenium - tba - München (Germany) Link non disponibile
  13. Appunto! E' consapevole ... potrebbe vendersele. Giusto per ... pensa che invece la vedova Bettinelli è molto più disponibile
  14. Ho appena proposto questo topic http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/698-analisi-lied-di-luciano-berio/ Penso possa essere interessante, comunque trovo quel documento molto utile.
  15. Propongo: LIED DI LUCIANO BERIO: UNA PROPOSTA DI ANALISI TRA INSIEMI DI ALTEZZE, DI DURATE E DI DINAMICHE* http://www.gatm.it/analitica/numeri/volume5/numerounico/2.htm Questa la premessa Lied di Luciano Berio è una breve composizione per clarinetto solo in sib che, sebbene non ascritta al gruppo delle Sequenze, presenta numerose analogie con procedimenti compositivi che possiamo rintracciare in molte di esse. Questa analisi intende individuare i nuclei fondamentali dell’opera, relativamente alle altezze, durate e intensità, mostrandone la pertinenza in rapporto alla loro distribuzione. Dal punto di vista metodologico ci serviremo principalmente della Pitch-class Set Theory che, come noto, si occupa unicamente delle configurazioni di altezze [1]; imposteremo poi l’applicazione di alcune metodiche insiemistiche anche per il parametro ritmico e dinamico. Per gli interessati al discorso, si potrebbe ragionare ad alta voce
  16. Curiostà, a livello di percezione, cosa avverte un'ascotlatore quando un pf ha una cordiera di vent anni? Quindi bella degradata?
  17. ... mai fatto e mai visto fare, ma non sono un tecnico. Voglio dire che sarà pur giusto ma chi lo fa o suggerisce? Anche comprando strumenti nuovi nessuno mi ha mai detto ... ritorni fra 10 anni per il "tagliando", eppure i presupposti tecnici mi sembra di capire che ci sono e soprattutto anche economici, vuoi mettere pagare uno ogni 10 anni per cambiare tutte le corde? Qualcuno dirà, se il negoziante dice che le corde hanno la scadenza, nessuno compra il pf ... mmhm
  18. Onestamente è già la terza volta che provo a scrivere un post e a metà mi fermo perchè l'argomento è troppo vasto e secondo me la complessità e vastità dell’argomento richiedono una base di conoscenza comune che penso manchi e comunque crea difficoltà in una comprensione più ampia di una tematica spinosa. Si è partiti dal: “la matematica non può essere un costrutto di una tecnica compositiva, ma un elemento implicitamente compreso già in tutte le arti” al “ok, la matematica può essere usata come costrutto ... ma in che misura?”. Un bel passo avanti, ma il come prevede che si vada a lavorare su una certa estetica e una certa poetica. Il suggerimento è di scegliere un autore e un opera e cercare di capirci di più premettendo che da un certo punto in poi ha prevalso l’individualismo, proprie sintassi e non è per niente facile analizzare un capolavoro senza indicazioni del compositore. Ad esempio, in giro non c’è nessuna analisi veramente affidabile sulle sequenze di Berio, questo perché sono state scritte secondo griglie sostanzialmente introvabili. Senza il codice … solo supposizioni … poca comprensione...però grande godimento, questo non lo può togliere nessuno Poi in generale si può parlare di alcuni procedimenti compositivi … ma in senso lato.
  19. In attesa che arrivi la partitura mi interesserebe che spendessi due parole sulle ambizioni che hai riversato su questo brano, a parte quelle di scirvere un brano scorrevole, godibile, etc. dove sicuramente hai fatto centro
  20. Io sulla questione ho un po' di materiale interessante, qualcosa anche in PDF. Chi fosse interessato mi contatti privatamente.
  21. Facciamo così: Questa dice qualcosa a qualcuno? re fa sol la do Quest'altra dice qualcosa a qualcuno? fa si do# re mib
  22. Funny Mendelssohn ebbe la possibilità di usufruire degli stessi insegnamenti dati al fratello Felix, condividendo numerosi insegnanti, fra cui Zelter. Mostrò, come del resto il fratello Felix, precocemente una grande abilità nel comporre musica. I frequenti ospiti del salotto di casa Mendelssohn, negli anni intorno al 1820, erano meravigliati dal talento dei due giovani fratelli Mendelssohn. Però fu limitata dai pregiudizi del tempo nei confronti delle donne, pregiudizi sostenuti, pare, anche dal padre che tollerava, più che supportare, la sua attività di compositrice (sic!) Egli le scrisse nel 1820: “La musica forse diventerà la sua (di Felix) professione, mentre per te può e deve essere solo un ornamento” Per fortuna che il fratello Felix, invece, la supportava sia come compositrice che come artista, anche se era cauto (probabilmente per ragioni familiari) sull'idea che lei pubblicasse le sue opere a proprio nome. Lui comunque la aiutò ad arrangiare un certo numero di componimenti che lei pubblicò a suo nome, e lei in cambio aiutò lui con delle critiche che lui considerava molto costruttive. Nel 1829, dopo un corteggiamento durato vari anni, Fanny sposò il pittore Wilhelm Hensel, che incoraggiava la sua produzione artistica. In seguito, le sue opere erano sempre suonate insieme a quelle del fratello durante i concerti che si tenevano nella casa di famiglia, a Berlino. Il suo debutto in pubblico al piano avvenne nel 1838, quando si esibì sulle note dell'opera del fratello, Piano Concerto No. 1.
  23. Secondo me la donna è stata sempre un po' discriminata, vedi Funny Mendelssohn e non parliamo della sorella di Mozart, Nannerl
  24. Grazie Paola, li ho annotati e si aggiungeranno alla pigna di libri che da sempre mi riprometto di leggere, anche se poi decido io le priorità
  25. Dato che sono un appassionato di didattica e mi sembra di aver capito che sei pianista e non compositore, in che forma ti è stato proposto o perchè ti sei deciso a procurartelo? Il fatto di toccare con mano le trovate dei grandi musicisti è ancor più vero se ci troviamo a fare anche noi l'orchestrazione e poi confrontarla con la soluzione originale
×
×
  • Crea nuovo...