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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. Non rispondo ancora al topic (che trovo intrigante) per ragioni di tempo, ma a proposito delle battute finali di Daniele vorrei sottoporre questo topic http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/850-oriente-ed-occidente ... non aggiungo nulla per ora.
  2. Io partirei tipo dallo String Quartet (II), partitura e "tavolozza" dei pannelli alla mano...sono solo 128 eventi, ognuno si svolge in una pagina ... il tutto dura circa di 5 ore e mezzo E poi farei una riflessione sulla musica europea degli anni '80
  3. E' uscito, l'ho visto con un interessante sconto del 25%
  4. Per rispondere all’amico Feldman, spesso la risposta sta nelle buone domande Riflettiamo sul termine “scelte”, se le opzioni non sono date si richiede creatività per cercarle…ma anche tecnica per la loro fattibilità, poi ci tornerò. Premesso che nel termine “passato” includo anche tutto (ripeto, tutto!) il secolo scorso e mi sembra che tu vada a comprenderlo dalla sottolineatura “di qualsiasi epoca storica”, penso tu ti riferisca a tema, modulazioni in senso lato. Per cui tema v/materiale o modulazioni verso traslazione, trasposizione di un eventuale serie, etc. a seguire. Penso si possa riassumere il tutto con l’estetica, che ovviamente è un mondo ma che guida l’istinto nel musicista a scrivere musica del suo tempo e non mi riferisco all’aggettivo/avverbio “contemporaneo” ma alla modernità nella quale l’artista si pone in senso responsabile verso la tradizione e l’alimenta (senza mercificare). Questo invece è un ambito più ristretto. La musica di questo periodo dipende appunto dall’oggetto “aulico” di partenza. La musica vive per quell’oggetto per cui la creatività è orientata a sviluppare e trasfigurare appunto il tema o soggetto che sia. Purtroppo per molti la composizione musicale non è solo fantasia, non è solo ispirazione…il grosso è un lavoro molto tecnico, tecnica che tiene conto del gusto e dell’estetica ma sempre tecnica è. Più si va avanti, più si consolida il proprio stile e più la fantasia è “circoscritta” è resta tanto lavoro…e lo sapevano anche i grandi, ricordo questa discussione aperta da Carlos e la sorpresa nel leggere alcuni pensieri di Mozart relativamente agli obiettivi che si poneva in termini di fruibilità http://www.pianoconc...va-anche-mozart Cioè, genio consacrato, che si chiede come mettere in fila le note per raggiungere un obiettivo molto legato al senso estetico del suo periodo. Ergo, tanta tecnica (oh!, Lui, il sommo, andava a lezione da Padre Martini) finalizzata a piegare il materiale per raccontare (bei tempi quando la musica era solo a carattere narrativo) qualcosa ai sui simili. Già il fatto che il flauto non suona sotto il do è un implicazione tecnica che guida la fantasia verso magari altri strumenti (ma anche qui, come si inserirebbe Lachenmann? Eh..eh)…e scava, scava…la tecnica è molto corposa. Praticamente è un iceberg, si vede la cresca, la parte più esteriore del brano ma tutto il lavoro tecnico è annegato e deve esserlo…altrimenti resta un esercizio. Diciamo che le mie sono riflessioni in libertà espresse dal punto di vista del compositore con un po’ di coscienza storica…tu/voi cosa ne pensate?
  5. Concordo, Topic interessante, servirebbero decine di libri ma la prima cosa che mi è saltata all’occhio è questa parte del post di Pestatasti Vorrei dare alcuni elementi di riflessione. Che la musica sia assimilabile ad un linguaggio può essere ma servono alcune dovute precisazioni. Suppur esiste sempre un codice (e nel ‘900 c’è stata la massima apertura dei codici) e una sintassi, l’assenza di semantica porta questa arte a non avere significato ma senso. Infatti la musica è connotata ma non denota. La connotazione del linguaggio musicale fa si che posso cambiare ad esempio una melodia dando sensi distinti. Appunto: musica, più sensi e nessun significato E qui bisognerebbe trovare il modo di inserire Messiaen e, consapevoli che il discorso non può essere universale, non esiste solo la realtà occidentale. Per capirci, noi scriviamo da sx verso dx ma da altre parti fanno il contrario…tutti scrivono, leggono e si capiscono…per cui il discorso si incasina sempre di più. L’invito è di dare un contesto Direi che la scrittura è accoglimento emozionale di un bilanciamento fra pensiero ed energia (sonora), operazione che avviene tramite artigianato. La riflessione però è questa, quando viene immesso il pensiero (parliamo sempre del ‘900), in modo portante viene incrinato l’aspetto emozionale Inoltre nel secondo ‘900 non esiste l’oggetto di partenza “aulico”, c’è il materiale di partenza Condivisibile In effetti, come dicevo, mi sento di parlare solamente di codici asemantici.
  6. Dovrebbe essere questo http://www.teatroall...ca-scala-4.html Filarmonica della Scala Direttore Ingo Metzmacher Dal 8 al 12 Aprile 2013 Direzione Direttore Ingo Metzmacher CAST The Swingle Singers Programma Ludwig van Beethoven Egmont Ouverture op. 84 Luciano Berio Sinfonia per otto voci e orchestra (nel 10° anniversario della morte) Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 5 in do min. op. 67 (The Swingle Singers) La cosa interessante è (mi dicono) che per maestri e allievi c’è una prova aperta l’ 8 aprile 2013 h 11:00
  7. Segnalo che dovrebbero fare qualcosa al Teatro alla Scala di Milano, qualcosa tipo la Sinfonia a 8 voci e orchestra con The Swingle Singers.
  8. Come spiegavo anche per il terzo grado...capita che la metodologia di De la Motte presenti dei limiti www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1753-il-terzo-grado Visto che citavo De la Motte, lo ritengo comunque superato come metodologia, nel senso che io opto per una più astratta che permette di identificare dei momenti importanti del linguaggio tonale: Tonica (T), PreCadenzale(PC), Cadenzale ( C ), che a sua volta possono andare a T o Inganno (I) Detto ciò, il III grado tendenzialmente è stato utilizzato anche come C, per cui la classificazione di De la Motte non lo include, infatti lo vede solo nell'area di tonica e in realtà da un po' che non trovo attualità nel ragionare a sottodominante e dominante, perchè il III per esempio può essere a sua volta dominante (...e de la motte lo sa) Un approccio come quello che propongo funziona molto bene anche con la musica Jazz, quindi la trovo più astratta e più "pura". ... e in questo caso si parlerebbe di "I".
  9. Segnalo che l'amico Franz Silvestri, che saluto tanto, si è deciso a pubblicare alcune sue esecuzioni da solista. L'ha fatto tramite due canali specializzati in musica antica, che segnalo. Alessandro Scarlatti (1660-1725) Partite (sulla Follia di Spagna) (dal Fondo Foà-Giordano, ms. 394, Torino) http://www.youtube.com/watch?v=fd5K2gNJf2Y Jan Peeterszon Sweelinck (1562-1621) Ballo del Granduca Chorale Variations on Ach Gott vom Himmel sieh darein (3 variations) http://www.youtube.com/watch?v=GzCJxNFyStM Michael Praetorius (1571-1621) Eine Feste Burg in unser Gott http://www.youtube.com/watch?v=RWyWI4KtGC4&feature=youtu.be Louis-Nicolas Clérambault (1676-1749) Caprice sur le Grands Jeux http://www.youtube.com/watch?v=RNG6O8_8xFQ Friedrich Wilhelm Zachow (1663-1712) Vom Himmel hoch, da Komm' ich her (Io discendo dall' alto dei cieli) http://www.youtube.com/watch?v=aP02mEKyMRA Girolamo Frescobaldi (1583-1643) Capriccio sopra l' aria “Or chè noi rimena”, in partite claviorgano http://www.youtube.com/watch?v=0yPpR8SPJNk REGISTRAZIONI LIVE
  10. Ho dato una lettura veloce al thread > Sànc-ta Secondo me è Sàn-cta
  11. Finestra di dialogo Adatta le misure In Visualizzazione pagina, attiva lo Strumento Selezione e seleziona una regione di misure (o parte di una misura). Dal menu Utilità scegli Adatta e misure. Per l'inglese, premesso che è la terza voce di menù partendo da sx, hai File, Modify e poi utilities, li trovi la voce...eventualmente provale tutte finchè non ti si apre la finstra proposta da DIesIrae...se guardi bene c'è pure suggerito lo shortcat
  12. Vi sono già arrivati dei buoni suggerimenti. Comunque sia non è detto che bisogna per forza di cose costruire un tema, si può partire già da un piccolo sviluppo di un idea tematica presa dal brano e proporla come prima variazione (lWebern, già un secolo fa, propone delle variaizoni senza tema...direi che si può tranquaillamente "osare") o altre soluzioni più evolute. Più ci si discosterà dal materiale di partenza (e lo stesso non sarà visibile) e maggiori spiegazioni bisognerà dare dopo, nel senso che comunque sia è un iniziativa basata sulla condivisione per cui, come dice RStrauss, la rintracciabilità del materiale di partenza deve essere evidenziabile. Il come ce lo spiegherà il compositore, se necessario
  13. Esistono esercizi specifici per l' "allargamento" della mano; Mozzati, nel suo libro dedicato alla tecnica pianistica ("Esercizi di tecnica Pianistica", Ricordi), ne contiene uno dedicato proprio a questo scopo, solo il nome è tutto un programma: "squarcio". Se non erro ce l'ho pure in PDF Sarebbe opportuno praticarlo SOLO se seguiti da un Maestro perchè può portare a degli irrigidimenti ed effettivamente, se costanti, si possono avere benefici. Dipende molto dalla mano e da eventuali problemi e non è detto che centri sempre la "dimensione" in senso stretto. Comunque sia il fatto di prendere con sicurezza una nona non è male come punto di partenza
  14. Thallo, ascolterò con calma, ma visto che usi l'aggettivo "mie", come ti classifichi come ascoltatore? E non mi dire della massa ... perchè non saresti onesto. Te lo dico, perchè intervisterò sui brani che hai proposto la famiglia dei miei vicini...non addetti ai lavori e non colti per niente. Non dimenticare di classificare anche la tua micia, che penso sia un po' fuori categoria
  15. Argomomento interessante, penso sia normale che convivano diversi punti di vista, sostenibili, in base a quale rovescio della medaglia vada a guardare. Fra l'altro stimo molto Daniele, Thallo, per cui scrivo come se ragionassi ad alta voce raccogliendo appunto il parere di altri sulla questione. Come dicevo è più un estratto del pensiero di Berlioz. Forse rispondo nel mio precedente scritto
  16. “Volere è potere” fermo restando che ognuno di noi deve essere conscio di quelli che sono i suoi limiti intellettivi, culturali, fisici e via dicendo, a cui tutti, dobbiamo comunque sottostare. Io penso che non vogliamo ammetterlo ... ma la musica dei grandi va oltre i limiti, inutile girarci intorno e proprio perchè l'invito è di contestualizzare nel tempo le parole di Berlioz. E in effetti: Beethoven fu completamente consapevole che la sua musica – soprattutto la sua ultima musica - sarebbe stata per le generazioni future. E così come vaticinò 50 anni affinché la sua Hammerklavier fosse compresa – era anche troppo ottimista in realtà – e che la sua Grande Fuga per arrivare ad essere considerata da uno come Stravinskij: « il più perfetto miracolo di tutta la musica » ha dovuto aspettare un secolo i compositori di oggi devono essere consapevoli che la loro musica sarà delle generazioni future. Alt! Stravinskij è un addetto ai lavori, chiedilo al panettiere . Il topic, per rispondere anche ad Otello, parla di masse non a caso. O meglio, è un estratto del pensiero di Berlioz che ha aperto questa mia/nostra riflessione, ma a costoro sta pensando. Per cui, che lo dica il fruttivendolo di turno. Sempre con rispetto parlando. e da fruitore ti dico che seppur è vero che faccio parte di quei pochi ascoltatori della musica contemporanea, questo non toglie che la “costanza della ragione” - come l'avrebbe definita lo scrittore Vasco Pratolini - e dunque la perseveranza nella convinzione che questa sia la strada giusta, non deve mai venire meno. Adesso chiedo, per godere (sottolineo godere) dell'arte, bisogna faticare? Io devo conoscere per poter apprezzare? Devo capire il meccanismo per accedere a quella musica "colta"? Allora Spero per i miei figli e per le generazioni che verranno che vada verso una civilizzazione sempre maggiore e, la civiltà, caro Frank, è fatta soprattutto di grande cultura. Ecco, certo, su questo non ci sono dubbi e sono molto d'accordo Ma più rileggo i tuoi scritti e più sembra che tu dia ragione a Berlioz, se tutti gli ascoltatori fossero di grande cultura, avremmo un popolo colto. E allora la musica colta sarebbe per tutti...ma tutti coloro che soddisfano questo requisito. Ecco, adesso è più chiaro tutto, le masse non sono e non sono mai state colte. Quando lo saranno (speriamo presto), allora lo scritto di Berlioz perderà senso... Diciamo che sul potenziale il discorso sta in piedi, ma praticamente parlando ...mi sto guardando intorno, la vedo dura ... Cosa ne dici a tal proposito? Aggiungo Non ho palle magiche e non so cosa sarà fra un secolo ma vedo che oggi la musica di Webern e della seconda scuola di Vienna – che ormai si può definire classica anche quella – fa breccia fra i pur sempre pochi giovani che si avvicinano alla musica colta. Neanche io ma un pronostico si può fare. Schoenberg e Berg si, ma Webern no. Il motivo è semplice, quest ultimo ha gettato le basi per l'estetica del '900 negli anni a seguire la sua musica. Lui ha minato e demolito il decorso narrativo, la caratteristica che permette alla musica di essere ricordata, senza questa caratteristica a sanguinare non dovrebbero più essere le orecchie ma il cervello. E Schoenberg per evitare questo problema non si è discostato di molto dalla tradizione, si, ha cambiato la sintassi, ma in forme completamente tradizionali e con un linguaggio pressochè contrappuntistico e quindi ben sedimentato. Ci è voluto meno di un secolo e forse fra trent'anni sarà completamente assimilata. Di sicuro, lo spero, ma la sperimentazione avanguardistica degli anni '950/'990 la vedo molto distante da questo obiettivo, probabilmente resterà imbrigliata nei libri di storia e sarà solo oggetto di analisi per studiosi. Il novecento ha svelocizzato tanti processi, compreso il fatto che un genere di musica sopravviva o sccomba sotto i suoi limiti...riferendomi alle masse. Secondo me non è un caso che ci si fermi a Berg e che affiorino musicisti come Messiaen a discapito dei compositori osannati soprattutto dal mondo accademico, presumibilmente colto (guarda caso).
  17. Per quanto mi riguarda uno dei potenziali problemi potrebbe essere il "quando", visto che non c'è una scadenza potrebbe essere fattibile...però mi associo al discorso di Natan. Personalmente parlando, non è che vada matto essere clickato su youtube, so che è un mio problema
  18. ... evidentemente il "voglio" troppo poco per "potere" essere come Gould o Pollini Anche io lo dico sempre e ci credo molto ne volere è uguale a potere, ma ci sono cose che non sono per tutti. Io non riuscirei anche studiando 6 vite a scrivere la Divina Commedia...visto che è stata citata. Comunque sia, capisco e condivido molto il tuo punto di vista. Resta il fatto che personalmente parlando, so bene che più colto è il linguaggio che userò e maggiormente si assottiglierà il numero di coloro che saranno disposti ed avranno la capacità di farsi sanguinare le orecchie. Chiaramente qui non stiamo parlando di Beethoven ma anche in generale…però se ci pensi bene …proprio contestualizzando come richiedi, ci sono cose che richiedono una sedimentazione collettiva molto ampia, talmente ampia che la musica da Webern (compreso) in poi richiede, in molti casi, uno scudo protettivo. Parlo dei più e non degli addetti ai lavori, come me te, etc. Io penso che non esista al mondo compositore che non sia fondamentalmente narcisista, la sua mission è comunicare, però lo stesso deve lasciare il tempo che le peculiarità del suo linguaggio penetrino gradualmente nel contesto culturale. Un ampio divario fra suo linguaggio e quanto “storicizzato” (passatemi la forzatura) decreta un fallimento (che è quello che sostanzialmente è capitato allo strutturalismo), fallimento perché si scrive per un unico spettatore…l’unico che si vede allo specchio (che è pure un’iperbole sul narcisismo). Praticamente uno se la suona e se la canta da solo. Il numero di ascoltatori al quale un “messaggio” può arrivare dipende da quanto si avvicina alla capacità collettiva di arrivare…tendenzialmente, oggi come oggi, non ci sono molti a essere disposti a farsi sanguinare le orecchie per ascoltare un brano Che sia all’epoca Beethoven oppure oggi Ferneyhough… Discorso interessante ma complesso… ... ma dimmi tu...
  19. Se ci pensi bene è il succo della questione. Deduco che tu sei per "volere è uguale a potere"
  20. Si indice SINCRONIE per GESUALDO, QUATTROCENTO ANNI DOPO concorso di Composizione e Produzione musicale di cui il presente testo costituisce il bando. 1. INTRODUZIONE AL BANDO L'Associazione Culturale Sincronie è lieta di annunciare il Secondo Concorso Internazionale di Composizione e Produzione musicale SINCRONIE. Il concorso è dedicato a Carlo Gesualdo di Venosa (1566-1613), figura di primissimo piano nel panorama musicale del Cinquecento italiano, di cui vuole celebrare il quattrocentenario dalla morte, mettendo in contatto la sua musica e le sue vertiginose armonie con le tecniche e il pensiero tipici della musica contemporanea strumentale ed elettronica. Carlo Gesualdo, principe di Venosa (Venosa, 8 marzo 1566 - Gesualdo, 8 settembre 1613), è uno dei massimi compositori di polifonia vocale del tardo Cinquecento italiano. Musicista estroso e personalissimo, agli antipodi dello stile di Luca Marenzio e di Claudio Monteverdi, fu fecondo compositore di madrigali (sei libri a cinque voci) e di musica sacra (due libri di sacrae cantiones e uno di responsori). Furono suoi maestri Pomponio Nenna, Stefano Felis, Scipione Stella ed altri eccellenti musicisti dell'epoca. Incline a una scrittura contrappuntistica rivoluzionaria, fortemente pervasa di cromatismo e di arditezze armoniche estreme, esercitò non poca influenza sui compositori del suo tempo e, a partire dal secolo scorso, ispirò la realizzazione di opere cinematografiche e di drammi musicali a lui dedicati nonché attrasse l’attenzione di molti compositori che ne studiarono l’opera, fra i quali Igor Stravinskij, che nel 1960 realizzò un Monumento pro Gesualdo di Venosa elaborando tre madrigali del «Principe dei musici» per strumenti a fiato e archi. Oltre che per i meriti artistici, Gesualdo viene anche ricordato per l’epilogo tragico e violento del suo primo matrimonio con Maria d'Avalos, sorpesa in flagrante adulterio e uccisa con il suo amante Fabrizio Carafa, nella notte del 21 febbraio del 1594. 2. IL CONCORSO INDICAZIONI GENERALI Il concorso è aperto ai soci dell'Associazione Culturale Sincronie, a cui ci si iscrive automaticamente pagando la tassa di iscrizione al concorso, senza limiti di età e nazionalità. Il concorso si svolge in due categorie: Categoria A: rielaborazione per strumenti con o senza elettronica; Categoria B: rielaborazione per sola elettronica. I concorrenti dovranno rielaborare liberamente un brano tra quelli indicati più sotto senza limitazioni stilistiche ed estetiche. Il brano di riferimento scelto potrà essere utilizzato integralmente o solo in parte. Per entrambe le categorie le rielaborazioni non potranno avere una durata superiore ai 12 minuti. Verrà premiato chi saprà utilizzare i materiali forniti in modo da realizzare un brano che pur mantenendo un certo grado di riconoscibilità della fonte riesca a svilupparne le suggestioni musicali al di là di generi e stili. Le partiture dovranno essere presentate via internet in formato pdf. I possibili materiali elettronici (solo per la categoria A) dovranno essere inviati via internet secondo le modalità sotto indicate. Sarà anche possibile utilizzare altre modalità previo accordo con la segreteria del concorso. CATEGORIA A: rielaborazione per strumenti con o senza elettronica. Ai partecipanti viene chiesto di realizzare la rielaborazione per soli strumenti, o per strumenti ed elettronica di una composizione gesualdiana scelta tra: a) "Languisce al fin" (dal Quinto libro); b ) "Tribolationem et dolorem"(dalle Sacrae Cantiones); c) "Ancide sol la morte" (dal Sesto libro). È possibile ottenere le partiture dei tre brani scaricando un file compresso (zip) dalla pagina di iscrizione. L'organico strumentale a disposizione è il seguente: un flauto (anche flauto in sol e flauto basso), un clarinetto (anche clarinetto basso), un violino, una viola, un violoncello e una tastiera elettronica. La tastiera elettronica potrà controllare un set di campioni prodotti dai concorrenti stessi. I partecipanti possono scegliere ogni combinazione possibile degli strumenti, anche con l'aggiunta di una base elettronica pensata per la diffusione stereofonica. Sarà possibile utilizzare una traccia aggiuntiva con un eventuale click per il direttore. Non è previsto l’uso di live electronics ossia di trasformazione elettronica dell’audio in tempo reale di qualsiasi tipo. CATEGORIA B: rielaborazione per sola elettronica. Ai partecipanti viene chiesto di realizzare la rielaborazione per sola elettronica, anche intesa come “remix”, della elaborazione del madrigale gesualdiano "Moro lasso al mio duolo" (dal Sesto libro) realizzata da Luca Francesconi nell’esecuzione dell’Avanti Chamber Orchestra e ascoltabile in formato mp3 dalla pagina di iscrizione. È possibile ottenere la traccia da rielaborare in formato non compresso da un indirizzo che sarà indicato personalmente al concorrente via email, una volta pagata la tassa di iscrizione. La rielaborazione elettronica deve essere pensata per la diffusione stereofonica. 3. COME PARTECIPARE 1 - scaricate i pdf delle partiture in formato compresso (zip) e ascoltate il brano di riferimento per la Categoria B in mp3 dalla pagina di iscrizione; 2 - ci si iscrive al concorso versando la quota di iscrizione, che comprende anche l'iscrizione all'Associazione Sincronie in una delle seguenti modalità: • facendo un bonifico con causale "tesseramento e concorso" a: SINCRONIE via Pola, 19 Milano Banca Popolare Commercio e Industria IBAN IT 10 A 05048 01693 000000081412 • dalla pagina di iscrizione pagando con PayPal (con l’aggiunta di una piccola commissione per PayPal). La tassa di iscrizione di base è, per tutte e due le categorie, di 35 Euro. Con questa tassa è possibile inviare una sola elaborazione. È possibile inviare ulteriori elaborazioni (fino a tre in totale) anche in una categoria diversa da quella della prima elaborazione, aggiungendo alla tassa di base 20 Euro per ogni ulteriore elaborazione. 3 - inviate una mail a concorso (chiocciola) sincronie.org indicando: • nome e cognome del partecipante; • indirizzo; • i dati del pagamento; • il motto scelto, se opportuno (vedi sotto); • eventuale mail di recapito (se diversa dal mittente). 4 - Attendere l’email con la conferma dell’iscrizione con (nel caso di partecipazione alla Categoria B ) l'indirizzo web dal quale scaricare il brano in formato WAV, da rielaborare elettronicamente. 5 - Categoria A: inviate una mail a concorso (chiocciola) sincronie.org con in allegato il file pdf della partitura o delle partiture. Su di esse non deve essere indicato il nome dell’autore, ma un motto con cui sia possibile identificare la rielaborazione. Se vengono presentate più partiture il motto deve essere diverso per ogni partitura. Eventuali materiali elettronici possono essere inviati allo stesso indirizzo utilizzando un servizio gratuito di upload/download come Wetransfer (https://www.wetransfer.com), Pando (http://www.pando.com) o altri. Categoria B: inviate una mail a concorso (chiocciola) sincronie.org indicando il link su SoundCloud (http://www.soundcloud.com) sul quale si è caricato il brano e il titolo del lavoro. Se non si è già iscritti a SoundCloud lo si può fare gratuitamente e senza impegni. 6 - Attendere l’email con l’informazione dell’avvenuta selezione e i dettagli della premiazione. 4. ESCLUSIONE ED INCOMPATIBILITÀ Sono esclusi dal concorso coloro i quali non invieranno i materiali da selezionare entro la scadenza indicata. Inoltre, non possono partecipare al concorso: • i membri della giuria; • i membri del consiglio direttivo di Sincronie. Fino al 30 luglio 2013 sarà possibile inviare domande relative al bando esclusivamente via e-mail all’indirizzo concorso (chiocciola) sincronie.org. 5. RISULTATI E PREMI La giuria selezionerà fino a quattro elaborazioni, due per la categoria A e due per la categoria B, che verranno eseguite in occasione di un evento di Sincronie all'interno del Festival Gesualdo 2013, nell'autunno 2013 a Milano. Dopo l'esecuzione dal vivo la giuria assegnerà i seguenti premi: Categoria A: primo premio: 1300 euro; secondo premio: 500 euro. Categoria B: primo premio: 800 euro; secondo premio: 400 euro. L’esecuzione dei brani verrà registrata. 6. COMITATO DI SELEZIONE I progetti saranno selezionati da una giura internazionale, le cui decisioni saranno definitive ed insindacabili. La giuria è così composta: per le categorie A e B: • Luca Francesconi (compositore) • Mario Garuti (compositore) • Riccardo Nova (compositore, membro del comitato direttivo di Sincronie) • Renato Rivolta (direttore d’orchestra) • Massimiliano Viel (compositore, membro del comitato direttivo di Sincronie) in aggiunta, per la categoria A: • Giovanni Acciai (musicologo e direttore di coro) in aggiunta, per la categoria B: • Ivan Pavlov aka COH (producer e compositore) 7. SCADENZA La scadenza per l'invio dei materiali da esaminare (partiture, materiali elettronici, tracce) nelle modalità elencate al punto 3 del presente bando è fissata per le ore 12.00 del 15 settembre 2013. 8. DIRITTI D’AUTORE, PROPRIETÀ E PRIVACY Il concorrente con l'invio della prima mail in cui dichiara l'intenzione di partecipare al concorso si impegna a non utilizzare i materiali del brano "Nell'alto dei giorni immobili" di Fausto Romitelli per fini diversi da queli della partecipazione al concorso. Il concorrente deve inoltre possedere i diritti d’autore dei materiali aggiunti rispetto al brano di Romitelli fornito dall'Organizzazione, assumendosi ogni responsabilità in relazione ad eventuali violazioni dei diritti d’autore facenti capo a terzi e impegnandosi a ritenere indenne il Soggetto banditore dagli oneri per le difese in giudizio. Il concorrente, accettando i termini di concorso, dichiara di accettare tutte le regole e note indicate nel bando e concede all’Organizzazione l’autorizzazione alla pubblicazione, in ogni formato e supporto, dei brani presentati, ai fini della premiazione e di promozione e diffusione delle attività di Sincronie. Dichiara inoltre di nulla avere a pretendere a titolo di corrispettivo per l’utilizzo, da parte dell’Organizzazione, dei brani secondo le finalità suddette.
 I dati personali forniti dai partecipanti, obbligatori per le finalità connesse al concorso, saranno trattati conformemente alle disposizioni del D. Lgs. italiano 196/2003, comunicandoli a terzi solo per motivi inerenti al concorso stesso. 
Il Titolare del trattamento dei dati personali e della documentazione rimarrà: Associazione Culturale Sincronie, Via Pola, 19 Milano. 
 9. INFORMAZIONI AGGIUNTIVE / REGOLE E ACCETTAZIONE DEL BANDO L’Organizzazione si riserva il diritto di cancellare o sospendere il concorso per ogni ragione, incluse cause che vanno oltre la propria volontà. L’Organizzazione non si assume nessuna responsabilità per qualsiasi problema o contrattempo di natura tecnica, informatica o naturale che impedisca il caricamento, la ricezione e la valutazione dei progetti dei concorrenti. 
L’Organizzazione si riserva il diritto di modificare i contenuti di questo bando in ogni momento, con adeguata comunicazione sul sito ufficiale di Sincronie (www.sincronie.org). Partecipando al concorso, gli autori delle opere dichiarano di accettare tutti i punti del bando.
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