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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Non è assolutamente un errore. Le martelliere hanno dei martelli in più. Il tecnico deve scegliere quelli più vicini come dimensione( e ovviamente come inclinazione della foratura) a quelli campione.Il suono più spigoloso dipende dal tipo di intonazione e anche dal tipo di feltro. I martelli Bechstein (Renner per Bechstein)attuali non vanno bene per i Bechstein d'epoca, che sono di struttura diversa e soprattutto più leggeri. Il suono cambia notevolmente.A meno che non siano stati fatti su campione. Spero anche che sia stata rispettata la forma della coda degli stessi. Consiglio di esigere la restituzione dei vecchi, per conservare l'identità originaria dello strumento, da considerare storico e molto particolare. Saluti
  2. Bravo. Sei pulito e corretto. Riguardo alla tecnica: Devi sviluppare, specie in Bach le piccole falangi e devi per questo non aver timore di suonare troppo forte. Sei un po' "retratto" come se suonassi sulle uova. Non aver timore di "cavare" di più il suono. Il " punto zero" è avere tutto l'apparato muscolare fuori tensione e "poggiarlo" sulla punta delle dita che devono, cerebralmente, comprendere come sopportare il peso. Da là si costruisce il resto. Non molta articolazione va bene, ma con coscienza di dove si trova il fondo del tasto. Ovviamente il pianoforte è ancora poco "intonato" e tu senti il suono troppo forte, troppo aspro. Deve essere preparato in modo da permetterti di non ritrarre il tuo appoggio muscolare…perché senti troppo suono. Quindi intonazione più morbida. Controllare anche l'affondo che non deve essere inferiore, in quel modello, a 10mm. L'accordatura così e così, ma va bene. Ci può essere quindi più equilibrio tra bassi e acuti. Mi sembra di intuire dal video che sei una persona alta e longilinea. Non sedere troppo alto….ma credo che tu osservi questo principio. Vedo però che che sei incline a trovare energia alzando il polso e l'avambraccio. Questo può provocare una spinta dalla spalla e troppa compartecipazione dei muscoli forti "contro" la tastiera. Invece è opportuno che tu sviluppi un tranquillo appoggio della mano, un po' più anche raccolta ( tu hai dita lunghe, che sono un vantaggio, ma che vanno maggiormente governate nella posizione corretta all'inizio). Insomma queste mie osservazioni, però, non tolgono la lode al tuo lavoro che sta andando bene. Scoprirai nuove sensazioni muscolari, specie se ti affidi al "fuori tensione"
  3. Credo èroprio di si. Io non la possiedo ( ho la vecchia ed.) ma per quello che so la nuova aggiunge anche nuovi vocaboli.Comunque perché non chiedere direttamente all'Editore?
  4. Benvenuto. Ti auguro di poter realizzare i tuoi progetti!
  5. Credo che sia molto più concreto di una intenzione ( dopo aver visto il ristorante!!!!!!!)
  6. Assolutamente disponibile ad ascoltare!!! Il tuo tecnico è bravo. Ne sono sicuro. Ha lavorato con perizia e con disponibilità. Anche se l'intonazione dei martelli non dovesse durare molto , non ti preoccupare. meglio intervenire non in modo radicale, cambiando il timbro generale dello strumento. Da quello che racconti ha curato l'intonazione con diversi passaggi(…"ancora non ho finito") cioè, intuisco, abbia abbassato il ton e generale e poi pareggiato le discontinuità e le differenze tra un tasto e il suo vicino. Sentiremo. Complimenti a te e a lui (anticipati ..su quello che mi riferisci)
  7. Titowsky, forse a giugno o giù di lì dovrò recarmi in Veneto per vedere alcuni pianoforti e aiutare un amico. Se non sei molto lontano ( credo di no) te lo metto a posto io. Stai tranquillo ( anzi non si dice)…stai sereno ( adesso non si può dire più neanche questo!!!!)..allora non ti preoccupare. Lo facciamo funzionare benissimo sia sul fortissimo che sul pianissimo. Suonerai anche Ondine, che adoro. Ritroveremo le Jeu perlé della tecnica francese che ora non puoi realizzare perché i martelli ti "ballerebbero" vicino alle corde. Dovresti avere grandi difficoltà anche a differenziare il p. dal f. Non è così? Ci vedremo presto. Prepara un buon caffè!!!!Questo è importante!!! P.S. Mi state facendo soffrire nel sentire che un Bechstein possa essere barattato con un coda Japan!!! P.P.S. Evita, se possibile di farlo toccare ancora. P.P.P.S. Comunque ancora non ho la certezza….ma, se non dovessi andare, qualcosa faremo per risolvere, stai sereno ( …e no!!!! non si può dire!!!!) P.P.P.P.S. E' famosa una foto di Rubinstein, in camicia e bretelle, di spalle che suona un verticale di marca. ….A volte è meglio un ottimo spumante che un cattivo champagne!!!
  8. La sostituzione dei perni di centro della meccanica richiede una attrezzatura precisa, Specie gli alesatori che devono essere dritti e non conici come molti usano. L'esperienza è necessaria. L'uniformità è requisito essenziale. Nessun lubrificante!!!!! Il "tasteggiatore" (così si chiama lo strumento di misura) è di grande aiuto,ma può solo rilevare il coefficiente di attrito, non dire se la sostituzione è stata fatta bene. Occorre manualità ed esperienza che addirittura molti tecnici non hanno. Ciò che può risultare corretto ora, può avere una breve durata. Bisogna anche vedere le condizioni delle guarnizioni dei fori delle forcole e decidere quale misura di perno usare rispetto a quella del perno sostituito
  9. Con quella cifra…facci scappare anche un controllo della regolazione. Scatto del martello vicino alla corda, controllo affondo generale dei tasti ( circa 10 mm) distanza martelli-corde circa 45mm. Parata dei martelli nel tocco "forte" mm15 circa. controllo cinghiette e stacco pedale di risonanza. Accordatura e intonazione. Ciao P.S: non alterare assolutamente il peso della tastiera. Controlla piuttosto se i perni di centro della meccanica sono troppo lento da far "ballare" lateralmente i pezzi(specie i martelli). Allora andrebbero sostituiti . Come pure controllare il gioco delle guarnizioni della parte anteriore dei tasti e della parte centrale. Sono elementi che danno una sensazione di "lentezza" e di troppo gioco se usurati. (I perni anteriori della tastiera si possono girare un po' perché ovali, ma anche se così, in seguito vanno cambiate le guarnizioni)
  10. Caro Giuseppe, benvenuto. Il tuo lavoro ti fa onore in nome della Musica che deve essere affermata di più a livello scolastico e didattico. Raccontaci le tue esperienze!
  11. Non aggiungo altro. Peraltro esistono dei morsetti con un filo di acciaio e due terminali che permettono di morsettare facendo un foro piccolo.Però almeno la cordiera va allentata e va ridata la carica alla tavola
  12. Grazie Gambale per esserti affezionato ai miei tutoria di Tecnica pianistica. Benvenuto
  13. Lo pseudonimo Ziocanaglia è troppo forte!!!! Benvenuto
  14. La valse puoi farla. Non è poi così impegnativa. (Poi anche il valzer op. 69).Anzi ti induce a spostare di più la sinistra e ti abitua all'espressione. A proposito di espressione Gli Studi di Heller per l'espressione, credo op. 47. Sono utili e divertenti. Poi iniziare i 23 pezzi facili di Bach e di pari passo almeno i primi due libri di Microcosmos di Bartok. Le sonatine di Clementi, la terza e la quarta. Libri di tecnica : Rossomandi, vari volumi. Per le scale comprerei Finizio che le raggruppa in un modo giusto. Hanon NO!!!!!! Le mani non fanno quello che la testa dice: Spesso crediamo di realizzare quello che pensiamo. In realtà la nostra idea, che pur c'è, esce timida. Bisogna imporsi di evidenziare le scelte con molta decisione, anche se ci sembrano un po' esagerate, faremo a tempo ad affinarle. Tutto ciò che arriva giusto, in realtà ha origine in modo più forte e deciso. Si ascolti un pianista a metà sala e vicino al pianoforte. Quello che sentiamo in incisione o vediamo in video arriva un po' filtrato ed attenuato. Così si dica per l'attore o per il cantante. Dentro di lui, grande tensione e volume di voce con fiato ben appoggiato arrivano naturali e "giuste"..ma si provi ad ascoltarlo da vicino!!!! Il suono, vocale o strumentale che sia, deve essere più "pubblico" che "privato"…anche quando suoniamo a casa nostra dobbiamo pensare a questo! Quindi non bisogna aver timore di suonare un "piano" in modo "eloquente". Ciò che differenzia il piano dal forte è l'atmosfera e…..la compartecipazione della mano sinistra e l'accentuazione che si fanno più forti ed importanti.Buono studio. P.S. Il tuo è sicuramente un buono strumento. Fai accordare bene e INTONARE bene, un po' più morbido. Sicuramente risulta molto sonoro e stridente e quindi , psicologicamente o meglio psicoacusticamente, ti induce a "ritrarre" il tuo naturale appoggio allo strumento, cosa che a scuola non succede, perché quello strumento, avendo una maggior consistenza, non"cava" un suono eccessivo. Fuori il suono con decisione e sincerità, poi, in seguito si imparerà a togliere peso dalla spalla per andare verso le "mezze tinte" e verso il piano e pianissimo. Un poco di articolazione imparando a far cadere le dita col proprio peso. Sviluppare il contatto delle dita con le piccole falangi che devono aggrapparsi senza la minima rigidezza di tutto l'apparato muscolare, piccolo e grande (Vedi miei Tutorials)
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