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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Grazie Marta.non sono a casa. Stasera penso di postarlo.
  2. Bene. Vedo che sei su di una buona strada. Ognuno ha una tecnica di intonazione. se il suono è chiaro nel pianissimo e rotondo nel forte, l'intonazione è stata fatta bene. A volte conviene stirare di nuovo gli acuti per dare nitidezza al punto di battuta. Ma vedo che sei molto attento e stai percorrendo il giusto sentiero.Saluti
  3. Come non vi rispondo più!!! Ho avuto il server bloccato! Io vi ringrazio molto per i complimenti. Grazie zenigata, grazie Irina85!!!! Spero vi piaccia anche il terzo tempo che posterò tra breve!!! Grazie
  4. Grazie Andry, di aver pubblicato queste foto. Il tuo pianoforte verticale è bellissimo e grazie di avermi affidato questo strumento e di aver partecipato con me alla messa a punto. Sai quanto tengo alla restituzione soprattutto dei martelli, dopo un restauro. La relazione è importante perché rimanga traccia nella storia dello strumento, di ciò che è stato eseguito durante il restauro. Visiterò ancora il tuo strumento e vedremo insieme di quello che ancora ha bisogno. Lo suoneremo anche, alla fine.A presto Paolo
  5. Simone ha già ben argomentato questa discussione su di un concetto molto complesso. Ogni diverso metodo, secondo me, può andar bene per soggetti diversi. Il Maestro lo ritengo fondamentale. Non vorrei dire molte parole, ma per la mia esperienza fatta da studente e da Musicista, penso che soprattutto sia necessario capire cosa ci sia "dietro " alla Musica. Forse la cosa propedeutica migliore è prima ascoltare molto e ascoltare i Grandi. Oggi è molto facile...basta aprire you tube e possiamo ascoltare sia il bambino principiante "tanto bravo a papa'" o il grande Rubinstein, o Lang Lang. Tutti i grandi pianisti e direttori raccontano di aver assistito a concerti e aver desiderato di essere sul podio o seduti allo strumento o di imbracciare un violino. Sicuramente ciò che ci suggerisce la Musica è il metodo migliore. Ed allora sarà il "buon" Maestro che saprà far osservare all'allievo come rendere e realizzare. Come rendere l'esecuzione efficace , giusta e piacevole all'ascolto. Come rendere le frasi intellegibili e come vestire il tutto con il "buon gusto". Insomma troverà Lui la strada per "formare" questo o quell'Allievo , anche a seconda delle sue capacità, dei suoi talenti, dei suoi limiti. Dai primi pezzi del Beyer sino alla scelta dei repertori all'Allievo più congeniali il Maestro può essere presente, se L'Allievo lo vorrà. Ognuno di noi, poi, può essere a volte Maestro , ma anche Allievo, perché non si finisce di imparare. Ognuno di noi può essere "mai Maestro" e/o "mai Allievo". Dipende anche da come si manifesta il nostro Ego.Confucio dice: "Quando l'Allievo è pronto, il Maestro appare". Ognuno interpreti questa grande frase a modo suo. Ora quando "confezioniamo " un metodo per tutti non possiamo aspettarci grandi risultati. La Callas diceva che nel Vaccaj, libro per iniziati al canto su testi di Metastasio, c'è tutto quello che un cantante deve saper fare. Bene. Ma come deve essere cantato? Un buon libro ci può dare una piccola luce, ma un buon Maestro ci illumina. Io non ho mai seguito il metodo Suzuki e quindi non voglio dimostrarmi contrario per partito preso. Ma credo che possa solo fornire alcuni rudimenti e formule da ripetere. Certo può essere un buon inizio, ma non esauriente. Ho visto anche altri metodi a "livelli" basati su esecuzione soltanto di pezzi contemporanei. Io credo valga la pena anche studiare i grandi Classici. Ci insegnano molto. Questo senza nulla togliere alla cultura della Musica contemporanea, di diverso approccio. Insomma ...alla fine ho parlato troppo e forse vorrei dire ancora molto. Mi fermo qui.
  6. Secondo movimento dell'Appassionata.Concerto dal vivo.E' un tema con variazioni. Dal punto di vista tecnico c'è da ascoltare con attenzione l'ultima variazione eseguita con la tecnica del jeu perlée ovvero con caduta libera delle dita col loro peso, sufficientemente per permettere al montante di scappamento di lanciale con dolcezza il martello contro la corda. Con un tocco misurato si raggiunge un suono proprio "perlato" o anche detto "sur l'escapement" Posterò anche il terzo tempo " Allegro ma non troppo" Invito anche all'ascolto delle estampes di Debussy alle quali tengo molto Grazie di ascoltarmi 2.mp3
  7. Allora ecco Beethoven. Il primo tempo della sonata op. 57 "Appassionata" registrata diversi anni fa dal vivo in un mio concerto a Pisa. http://www.pianoconcerto.it/condivisione/appassionata_paolo.mp3
  8. Grazie . Allora posterò anche Beethoven.
  9. Fa piacere anche a me che tu abbia risolto Stefanus. Mi dispiace di non essere stato di aiuto. Ciao Paolo
  10. Grazie infinite. Ascolterò l'interpretazione del Grande Richter, che non conosco.
  11. Mi fa invece molto piacere il tuo parere contrario. E lungi da me nel fare "lo psicologo a buon mercato". Non me la prendo affatto con chi osserva. Anche io osservo, ci mancherebbe! Né è mia intenzione giustificare tutto. Auspico soltanto una crescita nel lavoro di consapevolezza, ma...è chiaro che ad alcune persone ciò non interessa...anzi, come tu giustamente hai sottolineato, vogliono solo mostrarsi. Che poi si servano della Musica, dello Spettacolo in generale, o dell'abbigliamento...è solo un mezzo. E' evidente che questo faccia sorridere, generare giudizi, rabbia...ecc., ma se ci fermiamo a pensare, al di la della osservazione ( giustissima) non possiamo fare nulla. E, invece mia opinione cercare di affermare con forza le proprie convinzioni, meglio se suffragate da prove ed esempi inconfutabili. Questo anche nell'esecuzione musicale. Le nostre scelte, magari frutto di molto studio e approfondimento, possono passare inosservate e qualcuno non vede molta differenza tra la rapsodia suonata dalla signora in piume di struzzo e la stessa suonata correttamente da un pianista virtuoso. Questo, è vero, genera confusione...ma non possiamo fare niente. Oggi tutti possono scrivere un libro o suonare uno strumento e/o avere la pretesa di fondare addirittura una Scuola, tempio dell'apprendimento. Direi che il numero delle esperienze, negative e positive, a disposizione si fa più ricco e ognuno percorrerà la sua strada. Un allievo dotato, di talento...non sarà contento del proprio Maestro e ne cercherà un altro. Un orecchio raffinato e musicale non si accontenterà di uno strumento mediocre...magari mal preparato. ...Insomma , solo chi ne sente l'esigenza cerca una strada diversa e migliore (per sé). La signora in piume di struzzo seguiterà ad esibirsi e riempirà la sala di amici e parenti che vanno lì per complimentarsi e Lang Lang seguiterà a stupirci....magari potremmo sentire la signora criticare il Grande...perché..tutto sommato...poi..non è che le piaccia molto come suona e via dicendo. Adesso come al solito sto parlando troppo e forse anche io vorrei convincere, niente di peggio.
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