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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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  1. Caro Celibidache, leggo con interesse il tuo post, anche se solo con un occhio. Il destro mi è stato operato ieri per distacco di retina...ma sembra tutto bene. Quindi sono un po' affaticato. Possiamo certamente esprimere opinioni come tu dici. Voglio dirti anche io che conosco bene la ditta Renner. Conoscevo Il Sig. Costanzo che parlava benissimo italiano, ora pensionato, e conosco molto bene la Sig. Cazzaniga, con la quale ho parlato molte volte. Apprezzo non molto, ma moltissimo le loro martelliere. Conoscevo benissimo l'allora ditta Samima che a Torino importava il loro materiale. Cessata la Ditta dei Flli Neirotti, Piatino è degnissimo rappresentante -importatore. Apprezzo molto la Sua Ditta. Ho avuto sempre buonissime esperienze consigliando ad amici di montare martelliere Renner e meccaniche Renner. La qualità e la precisione della loro lavorazione è famosa iin Europa e nel Mondo. Non sono mai riuscito a visitare la fabbrica che so ora essersi spostata e raggruppata definitivamente vicino Stoccarda. Quindi come vedi c'è un antico rapporto di conoscenza con questa pregevole Ditta. La Renner è capace di costruire una martellare "su misura" secondo le specifiche delle Case costruttrici e molte grandi Case montano meccaniche Renner appositamente costruite per loro. Abel, Ditta più giovane , ha avuto una positiva evoluzione nella produzione delle martelliere e riproduce anche essa con molta cura prodotti su indicazione del Cliente, partendo a mio avviso da principi diversi. Per esempio fa martelliere, come ho constatato nella mia lunga ricerca di studio, con compressione predeterminata, più "pronte all'uso", che però , se prese e montate e non espressamente richieste, possono risultare non adatte a certi strumenti. Scegliere, quindi, una martelliera da sostituire ( ammesso che, come nel tuo sfortunato caso, si debba o non sostituire), non è facile e il Tecnico deve essere esperto e accorto per riconoscere le specifiche. E' pur certo, e così deve essere, che se un pianoforte montava Renner è meglio direi d'obbligo sostituire con Renner e via dicendo. Dipende come scegliere. Quindi sono d'accordo e colgo nelle tue parole, non giudizio, ma discernimento. Purtroppo bisogna dimenticare gli incidenti di percorso anche se qualcuno ci ha rovinato nostro amato strumento. A tutto c'è rimedio, come si dice. Ciao e un saluto anche a giovannig che ben argomenta la storia e ricorda persino la Schwander, gloriosa meccanica montata dalla Bechstein. Anche Simone da Amministratore di questo Forum e competente pianista e ingegnere del suono,dice secondo me,cose giuste e prudenti e mi sembra di riconoscere nelle sue parole l'accettazione delle aperte opinioni. Si ricomincia sempre da capo e, ognuno a modo proprio, ci si confronta positivamente e, perché no, anche "intensamente". Un saluto a tutti Paolo
  2. Giovanni ho ascoltato il tuo Chopin. Anche se non sono un !Informatico" concordo con Simone. Ti limita un po'. La mia idea è che già è difficile esporre la frase chopiniana su di un acustico...sul digitale diviene ancora più difficile, cioè diviene più difficile realizzare quella giusta proporzione tra durata e intensità del suono. Diceva Casella: inutile illudersi, per suonare legato e cantabile bisogna suonare con una certa forza. Se mi posso permettere, il tuo piano è un po' troppo "privato". Allora? Prova a suonare più forte e legata la sinistra. La destra che in questo caso accompagna ed esce eccezionalmente deve essere suonata molto piano. Quando tutte e due le mani vanno nel "forte" si realizzerà il "forte". Porto sempre l'esempio di Rubinstein che suonava le parti cantabili con un notevole peso. Ascolta i notturni ad esempio.La sua sinistra è poco presente e anche discograficamente si puo' constatare. Prova. Diversifica di più la "presenza delle due mani. Prova anche qualche volta su di un pianoforte acustico. Comunque al di là delle osservazioni personali, hai fatto un ottimo lavoro
  3. Anche secondo me un piano usato e restaurato puo' essere per un inesperto un salto nel buio. A meno che non si possa essere guidati e garantiti da un tecnico di fiducia di zona, il nuovo e' sicuramente piu' consigliabile.
  4. E' difficile, a distanza e a parole individuare la risonanza. Se si tratta dei bassi, vanno regolati meglio gli smorzi. Anche i modi e gli acuti vanno controllati. Controlla bene anche gli smorzatoi all'incrocio delle corde
  5. Diciamo buoni Musicisti si può nascere; la musicalità puo' essere un dono. Ma insegnanti si diventa. Questo è il mio pensiero. L'esperienza e il coraggio pagano. Altro concetto in cui credo è che nessuno di noi può insegnare una cosa che non sa fare. Un Maestro onesto si rifa' alle sue esperienze e cerca di non andare oltre. Siamo tutti Maestri e Allievi al tempo stesso. Questo credo perché un Maestro impara molto dai suoi allievi se è capace di capire come deve diversificare il modo di trasmettere le nozioni e aiutare l'allievo a farle proprie. Quindi anche l'Allievo diviene Maestro. Affidarsi completamente al Maestro e' cosa buona e giusta, pur cercando di sentire su di se' una sensazione di convincimento delle nozioni trasmesse. Ha molto valore il rapporto di fiducia reciproco e l'umiltà nell'approccio alle difficoltà da superare. Ricordo anche una frase che a me piace e che proviene non da un Maestro di Musica: "poche regole, ma sane". Ciò lo sento importante perché spesso sia l'allievo che il Maestro possono smarrirsi. Il richiamo al rigore delle regole, in modo semplice e leggero, e del metodo ci riporta tutti sulla giusta strada."chi meno fa, più fa" anche mi piace. Nel senso che dobbiamo tendere a destrutturare e semplificare. Nello studio del nostro strumento, il pianoforte, si scopre col tempo che rinunciare alle tensione agli sforzi sviluppa grande energia, ad esempio; che la Musica stessa ci suggerisce le soluzioni tecniche; che il coordinamento muscolare ( tra piccoli muscoli e grandi muscoli) ci offre la strada della tranquillità e della rilassatezza ecc..Ricordo alcuni miei Maestri che parlavano molto durante la lezione. A volte si usciva dall'ora di lezione senza aver suonato molto, un po' delusi. Oggi sono convinto che quelle parole erano più di un esempio, più di un insegnamento del tipo "fai come faccio io". Un'ultima cosa che mi viene in mente e poi mi taccio: credo che un buon insegnante debba riuscire a suggerire all'allievo non ciò che deve fare ma ciò che non deve. Forse così lascerà all'allievo la libertà di sviluppare la propria personalità ed eventualmente il proprio talento
  6. E' difficile consigliare "ricette di studio". Il Maestro che affianca l'allievo deve saper capire su cosa l'allievo deve insistere e da dove deve iniziare, soprattutto se viene da viene già da una esperienza pianistica. Bisogna sapersi affidare. Bisogna non correre dietro al tempo. Bisogna assimilare bene i principi di base, anche se si pensa di possederli. Affrontare i grandi Autori è utilissimo. Clementi Mozart Beethoven Chopin. La loro musica contiene già tutti i principi tecnico- musicali e ci insegnano a rapportarci nel giusto modo al nostro strumento. E' evidente però che non basta saper suonare le note e i passaggi più o meno difficili delle loro composizioni, ma capire, su suggerimento di un vero Maestro, di un Musicista ( prima che pianista) cosa c'è dietro il loro pensiero musicale. Maturare dal punto di vista musicale ci aiuta a risolvere molti dubbi e a crescere nel complesso. Non si può avere fretta, cosa che oggi presiede nell'accelerazione dell'apprendimento e del "dispendio" di tempo. Quindi dovrai utilizzare tempo per cercare e trovare una persona che ti sappia parlare principalmente di "Musica" e poi del pianoforte e poi del programma e poi della composizione. Tutto diverrà più utile ed evolutivo vicino ad una presenza importante. Il tempo e la tua dedizione farà il resto. Una frase che mi piace:" Quando l'allievo è pronto il Maestro appare"( Confucio?) Questa è la mia idea Buono studio
  7. Tutto si trova nelle forniture per pianoforti, ma non ti conviene comprare lo strumento. Capirai da te se i perni siano troppo "resistenti" col sistema della vite. Naturalmente sostituire feltri e pelli richiede un minimo di esperienza e di ricerca del giusto materiale. Anche l'incollaggio va fatto nel verso giusto. La sostituzione della martelliera è cosa da esperti. Non è facile inoltre rispettare gli allineamenti durante il rimontaggio, cosa molto importante. Ogni minima variazione può influire sul risultato finale. Ogni piano può avere delle peculiarità. Un bravo tecnico che voglia aiutarti a restaurare completamente lo strumento è necessario, magari come affiancamento, se lui è disponibile, e non è geloso delle sue conoscenze. Direi di iniziare così. Buon lavoro P.S. tutte le parti sostituite non dovrebbero essere gettate via, specie i martelli!!!!!
  8. Esattamente!!!! Grazie. Io cerco il video di tutto il concerto che comprendeva anche tutto il carnevale degli animali e petit suite di Debussy...chissà...forse esiste? Comunque grazie
  9. La prima cosa da controllare è la scorrevolezza della meccanica e se proprio vuoi, magari operare a campione, puoi fare un test su qualche perno dei cavalletti, dei montanti ci scappamento e sulle forcole dei martelli. Se non hai lo strumentino per misurare la resistenza dei perni della meccanica ti puoi regolare con la vite. Un perno è giusto quando la forcola cade dolcemente ed uniformemente sotto il perso della propria vite. In seguito puoi verificare tutta l'usura dei feltri e delle pelli. L'usura della martelliera è importante, ma, direi, di evitare la rasatura. Controllo degli smorzatoi. compresi i perni e la forza delle molle. Controllo del giusto gioco delle mortase dei tasti e dello scorrimento libero degli stessi con movimento degli stessi verso destra e verso sinistra.Controllo livellazione tastiera e dell'affondo tasto bianco e tasto nero. Regolazione generale della meccanica, accordatura, intonazione dei martelli. Buon lavoro
  10. Giusto, amico olandese. Mi viene spontaneo chiedere invece all'amico o amica olandese la fonte di registrazione di un magnifico concerto che le sorelle Labeque hanno tenuto anni fa ad Amsterdam, all'aperto. Concerto fantastico . Dovrebbe esistere un video. Tu sai se è reperibile? Grazie
  11. Certamente esiste un libro edito dalla VERLAG DAS MUSIKINTRUMENT - FRANKFURT AM MAIN. Autori: Nikolaus Schimmel e H.K. Herzog. Titolo PIANO NOMENCLATUR. Tutte le parti e termini che riguardano il pianoforte nelle seguenti lingue: Deutsch- English- Francais- Italiano- Norsk- Espagnol. Si può acquistare presso le forniture per pianoforti che vendano libri specializzati sul pianoforte.
  12. Invece di usare l'attrezzino che potrebbe allargare troppo la mortasa, senza smontare il tasto, prendilo con due dita e fallo scorrere forzatamente a destra e sinistra sul suo perno. Dovresti raggiungere lo scopo e non perdere il parallelismo delle facce della guarnizione in cachemire. Controlla che il tecnico usi l'apposita pinza a facce parallele.
  13. E' sicuramente insufficiente la distanza di affondo del tasto. In genere si trovano pianoforti nuovi in queste condizioni. SI pensa di ridurre al minimo l'affondo per far sembrare la tastiera più "facile"...ma una minima variazione di umidità relativa può far variare questa distanza che potrebbe diventare, come in questo caso, insufficiente. Il tecnico si saprà regolare per "regolare". Se dovessi vederlo smarrito o trovarsi a dichiarare che è "...un lavoro lungo e complicato" oppure "...lasciamolo assestare..." ecc. basta suggerire di porre dei piccoli e poco spessi cartoncini dotto le viti della barra centrale della tastiera. Questo rapido e sicuro sistema non altera la proporzione tra i tasti bianchi e neri e restituisce il giusto affondo, che in genere per i verticali si aggira intorno ai 10 mm ( comunque non inferiore a 9,5). Il giusto affondo comunque fa i conti con la distanza martello corda, che in genere è, nei verticali di 45mm circa. Potrebbe essere anche che l'affondo sia giusto e che questa ultima citata distanza sia superiore . Allora bisogna intervenire sulla barra poggia martelli, mettendo un sufficiente spessore tra la parte mobile e la parte fissa della barra ( la parte mobile la puoi vedere muoversi azionando il pedale del piano di sinistra) Naturalmente questa regolazione deve essere compensata alzando( svitando) il pilota di ottone sotto il tallone del cavalletto ( può essere anche di legno feltrato o grafitato) fino a che il montante di scappamento non abbia gioco con la noce del martello....ma che torni sotto la stessa agevolmente. La giusta regolazione non deve far avvertire vuoto nella parte iniziale dell'abbassamento del tasto. Tale vuoto, oltre ad essere fastidioso, diminuisce l'energia di impatto del martello contro la corda. Spero di essere stato chiaro e utile
  14. Quello che è stato detto è, secondo me, giusto. Non si possono dare indicazioni teoriche. I miei video sono solo una indicazione per far capire come è strutturato il martello. Ogni Casa segue una procedura , una "filosofia" per costruire il suono e "reintonare " i martelli è abbastanza difficile. Bisogna vedere se i martelli sono ancora integri e "non induriti" dal tempo. La loro rasatura li rende sicuramente meno disponibili all'intonazione. L'intervento che si consiglia, in genere, è una piccola intonazione laterale alta vicino all'apice, per uniformare il suono dei martelli molto segnati dalle corde. Si può anche ricostituire il cuscinetto del piano e del pianissimo intervenendo sull'apice dolcemente e per pochissima profondità. Si consiglia tuttavia, specialmente sugli acuti, di ricompattare l'apice o addirittura di batterlo con un piccolo martello. Tutto ciò che non viene fatto a fondo , come già hanno detti gli altri interlocutori, diminuisce il rischio di rovinare per sempre i martelli. DI più non possiamo dire, senza vedere e sentire lo strumento.
  15. Diciamo che l'umidità di una notte può aver aggravato una situazione che già era in atto. Credo questo. comunque non farei passare molto tempo prima di avvertire il rivenditore. Bisogna controllate bene i tasti e i relativi perni di centro dei cavalletti, montanti di scappamento e forcole dei martelli
  16. Siamo impazienti di ascoltare!!! Benvenuto
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