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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Se te ne sei accorto vuol dire che si vede!!!!!! Devono essere perfettamente allineati. Non è assolutamente fisiologico...a meno che il pianoforte è stato venduto per nuovo e nuovo non è! Per modificare l'allineamento della tastiera si deve intervenire sugli spessorini di carta della barra centrale...ma quando è nuovo, il piano è stato testato e assestato. Per vedere il disallineamento poggia una riga di taglio sulla tastiera e una piccola luce dietro.
  2. Mi dispiace non conosco questa struttura
  3. In ogni generazione c'è "la musica del tuo tempo" d'accordo. Einaudi lo trovi accattivante perchè è una musica ripetitiva "ben costruita" che affascina tutti i giovani. Alla base, però c'è ben poco! E' evidente che se ti fanno crescere ascoltando Einaudi e Allevi, tu hai questo punto di riferimento e senti il repertorio classico difficile, lontano, noioso. Una mia amica, quando andava in vacanza coi figli piccoli, metteva in macchina dischi di Mozart e precisamente le arie delle Nozze di Figaro. Loro ormai le canticchiavano e quando salivano in macchina dicevano: "mamma metti Figaro". L'aria " non più andrai farfallone amoroso" , pezzo molto orecchiabile e piacevole, la cantavano a memoria e non solo quella! Siamo pieni di Musica meravigliosa, anche contemporanea e leggera, naturalmente. Purché sia Musica di un certo interesse ! Mi dispiace deludere il tuo piacere immediato riguardo ad Einaudi, ma devi avvicinarti senza timore anche, dico anche, a qualcosa di diverso. Dal punto di vista tecnico, Einaudi, Allevi e il passato Cleydeman sono pianisti ben preparati che sciorinano i loro motivetti ripetitivi con grande facilità e maestria! Anche questo è frutto di una formazione classica e c'è comunque un lavoro di studio. Dacia Maraini, grande scrittrice mi disse : " E' il concetto dell'anatra- quando la vedi che si muove tranquillamente sfiorando il pelo dell'acqua...pensa che sotto l'acqua fa un grande lavoro...quello che non appare". Benvenuto nella Musica (tutta)
  4. Io non credo che sia il caso di usare pedale ...almeno ora che inizi a studiarlo. E' vero che vediamo alcuni grandi pianisti usarlo su Bach, ma è cosa da esperti e molto discussa. Recentemente ho ascoltato e visto Andras Schiff usarlo sull'integrale delle suites francesi. Sono comunque pezzi meno polifonici dei preludi e fughe. Devo dire che l'ho trovato molto sapiente e piacevole. E' stato molto discusso. L'eterna discussione: "se Bach, Scarlatti ecc. avessero gli strumenti e l'orecchio di oggi, userebbero il pedale?" oppure " Nel suonare il nostro strumento di oggi dobbiamo cercare le sonorità storiche" Forse secondo me ...una diatriba inutile. Nessuno può immaginare quale era il vero "suono interiore" di questi Grandi. Sono comparsi in quell'Epoca, forse perché dovevano produrre quel suono in quell'Epoca...o forse no. Però dobbiamo mettere dei limiti armonici, polifonici e di "gusto". Sentire Glenn Gould suonare la sarabanda della prima suite francese pedalizzata è incantevole, ma forse potrebbe non funzionare sulle fughe. Bene per il Concerto Italiano e per le Goldberg. Allora...forse per ora...evitare...tanto più che il pezzo in questione non lo richiede.
  5. Sul nostro sito Pianoconcerto. Ce ne sono diversi
  6. Devi sicuramente tentare! Benvenuto
  7. Se riesci, con un cutter molto piccolo e affilato, asporta quel pezzettino di feltro, Se non riesci, mandami le esatte dimensioni del fiocchetto che te lo spedisco in una bustina, va! Devo vedere però se cel'ho! Comunque prova ad asportare la colla, anche se viene via un pezzettino di feltro non fa niente!
  8. Assolutamente sì è la risposta!. Un buon verticale che suoni e funzioni bene! L'importante è che non abbia impedimenti nella meccanica, tipo perni con troppo attrito ( tastiera dura, poco docile) , che la martelliera sia in buono stato ( non troppo segnata o datata) Che le guarnizioni della tastiera e gli smorzatoi siano in buono stato. Controllare anche la tenuta dell'accordatura e quindi lo stato delle caviglie e delle corde. Ti consiglio di guardare il mio video tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato. Anche un pianoforte nuovo se è stato molti anni fermo in magazzino o in negozio potrebbe avere dei problemi di funzionamento.
  9. pianoexpert

    Caviglie

    Non è facile sostituirle, perché bisogna cambiare anche le rispettive corde. Le caviglie non devono essere"parzialmente" maggiorate ( così non dovrebbe essere perché devono essere tutte uguali). Bisogna individuare quindi se è un problema generale. Se interessa alcune, bisogna capirne la causa. Bisogna accertarsi che non vi siano spaccature nel somiere. Un bravo tecnico può procedere a smontarne alcune, se sono poche , e spessorare i fori con un pezzettino di impiallacciatura di faggio e rimettere la vecchia caviglia....ma solo se non ci sono cedimenti del somiere!!!!! Altra possibilità : Battere le caviglie interessate, proteggendo, però il somiere, nella parte inferiore con apposito supporto. La caviglia trova una piccola parte ancora buona nel fondo del foro, aumentando la tenuta.Sempre controllando che non vi siano spaccature e/o cedimenti. Sempre tutto con molta cautela.
  10. Intendo il segmento dove lo smorzo agisce. Ma la' credo sia un fatto di allineamento. A distanza non si più fare di più. Rivedendo le foto, avverto come una piccola macchietta di colla su uno degli smorzatoi nella parte bassa. Esattamente il sesto dopo quelli a cuneo. Se così fosse, potrebbe essere quell'indurimento che provoca il rumore. Controlla!
  11. le quinte sono leggermente calanti cioè poco più strette. Tuttavia in alcuni pianoforti e in alcune zone della tastiera possono essere quasi giuste Per gli smorzatoi, a questo punto, se si sente insieme alla nota dipende dal punto di battuta del martello e dal punto di smorzo prevalente dello smorzatoio. Potrebbe essere anche un problema di intonazione del martello. Potrebbe dipendere anche dalla corda ( andrebbe controllata la planearità delle corde). Potrebbe dipendere da uno scostamento della corda sul ponticello( battere la corda con un cuneo di ottone in corrispondenza del ponticello) Il tecnico controllerà
  12. Complimenti. Beh, devo dire che il 211 che possiedo è un pianoforte di grande prestigio, Ma anche il 188 non è da meno. Un 211 scelto bene un grande strumento. Certo in 20 mq potrebbe soffrire un po' il poco spazio. ma anche il 188. Tutti gli Steinway hanno una grande timbrica e non va sacrificata. Magari è meglio suonarlo chiuso che esagerare sull'intonazione dei martelli. L'usato potrebbe decidere, perché dipende molto dallo stato degli strumenti e da chi è stato assistito. Questa indagine potrebbe dirigere la scelta in modo più sicuro tra uno strumento o l'altro. Anche l'assistenza nel tempo, specie dello Steinway, è importante.
  13. I baby, come tu li chiami, certo...non suonano un gran che! Ma non si tratta di volume di suono quanto di qualità!!! Anche un pianoforte può grande si può preparare in modo che il suono non disturbi. Cambia però il "tipo" di strumento e anche la leva del tasto è più lunga, più proporzionata e tutto è più agevole.
  14. Benvenuto tra noi Monsignore!
  15. Lo Yamaha C3 è un gran bel pianoforte, sempre ben messo a punto, può suonare molto bene. In giro si trova. Cerca
  16. Sulla marca nulla da dire, ma per valutare un pianoforte bisogna vederlo, sentirlo ed esaminarne le condizioni. Non basta la marca e le foto esterne. Comunque da quello che si può vedere sembra uno strumento ben mantenuto. La meccanica potrebbe risultare efficiente o dura...la tenuta dell'accordatura potrebbe essere buona o scarsa, la martelliera ancora buona o inefficiente..ecc... Certo è che l'opinione di un tecnico di fiducia potrebbe chiarirti molte cose. Guarda anche il mio video tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato sempre nell'ambito del sito www.pianoconcerto.it
  17. Prova. Guarda che non vi siano altri smorzatoi, magari nei bassi che, smorzando male, potrebbero generare un armonico corrispondente alle note in questione. Ultima ipotesi: i cucchiaini. Potrebbe darsi che il cucchiaino si sia spostato e non permetta agli smorzatoi di toccare la corda. Se così, dovresti vedere partire lo smorzatoio appena sfiori in tasto. in tal caso arretra un poco il cucchiaino che farà partire lo smorzatoio a metà corsa del martello Ultimissima: controlla il pedale di risonanza se parte troppo presto o se non ha per niente gioco. Agisci sulla vite di regolazione che sta subito sopra il pedale destro ( pedale di risonanza o impropriamente chiamato "pedale del forte") Buona fortuna
  18. La cartina messa a sinistra devia il pezzo a destra e viceversa. Ma non credo che questo sia influente data la brevissima corsa dello smorzatoio. Penso più all'orientamento intorno al ferro ( che si regola svitando leggermente la vite e orientando lo smorzatoio o facendolo semplicemente appoggiare alle corde. Poi stringere) Prova se è questo. Dovrebbe essere semplice individuare perché si tratta del feltro piatto e non di quello a cuneo o tricorde che sono molto più difficili da regolare
  19. ..Benvenuto..Casomai la millennium 3 deve essere più facile e leggera! Il problema è che le parti non in legno ( carbonio ecc...) non assorbono e non cedono umidità , che è tutta a carico della guarnizione di Cachemire intorno ai perni. L'indurimento può essere dovuto a questo. Tutto deve essere docile!!!!
  20. Diciamo che se io vedo che lo strumento ha una bellissima sonorità e non ha impedimenti strutturali ( vedi il mio tutorial sull'acquisto di un pianoforte usato) , allora si può mettere in programma di eseguire una serie di interventi che riportino lo strumento alle sue prestazioni originarie. A volte però, a causa di inesperienza, ci illustrano lo strumento come "rigenerato" ( termine, come ripeto, suggestivo, ma che non ha un significato tecnico) e spesso, sono state alterate delle cose ( come la forma dei martelli - o altri interventi poco convincenti) che a breve porteranno insoddisfazioni. La sostituzione delle corde, per fare un esempio, esige il rispetto dei diametri originari ecc.. Quindi, certamente, non sempre si va incontro a a strumenti "manipolati", ma bisogna esigere che il venditore illustri e ben circostanzi ciò che è stato fatto sullo strumento All'acquisto sarà meglio essere accompagnati dal proprio tecnico "veramente" di fiducia, che possa esaminare ciò che che è stato fatto, ciò che non si doveva fare e ciò che sarebbe, casomai, ancora, il caso di eseguire. Lo scopo del pianista, a diffirenza degli scopi commerciali, è quello di avere uno strumento che sia di sua soddisfazione nel tempo. Allora, il prezzo dello strumento, come si trova, viene dai soggetto stabilito ed accordato, in relazione allo stato nel momento della vendita e ai lavori di vero ricondizionamento ancora da eseguire. In questo modo potremo conoscere il vero prezzo finale di quello strumento.
  21. Giusto. Controlla anche che le tre corde vengano ben centrati sulle corde. Ne vedo uno inclinato diversamente. Poi agisci, allentando la vite, anche sull'orientamento trasversale
  22. Molti concetti contemporaneamente. Diciamo che l'intervento " con gli aghi" è proprio l'intervento di intonazione, ma se la martelliera è stata rasata e rasata troppo, magari tondeggiando gli acuti (esecuzione errata), allora l'intonazione servirà a poco. Potrà essere proposto un "ammorbidimento" che però, a breve, risulterà assordare la martelliera stessa. Il prezzo è contenuto, ma bisogna valutare, quando si acquista, i lavori che devono essere fatti, così da arrivare a valutare il vero costo dello strumento La martelliera dello Yamaha è sicuramente impregnata all'origine e intonata appositamente con zone compresse e zone espanse. Quando si rasa troppo la zona espansa si riduce o scompare e non si riesce a ricrearla, data l'esigua quantità del feltro intorno all'anima si legno. L'intonazione è un intervento molto vario e va adeguatamente eseguito a seconda della situazione. Quando non è possibile è meglio non eseguirla. IL MOMENTANEO "SUONO MORBIDO" potrebbe essere un definitivo "funerale " dei martelli. Quindi attenzione! La sostituzione, invece, offre un martello da lavorare, prima con una pre intonazione e poi con una intonazione fine e definitiva. E' evidente, comunque, che , col tempo, le corde segneranno i martelli che diverranno più brillanti. In sede di accordatura, basterà eseguire piccole correzioni.
  23. La riparazione del cordino della forcola e lo smontaggio dei martelli non interessa gli smorzatoi! Le foto servono a poco perchè lo smorzatoio non smorza il suono per uno spostamento impercettibile all'occhio. Devi agire sulla vite di scorrimento. Io ho citato i ferri perché a volte la testina degli smorzatoi è fissa. In questo caso non rimane che agire lateralmente sui ferri ( è un po più difficile)
  24. Quello che dici mi fa pensare che la martelliera sia stata rasata e quindi, se mal fatta e/o non intonata, può risultare molto aspra. E' naturalmente una ipotesi. Se è così, bisogna vedere il tipo di martello e approdare ad una sostituzione adeguata della martelliera. Capisco poco la frase circa le corde, la qualità delle quali, non può essere riconosciuteaad occhio nudo. Non sappiamo neanche cosa sia stato sostituito nella "rigenerazione", parola del tutto altisonante e poco convicente, se non in una accattivante prospettiva commerciale! "rigenerare un pianoforte" cosa significa? Significa, spesso, come vedo, rasare i martelli, sostituire le corde( magari), feltri della tastiera( forse)...e il pianoforte si mostra molto elegante e "rigenerato" A volte, magari non sarà il tuo caso, i martelli vengono rasati senza una forma adeguata e arrivando troppo vicini all'anima in legno ( da cui, suono duro, legnoso, privo di timbrica..) . All'occhio, sembrano nuovi , ma dopo poco tempo il suono peggiora inevitabilmente. Ciò anche perchè il punto di battuta sulle corde si modifica, come si viene a modificare tutta la "geometria della meccanica. Le corde, se sostituite, vanno scelte nel loro preciso diametro e ciò non può assolutamente essere valutato ad occhio nudo. La qualità : ROSLAU BLEU e PAULELLO , le migliori usate...e non possono essere riconosciute ad occhio nudo. Abel fa ottimi martelli, come pure Renner, ma l'importante è inquadrare l'anno di costruzione e sostituire la martelliera adatta a quel pianoforte. Magari si possono richiedere diversi gradi di compressione del feltro in modo da ottenere un suono più vicino possibile a quello che il pianista richiede. Quindi molte scelte da fare. Il tecnico deve sapere queste cose e non baypassarle!!!!! Se la martelliera è ancora buona, puoi richiedere al tecnico, competente, di eseguire una intonazione dei martelli. Intervento di molta competenza, che deve essere eseguito con perizia, pena il danno irreversibile del feltro e della timbrica generale della martelliera. Spero di esserti stato utile
  25. Bisogna prima vedere la situazione finita.
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