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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Può dipendere dal montante di scappamento più alto della leva di ripetizione o dal disallineamento dello stesso rispetto al rullino. Comunque bisogna vedere, sono ipotesi.
  2. Può dipendere da un mal regolazione del buttone di scappamento e un non buon allineamento del montante con il rullino se si tratta di coda. Nel verticale potrebbe non ritornare bene il montante di scappamento sotto la noce, allora bisogna agire sul pilota del tasto. E' difficile da dire così a distanza. Comunque sono piccole cose che un Tecnico coscenzioso comprende nel costo dell'accordatura.
  3. Benvenuta Assia e grazie per l'attenzione che hai prestato ai miei video!
  4. Benvenuto Fabio, in arte Zeus 75!!!
  5. Grazie e grazie per l'invito. Non esitare a chiedere. E' per me motivo di ricerca e di aprofondimento riuscire a rispondere a tutti voi.
  6. Indubbiamente le variazioni di umidità relativa influiscono molto sulla timbrica. Bisogna vedere lo stato dei martelli, specie degli acuti. Quando sono molto solcati, il suono diviene aspro e bisogna anche controllare che il martello non abbia sbandamenti sul fortissimo. Se ciò avviene, a causa dei perni di centri troppo lenti, provocherebbeuna non poca diminuzione di intensità sonora all'impatto. Lo sbandamento, cioè, favorisce lo spostamento dei solchi dalle corde, facendo impattare il martello, parzialmente, su di una parte più morbida. Nel coda bisogna controllare la compattezza dei martelli specie sugli acuti, battendoli in testa o stirandoli leggermente e poi reintonandoli e poi recompattandoli. Ad ogni accordatura il tecnico avrà cura di controllare tutto ciò EVITANDO di rasare e "tondeggiare i martelli". La rasatura può essere effettuata una volta, secondo me, e non più volte. Bisogna conservare la forma originaria del martello. Cambia il peso e la "geometria" della meccanica. Quindi la rasatura eventuale deve essere di leggera entità. Sarà poi più opportuno, dopo un certo periodo, sostituire la martelliera.
  7. Bisogna vedere in che zona è stato punzecchiato il martello. Ogni zona del martello esprime le varie intensità di suono, dal ff al pp. Ora eccedendo nell'intonazione e in zone errate o troppo a fondo, si può provocare uno status irreversibile. Si può provare a stirare con ferro caldo di nuovo i martelli di suono toppo opaco e/o addirittura provare ad impregnarli...ma il risultato non è garantito. Soprattutto, intervenendo a punzecchiare troppo sull'apice del martello significa "uccidere il suono". Nei miei video Tutorials parlo e faccio vedere dette zone. Comunque l'intervento di intonazione è un intervento da esperti. Non ha niente a che fare con un "ammorbidimento". Bisogna andarci coi "piedi di piombo".!!!!!
  8. Beh, è da preferire perché nelle moderne meccaniche così chiamate a doppio scappamento ( anche se impropriamente) il pianesta ha una tastiera più pronta, rispondente anche nelle note ribattute più rapide ecc...Ti invito a guardare i miei video Tutorials nel Sito Pianoconcerto.
  9. Trovo questa artista semplicemente geniale. La sua tecnica è assolutamente "naturale". Ritorna in parte ad abbracciare le antiche scuole che privileggiavano la caduta ..anche da una certa distanza dalla tastiera. Sfruttamento della forza di gravità. Modalità sicuramente più ardita ma efficacissima in potenza sonora. Inoltre la sua bella conformazione di mano, dita lunghe, le permettono di sfruttare il peso delle stesse in una articolazione sciolta. Sfrutta molto la gravità a vantaggio della rilassatezza. Tutto si fa fluido. Invito ad osservare il suo "gesto pianistico", che viene, nelle sue scelte, prima di qualsiasi altra cosa. Fatica quasi niente. Grande energia che proviene dalla rilassatezza e dal coordinamento delle muscolature compartecipanti. Questo è il mio pensiero
  10. Un pianoforte con meccanica moderna è assolutamente da preferire. La meccanica a scappamento semplice si può sostituire con una moderna.
  11. Queste rondelle bianche sono ottime!!! Il fatto è un altro. Credo che le bianche siano più alte delle originali verdi. Questo può determinare un notevole cambio di timbrica...perché provoca un insufficiente affondo. Il suono diviene più opaco e resta molto difficile la differenza tra il piano e il forte. Probabilmente si era andati a realizzare un affondo insufficiente. Questo credo....
  12. A. Foster è una buona marca. Foster di Lobau ancora di più. Quest'ultimo costruito in Germania, negli anni passati.
  13. pianoexpert

    Ciao!

    Benvenuto Zeus!!!
  14. Benvenuto tra noi Pianoangel!
  15. Ma Zadra, sei bravissima!!!! Complimenti!!!! Leggo solo adesso questi post, altrimenti sarei intervenuto prima. Faccio umilmente qualche acquerello in vacanza e per me la pittura è molto liberatoria!!!! Brava, sei "dentro l'Arte" e hai un profondo senso del cromatismo. Musica, pittura, poesia.....cucina...tutto si collega.....quindi cucinerai anche bene!!!!!!!! Complimenti ancora
  16. Ho visto il video di Cziffra. La cosa è totalmente differente. La tastiera muta è utilissima, perchè, ogni tanto e cum grano salis, ci richiama l'assoluta concentrazione sulle note, sulle posizioni e quasi...riusciamo a sentire noi il suono che non c'è. Quindi siamo in assenza del suono non in presenza di un suono falsato. E' anche giusto quello che dice Lapuska: se si ha in testa un buon riferimento del suono non si è fuorviati dal suono "sordinato", insomma non si deve venir fuorviati dal concetto intensità-durata del suono che il pianista deve sempre tener presente per ottenere un buon cantabile e non solo. Per il principiante è diverso: La sordina ci fa ascoltare un suono completamente falsato nell'intensità e nella durata...quindi può indurre a suonare con una diversa "energia", alterando le giovani conoscenze del "gesto tecnico" apprese. Spero di aver sufficientemente esplicato il mio pensiero..è un po' difficile a parole
  17. Si la conosco. Sono convinto che siano ottimi materiali. Bisogna vedere come reagiscono nel tempo...e per questo dobbiamo attendere. Il problema che si riscontra con questi materiali è che non si "muovono" e non cedono e non assorbono umidità...assorbimento o cessione tutta a carico delle guarnizioni di Cachemir dei fori. Potrebbe essere però una mia convinzione errata. vedrò di tenerla "sotto controllo" nel tempo! Martelliera...bisogna vedere il tipo e il peso, importantissimo. Anche la forma e la limatura delle code ( vedere il tipo di coda e il tipo di paramartello). Solo un bravo tecnico può consigliarti. Sul tuo territorio potrai trovarlo. Tieni presente che Bosendorfer fornisce queste martelliere.
  18. Benvenuto Anto ( credo Antonio). Il tuo Kaway merita di essere suonato. Troverai senza meno un buon tecnico che saprà "curare" il tuo strumento. Allora avrai dal tuo piano buone soddisfazioni. Buona Musica Paolo
  19. Alcuni Bosendorfer di quegli anni non hanno una buona risposta del peso di ritorno della meccanica. La rasatura dei martelli contribuisce a diminuire questo valore. Gli acuti si possono forse intonare di più?. Metti in preventivo in un prossimo future di sostituire la martelliera con una nuova, adatta a quello strumento. Anche se i martelli no sono usurati, influisce sul suono la loro età la perdita di elasticità del feltro. Il suono migliorerà con un nuovo set di martelli. Perchè le ultime 4 non suonano?
  20. Io direi che il suono può essere preparato secondo il nostro gusto. Ogni Casa cerca di ottenere il massimo dal proprio strumento, anche attraverso alcune peculiarità, alcune delle quali registrate come "patenti" (brevetti). Per esempio Bosendorfer usa negli acuti una sorta di compressore e fa occhiello ad ogni corda. Steinway mette corde a cavallo e usa un Capo-bar, tavola diaframmatica...insomma... Il suono di un pianoforte moderno tende ad avere un grande attacco ( Steinway, Yamaha, ...) con un buon decadimento del suono, ma anche con un lungo transiente di estinzione. Vantaggi: molto ben udibile in sala, facilità di pedalazione, progressività timbrica. Il suono del "pianoforte romantico" al quale appartiene Bechstein e alcuni vecchi Bosendorfer, anche Bluthner.....hanno meno decadimento, più continuità di suono, meno attacco, lunga estinzione. Qualche difficoltà a gestire il suono, le escursioni dinamiche, la pedalazione, ma sicuramente una timbrica più dolce ....insomma il discorso sarebbe milto più lungo e complesso. Ora tu devi ben accordare il tuo strumento, verificare lo stato della martelliera e delle corde. Verificare l'esattezza del punto di battuta e la carica della tavola di risonanza. Poi una buona regolazione e soprattutto una buona intonazione dei martelli, sempre che siano efficienti. Verifica anche dei coefficienti di attrito dei perni della meccanica. Un Tecnico esperto potrà verificare tutto questo e preparare al meglio il tuo bellissimo strumento.
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