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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Io credo che tutto debba essere ricondotto alle intenzioni del compositore nel dover comunicare alcune sensazioni. Celibidache nel video parla dei rapporti tra suoni trattandoli da un punto di vista, direi più psicoacustico che prettamente acustico e poi musicale. Capisco bene il tuo punto di vista... Correggimi se sbaglio, praticamente stai dicendo che se si accettano le oggettività di cui parla Celibidache la musica dovrebbe divenire uno standard mentre se non si accettano queste leggi si dovrebbe avere più libertà. Se ho capito bene quello che hai scritto, il discorso mi sembrerebbe veramente ridotto all'osso. Ci sono cose che abbiamo scoperto, dei capi saldi, nella scienza come nella musica ma nulla ci impedisce di continuare a sperimentare e ricercare. Nella musica a differenza della scienza abbiamo a che fare con un dominio chiamato percettivo. Questo dominio è per lo più inesplorato... Si conoscono le leggi che lo governano ma l'interpretazione da parte della 'persona' di questi stimoli oggettivi diventa soggettivo. Per questo motivo viene secondo me assicurata sempre la possibilità di esprimersi soggettivamente cercando di comunicare un'idea musicale che può riscuotere pareri ideologici diversi da persona a persona che comunque non contrasti con le leggi della scienza psicoacustica (ci tengo poi a precisare che queste leggi sono basate su dati statistici e non sono vere in assoluto o almeno entro certi margini: potrei farti diversi esempi). Nelle arti figurative, per fare un parallelo, c'è chi riconduce i colori caldi all'allegria ed i colori freddi alle tenebre. Se prendiamo come esempio "L'urlo di Munch" di Van Gogh in questo quadro vengono utilizzati colori caldi per il cielo (che si tinge però di rosso sangue) e colori freddi per la strada. L'angoscia è rappresentata dalle linee ondulate prodotte dall'urlo che scuote tutto l'ambiente ma non la strada, dipinta di colori scuri, in quanto questa rappresenta la linea guida dell'uomo. Alcune scelte sembrerebbero scostarsi da alcuni capisaldi ma l'autore ha saputo lo stesso comunicare le sue intenzioni...
  2. L'unico metodo oggi attuabile per poter destare interesse nella musica classica...
  3. Il CD uscirà a dicembre. Contiamo di distribuire qualche copia promo al prossimo concerto del 6 dicembre. Successivamente sarà possibile acquistarlo presso gli store di musica su internet (iTunes, Amazon ecc.).
  4. Direi molto bene, allego un piccolo montaggio fatto dalla mia fidanzata... Ha messo dei brevi ritagli dei brani che abbiamo suonato essenzialmente per due motivi... Il primo è che avendo lavorato su un CD che dovrebbe uscire a dicembre non possiamo mettere on line le musiche integrali. Il secondo è che speriamo che, ammesso e non concesso che le nostre scelte piacciano agli iscritti, dando, così, un piccolo incipit, al prossimo concerto del 6 Dicembre partecipino anche altri utenti del forum. Fateci avere un feedback sulla base di questi piccoli ritagli, a presto !
  5. Ciao alexpiano75,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  6. Ciao amelie, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  7. Ciao oscarm,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  8. Sono ben informato su questo detto perché ne discutemmo qualche anno fa insieme a mio padre e facemmo delle ricerche. In realtà il detto in bocca al lupo non deriva da Romolo e *Remo. È un detto che viene dai cacciatori dal momento che anticamente il lupo era il simbolo di un animale feroce e da temere, non a caso veniva inserito nelle fiabe come personaggio cattivo o antagonista malefico (vedi ad esempio la fiaba di Cappuccetto Rosso). Veniva utilizzato come a significare il senso opposto: "in bocca al lupo" - "fai in maniera che tu non finisca nelle fauci di un lupo" ed è quindi detto in senso di augurio. La tradizione popolare ha poi voluto, in maniera scaramantica, inserire la risposta "crepi il lupo". In tutta onestà non mi è mai piaciuto poi tanto questo detto perché onestamente non ne capisco il senso. Se uno vuole fare gli auguri mi sembra più salutare il classico auguri. In ogni caso, grazie degli auguri !
  9. Le foto sono state realizzate con estrema cura dei dettagli e delle luci. Sembrano addirittura delle fotografie di ambienti abitativi futuristici. Chissà che qualcuno non ne prenda l'idea per future progettazioni di Hall da concerto e ambienti dedicati alla musica !
  10. Io la interpreto così: Schumann paragona Liszt a un demone. Nella letteratura gli esseri soprannaturali sono di solito angeli o demoni. Perché sceglie la figura di demone anziché quella di angelo ? Perché un angelo non giocherebbe mai con le persone, gli angeli sono esseri talmente puri che non sono capaci di "giocare" con le persone. È un'ottima scelta di figura retorica. Alcune sonorità di Liszt poi ricordano vagamente gli inferi, basta portare come esempio il Totentanz. Come il cacciatore con la preda cerca di attirare la sua attenzione per poi portarlo dove vuole lui ed infliggere il colpo finale Liszt catturava l'attenzione delle persone scherzando sul pianoforte per poi divenire più profondo e rapire gli animi delle persone con la vera arte della sua musica. In questo contesto la figura del Demone è ovviamente vista in chiave positivista ! Doti soprannaturali che catturano attenzioni e avvolgono gli animi degli spettatori...
  11. Grande dimenticanza da parte mia non aver ringraziato anche Terenzio per aver messo a disposizione alcuni materiali per la realizzazione dei libretti. Un grazie speciale anche a lui...
  12. Io non so se questa lettera sia veramente di Albert Einstein, avendolo "conosciuto" attraverso le sue lettere e la sua storia appresa da numerosi libri in lingua originale che ho a casa devo dire che se questa fosse veramente autografa, ho scoperto una nuova facciata di questa infinita fonte d'intelligenza che è Albert Einstein e la cosa mi lascia quasi sconvolto. Chiamare Einstein scienziato è veramente cosa riduttiva, per me è un grande pensatore. È sicuramente la persona, insieme ai miei genitori (che adoro) e la mia compagna, che io abbia mai stimato di più in tutta la storia dell'umanità ed ho piacere di apprendere questo pensiero che va al di là della fisica, definendolo appunto un pensiero metafisico. È sempre semplice capire le cose dopo che uno le ha scoperte, ma tante volte la soluzione anche avendola sotto al naso non riusciamo a vederla neanche nel corso di tutta la nostra esistenza. Il suo pensiero sembrerebbe quasi banale ma quanti di noi hanno mai pensato che tutti i mali del mondo sono causa della mancanza di amore nelle persone. La natura sta andando allo sfracello perché non capiamo che siamo sui figli e dovremmo amarla più di quanto amiamo noi stessi. Oggi abbiamo la tecnologia per poterla rispettare ma non lo facciamo perché si fanno più soldi. Ognuno pensa a sé stesso quando dovremmo regalarci qualcosa l'un l'altro. Quello di Einstein in questa lettera è un pensiero molto più profondo che è scritto tra le righe. È la regola per la civiltà perfetta. Un ulteriore regalo che ha voluto lasciarci nella sua immensa sapienza... Che grande uomo !! Ce ne fossero...
  13. Ciao kekko1995, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
  14. Mi associo ai ringraziamenti pubblici di Paolo. Credo che abbia già detto tutto, non aggiungo altro. Di nuovo grazie a Thallo e Frank per la disponibilità !
  15. L'esperto di queste normative è Zedef, io attenderei il suo intervento per essere certi...
  16. Non è chiaro quale auditorium sia, presumo di Milano essendo in collaborazione con Milano musica...
  17. Ciao pietruzzo,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  18. Ciao clemens,Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti.Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere.Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te...L'amministratore
  19. Hai fatto bene, comparando i modelli che mi avevi menzionato come già detto anche io avrei optato per lo Zoom. Ho sentito le prove di youtube su monitor di riferimento molto buoni con tweeter a nastro, sono parecchio flat e la sala è trattata quindi quello che sento è quello che è in realtà (ogni piccolo difetto salta fuori) e lo zoom mi sembrava nettamente superiore agli altri modelli. Facci ascoltare qualche registrazione. Non tenertelo tutto per te !
  20. Francesco, se possiamo chiederti il budget che intendevi spendere sono sicuro che Pianoexpert potrà indirizzarti verso qualche modello, magari anche usato. Leggo che sei di manfredonia, neanche troppo lontano e quindi Pianoexpert credo che potrebbe anche essere disposto a seguirti nell'acquisto di un buon usato ed eventualmente nel sistemare eventuali problemi del pianoforte. Sul mercato dell'usato, specie per i privati, si trovano ottime occasioni e magari con lo stesso prezzo ti porti a casa un pianoforte di qualità anche di molto superiore a quelli che si trovano già nei negozi. Ovviamente il negoziante deve avere la sua parte, non sta lì per perdere tempo... È un consiglio...
  21. Mi fa piacere che hai appreso sulla tua pelle la strada giusta da seguire . Io per anni sono stato letteralmente "rovinato" da sterile tecnica impostami dall'alto che mi è servita ben poco e che anzi mi ha causato solamente dolori fisici e purtroppo molte persone non si accorgono di questo e restano confinati al palo, non progrediscono ed anzi, con il passare degli anni tornano indietro rovinati dai dolori fisici sempre più presenti. Fortunatamente ho capito qual'era la strada giusta per me che ha portato molti più risultati ed ho deciso di abbandonare i consigli che non mi facevano bene. Gli studi di Chopin mi sono stati sicuramente molto utili. Sono un ambidestro e quindi non ho mai sofferto di grosse disuguaglianze tecniche nelle mani, i miei problemi erano più che altro alla schiena essendo molto alto, non sfruttavo il peso, suonavo con la muscolatura e questo mi generava tensione. La strada giusta da seguire, e questo mi sento di dirlo in modo oggettivo, non è solo una mia opinione personale, è quella di suonare fuori tensione, sfruttando i pesi e le leve, solo in questo modo è possibile "cantare" e dare la giusta importanza alle linee melodiche senza affaticarsi e soffrire l'atto pianistico. Mi sono stati molto utili anche i masterclass pianistici, in alcuni dei quali ho potuto apprendere la meravigliosa tecnica russa sulla distribuzione dei pesi. Consiglio a tutti di fare i corsi di alto perfezionamento, sono molto costosi ma c'è molto da imparare. Sono dell'idea che certi trucchetti del concertismo si possano imparare solo da chi fa il concertista di professione. Resta comunque il fatto che c'è sempre tanto da imparare e da sperimentare quindi continuamo a darci da fare e buona musica.
  22. @francesco Sono d'accordo con te su alcune cose, meno su altre. Dal momento che ti sei scelto come soprannome FrancescoChopin dovresti sapere che proprio Chopin era un grandissimo esperto di tecnica pianistica. Ai tempi di Chopin non esisteva alcun Hanon e gli esercizi proposti da Chopin erano contestualizzati nell'ambito prettamente musicale, da grande compositore quale era. Chopin sapeva benissimo che nella mano esistono fisiologicamente delle dita più deboli e che ogni tentativo per rafforzare queste dita è vano perché non è possibile far raggiungere al mignolo ad esempio la possenza del medio, proprio per un discorso anatomico. Proponeva allora delle soluzioni tecniche che fossero coordinate alla morfologia della mano. Pensa che oggi gli insegnanti di pianoforte sono soliti far studiare le scale in ordine di alterazioni, partendo dunque dal Do Maggiore. Chopin faceva iniziare lo studio delle scale con la scala di Si maggiore perché il dover mettere la mano su tutti i tasti neri seguiva appunto la forma più congeniale con le dita più lunghe comodamente sui tasti neri e le dita più corte (pollice e mignolo) sui tasti bianchi, più arretrati. In questo modo lui dava forma alla mano del pianista sul pianoforte, senza sforzi, senza ginnastiche, senza esercizi inutili. Nonostante io venga dalla scuola dell'Hanon e dalla scuola Vitale, devo dire che, per quanto mi riguarda, l'hanon non mi ha portato grandi risultati in termine di tecnica pianistica che ho invece appreso con altri studi, musicali questa volta, mirati a risolvere i problemi che avevo. In uno dei corsi di alto perfezionamento pianistico un concertista ho completamente buttato giù è ricostruito la mia tecnica. Prima non riuscivo a suonare per più di due ore di fila e cominciavo ad avvertire dolori alla schiena e dietro le spalle. In un paio di mesi ho risolto problemi che anni di Hanon non hanno mai risolto ed ora posso suonare (meglio) in completo relax anche per 2 giorni di fila... Stanchezza fisica permettendo, È anche vero che ogni mano è diversa e, facendo fede al discorso che facevo nel post precedente, i metodi di apprendimento sono diversi di persona in persona, quindi quello che non ha funzionato con me magari potrebbe funzionare con altri. @Ceci Allora, si dovrebbe suonare a memoria per diversi motivi in concerto ma questo è un problema che avrei dovuto risolvere da bambino. Altrove posso suonare ore a memoria, l'ultima volta alla cena che abbiamo organizzato con gli iscritti in cui ho suonato a memoria la sonata K. 330 di Mozart, e non so se in concerto ci riuscirei, forse si, ma non ho voglia di sperimentare. Premetto che questo è un mio problema ed anche se l'importante in concerto dovrebbe essere fare buona musica anche l'occhio vuole la sua parte; quindi non voglio cercare nessuna scusante. Certamente non si può pensare di andare in concerto e leggere di sana pianta tutto quello che stiamo suonando, altrimenti ne risente l'interpretazione e non possiamo entrare dentro la musica. Ecco la cosa peggiore del suonare con lo spartito. Nel mio caso utilizzo lo spartito solo come una sicurezza personale, un anti ansia, se dimentico qualcosa, se ho un piccolo vuoto di memoria so che posso alzare per un momento lo sguardo e dare un'occhiata allo spartito. Una volta ne parlai con un critico musicale che conobbi ad una conferenza e che aveva avuto modo di ascoltare qualche mia incisione. Dissi: "il mio problema più grande è la memoria, mi rifiuto di suonare senza spartito, mi viene l'ansia di sbagliare e così facendo sicuramente mi fermerei per colpa di qualche vuoto". Mi rispose (cito testualmente): "ho sentito molte tue incisioni, sei un ottimo pianista, quindi sti cazzi dello spartito !".
  23. Ciao giandrea, Benvenuto su Pianoconcerto.it. Sentiti libero di esplorare le varie sezioni e conoscere gli altri utenti. Se dovessi avere qualsiasi domanda, non esitare a chiedere. Ti auguriamo una buona permanenza su Pianoconcerto.it, ma nel frattempo raccontaci di te... L'amministratore
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