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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. A me serve in pdf. Sono ben accetti anche commenti
  2. Ciao a tutti, sto registrando la K. 488. Al primo movimento come di consueto nei concerti per pianoforte e orchestra di Mozart c'è una bella cadenza ed ho provato a scrivermela da solo. C'è qualche anima pia che potrebbe dargli un'occhiata nel caso ci siano errori e impaginarmela come si deve su finale. Purtroppo dopo aver formattato il mac l'ho perso... Non vorrei rompere ma la cosa ha carattere d'urgenza. Grazie anticipatamente a tutti....
  3. Perché non usare entrambi ? Usa la tastiera collegata in MIDI al PC e fai tutto molto più velocemente no ? Che fai torni indietro invece di andare avanti ?
  4. Uno degli interventi più belli, nitidi e intelligenti che ho letto da quando ho messo online il forum, grazie, lo penso veramente ! Riguardo l'acustica, di recente ho ascoltato l'intepretazione del "Notturno n. 20 op. post di Chopin" su un gruppo facebook che non mi è piaciuta affatto. La cosa che più non mi piaceva era la scelta del tempo. Tra i vari commenti, alcuni concordavano con il mio pensiero. La replica dell'interprete è stata che il tempo era stato scelto in base all'acustica della sala. Ecco, io credo che ci siano dei margini ben precisi entro i quali non si può uscire. Dire "ho suonato a questo tempo", che era sbagliato, perché l'acustica era pessima, non è una giustificazione. A questo punto mi chiedo se sia giusto sacrificare l'idea e le indicazioni di un compositore nel nome dell'acustica di una stanza. Secondo me no !! Se la stanza suona male non si registra e fine del problema. Non a caso, tutta la musica strumentale viene registrata nei famosi "tempi della musica", vedi la Carnagie Hall, ma anche i grandi studi di registrazione. Sono degli ambienti tarati per avere un ben determinato tempo di riverbero e restituiscono un certo colore allo stesso. Non si può suonare un notturno come si suonerebbe una rapsodia solo in nome di eccessivo/poco riverbero della sala. Scherziamo ? Riguardo gli aspetti psicologici dell'interprete a fronte di una buona acustica e un buon pianoforte posso confermare al 1000% secondo la mia esperienza. L'acustica specialmente svolge un ruolo fondamentale a livello psicologico. Se devo suonare in un ambiente con una buona quantità di riverbero mi sento più a mio agio e sono portato ad abbandonarmi completamente alla musica, se poi il pianoforte ha un buon timbro l'accoppiata è completa e mi viene naturale rendere tutto più cantabile. Se osserviamo più da vicino la cosa è un po' quello che succede al cantante quando deve registrare in studio. Di norma i cantanti richiedono sempre un po' di riverbero in cuffia, si sentono a loro agio in questo modo e cantano oggettivamente meglio. Tornando ai pianoforti, invece, a prescindere dalle registrazioni, trovo che le accordature dei pianoforti da concerto di 30 anni fa fossero nettamente superiori a quelle odierne. Personalmente quando ascolto anche una sola nota uscita dal pianoforte di Horowitz quel suono mi incanta. Paolo una volta mi spiegava che l'accordatore lascia volutamente una corda leggermente sotto per generare un battimento lento che rende il pianoforte più cantabile. Bene, è un peccato che questa pratica sia diventata desueta. Visto che hai "indizi scientifici" mi farebbe piacere se li condividessi sul forum o anche solo in privato. Sono sempre curioso di leggere trattati di persone che hanno sbattuto la testa su questi argomenti e leggere le loro dimostrazioni, specie se vengono incontro a quello che pensavo pur non avendo approfondito. Grazie.
  5. Mi associo anche io alle indicazioni che ti hanno fornito ttw e antares. Indicazioni metronomiche a parte, quando sbatti tanto la testa su un compositore e cominci a conoscerlo come si deve il tempo giusto lo senti dentro di te. Arriva un momento in cui capisci che non potrebbe essere diversamente dal tempo che hai scelto, né più veloce né più lento. Se poi vogliamo trovare delle oggettività il discorso può andare a parare sull'intellegibilità della frase, sulla realizzazione degli abbellimenti, sui respiri ecc. Insomma ci sono tanti indicatori...
  6. Benvenuto Alfredo, hai praticamente elencato gli scopi ultimi di questo sito. Aspettiamo i tuoi interventi. A presto !!
  7. Comunque riguardo le interpretazioni. C'è anche un aspetto di come queste ci arrivano che non è da sottovalutare. Registrate in che modo, quali pianoforti, quali accordatori. Le registrazioni dell'epoca almeno personalmente ritengo che siano più magiche, sia per l'accordatura dei pianoforti che per la qualità della registrazione che anch'essendo meno pulita è comunque più calda e cantabile. Adesso si ha la fissazione di far sentire tutto nel minimo dettaglio, il risultato è certamente più chiaro ma secondo me si perde quest'aura magica.
  8. @Mephisto Grazie della dettagliata spiegazione. Certamente hai approfondito Celibidache, tutto questo non usciva dai 2 minuti del primo video.
  9. Se per le prossime volte dovessi ancora avere problemi mandami una mail.
  10. I legni della tavola armonica mi sembra che provengano dalla Val di Fiemme, il famoso abete rosso... Per il resto non sono un tecnico, quindi aspettiamo l'intervento degli altri.
  11. Mi sembra che l'ordine di come sono presentati i programmi sia già più o meno messo in ordine di difficoltà. SUFFICIENTE Clavicembalisti della scuola napoletana. Terrei fermo in tutti e tre i casi Domenico Scarlatti. Studi: Cramer Bach: Invenzioni a tre voci Sonate: Haydn Brano romantico: Schubert - Improvviso Op. 90 n. 2 MEDIO Studi: Moscheles - Clementi - Czerny Bach: Clavicembalo ben temperato Sonate: Mozart scelte tra le non difficili: K. 545 - K. 283 Brano romantico: Chopin - Berceuse IMPEGNATIVO Studi: Chopin op. 10/25 - Liszt i trascendentali, o gli studi da concerto (Un sospiro o leggerezza secondo me sono i più belli). Bach - Partite Sonate: Beethoven - op. 110 - op. 111 Brano romantico: Chopin - Ballate, sonate Considera comunque che questo programma è molto impegnativo, è tutta roba che si porta al diploma. Io ti consiglierei di fare un mix. Non portare tutto difficile, puoi scegliere un pezzo difficile dove dimostri che sai anche confrontarti con repertorio importante, ma un repertorio del genere come ti dicevo si porta al diploma e lo portano quelli bravi !
  12. Boh... Io non ho capito molto il suo ragionamento. Sono l'unico? Mi sembra un ragionamento un po' aleatorio. Celibidache parla di un credo riferendosi ad un sistema centrale di vibrazioni e fin qui posso essere d'accordo, semplificando e reinterpretando la sua visione anche alla luce delle nostre conoscenze sulla natura, ma non ho sinceramente capito il passaggio che fa con la musica quando parla di libertà. Se non fosse stato Celibidache avrei pensato ad uno che stesse farneticando concetti campati in aria. Si rifà addirittura a Marx dicendo che forse si sbagliava. Ma secondo voi non è vero che l'arte ha avuto momenti di massimo indipendenti dalle fasi economico-sociali dell'umanità ? Mi sembra addirittura palese se osserviamo la storia e le produzioni artistiche. Parla di sovrastrutture dicendo che lui cerca di dimenticare tutto quello che sa quando deve produrre musica mentre al contrario oggi siamo radicati alla ricerca e allo studio della partitura per strutturare soluzioni interpretative che siano il più possibili attinenti alle idee originarie del compositore, talvolta addirittura ricercando tali soluzioni nella storia dell'interpretazione. Insomma quest'intervista, proprio perché il soggetto era Celibidache, mi ha lasciato tanti dubbi.
  13. Sono modi diversi di chiamare la stessa cosa in contesti diversi. Se parli con un fisico devi discutere di frequenza, se con un musicista di altezza di un suono. Idem per quello che riguarda la dinamica e l'intensità. Fisicamente, devi pensare alle onde sonore come gli arabeschi che si formano in uno specchio d'acqua in quiete quando lanci un sasso. Ovviamente nel caso del suono la cosa diventa molto più complessa nella realtà, gli arabeschi infatti si creano rispetto al piano dell'acqua, nel suono non è così, perché le onde sonore in campo libero si propagano in modo sferico è l'intensità è calcolata come segue: I = W/(4*pi*r^2) (devo inserire un editor per le equazioni sul forum), però a noi interessa quell'immagine. Ora immaginiamo di buttare un sasso da una certa quota, diciamo un metro, questo produrrà delle onde di una certa intensità. Immagina di buttare lo stesso sasso da una quota di 10 metri. Le increspature saranno molto più evidenti (lo spessore di queste onde che si creano rispetto al piano dell'acqua allo stato di quiete rappresenta proprio l'intensità). In questo caso utilizzo il termine intensità visto che non stiamo parlando di onde sonore ed anche se il concetto è lo stesso, il termine "dinamica", nel senso che stiamo ricercando noi, è proprio legato al suono. In fisica infatti per studio della "dinamica" di un corpo intendiamo la ricerca delle leggi fisiche che stanno alla base del movimento di quel corpo.
  14. Se ci va ogni tanto su valori negativi poco male, non è un grosso problema, ma se sta più sui negativi che sui positivi la cosa va corretta. Lo sfasamento del segnale può dipendere da riverbero eccessivo oppure eccessivo uso di plugin widener per aumentare la stereofonia. Correggi queste due cosette e stai apposto
  15. Se hai fatto un buon mix stereo deve sentirsi bene anche riprodotto in monofonia. Metti sul channel master un correlatore di fase in insert dopo tutti i plugin che hai (dev'essere l'ultimo) e accertati che l'indicatore non scenda troppo su valori negativi. Se oscilla tra 0 e valori positivi sei apposto.
  16. Sono molto curioso di conoscere la figura di Sandor ricavata dagli occhi di un suo allievo. Perché non apri tu un primo topic proprio su Sandor ? Credo che sarebbe interessante per tutti...
  17. Benvenuto a te Valerio e complimenti per le tue passioni ! Spero che diventerai un membro assiduo che parteciperà attivamente alla vita del nostro forum. A presto.
  18. Dici benissimo Red, "il mondo è complesso". Ricordiamoci sempre che appena 40 anni fa, che non sono nulla, nel mondo non esistevano i personal computer perché non c'era la loro necessità. Ogni nuova invenzione, soprattutto in quegli anni veniva fuori per una necessità, non come oggi... Oggi si inventano nuove cose solo per alimentare il consumismo. La nascita dal computer è nata dall'esigenza di elaborare grosse quantità di dati perché il mondo stava cambiando, la popolazione aumentando e l'offerta non riusciva più a stare al passo con la richiesta. Era necessario velocizzare i processi. Via via le tecnologie si sono sempre più raffinate allargando gli orizzonti delle varie scienze: la medicina, la chimica, l'ingegneria, l'economia. Tutto è più complesso perché abbiamo potuto sviluppare macchine in grado di risolvere complessità in modo automatico e veloce. Il problema è che le cose sono andate talmente tanto avanti che è diventato veramente difficile stare dietro a tutto. C'è un'enorme quantità di dati da gestire e ci siamo dovuti adattare alla settorializzazione. Prima bastava sapere un po' di tutto, oggi siamo costretti ad inseguire un settore perché le scoperte, grazie anche alla tecnologia, sono all'ordine del giorno. Basta pensare agli informatici di un tempo che una volta che avevano imparato fortran e basic avevano praticamente in pugno la conoscenza informatica. Oggi ci sono centinaia di linguaggi, ognuno adatto ad uno scopo con la propria sintassi e la propria semantica. C'è chi sviluppa per il web, chi plugin per l'audio, chi per le immagini, chi per il video, chi software gestionali e chi più ne ha più ne metta. Oggi più che mai è diventato difficile trovare uno sviluppatore Full Stack o meglio, trovare uno sviluppatore che riesca a programmare qualsiasi tipo di applicazione in autonomia, c'è sempre bisogno di affiancarlo con una persona o, più spesso, con un gruppo di persone, viste le complessità. Una volta il progetto più ambizioso era gestito da un'equipe di 10 persone. Oggi per un progetto ambizioso si deve richiedere la collaborazione di più società e dunque migliaia di persone che lavorano sullo stesso progetto. Sulla base di queste osservazioni, il web è diventato un'enorme fonte di informazioni ed è spesso difficile scegliere a chi credere. A volte dobbiamo fidarci perché se dovessimo ricercare la veridicità di ogni cosa che leggiamo dovremmo investire troppo tempo. Insomma questa tecnologia e queste complessità da essa derivanti possono essere lette come un bene e come un male. Ringraziando il cielo i punti a favore sono di una grandezza smisuratamente maggiore dei contro pertanto forse ogni tanto vale anche la pena cascarci, tanto prima o poi la verità viene sempre a galla grazie a chi si è settorializzato in quel contesto ed è in grado di portare alla luce la verità, così come ha fatto Red in questa discussione.
  19. Certamente, io penso anche ai nuovi iscritti o a chi si troverà a leggere questo post navigando semplicemente su internet, ma da un bel pezzo sto leggendo sempre le stesse cose in loop. Se però vogliamo approfondire con altri contenuti teniamo pure aperto. Decidete voi. Lo spazio su database è bello grande (10 Gb) quindi per me possiamo continuare anche per qualche anno; non vorrei solo che la discussione però andasse avanti con il loop.
  20. Mi sembra che ormai il discorso si sia esaurito e le risposte siano diventate ridondanti. Il 99% dei partecipanti alla discussione ha espresso un parere. Certamente non può incontrare il favore unanime, per motivi culturali e antropologici ? Riprendendo le parole di Celibidache ? Inutile comunque continuare a esprimere convinzioni quando queste, dopo 8 pagine di ripetizioni cominciano ad assumere un tono sterile; tanto, a prescindere da tutto, Pink continuerà ad osannare Allevi e noi inutilmente a suggerirle di ascoltare e conoscere i grandi musicisti del passato per avere un quadro completo. Mi sembra giusto e democratico, a questo punto del discorso, restare ognuno nelle proprie convinzioni. A meno che non vogliate ancora continuare con altri contenuti, se siete d'accordo chiudo la discussione.
  21. Dimenticavo... A 12 anni si ha un udito eccellente, quindi per la salvaguardia delle orecchie di tuo figlio, volumi tendenti al basso e una pausa di 5/10 minuti ogni 30/45 minuti di attività. Le cellule ciliate all'interno della coclea nel tempo ringrazieranno.
  22. Confemo quanto hai scritto sopra. Per la cuffia direi una aperta o semiaperta. Buona la Beyerdinamic DT 990 Pro, se vuoi spendere meno AKG K121 o K141. Considera che se vai su un modello ad alta impedenza poi hai bisogno di comprare anche un amplificatore per cuffie perché l'ascolto sarà più pulito ma avrai bisogno di un livello di segnale più alto. Con questi modelli che ti ho consigliato non c'è bisogno e vanno benissimo per quello di cui ha bisogno tuo figlio.
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