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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Sui poteri della mente sono stati scritti diversi trattati alcuni di tipo scientifico ed altri di tipo esoterico. Mi è capitato di leggere sia gi uni che gli altri. Alcuni esperimenti sui gemelli mi hanno colpito letteralmente e ne riporto uno che più degli altri mi ha incuriosito. Due Gemelli posti in due ale opposte di un istituto di ricerca. Il primo a guardare un quadro di uccelli, il secondo a dormire. Al mattino il secondo aveva sognato gli uccelli che volavano. Esperimento che ha avuto successo nell'80% dei casi... Incredibile. Se ci si pensa tutto il nostro corpo viene comandato dal cervello. A livello di cognizione dunque l'esercizio mentale soprattutto per ciò che concerne la coordinazione motoria è fondamentale. Anche io quando non sono al pianoforte ripasso mentalmente i movimenti di un brano che sto studiando, questo oltre a darmi sicurezza mi aiuta nella realizzazione di quei gesti che servono a raggiungere il tipo di sonorità che cerco. Ritengo invece inutile muovere anche le dita se mi sto esercitando mentalmente, è tutto nella testa, perchè muovere le dita ? Sono mentalmente aperto all'uso di tecniche di altri strumenti per migliorare la realizzazione di alcune complessità virtuosistiche (vedi ad esempio il trillo in crescendo e diminuendo diteggiato 2 md, 2 ms, nella seconda rapsodia ungherese di Liszt in cui torna molto comodo utilizzare tecniche dei percussionisti ed allargare il gomito, in questo caso eccezionale dove viene proprio quasi richiesta na tecnica percussionistica ), tuttavia sono un po' contro l'allargamento del gomito, lo ritengo un gesto brutto a livello estetico (molti chiamano questo movimento "ad ali di pollo") pianisticamente parlando, e poco utile nei normali gesti pianistici. Non vedo perchè sfruttare il muscolo della spalla ed il trapezioidale per sollevare l'intero braccio se basta sollevare l'avambraccio con conseguente sollevamento del polso. Il movimento è molto più morbido, si mantiene la giusta posizione delle dita e conformazione della mano, si mantiene la possibilità di effettuare entrate parallele alla linea dei tasti e quindi si minimizzano gli errori, anche il suono ne risente, si produce un suono che non è timido ma neanche aggressivo.
  2. Ti ho già consigliato sopra lo YAMAHA P95 non l'85 che è il modello più vecchio. A 500€ dimenticati la meccanica come quella dell'acustico. Devi cominciare a galoppare almeno sui 2000€
  3. Ciao Marco Spina, benvenuto anche a te. Speriamo che ti trovi bene qui con noi.
  4. P95 è il modello nuovo. Con quella cifra hai quello. Se aspett e arrivi a mille trovi anche la roland fp7 usata. A 800€ non credo che ne troverai.
  5. thesimon

    Una Domanda

    Ho tagliato il quote che era molto lungo... Non è mai troppo tardi, dagli sotto !
  6. La soluzione che ti ho consigliato credo sia la migliore per il tuo budget e va bene per un ambiente non necessariamente grande come la tua stanza.
  7. Ovviamente al momento sul satellitare a volte oscurano dei canali, specie quando fanno film in prima visione, ma se si pensava di cambiare la tecnologia di trasmissione quello sarebbe stato l'ultimo dei problemi... Si decideva di vedere sempre in chiaro e fine del problema.
  8. Il satellitare E' il digitale per antonomasia. Esiste da decenni, testato in tutto il mondo, non ha mai dato alcun problema non soffre di problematiche di copertura perché funziona a patto che ci sia un po' di cielo e sul tetto il cielo ce l'hanno tutti. Sul satellite ci sono molti più canali che sul digitale terrestre. Se dovevano obbligare gli italiani a comprare i decoder potevano farlo per quelli satellitari non per quelli DVB-T
  9. Se mi dai questa risposta non ti è chiaro il mio punto di vista... Il mio punto di vista è: dal momento che hanno OBBLIGATO tutti al passaggio al digitale perché non farlo verso il satellite che è una tecnologia di altissima qualità e soprattutto è FUNZIONANTE piuttosto che verso il digitale terrestre che è una tecnologia che non funziona affatto di dubbia qualità (dovrebbero essere chiare queste considerazioni dal lungo post di analisi che ho lasciato prima) e fruibile come si deve senza problemi solo da una parte della popolazione ? Risposta. Perché altrimenti Berlusconi non avrebbe potuto vendere le sue schedine di merda...
  10. Potrei darvi almeno 3 o 4 dimostrazioni del perché il digitale terrestre sia stata solamente una manovra economica per il tornaconto di pochissime persone, senza fare nomi, ma voglio limitarmi a giustificare il perché la tecnologia digitale terrestre sia un'enorme bufala inutile oltre ad essere vecchia come l'antico testamento, e completamente inutilizzata da praticamente tutti gli stati del mondo che hanno invece, sì, optato per soluzioni digitali ma via cavo o satellitari, quelle tecnologie che io chiamo "digitali stabili". I segnali radio vengono trasmessi tramite una portante. A tale portante, la mittente televisiva quando ancora c'era il segnale analogico, sommava le frequenze della trasmissione. Le televisioni poi esercitavano una contro-portante e la sommavano al segnale in ingresso. Il risultato di questa somma altro non era che le frequenze televisive. Molti di voi sicuramente si ricorderanno le prime televisioni dove i canali dovevano essere sintonizzati tramite un piccolo potenziometro che non faceva altro che modulare la contro-portante, nelle TV più moderne questo avveniva automaticamente, ma la pappa era sempre la stessa. Dov'era la bellezza del segnale analogico ? Se il segnale era disturbato la visione era disturbata ma il programma comunque si vedeva. Cosa succede con l'avvento del digitale terrestre... Sulla portante vengono inviati segnali digitali ovvero sequenze di 0 e 1 identificate da ampiezze d'onda. Se si riceve bene il segnale si vede molto bene, ma in caso di disturbo di ricezione si interrompono le sequenze, ergo, non si vede più un cavolo, a differenza dell'analogico dove se il segnale era disturbato, l'abbiamo detto anche prima, la trasmissione, anche se con qualche disturbo continuava a vedersi. Ma c'è di più, alla grande minchiata, se il segnale non è perfettamente pulito non solo squadretta o si blocca completamente la visione, ma tutta una serie di canali che appartengono allo stesso "volgarmente detto panettone" (UHF-MUX in gergo) cessano di vedersi. Proprio così perché un MUX è una frequenza all'interno della quale ci sono diversi canali televisivi che trasmettono, quindi su una determinata frequenza (es. 78Mhz) viene trasmesso RAI1, RAI2, RAI3 (Lazio nel nostro caso), RAI4, RADIO1, RADIO2, RADIO3. La visione di tutti questi canali viene dunque compromessa. Ora dico io... Posso capire la voglia di evolversi anche in ambito televisivo, e non lo dico per me che sono 11 anni che devo accendere la TV impolverata e forse ormai rotta che ho in camera, ma per spirito di innovazione tecnologica; ma cavolo ! Se dovete passare al digitale passiamo alla parabola no ? Non c'è il problema del segnale basta un po' di cielo. La parabola non teme intemperie, un'antenna satellitare costa 80 euro ed è semplicissimo montarla. Non è neanche necessario l'intervento dell'antennista se ci si arma di un pizzico di buona volontà e di una macchinetta rileva satelliti che costa 12 euro. Ora facciamo il punto della situazione tra le due tecnologie digitali: Satellite: Affidabilità dell'antenna alle intemperie Digitale Terrestre: Alla prima pioggia con raffiche di vento che spostano di poco l'antenna non si vede più nulla Satellite: Qualità di ricezione -> Basta uno spiraglio di cielo per orientare la parabola ed il segnale è sempre alto Digitale Terrestre: L'articolo cita che "alcuni milioni di Italiani hanno problemi con il digitale terrestre". Alcuni milioni è molto vago ma il termine alcuni mi fa stimare che sia superiore ad 1 ed inferiore a 10. Quindi stimiamo che 5 milioni di italiani non riescono a vedere la TV da quando è stato effettuato il passaggio a digitale terrestre. 5 milioni su una popolazione di 60 milioni di persone significa che l'8% della popolazione italiana non riesce a vedere la TV da quando è stata immessa la tecnologia digitale terrestre. E non abbiamo considerato che il calcolo non tiene conto del fatto che molti italiano non hanno ufficiosamente la televisione a casa, quindi è molto verosimile ed ipotizzabile che la percentuale possa salire vicino al 20%. Satellite: Qualità dei programmi -> Il segnale satellitare ha un bandwidth che gli permette di trasmettere contenuti in FULL HD Digitale Terrestre: Qualità dei programmi -> Pessima, la maggior parte dei programmi è in formato MPEG2 compresso. I canali HD hanno in realtà una risoluzione inferiore al formato DVD. Satellite: Offre la possibilità di fruire di un grandissimo numero di canali esteri Digitale Terrestre: Offre la possibilità di fruire di un ridotto numero di canali esteri Nessuno poi sa che presto la tecnologia DVB-T lascerà il posto al DVB-T2 pertanto tutti gli attuali apparecchi decoder dovranno essere sostituiti dai nuovi. In un congresso popolato dalle più grandi menti del mondo nel panorama Tecnologico dove era presente anche Bill Gates, un giornalista ha chiesto la loro opinione sul digitale terrestre... La risposta fu: "What ? Digetali Terrastrui ?" Ora sfido chiunque leggerà questo messaggio a dimostrarmi che l'avvento del digitale terrestre non sia stato finalizzato alla vendita di queste schedine di Mediaset Premium e di La7 premium, più del primo ovviamente. Quelli che ho elencato io sono dei fatti, potete aprire qualsiasi documento sul digitale terrestre, chiedere ad un'antennista ed anzi vi invito a farlo, potrete constatare che quello che ho scritto è perfettamente vero. Mi interessa però sapere come sia possibile confutare una tesi del genere, così trasparente e con quali argomentazioni...
  11. Studio separato. Se suoni la parte del primo dai uno sguardo per "conoscere" anche la parte del secondo. E' fondamentale per gli attacchi. Per imparare divertendosi posso consigliarti di comprare i Minus One se disponibili per ciò che devi suonare a 4 mani. Molto interessante ed utile. E' importantissimo che proviate insieme ogni tanto, anche solo per un'ora una volta alla settimana, per decidere ed esercitarvi per la sincronizzazione dei giusti tempi ed i giusti respiri. Buona musica !
  12. Per carità !! Un valvolare per fare cosa ? Per colorare ancor di più un suono già colorato in studio ? Mmmmm non appoggio la scelta !
  13. Cambiato il titolo. Per il budget ecco secondo me cosa puoi fare Umberto... Una coppia di Tannoy Mercury V1 (si trovano anche a 180€ la coppia ma molti le vendono a 240 la coppia, ti allego io i link eBay per risparmiare parecchi soldi), sono casse monitor su cui la classica va molto bene ma sono passive quindi devi amplificarle. Potenza applicabile 50W continua RMS, 100W Massima di picco. Le casse le puoi trovare anche QUI. Se ti fidi ad acquistare dall'estero risparmi un sacco di soldini. Ecco un link QUI. Per l'amplificatore ti consiglio questo... Non costa eccessivamente e vanno molto bene. (Questa inserzione è per un'usato come nuovo), dovesse scadere il link l'amplificatore è un ONKYO amplificatore integrato A-9211. Il link è QUESTO. Ovviamente non è una soluzione per un ambiente di 100mq, regge bene fino ai 20-25mq visto il wattagio. La classica non si può sentire in cuffia dai ! E' un peccato mortale.
  14. Ciao Paolo, benvenuto, gli esperti del jazz on tarderanno a risponderti.
  15. Pensa che volevo scrivere anche io questa cosa del controllo sulla musica e poi mi sono dimenticato...
  16. Adesso riporto il parere più spicciolo di mio padre, che lo ripete da anni.... Non mi assumo la responsabilità di quello che scriveró: "Se fosse possibile, premendo un pulsante, far, non saltare, ma scoppiare, tutti questi impianti Karaoke o come C***o li chiamate, da quel dì che erano coriandoli !"
  17. Splendida discussione che per altro ho molto a cuore, ma che vorrei allargare all'insegnamento musicale in genere: che sia esso pianoforte, violino, viola, viola da gamba, composizione o quant'altro; o addirittura all'intera gamma dall'istruzione. La discussione però è talmente vasta che richiede una di quelle tecniche di Brain Storming e riorganizzazione delle idee che la nostra professoressa di letteratura ci faceva utilizzare prima di redigere un tema. Sarò dunque certamente molto prolisso. Il primo passo secondo me dovrebbe tentare di stabilire l'oggettività e la soggettività di alcune scelte da parte degli insegnanti; ovvero capire se il loro pensiero riguardo la soluzione di un problema è dettato da una ragione soggettiva oppure oggettiva. In questo caso mi preme ricordare che una soluzione oggettiva è quella che può essere dedotta in modo logico, la quale logica non può essere non accettata da chi la comprende. Es. Tutti i telefoni hanno i numeri quindi, non esiste un telefono che non abbia i numeri. Questo tipo di logica deve essere per forza di cose giustificata ed accettata da tutti e se si verificasse un solo evento per il quale almeno un telefono non avesse i numeri decadrebbe l'intero teorema e quindi cesserebbe di essere oggettiva. Un po' quello che successe con la bufala dei neutrini che avrebbero viaggiato più veloci della luce (questa dimostrazione avrebbe distrutto tutte le teorie di Einstein che invece sono state dimostrate vere ed oggettive). Una soluzione di tipo soggettivo invece implica che in una classe di persone ci possa essere una percentuale che condivide quella soluzione ed un'altra percentuale che non la condivide. Nonostante la percentuale di quelli che condividono possa essere molto maggiore di quelli che non la condividono questo non assicura affatto che la soluzione dei più sia quella giusta. Dato che la maggior parte delle scelte, parlo del mio caso, in ambito di interpretazione pianistica non può essere riconducibile ad una soluzione di tipo oggettivo dal momento che non ci sono pervenute testimonianze audio di come gli autori del 1800 suonassero le loro composizioni, ci dobbiamo rifare a ciò che gli autori scrivevano nelle loro partiture, il più delle volte erano infatti molto precisi nelle loro segnalazioni e solo un'attenta lettura della partitura può rivelare il pensiero nascosto dietro alla miriade di interpretazioni che si possono ascoltare in giro per internet. Il buon senso dunque, ci suggerisce di fare molta attenzione ai grandi, alle loro interpretazioni così da poter ricondurre il nostro pensiero a qualcosa che ci da' l'illusione di un qualcosa di valore oggettivo. Ascoltandone più di qualcuno infatti si capisce subito come le scelte possano subire stravolgimenti da una all'altra interpretazione. La scelta di cosa prendere e cosa non prendere come modello o comunque la decisione da seguire in una determinata frase musicale è dunque dettata dal nostro gusto personale, ovvero da quella forma "Platonica" nel mondo delle idee che già esiste dentro di noi ma che deve essere ritrovata attraverso lo studio e la comprensione. Schumann nelle sue "Regole di Vita del musicista" ci ricorda che se riusciamo ad interpretare una frase emozionandoci, allora riusciremo ad emozionare anche chi ci ascolta. Frase intelligente che secondo me dovrebbe comunque tener conto del grado di sensibilità di un individuo. C'è chi si emoziona guardando un tramonto, chi invece è come un sasso e non si emoziona davanti a nulla. In musica dunque anche il grado di sensibilità svolge un ruolo importantissimo nella ricerca di una via di studio da seguire. Alla luce di quanto appena detto possiamo dunque dire che ognuno di noi guarda alla stessa cosa con occhi diversi e con intenzioni diverse, generando dunque opinioni diverse. Nessuno riesce a guardare lo stesso giallo con gli stessi occhi. In questi casi non possiamo però parlare di oggettività o soggettività, ma sarebbe più giusto discutere di "inoggettività". Tutti ci accorgiamo che quel colore è giallo ma ognuno di noi lo riconosce con una sfumatura diversa. Ecco, anche nella musica dovremmo arrivare a questo. Dovremmo lavorare per restare nel pensiero dell'autore pur non rinunciando al nostro gusto. Pertanto va bene ascoltare le opinioni altrui, dei maestri che ci consigliano, va bene ascoltare i grandi purché consistano le motivazioni dei nostri perché e soprattutto rispecchino il nostro personale gusto musicale.
  18. Ti dico le mie esperienze. Ho mio papà che è un batterista. Ogni anno organizziamo insieme ad altre persone un concerto di beneficenza nel teatro del paese di origine di mio padre. Partecipano dei gruppi a questo concerto. Una cosa che non ho mai capito sono quelli che si presentano con la base mp3 e cantano come imbecilli sul palco scenico. Mi sta bene uno, mi stanno bene 2, ma sul 100% dei partecipanti non è possibile che l'80% facciano il Karaoke ! Il karaoke si fa ai pub non ai concerti in un teatro !! Bisogna però risalire al perché delle cose. Ipotizziamo di avere un band di 4 persone e di andare a suonare ad un matrimonio, tanto per riagganciarmi alla tua storia. Dobbiamo caricare la batteria che da sola riempie una macchina, dobbiamo caricare il sistema di amplificazione che da solo riempie un'altra macchina, tutti gli altri strumenti che riempiono la terza macchina. Per sonare in 4 persone ci si muove con tre macchine. Si arriva alle 17. Devono essere completamente scaricate le auto, montato il set che si compone di amplificatori, mixer, microfoni, eventuali americane con par o teste, devono poi essere montati gli strumenti, quindi: stativo per tastiera e sound check, basso e sound check, voce e sound check, batteria che richiede almeno 5 microfoni per essere amplificata (sarebbe meglio 7) ed il sound check della batteria richiede veramente tempo, perché a volte il rullante suona troppo secco e allora allenta un pochino la pelle, i tom rimbombano allora trova la giusta equalizzazione per tagliare i medio bassi di troppo, la cassa è poco presente, allora cambia la membrana riflettente con una bucata ed infila il microfono dentro la cassa, poi si capisce che è troppo allora inserisci degli stracci per stemperare un pochino il suono, poi il check della chitarra. Insomma dalle 17 che si arriva si è operativi alle 20:30 se tutto va bene. Nei matrimoni si suona fino alle 1:00 di mattina circa, a volte anche di più. Fatto questo bisogna rismontare tutto, ricaricare tutto in macchina e tornare a casa per poi riscaricare tutto nuovamente. Morale si va a letto alle 5 di mattina. Ora la domanda è: 12 ore di lavoro, si è portato 20000 euro di materiale per poter suonare, ci si è mossi con 3 macchine... Ma quanto bisogna chiedere a questi sposi ?? Facciamo i conti stimati ed i conti reali: Stimiamo che gli sposi dovrebbero pagare: Affitto del service: 600 euro (Comprende Sistema di amplificazione, strumenti, mixer, microfoni, luci, macchina del fumo ecc. ecc.) Trasporto e montaggio del service: Considerando circa 3 ore di lavoro tra montare e smontare, sono in 4, glieli vogliamo dare 20 euro/ora cad ? Bene sono altre 240 euro Il costo della serata. Un musicista almeno 200 euro li prende... A tenerci proprio BASSI BASSI. Sono altre 800 euro. Diciamo quindi che un gruppo di 4 persone onesto dovrebbe chiedere... 1640 -> 1600 euro che equivale a 400 euro a persona. Proprio ad essere buoni... Vi ricordo che questo prezzo include tutto ciò che ho appena citato e spetta esclusivamente al gruppo. Non tiene conto dei circa 200 euro di SIAE che gli sposi dovranno pagare separatamente. Quindi la musica dovrebbe avere un costo di 1800 euro. Ora c'è un piccolo problema. Gli sposi sono disposti a pagare massimo 400 euro per la musica, considerando che dovranno pagare anche i 200 euro di SIAE. Quindi alla luce di questo nuovo dato ogni musicista dovrebbe andare al matrimonio per guadagnare 100 euro. Ovvio che, viste le peripezie 100 euro è assurdo ! Ecco che nasce l'idea per arrivare a guadagnare i 400 euro iniziali. Come fare ? Dimensionare un impianto più piccolo, acquistare un paio di Altoparlanti da 500w RMS, un portatile colmo di basi MIDI, una scheda expander MIDI per migliorare i suoni, un microfono dinamico, un piccolo mixer 4 canali. Spesa totale 4000 euro compreso il PC costo della serata agli sposi 300/400 euro. Cosa dire ? Io non posso biasimarli... Ma c'è un problema molto più grave però, ovvero il fatto che ci sono tante persone che grazie a queste tecnologie si improvvisano musicisti e tolgono il lavoro anche chiedendo cifre irrisorie (150, 200 €) a coloro che invece hanno studiato. Pertanto chi ricorre alla tecnologia pur utilizzandola con professionalità accademica si ritrova a fare la fame chi invece si improvvisa musicista lavoricchia a buon prezzo e si guadagna i soldini. Questo è sbagliato. E le persone dovrebbero capire quando vale la pena spendere i 100 euro in più...
  19. Idem con patate... Sentiamo anche Thallo
  20. Carino e funziona anche per dispositivi mobili...
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