elenka Postato Marzo 2, 2012 Report Share Postato Marzo 2, 2012 Ciao! Avrei bisogno di un vostro consiglio. Premesso che sono seguita da un insegnante, ma non vado costantemente a lezione per via dei miei impegni, cerco di svolgere molto lavoro autonomo sugli studi e la tecnica Ultimamente mi sembra di riuscire a padroneggiare bene gli studi di media difficoltà del tipo Cramer, Liszt op 1 Czerny scuola della velocità etc. Ovviamente per impararli ci metto un po' proprio perchè non riesco a fare tanto però ad esempio oggi ho iniziato lo studio 2 di Pozzoli (quelli di media difficoltà) e mi sembrava piuttosto facile. Ho finito di studiare uno studio di Moscheles il 15 che va perfezionato però va abbastanza bene... Il mio dilemma è questo: potrei iniziare a fare gli studi del Gradus ad Parnassum e le scale doppie? Lo so che a parole non si possono dare troppi consigli in materia, occorrerebbe sentire suonare una persona per giudicarne il livello... Grazie Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Marzo 2, 2012 Report Share Postato Marzo 2, 2012 Posta qualche video di Cramer... Mi interessa se li hai fatti: il numero 8 - 13 - 15 - 29 - 35. Scegline un paio e manda un video. In ogni caso penso che puoi cominciare a leggere qualcosa del Gradus ad parnassum. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
elenka Postato Marzo 2, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 2, 2012 L'8 l'avevo fatto ma non l'ho più ripreso di Cramer ho 1,2,6,10 e devo fare ancora il 13 e 31) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thesimon Postato Marzo 2, 2012 Report Share Postato Marzo 2, 2012 Posta i primi due allora... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 3, 2012 Report Share Postato Marzo 3, 2012 Ci fu un momento di svolta nel mio personale mondo pianistico. Fu grazie al n.1 di Cramer, quello che comincia con le quartine di semicrome a distanza di terza. Volevo possederlo ad una certa velocità e....mi buttai. Quel pomeriggio dissi a me stesso che dovevo "fregarmene" di ogni bella posizione e far risparmiare al massimo energia alle mie dita. Così mi abbandonai alla gravitazione e iniziai a non articolare assolutamente . Tutto, volli, che avvenisse per sincronismo di rotazione sugli accenti. Scoprii proprio in quel pomeriggio l'importanza dei "collaboratori" delle dita. La mia velocità aumentò in poco tempo e scoprii delle diteggiature efficaci, tipo il pollice sui tasti neri nella seconda pagina con l'estremo della destra con3 5...ecc. Volevo solo rinfrescare questo mio bel ricordo al quale sono affezionato e condividerlo con voi. P.S. Questo studio mi ha accompagnato per molto tempo quando volevo scaldarmi e volevo ritrovare quel coordinamento e quella interdipendenza di cui sono sostenitore nella tecnica pianistica. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
elenka Postato Marzo 3, 2012 Autore Report Share Postato Marzo 3, 2012 Grazie per questo tuo intevento, molto interessante! Io ho visto che sfruttando più il peso su consiglio della mia insegnante, faccio meno fatica e rendo molto di più in velocità e questo mi ha aiutato ad affacciarmi ad esercizi più complessi a cui non avevo il coraggio di guardare proprio perchè li consideravo impossibili Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 3, 2012 Report Share Postato Marzo 3, 2012 Ne scoprirai "delle belle"!!!! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.