Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Capire Quando "upgrade" La Difficolta' Degli Esercizi


elenka
 Share

Recommended Posts

Ciao!

 

Avrei bisogno di un vostro consiglio.

Premesso che sono seguita da un insegnante, ma non vado costantemente a lezione per

via dei miei impegni, cerco di svolgere molto lavoro autonomo sugli studi e la tecnica

Ultimamente mi sembra di riuscire a padroneggiare bene gli studi di media difficoltà del tipo

Cramer, Liszt op 1 Czerny scuola della velocità etc. Ovviamente per impararli ci metto un po' proprio perchè non riesco a fare tanto però ad esempio oggi ho iniziato lo studio 2 di Pozzoli (quelli di media difficoltà) e mi sembrava piuttosto facile. Ho finito di studiare uno studio di Moscheles il 15 che va perfezionato però va abbastanza bene...

Il mio dilemma è questo: potrei iniziare a fare gli studi del Gradus ad Parnassum e le scale doppie?

Lo so che a parole non si possono dare troppi consigli in materia, occorrerebbe sentire suonare una persona per giudicarne il livello...

 

Grazie

Link to comment
Condividi su altri siti

Ci fu un momento di svolta nel mio personale mondo pianistico. Fu grazie al n.1 di Cramer, quello che comincia con le quartine di semicrome a distanza di terza. Volevo possederlo ad una certa velocità e....mi buttai. Quel pomeriggio dissi a me stesso che dovevo "fregarmene" di ogni bella posizione e far risparmiare al massimo energia alle mie dita. Così mi abbandonai alla gravitazione e iniziai a non articolare assolutamente . Tutto, volli, che avvenisse per sincronismo di rotazione sugli accenti. Scoprii proprio in quel pomeriggio l'importanza dei "collaboratori" delle dita. La mia velocità aumentò in poco tempo e scoprii delle diteggiature efficaci, tipo il pollice sui tasti neri nella seconda pagina con l'estremo della destra con3 5...ecc.

 

Volevo solo rinfrescare questo mio bel ricordo al quale sono affezionato e condividerlo con voi.

 

P.S. Questo studio mi ha accompagnato per molto tempo quando volevo scaldarmi e volevo ritrovare quel coordinamento e quella interdipendenza di cui sono sostenitore nella tecnica pianistica.

Link to comment
Condividi su altri siti

Grazie per questo tuo intevento, molto interessante! Io ho visto che sfruttando più il peso su consiglio della mia insegnante, faccio meno fatica e rendo molto di più in velocità e questo mi ha aiutato ad affacciarmi ad esercizi più complessi a cui non avevo il coraggio di guardare proprio perchè li consideravo impossibili

Link to comment
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...