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Piano Concerto - Forum pianoforte

Leopardi e Chopin 
infelici e gioiosi


Valchiria
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Leggete le sublimi cazzate che uno dei pretesi grandi "intellettuali" italiani scrive sulla musica. Imperdibili e ineffabili le digressioni sui bemolli... Scalfari, il perfetto prodotto di una cultura crociana, fiera, nella sua stolidità, di essere ignorante di scienze e di musica. Tronfia della invidiabile cultura da liceo classico, in cui di fatto si impara poco sia di matematica che di musica. Non si vergognano lorsignori? Troppo impegnati nei loro teatrini da atei devoti col papa buono? Un po' di musica e un po' di decenza non guasterebbero, please!

http://espresso.repubblica.it/opinioni/vetro-soffiato/2014/11/19/news/leopardi-e-chopin-infelici-e-gioiosi-1.188564

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Leggete le sublimi cazzate che uno dei pretesi grandi "intellettuali" italiani scrive sulla musica. Imperdibili e ineffabili le digressioni sui bemolli... Scalfari, il perfetto prodotto di una cultura crociana, fiera, nella sua stolidità, di essere ignorante di scienze e di musica. Tronfia della invidiabile cultura da liceo classico, in cui di fatto si impara poco sia di matematica che di musica. Non si vergognano lorsignori? Troppo impegnati nei loro teatrini da atei devoti col papa buono? Un po' di musica e un po' di decenza non guasterebbero, please!

 

http://espresso.repubblica.it/opinioni/vetro-soffiato/2014/11/19/news/leopardi-e-chopin-infelici-e-gioiosi-1.188564

 

Non so se sei un intellettuale o no ma penso che sia sufficiente la tua di cazzata, per quel che mi riguarda. Forse anche a te un po' di decenza non guasterebbe!

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Non si vergognano lorsignori?

 

No, non si vergognano per niente.

Basta leggere la disinvoltura con cui, in fondo all'articolo che hai segnalato, vengono ringraziati  i commentantori che dissuadevano dal perseverare con articoli che sono imbarazzanti anche per chi li legge...

Mi vengono in mente «gli addetti alla cultura» del buon Franco Battiato.

Quando sei addetto-alla-cultura, qui in Italia dici e scrivi un po' quel che ti pare.

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Premesso che Scalfari non è un "addetto alla cultura" dell'Italia ma è uno dei più grandi giornalisti italiani e fondatore del giornale La Repubblica", nonché è stato suo direttore per tantissimi anni, quello che trovo scandaloso è il post con cui si è aperto questo topic.

Non so se l'errore sui concerti e le sonate di Chopin sia di Scalfari o di chi ha riportato l'articolo sul sito e non sono certo io che posso dire se è vero che i bemolle possono rendere una musica più malinconica o meno: ricordo però che anche Musicistada altre parte nel forum parla di bemolle in questo senso.

Detto ciò, quello che mi fa apparire una grossa cazzata - per usare il suo termine - e, soprattutto arrogante, nell'esporre la questione da parte di Valchiria è quello di voler mettere tutto nel calderone, come se, come penso, fossero ben altre le cose che lo infastidiscono di Scalfari, a parte la sua reale o presunta cultura musicale: Croce e i crociani, gli atei devoti, il papa buono e, probabilmente anche altro ancora. Lorsignori era un epiteto di cui si forgiava Mario Melloni - in arte Fortebraccio - per scagliarsi contro i politici democristiani e socialisti dalle colonne dell'Unità e questo rende il tutto abbastanza chiaro su quello che è il pensiero di Valchiria.

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caro Daniele,

ammesso che sia «tutto abbastanza chiaro» proprio nel modo che intendi tu (ma solo Valchiria potrebbe confermare o smentire), io capisco il tono del suo post.

 

Di Valchiria non so nulla. Ma se frequanta questo forum presumo, come per ogni altro partecipante, che la musica sia parte grossa e importante della sua vita. Quello che io capisco del suo tono incazzato è il fastidio del sentir parlare di musica (anche di musica) con pretesa di "spessore" e "profondità" non da un Giovanni Bietti, un Quirino Principe, Un Paolo Isotta, Un Fabrizio Della Seta - diversissimi tra loro, ma tutti "armati" in materia - ma da una persona che in altri articoli precedenti (stesso sito de L'Espresso) aveva già dato prova in altri articoli musicali della sua "conoscenza" di ciò che avrebbe voluto trattare con acume.

Nonchè il fastidio che suscita la sublime indifferenza che uno Scalfari può permettersi di fronte a critiche civili ma dure che, sempre commentatori de L'Espresso, gli hanno rivolto: sia nell'articolo segnalato che in quello del 4 luglio

http://espresso.repubblica.it/opinioni/vetro-soffiato/2014/07/02/news/se-la-musica-annuncia-il-futuro-1.171756

 

Addetto-alla-cultura, il grande giornalista Scalfari lo è, volente o no, dal momento in cui tratta di molti temi in chiave riflessiva e di approfondimento.

La cosa pericolosa (forse 'pericolosa' è esagerato), la cosa delicata, è che questi personaggi-pensatori hanno a disposizione un microfono, un'editoria, una risonanza, che è ben più forte e vasta di quella di un blogger o di un frequentatore di forum. E, purtroppo, a causa di indiscutibili meriti guadagnati in determinanti ambiti, diventano troppo disinvoltamente autorevoli anche in altri.

 

Ti ricordi Karl Barth, grande teologo, e la sua affermazione? «Gli angeli per lodare Dio cantano Bach, e per divertirsi suonano Mozart».....

 

E anche lo stesso Franco Battiato che una volta affermò che Schubert gli sembrava un 'Beethoven venuto male'....

 

Tutti addetti-alla-cultura che, pur con grandi meriti, in qualche occasione hanno perso l'occasione di tacere.

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Ok Luca, dopo che ho letto questo scritto di Scalfari sulla musica non posso che prendere atto che, egli certamente ne sa molto meno di me in materia. :rolleyes:  e il che. è tutto dire.

Continuo a pensare però due cose: Scalfari non è un addetto alla cultura: è un uomo di cultura ma non un addetto alla cultura. Questo non toglie che, come tutte le persone di cultura, abbia dei campi culturali in cui farebbe meglio a non entrare.

Battiato lo fu perché era assessore alla cultura ma, di per sé questa non è assolutamente una garanzia e, nel caso di Battiato, visto certe sue figuracce...

La frase di Karl Barth -teologo e filosofo - in realtà è questa: Forse gli angeli quando sono intenti a rendere lode a Dio, suonano musica di Bach. Sono certo, invece, che quando si trovano fra di loro suonano Mozart, ed allora anche il Signore trova particolare diletto nell'ascoltarli.

Ora, a me pare francamente che, aldilà di una evidente preferenza di Barth, verso la musica di Mozart rispetto a quella di Bach, in tutto questo non c'è nulla di scandaloso direi. Gusti suoi in altre parole che, non so se il Signore condivida o meno ma...  B)

Ma veniamo dunque all'intervento di Valchiria che poteva andare benissimo, sia ben chiaro, se lui non lo avesse infarcito con altre cose che c'entrano come i cavoli a merenda e che denotano un livore verso il "personaggio " Scalfari, le sue idee, e il suo vissuto. Il tutto poi condito con una forte arroganza. E qui non mi va proprio bene. 

Massimo Mila era un crociano: Valchiria ha qualcosa da dire anche contro Massimo Mila? Era uno che diceva cazzate anche lui in musica - e anche in altro -????

Atei devoti poi, cosa vuole in verità dire? Ateo devoto viene definito un Maurizio Ferrara per esempio. C'è un bel cavolo di differenza fra il pensiero di Ferrara e quello di Scalfari se mi si permette.

Scalfari è uno che, soprattutto negli ultimi ani ha cercato un dialogo con le personalità più progressiste della chiesa cattolica a cominciare dal tanto rimpianto cardinal Martini che tu conosci tanto bene più di me.

E allora che c'è di strano o ancor peggio di male in tutto ciò se non il solito anticlericalismo viscerale di certe persone che si collocano agli estremi opposti?

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ciao Daniele

 

Sì: Scalfari ne sa meno di te. Ma per il principio di "autorità > autorevolezza" che vige in Italia, lui riguardo alla musica ha più credito di te. il principio è quello del Cognome. Per tale principio un qualsiasi calciatore famoso, per parlare/divulgare di musica, avrebbe a disposizione più spazi e microfoni di te. Forse anche di Scalfari.

 

io ribadisco, per l'ultima volta, che il fastidio provato da Valchiria - che è anche il mio - sono quasi certo che è quello di veder pontificare di musica persone anche di altissimo profilo ma che in materia non hanno avuto la minima preparezione-formazione. Si direbbe nemmeno amatoriale, a quel che ci tocca leggere.

 

è il problema della cultura musicale (di base) in Italia!... Persone più preparate di me, mi dicono che il problema è della cultura (cultura di base) in Italia: basato sul "principio", molto Hegeliano e Crociano, che degno di venir insegnato-tramandato-divulgato sia anzitutto il pensiero teoretico e, dunque, ciò in cui più questo pensiero si concretizza: Filosofia, letteratura... Un po' meno la poesia.

Per quanto riguarda il pensiero artistico - non solo musicale - in Italia nell'educazione di una persona "normale" (no conservatorio, no belle arti) non c'è nulla oltre le scuole medie.

La cosa era ben esplicata un questo intervento di Quirino Principe segnalato anche sul nostro forum (non so se l'avevi ascoltato)

 

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2862-quirino-principe-facciamo-lavorare-la-testa/?hl=%2Bquirino+%2Bprincipe

 

Tutto ciò è una grande tristezza. E può portare a reazioni viscerali da parte di chi considera seriamente la musica.

 

Ma sono d'accordo su ciò che dici su Scalfari e sull'intervento di Valchiria: troppe cose buttate frettolosamente insieme, e troppe erbe buttate in un fascio solo (atei devoti, anticlericalismo...). Dopo tutto tutto ciò, è meglio che io la smetta e lasci a Valchiria, se vuole, precisare meglio il suo pensiero.

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x Daniele (e chiunque volesse)

 

Resta inteso che, al di là del post di apertura di questo topic, mi interessano molto le tue considerazioni sul mio penultimo post e su quanto afferma Quirino Principe nel video di quell'intervento.

Scusa la mia insistenza, ma è un tema che mi interessa molto. ciao :)

 

 

 

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Mio caro Luca,ammesso e non concesso che io possa permettermi di giudicare cosa dice Quirino Principe, prima aggiungerei anche  questo e, infine quest'altro video per comprendere ancora meglio il suo pensiero e che vengono a chiarire - o forse confondere??? -ulteriormente il tutto.

Ora, non posso non essere d'accordo con molte delle cose che lui dice ma, però,....!Però a me hanno insegnato una cosa: quando tutti sono colpevoli, nessuno è colpevole.

La società dei consumi dello spred, dell'economia, Croce, Gramsci per non parlare delle colpe del Cristianesimo e della chiesa cattolica in particolare...

 

Se, mi domando...!!!??? in questi 2000 anni non ci fosse stato il Cristianesimo, siamo così sicuri che le cose sarebbero andate meglio?

Se anziché idolatrare Dio, avessimo idolatrato Lucifero come vero creatore di questo universo, le cose sarebbero andate meglio?

 

Forse Principe farebbe meglio a fare discorsi più, come dire, terra-terra e forse ancora - chissà?? - riuscirebbe a meglio servire quella causa della Musica e della Cultura a cui tutti noi aneliamo!

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quando in Facoltà a Musicologia ho conosciuto Della Seta ho avuto una delusione epocale. E' una persona fastidiosissima, sgarbata, diffidente e viscidamente interessata alle compagnie femminili. O, almeno, a me ha dato questa impressione. 

No, per dire, che anche i più grandi studiosi a volte sono persone che non vorresti frequentare manco per niente...

 

Rivalutate gli ignoranti. Soprattutto gli ignoranti di musica classica. La musica classica rende peggiori :-) 

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Se, mi domando...!!!??? in questi 2000 anni non ci fosse stato il Cristianesimo, siamo così sicuri che le cose sarebbero andate meglio?

Se anziché idolatrare Dio, avessimo idolatrato Lucifero come vero creatore di questo universo, le cose sarebbero andate meglio?

 

certamente no Daniele. Sono d'accordo con te.

Ma in fondo, mi pare che ognuno sia libero di dare a Dio il nome e la faccia che vuole.

Lucifero?... Va bene. Portatore di luce?... Va bene. il Fato... Va bene.

Anche Buscaroli, che si professa ateo, poi nel suo Bach scriveva 'il Caso' con la "C" maiuscola.

Mi faceva una gran tenerezza. Anche questo va bene.

 

Ho ascoltato i due interventi di Quirino Principe che hai segnalato tu. E devo dire che, al di là del privilegio che si concede di inventare miti (anche questo...va bene), nella parte terra-terra dei suoi discorsi sono d'accordo con lui.

Cioè quando argomenta le ragioni filosofiche che stanno alla base dell'esclusione della musica dalla cultura base in Italia. Hegel, De Sanctis, Benedetto Croce...

Sono forse queste parti terra-terra (storicamente oggettive) del suo discorso quelle di cui scrivi

«non posso non essere d'accordo con molte delle cose che lui dice»?

 

Sta di fatto che in Italia sembra così difficile cambiare le cose: tornare a una scuola normale con educazione musicale in ogni livello.

Forse è più facile che a Milano tornino alla luce i navigli e si riedifichi la cinta dei bastioni. Mah... Che pena.

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quando in Facoltà a Musicologia ho conosciuto Della Seta ho avuto una delusione epocale. E' una persona fastidiosissima, sgarbata, diffidente e viscidamente interessata alle compagnie femminili. O, almeno, a me ha dato questa impressione. 

No, per dire, che anche i più grandi studiosi a volte sono persone che non vorresti frequentare manco per niente...

Caro Thallo

Altre volte hai espresso un'idea 'simmetrica' (passami il termine) scrivendo «non occorre essere una brava persona per essere un bravo musicista». E anche «Ci sono criminali cresciuti a pane e Mozart, e bravissime persone che ascoltano Laura Pausini».

In tutto questo concordo con te.

 

Però ti chiedo [in tutta amicizia, e con tutta l'invidia per il tuo iter formativo musicologico]

se anch'io avessi studiato musicologia, avessi conosciuto Della Seta, avessi avuto le tue stesse impressioni, e quindi fossi d'accordo con te; non credi che questo giudizio Su Della Seta sia 'sulla persona'?

E dunque  1) inutile alla discussione  2) sconveniente scritto in un forum pubblico      ?

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Cioè quando argomenta le ragioni filosofiche che stanno alla base dell'esclusione della musica dalla cultura base in Italia. Hegel, De Sanctis, Benedetto Croce...

Sono forse queste parti terra-terra (storicamente oggettive) del suo discorso quelle di cui scrivi

«non posso non essere d'accordo con molte delle cose che lui dice»?

 

Sta di fatto che in Italia sembra così difficile cambiare le cose: tornare a una scuola normale con educazione musicale in ogni livello.

Forse è più facile che a Milano tornino alla luce i navigli e si riedifichi la cinta dei bastioni. Mah... Che pena.

 

Io penso che, come sempre, giudicare il pensiero di chiunque, decontestualizzandolo, sia sempre sbagliato: il pensiero di Hegel sulla musica  va visto nel suo periodo storico così come il pensiero di Croce sull'arte, così come il pensiero di tutti. Estrapolarli per usarli oggi, non solo non serve a nulla, ma è assolutamente controproducente.

 

Dove sono d'accordo con Principe? Sostanzialmente nella sua passione per la causa della musica e della cultura. Nel denunciare l'assoluta insensibilità del mondo attuale italiano verso questo problema. Qui sono d'accordo.

 

Ma non sono d'accordo con lui nel farlo scagliandosi verso tutto e tutti. E su questo sta il mio invito a scendere terra-terra.

Per la cultura e la musica e, più in generale per tutto, non si conquistano i proseliti, lanciando colpe a destra e a manca, ma facendo comprendere di quanta importanza abbiano le cause per cui ci si batte. Qualsiasi causa, per quanto giusta e nobile sia, non puoi che vincerla convincendo i più sulla sua bontà

Solo così puoi cambiare le cose, -tutte le cose - caro Luca.

Dunque i professori come Principe, devono scendere dalle loro cattedre e andare in mezzo alla gente, parlando come si mangia e si beve, perché solo se cultura, musica e arte diventano un esigenza dei più, si potrà vincere questa, come qualsiasi altra causa.

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Ha senso se distingui, quasi aristotelicamente, una forma dal contenuto, una "persona" dal suo "contenuto" :-) che forse è anche alla base delle differenze che stiamo facendo tra discorsi "terra terra" e discorsi... "aria aria" :-) siamo al 31 dicembre, quindi sono in un mood che mi fa tirare le fila degli anni passati, e una serie di eventi recenti mi fanno dire sempre di più che quando si parla di persone si dovrebbe prendere il piatto completo. Cioè, per dire, Scalfari ha detto delle boiate musicali, ma questo non implica che sia un ignorante in senso assoluto, o un vecchio bacucco, o uno che sfrutta la sua posizione per dire qualsiasi cosa gli passa per la testa. Discorso simile e opposto per Principe: si può essere d'accordo e in disaccordo con quello che dice, con specifici punti, con tutto quanto, senza per questo automaticamente considerarlo un farloccone o un vate assoluto.

 

E secondo me questo punto E' parte della discussione. Dovremmo provare a comprendere la complessità delle persone, senza buttare via il bambino con l'acqua sporca.

 

Detto questo, per quanto parti del discorso di Principe mi facciano anche sorridere (e altre no), gli voglio bene perché ha tradotto Tolkien 

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